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Nel merito della comunicazione del nuovo Presidente i miei colleghi mi hanno come dire sono stati piuttosto chiari, io un po’ come dire dalla Pierino della situazione dissento rispetto un po’ a quello che ho

sentito dire dai colleghi dell’opposizione, io sono particolarmente contento e soddisfatto dell’avvicendamento del Presidente per due ragioni, una seria e una risibile, quella seria parte da come è stato nominato il Presidente, puro, semplice momento di lottizzazione dove la politica ha messo le mani sulla gestione amministrativa, un politico individuato e scelto per gestire una società che fattura milioni e che dovrebbe se ben gestita essere di supporto e di servizio in un ambito quello sanitario anche molto significativo per la città. E un’altra ragione seria per cui sono contento dell’avvicendamento è che questo Presidente, quello uscente, si è reso colpevole di un danno nei confronti di cittadini di centinaia di migliaia di Euro, una scelta autocratica, milioni mi dice Giorgio, se parla di milioni, scriveteci questi milioni che perdiamo, scrivete centinaia di migliaia di Euro perché quelli sono veri, i milioni sono falsi, questi sono veri estorti ai cittadini, vi ricordo al collega che non sedeva su questi banchi quando ci fu quella scelta che la scelta fu fatta indipendentemente anzi in opposizione al parere degli organi di revisione

della società i quali i revisori espressero perplessità, forti perplessità e il forte lo metto tra virgolette, imploravano a mio avviso di non aprirla perché non c’era un dato che potesse pensare e fare pensare che si sarebbe arrivati a una gestione positiva. Io allora dissi che si voleva aprire questa parafarmacia per insediare un nuovo dirigente, il primo in graduatoria, allora mi pare che lo sia ancora, Assessore del Comune di Fermo. Se così non è, come dire, me ne approprio della responsabilità, un danno in meno. Per cui va bene, dico al socio, dico a tutti noi, abbiamo fatto bene a sostituirlo, io personalmente ritengo che sia direttamente responsabile di queste perdite, non sono io sufficientemente competente, non sono io quello che devo giudicare, mi permetta, non vuole essere una minaccia, vice Presidente ma un monito a quando si fanno certe scelte e a come si fanno certe scelte. La seconda ragione, quella che dicevo risibile, abbiamo sostituito questo Presidente con una figura effettivamente degna, un manager di lungo corso, forte di una esperienza esaltante passata alla CIVITA.S Palas con risultati entusiasmanti che hanno dato lustro e

ricchezza a questa città. E l’uomo giusto al posto giusto, sempre che le farmacie non siano il cimitero degli elefanti o dei trombati. C’è da rimanere esterrefatti, io credo che è sempre poco l’indignazione che cerco di trasmettere rispetto a questi passaggi, oltretutto di una volgarità assoluta, entriamo nel merito di qualche cosa che potrebbe per i cittadini essere particolarmente significativo, stiamo parlando anche se in maniera indiretta di salute e la relazione, è una relazione molto liturgica, fatta per obbligo, per dovere, nella quale però non ci si dice nulla di quello che succede nelle farmacie, ci si dice solo che sarà mi pare di avere capito chiamato un esperto ad analizzare la gestione. Non ci si dice nulla della politica delle vendite sul ruolo importante dal punto di vista sociosanitario che i punti vendita sparsi sul territorio potrebbero avere perché a me starebbe bene che le farmacie chiudessero il bilancio in pareggio, io anni fa quando c’era un Assessore molto più alto di lei ma di molto, molto minore, no non si dice insomma di minore lignaggio rispetto a lei Assessore che se non altro è una persona spontanea e sincera ed onesta,

rideva del semplice fatto che io sostenevo la necessità che l’Atac chiudesse i bilanci a zero, dico perché succede sempre più ormai di frequente che l’ente (intervento fuori microfono) era ottimista, l’ente centrale dà sempre meno risorse agli enti locali, gli enti locali con le loro società, con le tasse che pagano sugli utili danno risorse all’ente centrale, questa contraddizione dico ed allora siccome era la gallina dalle uova d’oro l’Atac, ora sono marce come…

sono Giorgio? (Intervento fuori microfono) era la gallina dalle uova d’oro ed allora doveva produrre bilanci positivi, utili. Per cui le farmacie potrebbero anche chiudere con un bilancio a zero, ma avere e dare, quindi avere per i cittadini un ritorno da questo punto di vista, finito il tempo? Ho chiuso. Ho chiuso. Quando parlo io è sempre così insomma. Vi ringrazio per quello che avete fatto di veramente ignobile a Civitanova Alta. Per esempio dicevo quindi sul rapporto sociosanitario sulla, come dire, qualità che potrebbero dare questi punti vendita e sul rapporto con l’Asur per esempio, nel bilancio in quello che lei vice Presidente ci ha detto non c’è traccia come se non esistessero,

come se questi rapporti, queste sinergie come dire non ci riguardassero. Chiudere la parafarmacia caro collega non è una dispersione, o perlomeno se chiudiamo la parafarmacia disperdiamo le perdite, è una cosa che va fatta immediatamente. Immediatamente. E che il numero aumenti, adesso facevamo una battuta su come rilanciare le vendite, chiaro che non la riporta. È questo quello che c’è da fare, spostarla significa dare ulteriori perdite in cambio di nessun servizio perché quella della farmacia sul territorio voglio dire è una presenza necessaria, quella della parafarmacia come dire lo è infinitamente meno, soprattutto se il suo rendimento è così estremamente negativo.

PRESIDENTE

Grazie Berdini, prego Gismondi.

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