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Bilbao 2018. Spunti di lettura dalle pratiche sul waterfront

Il grande boom industriale, la crisi economica e sociale degli anni 70 e 80 ed inine la prima fase della rivitalizzazione dell’area metropolitana di Bilbao, hanno rappresentato 3 fasi determinanti nella modiicazione di territorio. Tre fasi che hanno lasciato profondi segni visibili sul

territorio e sulla cultura locali, trasformandoli, come visto, in maniera non uniforme.

Oggi risulta diicile scorgere nel centro di Bilbao i segni del suo recente passato. Gli spazi pubblici di waterfront, e non solo, sono spazi molto frequentati dagli abitanti, utilizzati per attività ricreative o sportive e come asse ciclopedonale per lo spostamento in città, e dai turisti come luogo privilegiato per apprezzare molte delle attrazioni che contribuiscono a costruire l’immagine di Bilbao come di una città post-industriale, una città creativa, turistica. Una delle particolarità del waterfront di Bilbao è proprio quella di essere costantemente esperibile da un doppio punto di vista: interno ed esterno. La larghezza del iume, mai superiore a 70 metri, e delle aree pedonali lungo il iume, permette all’osservatore di guardare al waterfront opposto inquadrando gli spazi rispetto al contesto urbano, vivendolo simultaneamente dall’interno. L’efetto è ampliicato nel tratto tra la stazione Atxuri e il ponte Euskalduna (circa 3,5 km di iume) dalla presenza di 9 ponti pedonali, collocati a una distanza media uno dall’altro di poco inferiore a 400m. Il passaggio da una sponda all’altra è quindi raggiungibile percorrendo una distanza relativamente breve da qualsiasi accesso al waterfront. Benchè sdoppiato sui due lati del iume, il waterfront risulta uno spazio unico e continuo. Questo fattore contribuisce a cogliere la città e il iume in una prospettiva unica, aiutando a percepire le due entità come collegate.

Percorrendo il iume verso la foce, ancora prima di uscire dal conine amministrativo del comune di Bilbao, il paesag-gio di waterfront cambia. Tratti di lungoiume riqualiicati a passeggiate extraurbane come nel caso di Barakaldo o di Portugalete, si intervallano ad aree industriali abbandonate o ampiamente sottoutilizzate, pontili in legno semidistrutti, ediici industriali in disuso da moltissimi anni, imbarcazioni ormeggiate e in stato di degrado, oppure ancora tratti di waterfront costituiti esclusivamente da carreggiate stradali impercorribili a piedi. Se il sistema di spazi di waterfront del centro di Bilbao si può dire unico, altrettanto non è ancora possibile sostenere per il sistema waterfront dell’area metropolitana. Il masterplan per Zorrotzaurre, i progetti per Punta Zorroza, per il quartiere Olabeaga, prevedono all’unisono l’apertura pedonale delle aree di waterfront, ponendo in opera ulteriori tasselli per la formazione, a livello municipale, di un waterfront come spazio pubblico unitario. Un waterfront non produttivo, non legato allo sviluppo di nuove economie urbane, quanto uno spazio dedicato alle attività del tempo libero e ricreative.

La terza questione emersa nelle interviste, riguarda l’aspetto ambientale e nello speciico la qualità dell’acqua del

iume. Tra le prime operazioni avviate negli anni ‘80 per il recupero di un contatto con gli spazi di fronte iume, vi fu la determinazione di un piano di risanamento luviale, con la costruzione di 5 impianti di depurazione e la costruzione di 170 km di collettori per la raccolta delle acque relue. L’operazione ha previsto un costo ino ad oggi di quasi 1 miliardo di euro, sostenuto dal Concorcio de Aguas, una so-cietà pubblica di fornitura dell’acqua, costituita dal Governo Basco, da 61 amministrazioni municipali e dall’ente di governo provinciale. Benchè l’intervento di risanamento del iume non abbia rappresentato un investimento in termini occupazionali, esso ha rappresentato un punto fondamen-tale nel percorso di rinascita di Bilbao. Senza un piano del

