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COMUNE DI CIVITANOVA MARCHE. (Provincia di Macerata) VERBALE DEL CONSIGLIO COMUNALE DI DATA 27 OTTOBRE 2010

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COMUNE DI CIVITANOVA MARCHE (Provincia di Macerata)

VERBALE DEL CONSIGLIO COMUNALE DI DATA 27 OTTOBRE 2010

Il Segretario procede all’appello.

PRESIDENTE

Nominiamo scrutatori Perugini Corrado, Consigliere Menghi e Palombini.

Allora iniziamo il Consiglio comunale con le interrogazioni presentate all’ordine del giorno, a me risultano una.

PUNTO N. 1 ALL'ORDINE DEL GIORNO – INTERROGAZIONI

PRESIDENTE

A firma del Consigliere Stefano Massimiliano Ghio riguardante Fosso Caronte lottizzazione Belvedere, prego Ghio. Prego Cognigni, ci vuole informare di qualcosa?

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CONS. COGNIGNI

Se i colleghi liberano la postazione dell’Assessore Perugini, Assessore le volevo ricordare che c’è una mia vecchia interrogazione del 16 aprile, sarebbe opportuno come dire perlomeno valutarla, grazie.

ASS. PERUGINI

Hai perfettamente ragione Sergio. Pensavo fosse caduta in prescrizione. Ma non è così. Non è così. No, Berdini per cortesia mi solleciti Cognigni che sto rispondendo a lui. Dicevo, speravo che fosse caduta in prescrizione, ma non è così. No. Abbiamo dato incarico ad un legale per redigere una serie di situazioni anche a ritroso nel tempo per avere un quadro certo, e sulla veridicità di quanto affermato nell’interrogazione oppure sul contrario, io ho già avuto un contatto questa mattina con l’avvocato, il lavoro l’ha fatto, non si é perfezionata la delibera, non posso utilizzare il suo lavoro finché la delibera non è perfezionata, oggi ho parlato con la dottoressa Bertolini affinché apponga questo timbro alla delibera in modo tale che io

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potrò utilizzare già nella prossima assise comunale quanto l’avvocato all’onore del vero già mi ha consegnato. Sei stato molto paziente, te ne do ampiamente atto. Il premio sarà che oltre alla risposta orale avrai anche quella scritta.

PRESIDENTE

Prego Consigliere Ghio per l’interrogazione.

CONS. GHIO

Allora premesso che il Consiglio comunale in data 19 aprile 2010 approvava una variante alla lottizzazione Belvedere che di fatto modificava la viabilità e quindi imponeva la sottoscrizione di una nuova convenzione, oggi atto presupposto per la realizzazione del ponte sul fosso Caronte, che la mancata realizzazione di tale importante opera infrastrutturale sta provocando disagi ai residenti che aumentati di numero in ragione delle abitabilità nel frattempo concesse hanno vie di collegamento di fortuna, che l’importanza dell’opera era peraltro ratificata nella stessa delibera consiliare la quale affermava che la realizzazione

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della viabilità era condizione necessaria per garantire la abitabilità anche parziale riferita agli immobili oggetto degli interventi edificatori, verificato che non è stata ancora stipulata la nuova convenzione atto presupposto della realizzazione di tali opere essenziali nonostante siano trascorsi oltre 6 mesi dalla delibera consiliare anzidetta, considerato che per principio di opere di urbanizzazione dovrebbero essere realizzate prima di concedere l’abitabilità e ciò a maggiore ragione in una zona dove appare evidente la difficoltà di collegamento con la città, chiede all’Assessore competente di riferire in Consiglio sulle motivazioni per le quali non è stata ancora stipulata la convenzione funzionale alla realizzazione delle opere viarie e quindi dei tempi previsti per la realizzazione del ponte sul fosso Caronte, grazie.

PRESIDENTE

Prego Perugini.

ASS. PERUGINI

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Grazie Presidente. Che data ha questa interrogazione Stefano scusami? Era per fare invidia a Cognigni. Non era per questo, per un motivo che poi magari nell’excursus delle *** ci può tornare utile. Io a questa interrogazione vorrei anche fare un piccolo preambolo di natura sociale, la situazione nello spazio lottizzato a cui l’interrogazione fa riferimento è oggettivamente come dire promiscua in quanto per accedere a una parte della lottizzazione Belvedere viene utilizzata una strada di natura privata di un’altra lottizzazione creando sicuramente anche dei disagi, questo è fuori di dubbio. A me però davvero dispiace avere sentito, visto, in qualche caso anche assistito a delle situazioni che hanno un carattere quasi di intolleranza seppure che muovono da condizioni di oggettiva ragione o ragionevolezza quanto meno, dicevo di intolleranza tra, come posso dire, vicini o quanto meno tra concittadini che in situazioni particolari voglio dire vivono una situazione, situazioni di disagio, dispiace soprattutto alla luce di quelle che sono un po’ anche le cronache purtroppo nere di questi ultimi mesi in Italia, molto spesso noi

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anche nel nostro fare politica che sempre muove sono certo da situazioni di oggettivo fine positivo, nel cavalcare questa o quell’altra situazione possiamo anche creare delle vicende poco rasserenanti o poco rassicuranti. Torno a dire una considerazione fine a se stessa, però sarebbe stato bello in certe circostanze, in questa come in tante altre vedere anche che in momenti di difficoltà tra cittadini, tra vicini ci sia anche la possibilità di darsi una mano. Credo che questo sia sempre più difficile ai nostri giorni, forse anche causa ne è la condizione, la condizione economica, ne parlavo oggi a cena con i miei che mi pare che l’intolleranza che si vede anche nelle file dei semafori è sempre, è sempre più alta, io sono certo e sono convinto che la situazione economica un po’ sia anche, come posso dire, il motore *** di certe reazioni che molto spesso sono incontrollate ed incontrollabili.

Il segno di civiltà di una comunità come quella civitanovese molto spesso deve essere dato anche dal mutuo aiuto in e certe circostanze.

Detto questo che non ha nulla a che fare con l’interrogazione del Consigliere Ghio ma che era una

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considerazione che nasce e muore dove la sto facendo, per quello che riguarda il quesito che il Consigliere Ghio mi pone questa sera è doveroso fare anche qui un excursus storico dell’ultimo periodo, anzi non proprio del recentissimo periodo, in virtù anche di tutte quelle che sono state le vicende che la lottizzazione Belvedere ha visto e vissuto in questo periodo anche a cavallo di diverse amministrazioni. Come appunto evidenziava nell’interrogazione il Consigliere il Consiglio comunale ha deliberato l’approvazione definitiva della variante alla lottizzazione Belvedere con atto numero 28 del 19 aprile 2010, che è stato pubblicato il 25 maggio 2010. Successivamente è stato quindi dato seguito ad un procedimento, procedimento che è necessario sia per l’attuazione del citato atto consiliare, quindi per renderlo esecutivo, insieme al nuovo strumento urbanistico il cui iter di approvazione si è completato con la pubblicazione nel Bur Marche numero 52 del 17 giugno 2010, ci avviciniamo ai nostri giorni. L’estratto di questo atto consiliare appunto veniva pubblicato nel Bur, nel bollettino ufficiale della Regione Marche in data giugno 2010.

