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Il Bilancio di Esercizio 2012 della SAC S.P.A e principali indicator

AEROPORTO CATANIA S.P.A E DELLE SINERGIE CON LA SOCIETA’ AEROPORTO DI COMISO S.P.A.

SOTTOSCRITTO QUOTA

5.3 Il Bilancio di Esercizio 2012 della SAC S.P.A e principali indicator

Analizzando il bilancio di esercizio del gestore aeroportuale si può apprezzare la modalità di gestione fondata sui principi di economicità ed efficienza.

Nello stato patrimoniale, una particolare analisi deve essere rivolta al complesso di beni usati dalla società di gestione aeroportuale, i quali possono essere suddivisi in quattro categorie:

Beni di proprietà: tutti quei beni acquistati a titolo di proprietà dalla società di gestione aeroportuale, con mezzi finanziari autonomi e per i quali non si ritiene la devoluzione al termine della concessione. Tra questi beni troviamo fabbricati leggeri (B II. 1); impianti e macchinari (B II. 2); attrezzature industriali e commerciali (B II. 3); e altri beni (B II. 4);. Essi vengono inseriti nella voce (B II.) “Immobilizzazioni materiali” nell’attivo patrimoniale.

Beni gratuitamente devolvibili: tutti quei beni acquisiti dalla società di gestione con mezzi finanziari autonomi, i quali secondo la convenzione stipulata al momento della concessione, sono soggetti alla restituzione gratuita all’Amministrazione concedente, in condizioni di uso normale e regolare funzionamento al momento in cui si ha la scadenza della concessione. I beni gratuitamente devolvibili sono costituiti da fabbricati industriali (B II. 6 b); e impianti fissi (B II. 6 c); che sono realizzati sul suolo demaniale dell’aeroporto e si trovano nell’attivo patrimoniale tra le “Immobilizzazioni materiali” (B II.).

Beni ricevuti in concessione: sono tutti quei beni ricevuti in concessione dal gestore aeroportuale, ma di proprietà dello Stato. Si tratta di tutti quei beni che già esistenti sul suolo aeroportuale al momento in cui la concessione viene rilasciata. In bilancio trovano spazio tra i c.d. conti d’ordine alla voce “Altri” proprio perché non fanno parte dei beni di proprietà della società di gestione.

Beni realizzati per conto dello stato: sono quelle opere realizzate dal gestore, in regime di concessione di costruzione per conto e con fondi dello Stato, senza che il gestore riporti perdite o utili per la loro realizzazione. Per quanto riguarda l’allocazione in bilancio, la parte realizzata dal gestore e rendicontata dall’ENAC, viene inserita nei conti d’ordine alla voce “Altri”, mentre la parte in corso di realizzazione, ma non ancora rendicontata al momento della chiusura dell’esercizio viene inserita tra le Rimanenze (C I.), alla voce (C I. 3) “Lavori in corso su ordinazione”. Nella realizzazione delle suddette opere, la società di gestione, riceve dal Concedente un anticipo, avente la natura di fondo per la gestione dei lavori contabilizzato tra i Debiti (D), alla voce (D 6) “Acconti”, dopo di che tutte le spese per lavori e forniture, sostenute dalla società di gestione, sono fatturati al Concedente sulla base di stato avanzamento lavori, portando a diminuzione gli anticipi ricevuti lungo il periodo di tempo per la realizzazione delle opere. Per ciò che riguarda le spese generali di costruzione (progettazione, collaudo, direzione lavori, ecc.) il Concedente, riconosce alla società di gestione un rimborso forfettario pari al 9% del finanziamento che corrisponde ai costi stimati, sostenuti dall’azienda. Ricordiamo che i “Beni ricevuti in concessione” e i “Beni realizzati per conto dello Stato”, solo per la parte rendicontata, trovano allocazione nei conti d’ordine perché sono usati dal gestore per tutto il periodo della concessione.

Nello Stato patrimoniale, le immobilizzazioni vanno iscritte al costo di acquisto riadeguato in applicazione di leggi di rivalutazione monetaria o nei casi di perdita durevole di valore. Il costo delle immobilizzazioni immateriali, con un’utilizzazione limitata nel tempo, è ammortizzato per ogni esercizio sulla base della residua capacità di utilizzazione. Il valore della concessione aeroportuale, viene iscritto in bilancio tra le “Immobilizzazioni immateriali” (B I.), alla voce (B I. 4) “ Concessioni, licenze, marchi e diritti simili”. Il valore della concessione è ammortizzato in relazione alla durata residua della concessione stessa per tutto il periodo di durata della concessione. Tra le “Immobilizzazioni immateriali”,

vanno aggiunte anche le opere aventi utilità pluriennale relative a riqualificazioni e ammodernamenti, eseguite con mezzi finanziari autonomi, sui “Beni ricevuti in concessione” e sui “Beni realizzati per conto dello Stato”.