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Il waterfront di Zorroztaure dal centro del iume [Fotograia dell’autore]

genere, la costruzione del museo Guggenheim sarebbe stata impensabile. Uno spazio di waterfront riqualiicato, accessibile e ben mantenuto, non avrebbe alcun valore se afacciato su un elemento naturale inquinato, sporco e maleodorante. L’immagine della città, pur con la riqualiica-zione del quartiere di Abandoibarra, con la costruriqualiica-zione dei ponti, dei poli culturali, del sistema di trasporti ecc, sarebbe ampiamente screditato da un elemento naturale completa-mente privo di vita. Il legame tra la qualità ambientale e la rivitalizzazione degli spazi pubblici urbani e in particolare di quelli di waterfront, ha rappresentato uno dei fondamentali elementi del processo di riqualiicazione della città di Bilbao ino a questo momento.

«Molte città tentano di copiare il nostro modello pensando di realizzare architetture irmate da nomi stellari, ma il processo di rigenerazione non funziona. Credo che le due opere più importanti che hanno consentito il successo della trasformazione di Bilbao, siano lì’interramento di par-cheggi, strade e linee ferroviarie e il conseguente aumento della pedonabilità delle strade di Bilbao e la boniica dell’estuario del iume.»(17)

Tuttavia oggi pare che la questione non sia risolta. Il iume è stato depurato, ma non consente un suo utilizzo per attività di balneazione o sportive. Il 20 maggio 2017 si è svolta una gara di triathlon a Bilbao che ha previsto la sezione di nuoto nelle acque della Ria. A distanza di un mese il Governo Basco ha dichiarato che 3 atleti hanno contratto una malattia infettiva chiamata lepsospirosi.

L’inadeguatezza del livello di inquinamento per scopi diversi dalla navigazione rende oggi poco chiaro il ruolo che il iume può e potrà avere per lo sviluppo della città. L’incertezza su quello che sarà la funzione principale del Nervion in relazione al suo territorio circostante, produce idee contrastanti circa lo sviluppo delle aree di waterfront, delle infrastrutture come i ponti stradali e ferroviari e quindi

del collegamento fra le varie parti di città.

«Non so esattamente quale sia la visione per il futuro del iume. E’ chiaro a tutti che il iume sia stato e sia ancora oggi la colonna vertebrale della metropoli. In passato era importante perché veniva utilizzato per attività commer-ciali marittime. C’era la necessità di utilizzare il iume come metodo di trasporto più veloce rispetto ai viaggi via terra. Nell’epoca industriale, le società, la popolazione, i gruppi industriali necessitavano del iume perchè avevano un accesso immediato all’esportazione delle merci. Oggi non abbiamo una reale necessità. Oggi abbiamo un iume ma non sappiamo esattamente come utilizzarlo o cosa farne. Ho la sensazione che le istituzioni pubbliche siano preoccupate dall’idea di tornare ad utilizzare in qualche maniera il iume a causa del livello di inquinamento in cui versava ino a qualche anno fa. La realtà è che il livello di inquinamento rimane ancora pericoloso per fare il bagno o per attività sportive.»(18)

Da un lato quindi si vuole preservare l’immagine e la voca-zione di un territorio e legato alla navigavoca-zione e al porto, cercando di mantenere la navigabilità del iume almeno ino alla sede attuale museo marittimo, all’estremità ovest della zona di Abandoibarra. Dall’altro lato invece si guarda al iume come a un luogo privilegiato per l’insediamento di residenze e attività commerciali che non hanno a che vedere direttamente con il iume.