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Per quello che riguarda la convenzione va detto che relativamente alla stipula della convenzione è necessario appunto dire, precisare che secondo lo schema che è stato allegato alla variante ed approvato dal Consiglio comunale con l’atto che ho appena citato si è inteso anticipare la data della stipula della convenzione stessa quindi anticipare alla data della stipula della convenzione la cessione delle aree pubbliche rispetto a termini previsti nell’originaria convenzione stipulata nel gennaio del 2004 che aveva anche termine decennale, che significa questo, che nell’ultimo periodo, penso che i Consiglieri avranno avuto modo di osservare, in situazioni come questa, quindi in situazioni di convenzione l’amministrazione comunale rispetto al pregresso periodo intende al momento della stipula della convenzione entrare immediatamente in possesso delle aree pubbliche. Quindi nella modifica di questa convenzione, quella della Belvedere datata 2004, nella modifica più recente abbiamo introdotto anche questo nuovo principio che nell’ultimo, negli ultimi tempi sempre abbiamo adottato in situazioni dello stesso tenore, dello stesso tipo,

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in situazioni insomma di convenzioni. Nella convenzione originaria, quella che è nata nel 2004, il termine decennale avrebbe portato il termine della validità della stessa al 2014. Questa situazione ha fatto sì che la stipula della nuova convenzione che prevede appunto la contestuale cessione gratuita al Comune di tutte le aree aventi destinazione pubblica fosse necessario da parte dei soggetti lottizzanti procedere come è logico e come è doveroso preventivamente alla redazione del frazionamento di tutte le aree oggetto di trasferimento. E’ iniziato quindi questo ulteriore iter. Redazione di questo atto particolarmente diciamo come posso dire complesso, di questo elaborato tecnico, ha interessato circa 20 proprietà differenti con conseguente individuazione di oltre 70 nuove particelle catastali ovviamente determinando tempi di stesura più lunghi rispetto a quelli normalmente necessari per atti di questo tipo. 20 proprietà, 70 particelle differenti.

Questa operazione si è conclusa in data 13 ottobre 2010 con il deposito del frazionamento ultimo, dell’ultimo frazionamento, il numero 187 per la precisione, del foglio 3, di proprietà dei signori Bigioni Morrese, la

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interrogazione è del 9, ironia della sorte questo ultimo frazionamento dei signori Bigioni Morrese avviene il 13 ottobre 2010. In conseguenza dell’avvenuto completamento dei suddetti frazionamenti il settore urbanistica in data 13 ottobre 2010 ha provveduto a predisporre il certificato di destinazione urbanistica, altro atto necessario per il trasferimento delle aree, questo certificato è il numero 129 del 2010. Altro adempimento che si è reso necessario per la stipula della convenzione è stato quello finalizzato a rendere libere le parti delle aree oggetto di cessione interessate da iscrizioni ipotecarie e purtroppo ve ne erano, operazioni completate dai soggetti e ditte interessate il giorno 21 ottobre 2010. La complessità legata all’operazione di cessione delle aree ha reso inoltre necessario perfezionare la sottoscrizione di numerosi atti di Procura alla firma. Ribadisco che però l’ultima area libera da diciamo gravami di tipo ipotecario o similari si è sgravata di questo tipo di situazione il 21 ottobre del 2010. Il solo completamento di tutti gli adempimenti sopraelencati ha reso possibile verificare la sussistenza di tutti gli

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elementi necessari per la stipula della convenzione nuova, di cui trattasi, che avverrà una volta concordata la relativa data con il notaio di fiducia dei lottizzanti, quindi a breve avremo l’appuntamento con il notaio per sottoscrivere la convenzione. Quindi Stefano è vero che dalla data di approvazione definitiva della variante in Consiglio comunale sono trascorsi sei mesi, ma è altrettanto vero ed evidente che gli stessi sono stati impegnati per la definizione di tutti gli atti propedeutici alla stipula della convenzione stessa.

Per quello che riguarda poi il ponte sul Caronte, precisiamo che contemporaneamente alla definizione degli atti necessari alla stipula della convenzione il consorzio lottizzazione Belvedere, questo è il nome del consorzio lottizzante, soggetto predisposto alla realizzazione delle opere di urbanizzazione, ha redatto ai sensi dell’articolo 9 dello schema di convenzione il progetto delle opere di urbanizzazione in conformità a quanto previsto dalla variante alla lottizzazione approvata, compreso il famigerato ponte carrabile e ciclopedonale. Detto progetto ha già avviato l’iter, il

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riferimento alla richiesta del parere preventivo presso l’Atac di Civitanova Marche, iter e parere necessario per il rilascio dell’atto autorizzativo all’esecuzione dell’opera, per quanto attiene la tempistica va in primo luogo evidenziato che il nuovo schema di convenzione approvato dal Consiglio comunale prevede che la realizzazione della viabilità di collegamento di via Marco Polo con via Generale Della Chiesa compreso appunto il ponte sul fosso Caronte avvenga entro due anni dalla data della stipula della stessa. Detto termine assumerà valore essenziale come è ovvio, come è citato nella convenzione significando che il suo mancato rispetto determinerà l’ipotesi di inadempimento da parte del consorzio lottizzante con possibilità per il Comune di escutere le relative polizze di garanzia fideiussoria prestate. Quindi si evidenzia come i tempi di cui sopra nella realtà potranno essere ragionevolmente più brevi in considerazione del fatto che parte delle opere stradali di raccordo già sono state realizzate in virtù delle previsioni della originaria lottizzazione. Compresi i servizi a rete per i quali si è già provveduto anche a prendere consegna

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provvisoria. Sarà comunque cura del sottoscritto per quanto ovviamente di mia competenza o quanto meno del mio assessorato in generale assicurare una celere procedura di approvazione delle opere di urbanizzazione inerenti la lottizzazione, sollecitando contestualmente, forse qui è ancora più incisiva l’opera da fare, il consorzio per una immediata realizzazione delle stesse in modo da rendere fruibili anche eventuali anticipi sui termini assegnati in convenzione, cosa della quale sono anche pressoché certo per ovvi motivi di logicità perché sia per, voglio dire, per noi che per i lottizzanti è importante realizzare l’opera anche prima dei due anni che abbiamo messo nella convenzione che già anticipano i tre che normalmente utilizziamo in casi di questo genere perché è ovvio che quell’area voglio dire prende anche una sua ragionevolezza in virtù di questo famigerato e famoso ponte sul fosso Caronte.

PRESIDENTE

Prego Ghio per la replica.

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CONS. GHIO

Molto veloce. Sono soddisfatto della risposta all’interrogazione sulla tempistica perché era questo che volevo fosse esplicitato pubblicamente perché nella realtà le chiacchiere su questa lottizzazione sono state tante e quindi era giusto che in Consiglio comunale venisse formalizzato questo iter e questa tempistica. Non sono comunque soddisfatto in termini generali, cioè qui a Civitanova abbiamo sempre lo stesso vizio, cioè sostanzialmente arrivare alle urbanizzazioni, quindi arrivare al rilascio di abitabilità e quindi andare in sofferenza per intenderci nella gestione del territorio perché non ci avvediamo di riuscire quanto meno a concedere queste abitabilità e quindi consentire ai cittadini di usufruire delle abitazioni quando delle opere essenziali sono terminate. Io su questo farei un invito alla Giunta, non è un vizio di questa sostanzialmente, è un vizio storico che ci abbiamo da 50 anni a questa parte magari di essere un po’ più accorta di fare realizzare prima le opere necessarie per consentire la fruibilità migliore delle nuove aree urbanizzate che

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non dare immediatamente abitabilità che creano quei conflitti poi sociali che giustamente l’Assessore Perugini evidenziava. Conflitti che a volte però bisogna essere in grado di evitare come amministrazione perché naturalmente quando si pongono in essere questi atti che impediscono sostanzialmente un utilizzo anche consono alle strade che ci stanno perché voi fate riferimento a un rapporto di vicinato ma voi dovete tenere conto che si parla di una strada di due metri di larghezza dove ovviamente il traffico sta diventando tale e quale a una strada di grande scorrimento, quindi l’amministrazione sotto questo profilo dovrebbe anticipare quelle che sono poi le contestazioni che possono venire dai cittadini, grazie.

PRESIDENTE

Grazie Consigliere Ghio. Proseguiamo il Consiglio comunale con il punto numero due.

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PUNTO N. 2 ALL'ORDINE DEL GIORNO - RELAZIONE SEMESTRALE FARMACIE COMUNALI S.P.A. UNICO AZIONISTA - I SEMESTRE 2010

PRESIDENTE

La parola all’Assessore Morresi, prego Morresi.

