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Sì, grazie Presidente. Insomma il punto che fu ritirato per approfondimenti praticamente ritorna in Consiglio comunale dopo essere passato in Commissione e dopo che la Commissione ha ritenuto di non apporre modifiche a questo testo. Quindi considerato che l’altra volta c’è stata una discussione ampia e mi pare addirittura fossimo quasi in dichiarazione di voto a meno che non ci sono eccezioni al testo presentato in cartellina si dovrebbe passare direttamente alla votazione.

PRESIDENTE

Allora se i Consiglieri concordano sul fatto che è stato dibattuto il regolamento in Commissione e quindi possiamo… (microfono spento) quindi se concordate possiamo passare direttamente alla votazione degli articoli uno per uno se non ricordo male e poi la votazione nella globalità. Allora siccome andiamo a votare il regolamento chiederei cortesemente se i Consiglieri non si allontanano dall’aula e anzi quelli fuori se entrano per la votazione, grazie. Buoni e tranquilli.

Allora passiamo colleghi Consiglieri alla votazione dell’articolo… eh, beh, faccio… prego Consigliere Pollastrelli.

CONS. POLLASTRELLI

Siccome il testo è quello della Commissione, poi chiaramente se qualcuno vuole verificare ma è sempre quello, quindi non c’è stata nessuna modifica, e siccome il nuovo regolamento del Consiglio comunale permette la votazione in blocco se c’è stato parere unanime come è stato in Commissione di quel testo, io

proporrei la votazione unanime così andiamo avanti con gli altri punti.

PRESIDENTE

No, stavamo cercando appunto nel regolamento questa possibilità, se c’era, noi… dieci secondi che verifichiamo se c’è questa possibilità prevista dal regolamento, al limite accogliamo la proposta del Consigliere Pollastrelli.

Allora io chiedo scusa, siccome sono 11 articoli per evitare… votiamo gli 11 articoli e poi il regolamento nel complesso. Allora votiamo, mettiamo a votazione l’articolo numero 1, finalità, chi è favorevole alzi la mano. All’unanimità mi sembra di vedere. Poi mettiamo al voto l’articolo numero 2: aventi diritto al voto.

Chi è d'accordo alzi la mano. All’unanimità. Mettiamo al voto l’articolo 3: indizione delle elezioni. Chi è d'accordo alzi la mano. All’unanimità. Passiamo all’articolo 4: presentazione delle candidature, chi è d'accordo alzi la mano. All’unanimità. Votiamo ora l’articolo 5: schede elettorali, alziamo la mano per chi è d'accordo. All’unanimità. Passiamo all’articolo

6: seggi elettorali, chi è d'accordo alzi la mano.

All’unanimità. Votiamo l’articolo 7: operazione di voto, chi è d'accordo alzi la mano. All’unanimità.

Votiamo l’articolo 8: operazioni di scrutinio. Chi è d'accordo alzi la mano. All’unanimità. Votiamo l’articolo 9: convalida dell’eletto, chi è d'accordo alzi la mano. All’unanimità. Votiamo l’articolo 10:

dimissioni. Chi è d'accordo alzi la mano.

All’unanimità. Ed infine l’articolo 11: norme di rinvio, chi è d'accordo alzi la mano. All’unanimità.

Votiamo ora il regolamento tutto insieme, chi è d'accordo alzi la mano. Anche questo all’unanimità.

Bene, allora passiamo, chiuso il punto numero tre, passiamo al punto numero quattro.

PUNTO N. 4 ALL'ORDINE DEL GIORNO - ACQUISIZIONE QUOTE MERCATO ITTICO CIVITANOVESE SOC. CONS. A R.L. - PROROGA TERMINE CONTRATTO DI SOCIETÀ E AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO DI GESTIONE DEL MERCATO ITTICO ALL'INGROSSO

PRESIDENTE

La parola all’Assessore Morresi. Prego.