Il terzo aspetto caratterizzante la trasformazione delle aree di waterfront di Bilbao e del suo territorio metropolitano è il legame tra il processo avvenuto a scala urbana e quello a scala di area vasta. All’inizio del percorso di rivitalizzazione degli ambiti urbani e del territorio metropolitano di Bilbao, il tema della riqualiicazione dei bordi d’acqua è stato inquadrato in una logica multiscalare che identiicava la presenza del iume come un fattore uniicante. Ciò è avvenuto in parte grazie ad un sistema di governo del

La sponda sinistra del iume [Fotograia dell’autore]

1 Tutte le parti di testo in corsivo del paragrafo 1.1 sono state estrapolate dall’incontro personale con Ibon Areso Mendiguren del 24 aprile 2018 a Bilbao.

I. Areso è architetto, urbanista e politico originario di Bilbao. Nel 1991 fu eletto responsabile dell’area urbanistica per il comune di Bilbao. Ha partecipato alla redazione del PGOU di Bilbao del 1995. Nel settore dei servizi pubblici è stato presidente della società di distribuzione di gas Bilbogas, presidente di Uragua e presidente del consorzio di acqua e servizi sanitari Bilbao-Bizkaia. È stato anche il rappresentante del Consiglio comunale di Bilbao nella Commissione interistituzionale creata per la realizzazione del Museo Guggenheim, Consigliere di Bilbao Ría 2000 sin dalla sua fondazione, essendo il suo Presidente durante il periodo in cui è stato sindaco ed è membro del Comitato Esecutivo di l’Associazione per la rivitalizzazione dell’area metropolitana di Bilbao, posizione che detiene attualmente. Tra il 2014 e il 2015 ha ricoperto la carica di sindaco del comune di Bilbao.

2 Il Metropolitan Bilbao è deinito, ai ini del piano strategico, dalla realtà economica e sociale rappresentata dalla concentrazione urbana della Bassa Nervion e delle valli adiacenti. In questo modo, il concetto di Area metropolitana è più economico-sociale che territoriale, riferendosi essenzialmente al ruolo che le metropoli contemporanee hanno rispetto alla loro regione.

3 http://www.sadebo.es/en/

4 http://www.bizkaia.eus/nekazaritza/zabalguneak/itxak/ minas.asp?Idioma=IN

5 Plan Estrategico para la Revitalizacion del Bilbao Metropolitano. Fase I. Exploracion del entorno e identiicacion de temas criticos. Documento prodotto dal governo basco in collaborazione con diverse autorità pubbliche e private del territorio, rientranti tra i partner fondatori dell’organizzazione Bilbao Metropoli 30. Il documento è consultabile all’indirizzo:

http://www.bm30.eus/en/goals-and-objectives/strategic-plan- ning/strategic-plan-for-the-revitalization-of-the-metropoli-tan-bilbao/

6 http://www.bilbaopedia.info/el-proyecto-del-superpuerto 7 Tutte le parti di testo in corsivo del paragrafo 1.2 sono state estrapolate dall’incontro personale con Idoia Postigo del 24 aprile 2018.

I. Postigo è laureata in scienze politiche. Dal 1992 lavora presso l’associazione Bilbao Metropoli-30, di cui è attualmente Vicedirettore Generale, occupandosi di sviluppo di progetti di promozione urbana e pianiicazione, coordinamento di gruppi multidisciplinari, facilitazione dei processi partecipativi.

8 IBERDROLA è la società pubblica per la fornitura dell’energia e del gas. La sede della società è all’interno della torre disegnata da Cesar Pelli nell’area riqualiicata di Abandoibarra.