ASS. MORRESI

Buonasera. Allora, da quando stabilito dall’articolo 27 statuti comunali lo statuto delle farmacie comunali questa sera portiamo la relazione del primo semestre dell’azienda farmaceutica comunale S.p.A.. Questa relazione doveva, era pronta per agosto, però per i vari Consigli comunali che sono saltati ci troviamo questa sera a farla. E nel frattempo come è stato scritto dai giornali è cambiato il Presidente del Consiglio di amministrazione, è cambiato un altro membro, sempre del Consiglio di amministrazione. Il Presidente era impossibilitato a venire, quindi ci abbiamo in sala il vice Presidente, l’avvocato Cuccù Diego e di supporto il ragioniere Rossini Sergio.

Siccome vedo e l’invito a venire su per la relazione, e

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poi siccome vedo anche l’ex Presidente, lo saluto e lo ringrazio per l’opera prestata per quanto fatto per l’azienda farmaceutica comunale S.p.A..

AVV. CUCCU’ DIEGO

Buonasera a tutti. Io sono l’avvocato Cuccù, il nuovo vice Presidente delle farmacie S.p.A.. Oggi faccio le veci del Presidente che purtroppo non è potuto venire per motivi personali. Mi riporto sostanzialmente a una, alla relazione semestrale del vecchio Cda. Per quanto concerne le domande tecniche vi invito a rivolgervi all’Assessore al bilancio, eventualmente al responsabile amministrativo dell’azienda.

Inizio nel leggere che viene redatta la presente relazione per evidenziare i dati relativi all’andamento della gestione del primo semestre del 2010 che per dovuta trasparenza vengono confrontati con i dati riferiti allo stesso periodo dell’esercizio precedente.

La situazione riportata di seguito mostra un andamento complessivo delle vendite in aumento rispetto al medesimo periodo dell’esercizio precedente. In particolare è pari al 2, 42 per cento, nel particolare

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il numero di ricette pari a 103752 ha fatto registrare un incremento pari a numero 128, rispetto all’anno precedente, e l’incasso a esse relativo è aumentato di Euro 46180. Inoltre si è verificato un aumento di Euro 1444 di incassi per contanti. Le vendite che ammontano a complessivi Euro 3 milioni 981634 hanno fatto registrare un incremento di Euro 94033 pari al 2, 42 per cento rispetto al 30 giugno del 2009. Il costo del venduto ammonta a Euro 2 milioni 827571 e registra rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente un incremento di Euro 10988 pari allo 0, 39 per cento che si reputa linea con l’andamento delle vendite. Il costo del personale ammonta a Euro 659703 al netto del premio di produzione dell’anno e con la determinazione presuntiva del rateo tredicesima ferie e permessi. Lo stesso con un incremento dello 0, 07 per cento, si trova in linea con quello dello stesso periodo dell’esercizio precedente. Gli oneri bancari e finanziari pari a Euro 2755 hanno fatto registrare un incremento rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente del 40, 26 per cento ma la loro incidenza è comunque contenuta rispetto ai risultati di gestione.

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Per quanto riguarda le spese generali di gestione ammontano a Euro 400071 e hanno fatto registrare un incremento del 9, 73 per cento, rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente che comunque si reputa contenuto rispetto all’andamento generale di gestione. Gli ammortamenti che ammontano a circa Euro 22 mila hanno fatto registrare un incremento di Euro 10 mila circa, dovuto per la quasi totalità agli investimenti operati per il rinnovo della farmacia numero cinque. Il risultato economico prima delle imposte del primo semestre 2010 é stato stimato in Euro 70635 ed esso mostra un incremento rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente di Euro 28416. Tale risultato è da considerarsi soddisfacente per l’andamento generale dell’azienda è dovuto in via principale vista l’analisi dei dati riportati in precedenza al contenimento del costo del venduto che ha inciso significativamente nel risultato complessivo della gestione, infatti esso ha registrato complessivamente una riduzione nell’incidenza pari a circa un punto percentuale, passando dal 72 per cento circa nel 2009 al 71 per cento circa nel 2010. Nel

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periodo sono stati effettuati investimenti per complessivi Euro 135 mila circa relativi al rinnovo dei locali della farmacia cinque in via Ginocchi Civitanova Marche, quanto sopra è stato riassunto nel prospetto che si allega alla presente relazione.

Andamento del settore, l’andamento del settore, la spesa farmaceutica convenzionata netta al servizio sanitario nazionale nel primo trimestre del 2010 ha fatto registrare una diminuzione dell’1, 2 per cento rispetto allo stesso periodo del 2009, a fronte di un aumento del numero delle ricette dell’1, 6 per cento, l’aumento del numero delle ricette costante ormai da alcuni anni può essere probabilmente correlato tra l’altro al calo del numero dei ricoveri diminuiti nel 2008 dell’1, 7 per cento in conseguenza della tendenza alla riduzione dei posti letto e di un maggiore ricorso alla assistenza farmaceutica territoriale.

Nel primo semestre del 2010 le ricette sono state oltre 148 milioni, pari a 2, 49 per cento, ricette per ciascuno cittadino, le confezioni di medicinali erogate a carico del servizio sanitario nazionale sono state oltre 270 milioni, con un aumento dell’1, 6 per cento

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rispetto allo stesso periodo del 2009, ogni cittadino italiano ha ritirato in farmacia in media 4,5 confezioni di medicinale a carico del servizio sanitario nazionale. Nel mese di gennaio del 2010 la spesa farmaceutica netta convenzionata al servizio sanitario nazionale è diminuita del 5 per cento, rispetto a gennaio del 2009, ed è diminuito anche il numero delle ricette, meno 3, 5 per cento nel mese di febbraio. La spesa è diminuita dello 0, 9 per cento, mentre il numero delle ricette è aumentato del 2, 2 per cento. Nel mese di marzo la spesa è aumentata del 2, 4 per cento a fronte di un aumento del numero delle ricette del 6, 2 per cento, l’aumento di marzo è legato in parte al fatto che marzo 2010 ha avuto una giornata lavorativa in più rispetto al mese del 2009. Quindi l’andamento della spesa nei primi tre mesi del 2010 continua a essere influenzato dall’incremento del numero delle ricette e dal contestuale calo del valore medio delle ricette stesse, meno virgola 2 - 8 per cento. Si prescrivono più farmaci ma di prezzo mediamente più basso. Tale risultato è dovuto alle riduzioni dei prezzi dei medicinali varate dal governo

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e dall’Aifa a partire dal 2006, da ultimo quella del 12 per cento sui medicinali generici e servizio sanitario nazionale in vigore dal 28 maggio del 2009 teoricamente fino al 31 dicembre del 2009 ma con effetti di risparmio che continuano nel 2010 in quanto diverse aziende non hanno provveduto a riportare i prezzi al livello precedente. Al crescente impatto del prezzo il riferimento per i medicinali equivalenti a seguito della progressiva scadenza di importanti brevetti e alle misure applicate a livello regionale. Il contributo alle farmacie al contenimento della spesa possiamo dire che le farmacie continuano a dare un rilevante contributo al contenimento della spesa oltre che con la diffusione degli equivalenti e con la tempestiva fornitura dei dati analitici dei medicinali erogati il regime del servizio sanitario nazionale anche con lo sconto allo stesso servizio sanitario nazionale.

Nei primi tre mesi del 2010 le farmacie hanno garantito proprio con lo sconto un risparmio di oltre 155 milioni di Euro, ai quali si aggiungono quasi 20 milioni di Euro derivanti dal Payback attivato a carico delle

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farmacie a decorrere dal primo marzo del 2007 e prorogato per tutto il 2010. A tali oneri si è aggiunto nel 2009 il contributo aggiuntivo temporaneo per l’anno del 2009 nella misura dell’1, 4 per cento della spesa farmaceutica convenzionata lorda, servizio sanitario nazionale, previsto dal decreto legge numero 39 del 2009, convertito nella legge numero 77 del 2009 per un importo complessivo di 180 milioni di Euro circa totalmente a carico delle sole farmacie.