Le immobilizzazioni materiali il cui utilizzo è limitato nel tempo, vengono ammortizzate ad ogni esercizio con l’applicazione di aliquote che riflettono la vita economicamente utile stimata dei beni e che rientrano nei limiti fiscalmente ammessi. Per i terreni e i fabbricati, l’aliquota generalmente applicata è il 10%; impianti e macchinari dal 10% al 25%; beni gratuitamente devolvibili 4%, 10%; e altri beni dal 10% al 25%.

I beni gratuitamente devolvibili, sono iscritti al costo di acquisto comprensivo di eventuali oneri accessori e di costi sostenuti per successivi ampliamenti. Oltre al fondo per rischi e oneri, per tali beni viene costituito anche un “Fondo per oneri devolutivi”, a fronte degli oneri stimati che si manifesteranno al termine della concessione come conseguenza della devoluzione a titolo gratuito di tali beni al concedente.

Inoltre tra i fondi rischi e oneri possiamo trovare:

“Fondo vertenze in corso”, che riguarda possibili passività potenziali derivanti dai procedimenti giudiziali in cui la società di gestione può essere coinvolta o in controversie in corso con i clienti;

“Fondo ristrutturazione”, per fronteggiare eventuali oneri previsti per attuare determinati programmi di riassetto strutturale e organizzativo per migliorare l’efficienza del servizio offerto;

“Fondo per oneri devolutivi”, come detto precedentemente si riferisce alla devoluzione a titolo gratuito dei beni al concedente da parte del gestore. Nel Conto Economico, invece, la voce più importante da analizzare in tale settore è sicuramente quella dei ricavi (A 1), i quali sono iscritti in bilancio al netto di resi, sconti, abbuoni e premi. Inoltre i ricavi per vendite sono contabilizzati al momento della consegna del prodotto, mentre i ricavi per prestazioni al momento dell’erogazione del servizio. Come già sappiamo per le società di gestione aeroportuale, i componenti positivi di reddito sono riconducibili a due categorie: “aviation” e “non aviation”.

I ricavi per le vendite comprendono solo quelli derivanti dalle attività “non aviation” e in particolare i duty free e i duty paid; mentre tra i ricavi per prestazioni rientrano le attività “aviation” quali: diritti, handling, l’utilizzo dei servizi di sicurezza e delle infrastrutture centralizzate e le altre attività “non aviation” che si riferiscono a subconcessioni (canoni corrisposti dai soggetti operanti nel sedime aeroportuale, oltre alle utenze), parcheggi, attività di ristorazione e concessione di spazi pubblicitari.

Tra gli oneri (B), quelli che ci interessa maggiormente analizzare in relazione al settore sono gli “oneri diversi di gestione” (B 14), tra i quali troviamo il canone concessorio dovuto dalla società di gestione aeroportuale, fissato nella misura pari al 10% degli introiti derivanti dai diritti aeroportuali.61

Per quanto riguarda le restanti voci di Stato Patrimoniale e Conto Economico, non si effettua nessuna trattazione specifica in quanto non si discostano notevolmente da quelle tipiche di altri settori industriali e commerciali.

Analizzando i dati di bilancio della SAC S.P.A., relativi all’esercizio 2012 notiamo un fatturato pari a Euro 49.631.000, un MOL di Euro 13.775.000 e un reddito di esercizio pari a 2.233.000. Tali dati mostrano una contrazione rispetto all’anno precedente, infatti, il fatturato è diminuito del 7%, il MOL è di segno positivo, ma è diminuito rispetto all’anno precedente di circa il 19%, ciò è legato ad una riduzione di tasse ed altri diritti aeronautici per effetto della contrazione del traffico di circa il 9% rispetto all’anno precedente; cosi come il risultato d’esercizio ha subito una diminuzione del 33% circa.62

L’analisi degli indici di redditività vede invece:

- Il ROE Netto = (Risultato netto / Mezzi propri) pari al (5,2%); - Il ROE Lordo = (Risultato lordo / Mezzi propri) pari a (0,2%);

- Il ROI = Risultato operativo / (Capitale investito operativo – Passività operative) pari a 2,8%;

- Il ROS = (Risultato operativo / Ricavi di vendita) pari a 8,3%.

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Art. 1, comma 5 ter, L. 351/95 modificato dalla L. 862/96.

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Per ciò che riguarda gli indici sulla struttura dei finanziamenti si evidenzia in particolare:

- Quoziente di indebitamento complessivo = (Passivo consolidato + Passivo

corrente) pari a 2,44;

- Quoziente di indebitamento finanziario = (Passività di finanziamento / Mezzi propri) pari a 0,25.

5.4 La catena del valore nelle società di gestione