ASS. MORRESI

Allora, questa delibera andiamo a trattare il mercato ittico civitanovese e precisamente quello che andiamo noi a deliberare questa sera sono due punti, anche se nel titolo della delibera sono scritti secondo me a rovescio. Dunque il primo punto è la proroga del termine del contratto di società in quanto il mercato ittico civitanovese società consortile a responsabilità limitata è affidatario del servizio pubblico locale di gestione del mercato ittico all’ingrosso e considerando che la società appunto mercato ittico come previsto dallo statuto ha durata fino al 31 dicembre 2010 quindi a fine anno cessa, lo stesso termine di scadenza è previsto per il contratto di gestione del mercato

ittico stesso e dei servizi a esso connessi stipulato tra l’amministrazione comunale e la società.

Considerando che alla luce della normativa nazionale sui servizi pubblici locali come previsto nello specifico dall’articolo 23 bis comma 8 del decreto legislativo 112 del 2008 i conferimenti e la gestione dei servizi pubblici locali avvenuti non in via ordinaria come previsto dal comma due dell’articolo 23 bis, sono legittimati a proseguire fino alla data del 31 dicembre 2011, purché gli affidamenti siano conformi ai principi comunitari in materia di cosiddetta in house. Quindi poi il secondo punto è che abbiamo valutato l’opportunità di rendere conformi l’affidamento della gestione del mercato ittico del Comune di Civitanova Marche ai principi comunitari in materia di cosiddetta in house mediante la trasformazione della società mercato ittico civitanovese società consortile Srl in una società a capitale interamente pubblico prevedendo fin d’ora la successiva gestione di una quota pari al 40 per cento del capitale previo esperimento di una procedura ad evidenza pubblica per la scelta della componente

privata. Quindi si ritiene opportuno procedere all’acquisizione delle quote di proprietà dei soci privati che corrispondono complessivamente al 20 per cento del capitale sociale del Mic, al fine di legittimare la proroga della società fino al 31 dicembre 2050 e la proroga della gestione del servizio fino alla data del 31 dicembre 2011.

Quindi riassumendo in parole meno tecniche e più pratiche questa sera proponiamo la seguente delibera in due punti, il primo punto proroghiamo la durata della società consortile mercato ittico *** fino al 2050 perché l’atto costitutivo prevede che scada al 31 dicembre 2010, quindi a fine anno, non ci avremmo più la società. Quindi dovremmo fare una assemblea straordinaria dal notaio e per statuto prevederemo che questo duri fino al 31 dicembre 2050. Poi al secondo punto appunto questa famosa legge 23 bis di mettere sul mercato il 40 per cento delle quote societarie, proponiamo nel frattempo di acquistare tutte le quote che adesso sono di proprietà di altre società, cooperative e per poi rimettere sul mercato il 40 per cento del capitale previa una gara di evidenza pubblica

quindi questa stasera sono due cose che andremo a deliberare.

PRESIDENTE

Prego per il dibattito. Prego Palombini.

CONS. PALOMBINI

Stasera Assessore con gli anni, 30 anni, il mutuo, 50 anni la società, proprio milioni prima insomma tutte cose grandiose. A parte gli scherzi io questo punto non l’ho, non che non l’abbia capito, l’ho capito, però non ho capito diciamo che tipo di operazione andiamo a fare perché diciamo il risultato è totalmente incerto e mi chiedo anche, siamo arrivati a fine ottobre, come mai questo tipo di diciamo impostazione non sia partita prima e spiego meglio il concetto. Allora noi abbiamo una partecipazione al 80 per cento in una società consortile a responsabilità limitata insieme ad altri soci che sono le organizzazioni diciamo le cooperative e quindi essendo soci di una società consortile a responsabilità limitata non potremmo gestire più in house oltre il 2010, quindi stando la situazione così

com’è noi al 31 dicembre 2010 dobbiamo chiudere la gestione del mercato ittico, se non ho capito male del mercato ittico perché, non perché non ci abbiamo la società, perché è società consortile a responsabilità limitata, la normativa richiede la figura della società consortile per azioni, quindi con diciamo un diverso tipo, assetto societario ed anche capitale sociale.