Si ricorda altresì che lo sconto a carico delle farmacie ha un carattere progressivo in quanto aumenta all’aumentare del prezzo del farmaco facendo sì che i margini reali della farmacia siano regressivi rispetto al prezzo. Le quote di partecipazione a carico del cittadino a seguito degli interventi regionali sui ticket, l’incidenza sulla spesa lorda delle quote di partecipazione a carico dei cittadini è passata dal 5, 7 per cento il primo trimestre del 2009 al 6, 9 per cento del primo trimestre del 2010. Nelle Regioni con ticket più incisivo le quote di partecipazione hanno una incidenza sulla spesa lorda tra il 7, 6 per cento e il 10, 3 per cento. Tale aumento è nelle Regioni che

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non applicano il ticket come le Marche, è dovuto in gran parte alle polemiche strumentali che hanno investito i farmaci generici accusati di scarsa efficacia e la sostituzione da parte del farmacista, tali polemiche hanno fatto sì che i cittadini si siano resi diffidenti nei confronti del generico e tendono spesso a preferire il farmaco di marca pure dovendo pagare la differenza del prezzo. Abbiamo anche nel prospetto l’evoluzione prevedibile della gestione, per il proseguo dell’anno del 2010 non si prevedono particolari evoluzioni nella gestione, se non quelle che potrebbero essere suggerite dal professionista a cui si darà mandato di analizzare la struttura organizzativa dell’azienda e di procedere per la applicazione del decreto legge 231 del 2001. Eventuali proposte comunque saranno sottoposte all’approvazione di questo socio così come disposto con le comunicazioni, prescrizioni fatte pervenire.

All’attenzione di questo socio si sottopone invece la parafarmacia che nonostante gli sforzi per rilanciarla registra importanti perdite, l’andamento globale del mercato del settore non fa prevedere incoraggianti

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sviluppi. La liberalizzazione della vendita del farmaco non c’è stata e nemmeno la modifica delle confezioni di alcune specialità che pure li si attendeva per renderle vendibili attraverso questi punti vendita alternativi alle farmacie. Solo nel mese di giugno forse perché è cambiata la figura professionale che opera nel suo interno gli incassi sono stati superiori a quelli dello stesso mese dell’anno precedente e ciò deve indurre a approfondire analisi sull’opportunità di continuare l’apertura di tale punto vendita, la crisi economica e occupazionale che ancora fa contenere le spese solo all’essenziale e la mancata modifica del mercato del farmaco di cui sopra in cui si credeva all’atto della apertura non fanno presagire una evoluzione positiva del suo sviluppo. Come previsto dall’articolo 27 lo statuto sociale in maniera sintetica si è illustrato in andamento gestionale del 2010, ovviamente lì si tratta di approfondire il bilancio di esercizio al 31 dicembre 2010 quando i dati relativi saranno consolidati.

Se ci sono interventi nell’ambito gestionale a cui posso rispondere visto il fatto che l’insediamento ancora dovrà essere effettuato sarò lieto di potere

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rispondere. O altrimenti se volete fare delle domande tecniche c’è il responsabile qui amministrativo che, o se desiderate essere, volere sapere in maniera più approfondita di venire in amministrazione per potere valutare la situazione patrimoniale.

PRESIDENTE

Grazie al vice Presidente. Passiamo alla fase di dibattito, quindi prego Consiglieri.

CONS. BOLZICCO

Sì, nel dare il benvenuto al nuovo componente della farmacia S.p.A. mi vorrei proprio soffermare su questo ultimo punto e proprio sulla parafarmacia, la proposta che vorrei avanzare è quella di innanzitutto di spostarla perché a mio avviso non è stato felice insomma come quella della collocazione che è stata individuata a suo tempo per la stessa e in particolare modo la mia proposta è quella di spostarla nel quartiere Quattromarine come da tempo, da molto, da diversi anni già avevo fatto presente insomma che i residenti erano sprovvisti di molti servizi ma in

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particolare richiedevano e avevano fatto presente questa esigenza, anche dal punto di vista economico credo che sarebbe strategico questo tipo di spostamento perché da un certo punto di vista andrebbe anche a sottrarre la stessa parafarmacia dalla concorrenza con le farmacie vicine e comunque l’ottica è quella di aumentare il servizio al cittadino. Oltre a questo non so, vorrei chiedere di valutare la proposta così come è stato fatto in altre realtà di Italia di ampliare sempre il servizio della parafarmacia magari valutando proprio l’ipotesi e la possibilità di offrire anche il servizio del centro unico di prenotazione.

Per quanto riguarda le farmacie in generale, e quindi anche la parafarmacia di cui parliamo, vorrei sapere, vorrei ecco proporre anche la realizzazione nelle stesse di una sorta di punto rosa nel quale le donne con bambini insomma con neonati possano fermarsi per magari avere un piccolo spazio per l’allattamento e potrebbe essere in quel caso oltre che un servizio particolarmente gradito alle neomamme, anche un modo per invitarle ad entrare nella farmacia e magari ad acquistare dei prodotti a loro utili.

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PRESIDENTE

Grazie Bolzicco. Vastaroli il suo intervento.

CONS. VASTAROLI

Chiedo scusa. Grazie Presidente. Volevo soltanto fare questa considerazione, signor vice Presidente, mi pare che ricopre questa carica. Io ho saputo che il passaggio degli incarichi per la gestione di questo servizio che oramai è storico nella nostra città, è storico anche perché tra l’altro ci si è creduto ed anche perché tra l’altro da una farmacia, due siamo arrivati a cinque farmacie comunali. Per di più il Sindaco nostro, Massimo Mobili ha voluto mettere una struttura a servizio anche per la vendita di certi tipi di farmaci con la parafarmacia. Vede signor vice Presidente, io non ho fatto altro che ascoltare da parte sua una elencazione di cifre, cioè di risultati che sono avvenuti però ancora non ho avuto la percezione di capire quali sono state le strategie per avere questi risultati. E probabilmente in questo semestre di servizio probabilmente forse più di lei

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poteva spiegarci il vecchio Presidente delle farmacie che tra l’altro è seduto in questa stanza, peraltro anche lo stile quando si lascia un incarico è chiaro che viene chiamata la persona che ha gestito le farmacie fino a quel punto e passa le consegne alla nuova struttura quindi mi sembrava se non altro anche per ringraziare il Presidente che poi l’ha preceduto e per capire quali sono state le sue capacità, le sue strategie ed eventualmente proporre le strategie future per il prossimo avvenire. Così non è avvenuto, io sinceramente non sono in grado di dare un giudizio positivo o negativo sull’andamento della gestione, non sono in grado perché ho sentito solo numeri, ora se ci sono considerazioni che debbo fare lo stile non mi è piaciuto, Massimo, non mi è piaciuto perché avrei preferito tra l’altro il Presidente era qui e quindi poteva essere chiamato a illustrare ciò che aveva fatto e penso che era anche doveroso da parte della pubblica amministrazione riconoscere perché se fino a ieri le ha gestite quindi *** è stato una persona che si è messo a disposizione di una partecipata della pubblica amministrazione. Peraltro è qui presente, quindi

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sarebbe stato bene e opportuno che fosse stato chiamato per dare lui una spiegazione sulla metodologia della gestione di questa struttura. Quindi avremmo forse già recepito meglio anche perché ha ottenuto questi risultati e questi risultati sinceramente se li è ottenuti con le sue capacità e d’altra parte anche per un saluto che sarebbe stato doveroso da parte del Consiglio comunale a questa persona che si è prestata a questo servizio e quindi eventualmente anche ringraziare questa persona che ha dato la sua disponibilità ed eventualmente sentire da parte sua quali sono stati i metodi e le possibilità, le indicazioni, ciò che ha funzionato e ciò che non ha funzionato, ciò che avrebbe potuto proporre e che non ha fatto nemmeno in tempo a farlo perché non gli è stata data questa possibilità. Proprio per queste motivazioni sono rimasto un po’ perplesso e quindi se devo fare le domande come posso fare le domande, ho sentito soltanto numeri. Mi dispiace ma io sinceramente di questa relazione non c’ho capito proprio un bel niente.