Note

territorio articolato, gerarchico e coerente, ma anche grazie ad un confronto continuo extra-istituzionale, inizialmente voluto dal governo basco, tra tutte le forze operanti sul territorio: autorità pubbliche locali e regionali, società private e soggetti terzi. Indirettamente anche la comunità locale, attraverso le fasi di partecipazione e consultazione pubblica rispetto i progetti urbani, approvazione di piani, opere pubbliche ecc., sono entrati a far parte di questo processo.(19)

Ciò detto, non tutto il waterfront dell’area metropolitana di Bilbao ha ricevuto lo ‘stesso trattamento’. Alla scala di area vasta il coordinamento fra gli interventi di riqualiicazione e di messa in valore dello spazio luviale è ancora ad un livello embrionale. Oggi pare che il iume rappresenti un luogo simbolico della città, un componente storica di sfondo, più che un elemento strategico capace di indirizzare i processi di rigenerazione dell’ambito di waterfront dell’area urbana e della più vasta area metropolitana. Per la comunità met-ropolitana di Bilbao, la mancanza di una visione condivisa per lo sfruttamento delle acque e del fronte luviale, pone questioni irrisolte che stanno portando ad una situazione di incertezza sulle future fasi del processo di rigenerazione di questo ambito.

9 Tutte le parti di testo in corsivo del paragrafo 1.2 sono state estrapolate dall’incontro personale con Susana Ruiz del 26 aprile 2018.

S. Ruiz è architetto e Senior Technical Oicer presso l’uicio di Pianiicazione Urbana del Comune di Bilbao. In precedenza è stata project manager in pianiicazione strategica presso il Dipartimento di edilizia residenziale nel Governo Basco

10 Plan Estrategico para la Revitalizacion del Bilbao

Metropolitano. Fase 3. Exploracion del entorno e identiicacion de temas criticos.

Il documento è consultabile all’indirizzo:

http://www.bm30.eus/en/goals-and-objectives/strategic-plan- ning/strategic-plan-for-the-revitalization-of-the-metropoli-tan-bilbao/

11 Le DOT sonno la base normativa di riferimento per la pianiicazione territoriale della Comunità Autonoma dei Paesi Baschi (CAPV). La legge 4/1990 sopracitata prevede l’adozione di 3 strumenti per il governo del territorio: le DOT, i Plan Territoriales Parciales (PTP) e I Plan Territoriales Sectoriales (PTS). Ritenendo necessaria l’adozione di uno strumento di pianiicazione interme-dio tra il livello regionale e quello municipale, le DOT suddividono il territorio in 15 aree funzionali, tra cui quella di Bilbao metropoli-tano, ognuna delle quali è dotata di un PTP. I Piani Settoriali invece riguardano ambiti e questioni speciiche trasversali, come la rete ferroviaria, quella stradale o luviale. Ad oggi la regione basca ha adottato deinitivamente 10 PTS e altri 4 sono in fase di redazione.

12 e 13 Bobierno Vassco (1994),Bilbao Metropolitano, La propuesta, Bilbao

14 Plan Territoial Parcial del Bilbao Metropolitano. Memoria, Diputacion Foral de Biskaia, Novembre 2006. Documento consultabile all’indirizzo: http://www.bizkaia. eus/hirigintza/lurraldekozatiegitasmoa/documentacion. asp?Tem_Codigo=10129&idioma=CA&dpto_biz=6&codpa-th_biz=6|8366|246|3723|10128|10129

15 La città di Bilbao occupa il 25% dell’area funzionale e conta circa 350.000 abitanti, contro i 900.000 di quest’ultima.

16 Plan General de Ordenación Urbana. Documento de avance, Oicina de Planiicación Urbana de Bilbao, Settembre 2017. Documento consultabile all’indirizzo

17 Susana Ruiz, 26 aprile 2018 - Incontro personale

18 Jon Ruigomez, 26 aprile 2018 - Incontro personale

J. Ruigomez è laureato in Diritto Economico all’Università Deusto di Bilbao. Attualmente è Direttore Generale del Museo Maritimo la Ria di Bilbao dal 2010

19 Nel 1989 è stata approvato un regolamento municipale per la suddivisione del territorio di Bilbao in 8 distretti, ciascuno dei quali è dotato di un Consiglio di distretto, e della partecipazione cittadina.

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