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3.2 Tipi di aziende e/o turismi

3.2.3 Bed & Breakfast

Una tipologia di ospitalità che ha mostrato, nel decennio 2000-2010, un trend di rapida crescita è quella definita giuridicamente «esercizio saltuario del

servizio di alloggio e prima colazione», denominato anche “Bed & Breakfast”

(B&B). Consiste nell’attività di ospitalità e somministrazione della prima colazione, prestata in modo saltuario in casa78 da parte di coloro che vi abitano,

avvalendosi della normale organizzazione familiare. Il servizio di alloggio deve essere fornito in non più di tre camere, per un massimo di 6 ospiti, non in forma d’impresa ma ad integrazione del reddito familiare.

In Italia si sviluppa, a partire dall’anno 2000, anche per l’esigenza di fronteggiare l’aumento di flusso turistico dovuto allo svolgimento del Giubileo, in Roma, attraverso una formula semplice e flessibile, capace di riadattarsi ai livelli consueti senza particolari contraccolpi. Il gradimento di questa “micro-ricettività” da parte dei turisti è dovuto alla possibilità di risparmiare e di fare una vacanza a contatto con la popolazione locale e il suo stile di vita.

Si tratta di una forma di accoglienza che in Sardegna ha saputo coprire un vuoto di ricettività esistente soprattutto nelle aree interne, meno dotate di strutture alberghiere tradizionali, grazie al fatto che intraprendere tale attività comporta degli esigui adempimenti burocratici e un ridotto impegno finanziario. Il B&B è riuscito, nonostante ciò, ad attenuare solo parzialmente l’estrema concentrazione di unità e relativa capacità sui comuni costieri dell’isola.

In Sardegna il settore è regolamentato dal 199879. Inizialmente la sua

consistenza ricettiva è poco significativa ma a partire dai primi anni del decennio 2000-2010 si diffonde in modo considerevole, come risulta dalla tabella sottostante:

Tabella 2

Province 2004 2008 2009 Sassari n. esercizi 313 329

n. posti letto 569 1456 1542

Olbia Tempio n. esercizi 102 129

n. posti letto 245 422 545 Ogliastra n. esercizi 71 70 n. posti letto 102 310 302 Nuoro n. esercizi 118 118 n. posti letto 355 562 567 Cagliari n. esercizi 334 335 n. posti letto 599 1280 1348

Medio Campidano n. esercizi 63 61

n. posti letto 154 270 270

Sulcis Iglesiente n. esercizi 111 110

79 Il B&B è disciplinato da: Legge Regionale 12 agosto 1998, n. 27, articolo 6; delibera del 30

n. posti letto 238 538 534

Oristano n. esercizi 222 238

n. posti letto 1046 1092 1178

Totale B&B 1334 1390 Totale posti letto

Fonte: R.A.S.

3308 5930 6286

In cinque anni, infatti, il numero dei posti letto è raddoppiato. Un leggero incremento si è avuto dal 2008 al 2009 ma solo in provincia di Olbia-Tempio e in misura più contenuta nelle province di Sassari e Oristano. Nel 2009 sono stati censiti nell’isola 1.390 Bed & Breakfast per un totale di 6.286 posti letto. I B&B, pur rappresentando numericamente ben il 40% dell’offerta ricettiva regionale, costituiscono solamente il 3,3% dell’ospitalità considerata per posti letto. La loro distribuzione per province è evidenziata nella sottostante tabella:

Bed & Breakfast in Sardegna anno 2009 0 200 400 600 800 1000 1200 1400 1600 1800 CA CI NU OG OR OT SS VS Province n° b&b n° posti letto

Le province che dominano sono, nell’ordine, quelle di Sassari, Cagliari e Oristano che, unitamente, formano circa il 65% dell’offerta. Dalla carta (fig. n. 1), con la quale si rappresenta la realtà del fenomeno in Sardegna, è interessante osservare come la provincia di Oristano è quella che presenta una diffusione pressoché uniforme dei B&B su tutto il territorio, anche quello collinare. Al contrario, le altre due province evidenziano una forte concentrazione delle

strutture nei rispettivi capoluoghi, caratterizzati da un turismo “improprio”, e nelle località rivierasche.

Figura 1 Diffusione Bed & Breakfast

La distribuzione territoriale dei posti letto nei comuni non costieri è di particolare interesse in quanto mostra una moderata e incoraggiante spinta di penetrazione di questa forma di accoglienza verso i comuni dell’entroterra. L'esempio più rappresentativo è quello della provincia del Medio Campidano,

dove ben il 63% dei posti letto è localizzato in comuni non costieri. Anche le province di Nuoro e dell’Ogliastra mostrano localizzazioni e capacità ricettiva che in qualche misura prescindono dalla presenza o dalla vicinanza al mare; probabilmente, in questi casi, i comuni si impegnano nella valorizzazione degli attrattori che richiamano alla ruralità del territorio, alla cultura o alle potenzialità enogastronomiche. Dato diametralmente opposto si registra nelle province di Olbia-Tempio, Sassari e Cagliari, dove solo percentuali tra il 17 e il 28% di posti letto sono localizzate in comuni non costieri.

Dopo aver esaminato i numeri, è bene accennare ad alcuni effetti del rapido sviluppo dei B&B in Sardegna, non sorretto da un’adeguata azione di controllo. Questo ha causato l’insorgere di alcuni elementi di criticità:

10. concorrenza sleale nei confronti degli operatori turistici tradizionali;

11. livello qualitativo delle strutture non uniforme;

12. inadeguatezza delle forme di garanzia per il consumatore;

13. assenza di un sistema di rilevazione ufficiale degli arrivi e delle presenze negli esercizi di B&B. A ciò pone un parziale rimedio la registrazione effettuata dagli enti intermedi, in maniera, tuttavia, del tutto sporadica e disomogenea a causa dell’estemporaneità con cui tali dati vengono comunicati dagli operatori.

Ebbene, su questi temi si auspica un intervento di revisione delle regole che disciplinano lo svolgimento di questa attività ricettiva.

Si è ipotizzato, sia una forma di classificazione che consenta di distinguere il livello qualitativo della singola struttura, sia l’attribuzione a tale forma di ricettività di una denominazione “sarda”, in sostituzione della terminologia internazionale in uso (“Bed & Breakfast”), al fine di attribuirle una connotazione tipica che valorizzi un elemento tradizionale della civiltà sarda: la cultura dell’ospitalità.

Sarebbe opportuno incentivare, infine, la creazione di club di prodotto o la partecipazione a sistemi e reti di operatori ospitali, al fine di migliorarne la qualità e l’uso dei canali di commercializzazione80.