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PRESIDENTE

Prego Scalabroni.

CONS. SCALABRONI

Io voglio dire, condivido le perplessità espresse dal Consigliere Vastaroli su quella che insomma si sta verificando stasera che a mio modo di vedere è una caduta di stile perché abbiamo assistito alla lettura di un compitino, non sappiamo con chi dobbiamo interagire, comunque io vorrei porre una domanda al Sindaco, siccome è un paio di settimane che non leggo i giornali, fino a due settimane fa c’era un Presidente, adesso ho saputo che ce ne è uno nuovo, volevo sapere i motivi della sostituzione. Se il vecchio Presidente ha avuto qualche impedimento, insomma c’è stato qualche motivo particolare, non aveva più voglia di farlo, mi piacerebbe saperlo. Poi vorrei porre due questioni, ma sono due domande oziose perché evidentemente c’è una fase di passaggio tra una gestione e un’altra, e penso siano comunque due questioni rilevanti. La prima è che secondo me la parafarmacia non andrebbe spostata ma andrebbe chiusa, la seconda, anzi sono tre, la seconda

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riguarda l’utilizzo del magazzino deposito delle farmacie comunali, io avevo avuto modo di porre già all’attenzione della precedente presidenza la questione dell’utilizzo di uno spazio che è oggettivamente mastodontico rispetto poi a quello che è il suo reale utilizzo. Erano stati esperiti dei tentativi andati a vuoto di coinvolgere le farmacie di Montecosaro e non so se anche di Morrovalle, si era ventilata l’ipotesi di utilizzare gli spazi del magazzino se non altro alcuni di questi spazi come sale conferenze da affittare a privati, non si sa che fine abbia fatto questa ipotesi perché non viene menzionata nella relazione. Vorrei comunque sapere se c’è qualcuno in grado di rispondermi, quale futuro si prospetta per questo magazzino che abbiamo pagato abbastanza. E un’altra questione che vorrei porre è quella dell’attuale dislocazione della farmacia comunale di Sammarone in via Dante Alighieri che ritengo sia posizionata in uno snodo particolarmente disagevole, chi ci passa davanti insomma può verificare come vengono parcheggiate le auto di coloro che ne fruiscono

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e vorrei chiedere se è stata presa in considerazione l’ipotesi di una sua diversa dislocazione.

PRESIDENTE

Grazie Scalabroni, prego Recchioni.

CONS. RECCHIONI

Ma caro Scalabroni non mi pare che sia… caro Vastaroli, non mi pare che sia solamente una caduta di stile quando mi pare che sia la presentazione che ha fatto l’Assessore che si è rivolto al Consiglio comunale dicendo come avrete appreso dai giornali, se…

l’Assessore, se l’Assessore pensa che i Consiglieri comunali debbono sapere dai giornali che il Sindaco senza nessuna motivazione, senza una, voglio dire, senza nessuna comunicazione ufficiale, provvede e sprovvede al rinnovo di un Consiglio di amministrazione di una società che fattura circa otto, nove? Circa otto – nove milioni di Euro all’anno, io penso che sia uno sfregio nei confronti di questo Consiglio comunale Sindaco. E questo è più volte che glielo dico, qui non si possono secondo me, non è corretto

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istituzionalmente, sarà corretto da un punto di vista, ma non è corretto nei confronti di Consiglieri comunali che appunto il Consiglio sa di questi cambi dalla stampa senza che ripeto ed aggiungo quello che diceva Vastaroli, che vengono qui, viene qui un vice Presidente nuovo che neanche è insediato, l’ho saluto adesso, mi pare di avere capito, che legge una relazione su un bilancio del semestre 2010 di cui non sa effettivamente niente. E di cui anche noi che dobbiamo fare delle domande non sa, non sappiamo a chi lo dobbiamo fare queste domande. Perché qui vanno fatte delle domande sostanziali su queste farmacie comunali Sindaco. Io non capisco come una amministrazione di centro destra non ha ancora valutato l’opportunità di venderle le farmacie comunali. (Intervento fuori microfono) beh, il centro destra è favorevole a una liberalizzazione del mercato, Sindaco o no? (Intervento fuori microfono) eh, okay. Quindi significa, significa, no, mi faccio questa domanda Sindaco perché qui nella relazione c’è scritto che lo sconto quindi il servizio, lo sconto sarebbe il servizio per la collettività che queste farmacie fanno, è di 150 milioni di Euro che mi

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pare (intervento fuori microfono) beh, qui c’è scritto così. (Intervento fuori microfono) 150 milioni di Euro, forse, no, qui c’è scritto così. (Intervento fuori microfono) in tutto il mondo. Tutte le farmacie comunali… non lo so, c’è questo dato, ecco perché io dico a chi faccio queste domande. A chi le posso fare queste domande? C’è scritto milioni (intervento fuori microfono) allora io dico se questo sarebbe l’utilità sociale di queste farmacie voglio dire che è una cifra appunto che non sappiamo a che cosa corrisponde, l’utilità, io mi chiedo dell’utilità sociale di queste farmacie. Perché qui gli sconti le fanno tutte, non le fanno solo le farmacie comunali, ma le fanno anche i privati. Anzi non lo so se i privati fanno più sconto delle farmacie comunali, questo non lo so. Dovrebbe essere detto nella relazione, nella relazione ho visto non c’è detto. Le farmacie comunali sono cinque e ci hanno un volume di 8 milioni circa perché se 3 milioni e 9 all’anno quindi all’incirca 8 milioni sono cinque, secondo me il giro di affari è molto limitato rispetto, se fossero date in gestione ai privati perché le altre farmacie private secondo me complessivamente fatturano

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molto di più di queste e quindi guadagnano molto di più, se fatturano molto di più guadagnano molto di più.

Quindi i problemi secondo me sono, sul tappeto, sono molti, sono molti e sono seri, a me pare che l’amministrazione comunale di fronte a questi problemi non è in grado di dare una risposta, perlomeno non è in grado di dare una risposta questa sera quando questo punto, concordo con Vastaroli, doveva essere presentato perché siccome è stato, quando è stato presentato l’altra volta in Consiglio comunale è stato presentato con il vecchio Presidente, doveva essere correttamente presentato dal vecchio Presidente di cui non capiamo la sostituzione né sappiamo delle motivazioni perché è stato sostituito, perché in fondo era il primo mandato.

E’ tutto.

PRESIDENTE

Prego Palombini.

CONS. PALOMBINI

Sì, mi associo anche io alla, come dire, alla mancata comunicazione in Consiglio comunale, in maniera

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ufficiale e non diciamo demandare all’articolo del giornale l’ufficialità della sostituzione del Cda delle farmacie, ma questo non riguarda solo le farmacie, riguarda tutte le nostre partecipate che immancabilmente vengono diciamo, i cui componenti del Cda vengono nominati in assemblea e poi il Consiglio comunale viene a sapere eventualmente dalla stampa la nuova composizione. Non credo ci siano norme di legge che impongono questo, fatto sta però che io ribadisco come spesso faccio in questa sede, che le società non sono né della Giunta né del Sindaco né della maggioranza ma sono diciamo di tutta la città rappresentata dal Consiglio comunale e quindi sarebbe bene che almeno ufficialmente e formalmente venga informato il Consiglio comunale sulle nomine in caso di modifiche o conferme dei Cda, ma questo lo diciamo da anni, non avviene mai quindi diciamo che è una proposta che facciamo da parecchio tempo, non ho capito per quale motivo non viene assolutamente ascoltata. Non mi sembra molto difficile tra l’altro.