Quindi tra l’altro l’ho letto anche qui a pagina 2 in cui si dice: considerato che l’attuale compagine societaria del mercato ittico rappresenta per l’80 per cento del capitale sociale del Comune di Civitanova Marche, del 10 per cento associazione, 10 per cento, comporterebbe per norma di legge l’automatica cessazione della gestione del mercato ittico alla data del 31 dicembre 2010 in quanto trattasi di società a partecipazione mista pubblica e privata dove la selezione del socio privato non è avvenuta mediante procedura ad evidenza pubblica. Quindi siccome noi diciamo la società, la parte privata non è stata messa a gara, stando la situazione così com’è, da quello che ho capito, al 31 dicembre 2010 noi dovremmo smettere la gestione del mercato ittico, questa è la situazione.

Noi abbiamo diverse opzioni, quindi per continuare la gestione in house fino all’anno prossimo così come è stabilito o proposto nella delibera noi possiamo fare, costituire un consorzio con caratteristica di società per azioni, e qui però bisogna come dire mettere il capitale sociale di una società per azioni, non possiamo voglio dire andare avanti con il capitale sociale attuale, oppure il Comune acquista le quote dei privati per potere gestire in house ancora un anno con la garanzia di mettere sul mercato facendo la gara, okay? Ora la mia domanda è questa, al 27 di ottobre, al 31 dicembre 2010 abbiamo la garanzia che le quote dei privati vengano cedute al Comune? Perché mi sembra una architettura di una operazione che fa i conti senza l’oste, nel senso che se mi dite non c’è problema, abbiamo già parlato, abbiamo concordato con la parte privata la cessione di queste quote al Comune per poi successivamente mettere, fare un bando di gara per il 40 per cento che andrà al privato, d'accordo, ma se non c’è questa garanzia che il privato cederà al Comune le quote, il 20 per cento che oggi è in mano ai privati, io credo che stiamo facendo una operazione senza

considerare che l’altra componente può dire no, io le quote non le vendo. Ed allora se non c’è questa garanzia domanda, che succede? Mettiamo in liquidazione il mercato ittico? La gestione non si farà più del mercato ittico? Insomma questo scenario arrivati al 27 di ottobre, ripeto ecco perché mi chiedo come mai questa cosa non sia stata come dire organizzata sensibilmente in anticipo per poi fare trattative, non so e così via, però se non c’è la garanzia che le quote del privato verranno cedute al Comune io temo che stiamo un po’ in ritardo su questo tipo di operazione.

Ben venga la durata della società al 2050, però per l’altra parte quella della prosecuzione della gestione in house la cosa mi preoccupa un po’, mi preoccupa un po’. Quale può essere l’ulteriore alternativa nel caso in cui il privato non ceda al Comune, cedere noi tutto al privato così se la gestisce in piena autonomia? E quindi non abbiamo il problema della, come dire di trovare il modo per gestire in house questo servizio?

Questo potrebbe essere uno. Coinvolgere enti come la Camera di Commercio etc. etc. per, mi pare che anche in passato era stata coinvolta, ecco su questa operazione

che vedo molto rischiosa come risultato finale ecco vorrei dei chiarimenti soprattutto ribadisco sulla garanzia di avere, spero che sia già stata acquisita o comunque sia non dico per iscritto però insomma con la volontà quasi certa che andremo ad acquisirci le altre, il 20 per cento rimanente del capitale sociale, perché se così non è ripeto sono molto preoccupato che l’operazione possa andare in porto con le conseguenze gravi del fatto che il mercato ittico, la gestione del mercato ittico debba essere chiusa dopo il 31 dicembre 2010.

ASS. MORRESI

Io per quanto mi riguarda alcune riunioni le ho fatte e il percorso credo che sia stato condiviso almeno fino all’ultimo periodo, però c’è il dottor Passarelli qui presente che l’ha seguito più… insomma in prima persona anche lui, credo che possa dare anche lui una opinione su tutta l’operazione.

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