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Cambiare il turismo a Venezia: le politiche esistenti

Per capire quali siano le politiche messe in campo dall‘amministrazione Comunale di Venezia per far fronte al dilemma del turismo a Venezia, bisogna prima di tutto capire quali siano gli obbiettivi che l‘assessorato al turismo vuole raggiungere tramite il proprio operato.

Leggendo l‘annuario del turismo, che è stato stilato dall‘Assessorato allo Sviluppo del Turismo per l‘anno 2013, si può capire come l‘obbiettivo dell‘Amministrazione sia quello di innalzare la qualità dell‘offerta del settore turistico e di puntare sempre più alla sostenibilità.

L‘allora Assessore alle Attività culturali e allo Sviluppo Turistico, Angela Vettese, definisce il fenomeno turistico a Venezia come un dilemma, perché pur essendo vero che la città vive su questa risorsa da molto tempo (come abbiamo potuto analizzare già nei paragrafi precedenti), questa stessa risorsa porta grossi problemi alla città.

Le principali problematiche legate ai flussi turistici, presenti nella città lagunare possono essere sintetizzati in questo modo (Ferri, Guarnaroli, 2012):

congestione del centro storico, soprattutto nei mesi estivi; 1)

congestione dei mezzi di trasporto pubblico; 2)

offerta turistica limitata alla promozione del circuito dell‘arte e della cultura; 3)

malcontento della popolazione residente con conseguente emigrazione dal 4)

centro storico;

monocultura turistica; 5)

elevati flussi escursionistici; 6)

basso rapporto qualità/prezzo dei principali prodotti e servizi turistici; 7)

eccessivo costo della vita per i residenti del centro storico. 8)

Il maggior problema del turismo di Venezia sembra essere rappresentato dalle gite organizzate, che si fermano poco tempo in città, molto spesso non vi pernottano, portano poca ricchezza all‘economia locale, ma allo stesso tempo portano i classici problemi dei flussi turistici (usura, spazzatura, aumento dei prezzi, ecc.); per cercare di arginare questa problematica, l‘Amministrazione Comunale ha deciso di istituire la zona a Traffico Limitato Bus (ZTL), così da regolamentare l‘accesso dei bus all‘interno del proprio territorio, e di introdurre un ticket di ingresso per i pullman turistici49, al fine di organizzare il traffico verso Venezia e la città storica, cercando di rendere compatibile l‘elevato flusso turistico con la vita quotidiana dei residenti; per contro, può costituire un problema il costo di questo pass, perché anche se la tariffa è differenziata in base alla destinazione finale del pullman e alla tipologia di quest‘ultimo, alcuni pass arrivano a costare anche 400 euro, perché oltre alla cifra nominale va aggiunto anche un secondo titolo specifico per il parcheggio, giornaliero oppure orario, che fa lievitare i prezzi.

Inoltre dal 24 agosto 2011 è stata introdotta l‘imposta di soggiorno per tutti i visitatori che pernottano in una struttura turistica ricettiva nel territorio del Comune di Venezia. Questa imposta è una piccola tassa che ha l‘obbiettivo di migliorare la qualità dell‘offerta turistica (servizi, musei, eventi…) e di finanziare la manutenzione, la fruizione e il recupero dei beni culturali e architettonici; inoltre serve a garantire un aumento della qualità della vita per i veneziani residenti in un‘ottica di opportunità economica ma anche di sostenibilità.

49 I pass per l‘accesso sono acquistabili ai quattro checkpoint nei punti di accesso della città

Tabella 5: Schema tariffario del comune di Venezia: Ticket ordinario di accesso turistico e diritto di sosta

Fonte: ISFORT, ANAV, 2014

Di fondamentale importanza per l‘amministrazione comunale è però che i turisti comprendano che l‘imposta di soggiorno è necessaria per sostenere una città unica come Venezia; che oltre ad essere preziosissima è anche fragilissima.

La tassa di soggiorno varia a seconda se la visita avviene in alta o in bassa stagione. A Venezia vengono considerati periodi di alta stagione: dal primo gennaio alla domenica successiva al 6 gennaio, il periodo in cui si svolgono le manifestazioni del Carnevale, il periodo compreso tra il mercoledì antecedente la Pasqua e il martedì successivo, dal primo aprile al 31 ottobre, la settimana che comprende l‘8 dicembre e dal 23 al 31 dicembre.

Tariffa (€/giorno) Note Promozioni

220 – 390+

I costi del Pass variano in funzione della destinazione finale: Terraferma/Lido o Venezia Centro Storico. L‘importo indicato, cui va aggiunto il prezzo della sosta, interessa solo la seconda meta e varia a seconda della classe di emissione dei bus (gli Euro 4-6 pagano di meno) e del periodo di affluenza (bassa e alta stagione). Le tariffe per autobus Euro 4 e standard non sono soggette a stagionalità.

Sono previste tariffe promozionali per minibus fino a 16 passeggeri (130-270 euro), gite scolastiche (110- 270 euro) e ospiti di alberghi (140-150 euro), oltre a diversi permessi in deroga (Pass a tempo per porto – aeroporto - stazione FS, in caso di manifestazioni pubbliche). Il pagamento on-line dà diritto a sconti solo se effettuato con almeno 155 giorni di anticipo (lo sconto sulle tariffe ordinarie varia dal 5 al 20% a seconda delle classi dei veicoli e del periodo).

La tassa di soggiorno varia anche a seconda della tipologia di struttura in cui si pernotta, infatti si distingue tra strutture alberghiere, extralberghiere e all‘aperto (ossia villaggi turistici e campeggi). Anche la posizione della struttura ricettiva fa variare l‘imposta di soggiorno, a seconda che essa si trovi nel centro storico, sulle isole o sulla terraferma. Inoltre è prevista una serie di riduzioni per alcuni target di visitatori (www.comune.venezia.it).

Sono state mosse varie critiche a questo tributo in quanto la tassa dovrebbe avere lo scopo di ridurre i flussi turistici, soprattutto quelli ―mordi e fuggi‖, come riesce a fare il ticket dei pullmann, mentre questa ricade solamente su coloro che pernottano nel Comune, e cioè su quei turisti che influiscono in modo positivo sull‘economia locale; la tassa di soggiorno decade solo dopo la sesta notte consecutiva nella struttura turistica, eventualità piuttosto rara nella città di Venezia.

Secondo l‘ex assessore al turismo Angela Vettese, una prima soluzione per il turismo di massa mordi e fuggi è l‘imposizione a questo genere di turisti di alcune norme di base per vivere in modo adeguato la città lagunare, ad esempio: camminare tenendo la destra, non fermarsi sui ponti, farsi accompagnare da una guida locale, farsi condurre lungo itinerari fissati da questa e programmati per evitare ―tappi umani‖ lungo le calli più strette, evitare i bivacchi (Assessorato Sviluppo del Turismo Attività Culturali, 2013).