Effettivamente la relazione presenta diciamo milioni che volano a destra e a sinistra, io ho la sensazione

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anche se non è bene specificato nella relazione, che si parli di cifre nazionali, perché non credo che le ricette delle cinque farmacie ammontino a 148 milioni di Euro, quindi mi sembra insomma che… però siccome riguarda gran parte della relazione non comprendo voglio dire l’analisi delle farmacie a livello nazionale, poi cosa si voglia dire nello specifico per le farmacie comunali, si dice ben poco nella relazione, è molto per povera, sia per gli accadimenti del bilancio 2009, e sia soprattutto per quello che è il futuro, non si dice assolutamente niente nella relazione, eppure credo che la relazione oltre che come dire comunicare l’andamento gestionale debba anche come dire riferire sulle linee di progetto, programmatiche, di evoluzione che il Consiglio di amministrazione che gestisce le farmacie pensa di adottare nel futuro. Qui c’è nel caso specifico, c’è un riferimento alla parafarmacia in cui si dice perde, perderà e mi rimetto alla decisione del socio, non si dice nulla nell’ambito gestionale del Cda stesso. Non comprendo quindi se la decisione di aprirla questa parafarmacia è stata del solo Cda o è stato il socio, ma il socio inteso come

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maggioranza, come Giunta che abbia dato l’input, questo non l’ho capito, sta di fatto che ci troviamo con un punto vendita farmaceutico, non farmaceutico, cosa ben diversa, almeno stando la legislazione attuale, con una perdita consistente nel 2009 e da quello che ho potuto vedere nel prospetto allegato alla relazione dovrebbe essere insensibile e ulteriore perdita nel 2010, se non ho capito male il prospetto e se non ricordo, o meglio non ricordo la perdita della parafarmacia nel 2009 che comunque al limite se il vice Presidente o il ragioniere possono darmi queste cifre della perdita della farmacia nel 2009 che comunque c’è stata, è chiaro che ho visto che gli incassi dei primi sei mesi dell’anno 2010 sono mediamente di quattro, cinque mila Euro inferiori rispetto all’anno precedente quindi ulteriormente ci abbiamo un crollo degli incassi per la parafarmacia quindi si prospetta una ulteriore perdita ancora più grave, almeno ripeto se non ho male interpretato i dati che, quel grafico che, e i dati, la tabella è allegata alla relazione, quindi volevo lumi anche su questo, cioè quale è stata la perdita parafarmacia 2009 e se effettivamente si prospetta una

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perdita ben più sensibile nel 2010, stando le cifre a giugno 2010.

E in generale ho ripreso una frase in cui si dice a livello di evoluzione della gestione in cui si dice appunto confermando quello che dicevo prima non si prevedono evoluzioni nella gestione, cioè si va avanti così tranquillamente come si è andato avanti fino ad oggi. Io ricordo anni fa e credo l’anno scorso l’ho ripreso questo aspetto, c’erano un paio di progetti presentati dal Consiglio di amministrazione tra i quali per esempio un giornalino informativo che doveva essere distribuito o nelle scuole, a casa insomma, era allo studio, e in questa relazione non si fa più cenno quindi quel progetto immagino sia stato abbandonato ma non ho più letto nulla. Un altro progetto che adesso mi sfugge nel contenuto che pure era citato nella relazione di anno scorso, due anni fa pure non ve ne è più traccia, quindi in pratica il Cda delle farmacie si limita a gestire voglio dire l’ordinaria amministrazione.

Un’ultima considerazione sui risultati economici, cioè l’utile che porta alla cittadinanza, al bilancio

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comunale, 100 – 150 mila Euro nel 2009, e considerando che stiamo parlando di cinque farmacie a livello comunale, tutto sommato bene posizionate come zone, quella di Sammarone lavora tantissimo da quello che mi risulta e tutte le altre.

Sta di fatto che salta all’occhio il risultato diciamo economico finale rispetto a una farmacia privata, io credo che tutte e cinque non so se riusciranno a raggiungere un utile di una unica farmacia privata, quindi su questo dovremmo vedere, analizzare meglio perché non è come diceva prima Antonio, è vero che gli sconti vengono fatti, ma gli sconti vengono fatti anche ad ampio raggio dalle farmacie private, altrimenti non ci sarebbe storia nella concorrenza visto che in città ripeto ce ne sono cinque di farmacie comunali, non una, quindi è chiaro che in caso di sconto molto più forte e più ad ampio raggio da parte delle farmacie comunali l’utente si rivolge alle farmacie comunali e pure così diciamo non è nella realtà. E quindi una riflessione su questo chiaro è che sull’utile diciamocelo, lo sappiamo ha pesato molto l’acquisto o meglio il leasing dell’acquisto del magazzino che ha ovviamente portato

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via delle risorse che prima vedevamo diciamo in bilancio in maniera diversa rispetto ad oggi. Quindi se cortesemente ecco un chiarimento su quei milioni così ecco ci chiariamo… beh, è scritto le farmacie, io ho interpretato quelle comunali, però voglio dire dopo in un punto si capisce meglio che si parla a livello nazionale, credo sullo sconto, però ecco, un chiarimento su questo, su questi milioni e poi in particolare modo la problematica delle parafarmacie se magari qui ripeto ho ascoltato la proposta che faceva la Consigliere Bolzicco, si vuole spostare a Quattromarine una parafarmacia io non lo so, possiamo discuterne però se fosse stata una farmacia non avrei avuto dubbi insomma sul posizionamento a Quattromarine in cui non ci sono servizi diciamo simili. Una parafarmacia a meno che non cambi la normativa per cui possa diventare punto di consegna anche dei farmaci credo che ad oggi non so se serva, forse a ridurre l’affitto questo sicuramente. E per quanto riguarda poi, concludo, il nuovo Cda, faccio gli auguri di buon lavoro, certo è che mi ha meravigliato la presenza, assenza non ho capito del Consigliere Troiani che

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probabilmente ha ricevuto un’altra presidenza da qualche altra parte perché lo vedo qui in aula mentre, lo vedevo qui in aula mentre aveva dichiarato che non si sarebbe più presentato finché non avesse ottenuto un qualcosa nell’ambito del proprio partito dello stesso peso, quindi evidentemente ecco al limite se ciò è avvenuto ce lo comunichi Sindaco oggi ufficialmente in modo che lo sappiamo in anticipo rispetto ai giornali, questo almeno.

PRESIDENTE

Grazie Palombini, prego Berdini. Prego Cognigni.

CONS. COGNIGNI

Una domandina secca, mi rivolgo chiaramente al ragioniere Rossetto? Rossini. Mi rivolgo al ragioniere perché il vice Presidente ci dice chiaramente che ha letto come dire la relazione in questi giorni, quindi due domande secche su questo. L’affitto, il canone di locazione relativo alla parafarmacia perché è significativo per valutare gli incassi dell’anno precedente e del semestre diciamo dell’anno precedente

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e del semestre attuale. Se può ragioniere darmi il dato così se ce l’ha subito il dato oppure per concludere l’intervento perché io sarò brevissimo, se lei mi dà questo numero e un’altra cosa, i costi di raffreddamento del magazzino perché leggendo la relazione il vice Presidente ci ha fatto notare che c’era circa un 9 virgola, un 10 per cento di aumento di costi di gestione, la mia opinione e che questi costi di gestione siano inficiati specialmente per l’anno in corso sia dall’affitto della parafarmacia sia dal costo di raffreddamento del magazzino che deve essere tenuto sempre mi dicono a temperatura costante e quindi essendo così grande, essendo così forse anche poco utilizzato i costi sono notevoli. E per quanto riguarda la proposta fatta dalla collega Bolzicco su questo come dire non posso che associarmi alla considerazione Cristina che ha fatto il Consigliere Palombini perché sulla zona, la proposta come dire c’ha un suo fondamento, però i supermercati in zona Quattromarine quindi pannolini, siringhe, cotone li vendono i supermercati, se non possiamo spostare un qualcosa, se poi come dire la tua analisi è ancora più profonda e ci

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hai qualche idea innovativa possiamo, possiamo, potrete parlarne, ma spostare una parafarmacia ubicata in un posto centrale con quei costi e magari andare a risparmiare un po’ sull’affitto e quando il ragioniere adesso mi dirà l’affitto la dimostrazione è chiara, noi stiamo incassando 51 mila Euro, in 6 mesi ci dirà quanto abbiamo speso di locazione.

INTERVENTO

Allora l’affitto è 3100 Euro al mese. Per quanto riguarda invece i costi per il raffreddamento devo essere più preciso quando vado in sede perché variano a secondo la stagione, quindi i costi… (intervento fuori microfono) no, a seconda della stagione calda, fredda, l’umidità quindi devo essere un po’ più, devo vedere bene i costi quelli che sono nell’anno.

PRESIDENTE

Prego Garbuglia.

CONS. GARBUGLIA

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Allora, innanzitutto vorrei, è doveroso ringraziare il Presidente, i membri del Consiglio di amministrazione precedenti per il lavoro che hanno svolto e l’impegno profuso in questa azienda, allo stesso tempo auguro un buon lavoro al nuovo Presidente, al vice Presidente, e all’intero Consiglio di amministrazione nella guida delle farmacie comunali, dando continuità alla gestione dell’amministrazione fino ad ora svolta. Vorrei per iniziare porre l’attenzione sulla questione ultima che abbiamo trattato che è quella della parafarmacia, sottolineata anche dal precedente Presidente nella sua relazione dove evidenzia la necessità di approfondirne l’analisi che ovviamente condivido, e di valutare l’opportunità di continuare l’apertura di tale punto vendita che però non mi sento di condividere e al termine della mia relazione capirete perché. L’analisi del settore parafarmacia va fatta innanzitutto partendo da alcuni dati generali al riguardo del settore, è senza dubbio che le farmacie si confermano come punto preferito degli utenti per l’acquisto di specialità medicinali senza obbligo di prescrizione ed infatti è proprio al canale farmacia che va il 92 per cento delle

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vendite tra l’altro il 100 per cento dei farmaci venduti ammonta a 330 milioni quindi credo che a quei dati bisognerà togliere tre zeri, sono tre zeri di troppo. Il resto delle vendite è appannaggio delle parafarmacie con il 4 e mezzo per cento e il 3 e mezzo per cento è la quota di mercato della grande distribuzione, quindi supermercati, ipermercati. Però è da notare un fatto, che dal 2008 al 2009, sono dati Anifa, quindi non dati ufficiali, c’è stato un aumento del 35 per cento delle farmacie, delle parafarmacie con un trend simile anche per i primi mesi del 2010. Nel valutare questi dati che ho appena detto e il settore parafarmacie bisogna tenere conto innanzitutto che la completa liberalizzazione del settore dei medicinali senza obbligo di ricetta è avvenuta a partire dal 2007 quindi di recente nell’ambito degli interventi del cosiddetto pacchetto Bersani sulle liberalizzazioni e comunque in questi anni, in questo breve lasso di tempo le parafarmacie hanno eroso una consistente quota di mercato alle farmacie, tutto ciò assume un rilievo ancora più interessante se si considera che la presenza sul territorio delle parafarmacie sono delle assolute

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novità per la popolazione mentre le farmacie della grande distribuzione sono presenti e conosciute e consolidate su tutto il territorio, in special modo le farmacie che hanno operato fino a ieri in regime di monopolio. Bisogna anche considerare Consiglieri che il trend economico di questi ultimi anni è stato senza dubbio decrescente e ha influenzato in maniera negativa i consumi della popolazione, fatto che ha pesato gravemente sulle parafarmacie in quanto la parafarmacia non può contare come le farmacie sullo zoccolo duro e sicuro del sistema sanitario nazionale.

Un altro tipo di analisi va invece fatta sulle caratteristiche specifiche della nostra parafarmacia utilizzando anche strumenti di strategia aziendali come ad esempio iniziare a effettuare, questo è l’invito che faccio al nuovo Consiglio di amministrazione, iniziare a effettuare una serie di analisi di mercato, possiamo partire come già anticipato dalla collega Bolzicco, dalla posizione della farmacia, certo che la presenza di altri tre esercizi commerciali a 200 metri uno dall’altro e la spinta alla liberazione avvenuta nel settore, quindi la vendita dei prodotti

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parafarmaceutici nei supermercati ed ipermercati ha generato comunque una situazione di anaelasticità della domanda ed è quindi difficile per la farmacia comunale in quella posizione ottenere buoni risultati. Per questo chiedo al Presidente di valutare una eventuale collocazione diversa dall’attuale, quindi vedendo che ad esempio non è presente nei quartieri di San Gabriele, non è presente nessun esercizio *** di Fontespina e delle Quattromarine dove invece la presenza quindi di altri esercizi è pressoché nulla.

Poi bisognerà anche analizzare vice Presidente, mi scusi, i vari prodotti venduti e magari puntare e potenziare come elemento di distensione un settore specifico come ad esempio i prodotti per l’infanzia tenendo sempre conto dell’offerta dello stesso bene nelle zone interessate, bisogna anche notare come in alcune farmacie private sono apparsi in vetrina passeggini, cullette, lettini. Quindi qualcuno il privato ha fiutato che lì c’è una fetta di mercato da dove si può attingere. Inoltre così una operazione di marketing potrebbe essere anche quella di sottoscrivere delle convenzioni con i centri termali, i centri

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termali di rilievo nazionale per la vendita diretta dei prodotti che inducano comunque il cliente ad avvicinarsi sempre più alla parafarmacia. Ma l’elemento, e concludo, da tenere più in considerazione per il quale mi trovo in disaccordo con la chiusura della parafarmacia è il disegno di legge numero 20 /79 presentata al Senato e attualmente in esame della Commissione competente. Il disegno di legge si è reso necessario in quanto siamo in presenza di una indiscriminata ed incontrollata apertura di nuovi punti vendita facendo presagire una scarsa tenuta del settore. Per questo il disegno di legge viene presentato in attesa di una legislazione puntuale e prevede la sospensione della apertura di nuove farmacie o comunque prevede la apertura di nuove farmacie in rapporto di una ogni 20 mila abitanti quindi a Civitanova ci aspetteranno due parafarmacie di cui una di proprietà del Comune e credo che disperdere una attività come la parafarmacia sia diseconomica in considerazione di quanto appena detto e che debba per essere almeno mantenuta.

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Un’ultima considerazione, *** potrà rispondere il responsabile amministrativo, vorrei sapere a che punto è la, è che punto è arrivata, forse magari anche per colpa mia per il lavoro che mi toglie parecchio tempo nel controllare gli atti, anche delle farmacie stesse.

A che punto è la carta della qualità dei servizi, carta che indica i livelli qualitativi e quantitativi del servizio erogato che l’utenza può legittimamente attendersi dalla società secondo quanto istituito dalla legge 273 del ’95, ma soprattutto nell’ottica della recente riforma quindi del comma 461 della legge 244 /2007 che prevede per chi gestisce il servizio pubblico determinati obblighi.

PRESIDENTE

Grazie Garbuglia. Prego Berdini.

CONS. BERDINI

Nel merito della comunicazione del nuovo Presidente i miei colleghi mi hanno come dire sono stati piuttosto chiari, io un po’ come dire dalla Pierino della situazione dissento rispetto un po’ a quello che ho

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sentito dire dai colleghi dell’opposizione, io sono particolarmente contento e soddisfatto dell’avvicendamento del Presidente per due ragioni, una seria e una risibile, quella seria parte da come è stato nominato il Presidente, puro, semplice momento di lottizzazione dove la politica ha messo le mani sulla gestione amministrativa, un politico individuato e scelto per gestire una società che fattura milioni e che dovrebbe se ben gestita essere di supporto e di servizio in un ambito quello sanitario anche molto significativo per la città. E un’altra ragione seria per cui sono contento dell’avvicendamento è che questo Presidente, quello uscente, si è reso colpevole di un danno nei confronti di cittadini di centinaia di migliaia di Euro, una scelta autocratica, milioni mi dice Giorgio, se parla di milioni, scriveteci questi milioni che perdiamo, scrivete centinaia di migliaia di Euro perché quelli sono veri, i milioni sono falsi, questi sono veri estorti ai cittadini, vi ricordo al collega che non sedeva su questi banchi quando ci fu quella scelta che la scelta fu fatta indipendentemente anzi in opposizione al parere degli organi di revisione

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della società i quali i revisori espressero perplessità, forti perplessità e il forte lo metto tra virgolette, imploravano a mio avviso di non aprirla perché non c’era un dato che potesse pensare e fare pensare che si sarebbe arrivati a una gestione positiva. Io allora dissi che si voleva aprire questa parafarmacia per insediare un nuovo dirigente, il primo in graduatoria, allora mi pare che lo sia ancora, Assessore del Comune di Fermo. Se così non è, come dire, me ne approprio della responsabilità, un danno in meno. Per cui va bene, dico al socio, dico a tutti noi, abbiamo fatto bene a sostituirlo, io personalmente ritengo che sia direttamente responsabile di queste perdite, non sono io sufficientemente competente, non sono io quello che devo giudicare, mi permetta, non vuole essere una minaccia, vice Presidente ma un monito a quando si fanno certe scelte e a come si fanno certe scelte. La seconda ragione, quella che dicevo risibile, abbiamo sostituito questo Presidente con una figura effettivamente degna, un manager di lungo corso, forte di una esperienza esaltante passata alla CIVITA.S Palas con risultati entusiasmanti che hanno dato lustro e

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ricchezza a questa città. E l’uomo giusto al posto giusto, sempre che le farmacie non siano il cimitero degli elefanti o dei trombati. C’è da rimanere esterrefatti, io credo che è sempre poco l’indignazione che cerco di trasmettere rispetto a questi passaggi, oltretutto di una volgarità assoluta, entriamo nel merito di qualche cosa che potrebbe per i cittadini essere particolarmente significativo, stiamo parlando anche se in maniera indiretta di salute e la relazione, è una relazione molto liturgica, fatta per obbligo, per dovere, nella quale però non ci si dice nulla di quello che succede nelle farmacie, ci si dice solo che sarà mi pare di avere capito chiamato un esperto ad analizzare la gestione. Non ci si dice nulla della politica delle vendite sul ruolo importante dal punto di vista sociosanitario che i punti vendita sparsi sul territorio potrebbero avere perché a me starebbe bene che le farmacie chiudessero il bilancio in pareggio, io anni fa quando c’era un Assessore molto più alto di lei ma di molto, molto minore, no non si dice insomma di minore lignaggio rispetto a lei Assessore che se non altro è una persona spontanea e sincera ed onesta,

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rideva del semplice fatto che io sostenevo la necessità che l’Atac chiudesse i bilanci a zero, dico perché succede sempre più ormai di frequente che l’ente (intervento fuori microfono) era ottimista, l’ente centrale dà sempre meno risorse agli enti locali, gli enti locali con le loro società, con le tasse che pagano sugli utili danno risorse all’ente centrale, questa contraddizione dico ed allora siccome era la gallina dalle uova d’oro l’Atac, ora sono marce come…

sono Giorgio? (Intervento fuori microfono) era la gallina dalle uova d’oro ed allora doveva produrre bilanci positivi, utili. Per cui le farmacie potrebbero anche chiudere con un bilancio a zero, ma avere e dare, quindi avere per i cittadini un ritorno da questo punto di vista, finito il tempo? Ho chiuso. Ho chiuso. Quando parlo io è sempre così insomma. Vi ringrazio per quello che avete fatto di veramente ignobile a Civitanova Alta. Per esempio dicevo quindi sul rapporto sociosanitario sulla, come dire, qualità che potrebbero dare questi punti vendita e sul rapporto con l’Asur per esempio, nel bilancio in quello che lei vice Presidente ci ha detto non c’è traccia come se non esistessero,

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come se questi rapporti, queste sinergie come dire non ci riguardassero. Chiudere la parafarmacia caro collega non è una dispersione, o perlomeno se chiudiamo la parafarmacia disperdiamo le perdite, è una cosa che va fatta immediatamente. Immediatamente. E che il numero aumenti, adesso facevamo una battuta su come rilanciare le vendite, chiaro che non la riporta. È questo quello che c’è da fare, spostarla significa dare ulteriori perdite in cambio di nessun servizio perché quella della farmacia sul territorio voglio dire è una presenza necessaria, quella della parafarmacia come dire lo è infinitamente meno, soprattutto se il suo rendimento è così estremamente negativo.

PRESIDENTE

Grazie Berdini, prego Gismondi.

CONS. GISMONDI

Prima dell’intervento volevo chiedere al vice Presidente una, perché probabilmente mi è sfuggita o non l’ho sentita o non è stata detta non lo so, nei riguardi della parafarmacia non ho sentito quando è

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stato il deficit della parafarmacia nei primi sei mesi del 2010. Volevo sapere questo dato tecnico. A quanto ammonta il deficit in sei mesi. Poi dovrei fare l’intervento.

INTERVENTO

Per quanto riguarda la farmacia, per quanto riguarda la parafarmacia possiamo parlare di un minore incasso, non deficit, ed io aggiungo anche altro nel senso che la precedente gestione ha comunque cercato di tirare su, di fare decollare la parafarmacia anche attraverso del cambio ad esempio del personale, infatti si vede che attraverso, è stato un cambio del personale che ha fatto, che ha incrementato delle vendite, il 6, 63 per cento come lei può vedere dal prospetto. E poi c’è stata anche fatta una politica commerciale, una politica commerciale soprattutto indirizzata sui prodotti di cosmesi, alla luce dei clienti che frequentavano questa parafarmacia e comunque sia anche la comunicazione verso l’esterno attraverso abbellimenti, attraverso anche adesioni a delle associazioni, alla notte bianca però purtroppo la

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parafarmacia è situata in una posizione molto scomoda, fatti nel prossimo Cda nell’ordine del giorno abbiamo, c’è una proposta di spostare questa parafarmacia è in un posto più servito, ben servito, se c’è qualche altra domanda che venga anche posta…

CONS. GISMONDI

Scusa, alla mia domanda non è stata data risposta perché io voglio sapere, c’è un bilancio consuntivo…

INTERVENTO

Scusa, posso intervenire io qui un attimo? Comunque nella relazione...

PRESIDENTE

Un attimo, lasciamo…, l’Assessore forse c’ha qualche dato…

ASS. MORRESI

Come diceva giustamente il vice Presidente nella relazione ci sono indicati soltanto gli incassi dei

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primi sei mesi, comunque ai primi sei mesi ci sono minori incassi per 2149…

CONS. GISMONDI I nuovi incassi.

ASS. MORRESI

Sì, 21 mila e sicuramente sarà…

CONS. GISMONDI

Documentati gli incassi, per il vice Presidente è il contrario allora.

ASS. MORRESI Sono diminuiti.

CONS. GISMONDI

No, aumentati il 6 per cento, ha detto…

ASS. MORRESI

No, questo, aspetta, aspetta, no allora non so…

comunque lui si riferiva al mese di giugno, al mese di

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giugno con il cambio del personale, con la ragazza che c’era prima, evidentemente è stata riassunta, e gli incassi sono aumentati del 6 per cento, solo a giugno però.

CONS. GISMONDI

Allora in parole povere da quello che ho capito, non so il totale, quello che verrà fuori, i primi sei mesi noi abbiamo avuto solo per gli incassi una diminuzione 21 mila Euro, giusto? Ho capito bene. Quindi matematica vuole, ricordandomi quello che avevo detto sei mesi fa o un anno fa sempre sulle farmacie che il deficit non mi ricordo a quanto ammontava, ma era sostenuto per la parafarmacia quindi sarà quindi il deficit totale ci accorgeremo che quando faremo il consuntivo probabilmente aumenterà perché se diminuite le entrate quindi se era 70 mila, adesso mi posso sbagliare, non mi ricordo, andrò a finire 100 mila Euro, lira più, lira meno annuale e quindi qualsiasi azienda ed anche un anno fa si fece il discorso in questo Consiglio comunale che era più opportuno chiudere quella parafarmacia qui, qui evidentemente non si vede la

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