• Non ci sono risultati.

L‘Unesco considera la sostenibilità uno dei capisaldi delle sue politiche di azione; nei suoi programmi e nei suoi progetti la protezione ambientale e lo sviluppo sostenibile sono sempre presenti. Nel programma MAB, nel Global Geoparks Network (GGN), nei progetti incentrati sul tema dell‘acqua e nelle convenzioni è presente la sostenibilità nella sua multidimensionalità (sociale, economica, ambientale), e anche l‘aspetto dell‘educazione a queste tematiche è sempre stato fondamentale per l‘organizzazione internazionale.

Nella Convenzione Unesco per la protezione e la promozione della diversità delle espressioni culturali, nell‘articolo 2 il sesto principio elencato è: ―la diversità culturale è una grande ricchezza per i singoli e le società. La protezione e la conservazione della diversità culturale sono una condizione essenziale per uno sviluppo sostenibile a beneficio delle generazioni presenti e future‖ (Convenzione sulla protezione e la promozione della diversità delle espressioni culturali, art. 2, 2005).

Nel 2007 l‘Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha voluto sottolineare il ruolo fondamentale che l‘educazione riveste nel contesto della protezione ambientale e dello sviluppo sostenibile, proclamando il Decennio dell‘Educazione alla Sviluppo Sostenibile (DESS) durante il periodo 2005–2014, affidandone la guida all‘Unesco. La finalità di questo Decennio è quella di sensibilizzare governi e società civili di tutto il mondo verso il bisogno di un futuro più rispettoso del prossimo e delle risorse del pianeta e cercare di rendere ogni individuo, attraverso l‘educazione, in grado di fornire un contributo allo sviluppo sostenibile. A tale fine è opportuno che tutte le sedi che sono coinvolte in qualche modo nell‘educazione (università, scuole, centri di formazioni, associazioni, imprese, media, mondo artistico-culturale) creino un‘alleanza forte per puntare verso questo obbiettivo (www.unescodess.it). In Italia, per esempio, la campagna per il DESS beneficia della collaborazione di numerosi partner, istituzionali e non, che sono impegnati a diffondere la cultura della sostenibilità: Ministeri, Regioni, rappresentanze socio-economiche, associazioni, enti di ricerca e formazione, reti di

scuole, ONG, agenzie ambientali, ecc.; il comitato italiano DESS ha stabilito nel 2006 di indire un evento centrale annuale della campagna, la Settimana di Educazione allo Sviluppo Sostenibile, che si tiene ogni anno con centinaia di appuntamenti in tutta Italia, coordinati dalla Commissione Italiana Unesco (www.unesco.it).

Nel 2013 l‘Unesco ha messo in pratica nei siti Patrimonio dell‘Umanità un programma chiamato World Heritage and Sustainable Tourism Programme. La Convenzione del Patrimonio Mondiale Unesco ha il compito di proteggere i siti Patrimonio dell‘Umanità, che spesso diventano mete di viaggio privilegiate dai turisti; se gestiti correttamente questi ingenti flussi turistici possono avere un impatto economico positivo, di lunga durata e sostenibile. Questo progetto punta in questa direzione nello sviluppo del turismo, in quanto esso rappresenta un nuovo approccio basato sul dialogo e sulla cooperazione tra i soggetti interessati, la pianificazione e la gestione del turismo e del patrimonio vengono integrate nella destinazione, i beni culturali e naturali vengono protetti dall‘impatto negativo che il turismo può provocare su di essi. La vision di questo progetto può essere così spiegata: gli operatori del turismo possiedono la responsabilità di conservare il patrimonio culturale e naturale di eccezionale valore universale e di mettere in pratica politiche per dare un impulso maggiore allo sviluppo sostenibile attraverso un‘adeguata gestione dei flussi turistici.

La missione del World Heritage and Sustainable Tourism Programme è quella di facilitare la gestione e lo sviluppo del turismo sostenibile all‘interno dei siti Patrimonio dell‘Umanità attraverso una maggiore consapevolezza, da parte degli stakeholders e dei turisti, del valore universale che detengono questi siti, cercando di sviluppare forme di turismo che portano vantaggi per la conservazione dei luoghi e per gli aspetti economici delle comunità locali.

I cinque obbiettivi che sono prefissati per questo programma sono:

integrare i principi del turismo sostenibile nei meccanismi della Convenzione 1)

del Patrimonio Mondiale;

favorire politiche, strategie e strumenti per promuovere uno sviluppo 2)

sostenibile come veicolo per la protezione e la gestione dei siti Patrimonio dell‘Umanità sia culturali che naturali;

promuovere un ampio coinvolgimento degli stakeholders nella progettazione, 3)

nello sviluppo e nella gestione del turismo sostenibile che conserva il patrimonio e rafforza le comunità locali;

promuovere il turismo nei siti Patrimonio dell‘Umanità, e fornire gli strumenti 4)

adeguati ai soggetti per gestire il turismo in modo efficiente, responsabile e sostenibile;

promuovere servizi turistici di qualità che incoraggino un comportamento 5)

responsabile tra tutte le parti che sono interessate ai flussi turistici, per favorire l‘apprezzamento e la comprensione di ciò che rende un sito Patrimonio Mondiale Unesco.

Gli elementi chiave che servono per realizzare questo programma sono:

l‘interpretazione e l‘attuazione della World Heritage Convention che incentiva 1)

un turismo sostenibile;

le amministrazioni locali, regionali e nazionali devono riconoscere nel turismo 2)

sostenibile un veicolo importante per la gestione del loro patrimonio culturale e naturale;

tutte le parti interessate devono essere consapevoli dell‘importanza del turismo 3)

sostenibile e devono essere in grado di gestirlo;

i visitatori devono capire il vero motivo per cui i siti sono diventati Patrimonio 4)

Mondiale Unesco e perché debbano adottare comportamenti responsabili; il settore turistico si deve impegnare nella conservazione del sito Patrimonio 5)

Mondiale dell‘umanità, garantendo allo stesso tempo che le sue attività siano responsabili e sostengano lo sviluppo sociale ed economico;

le comunità locali devono avere un senso di responsabilità nei confronti del 6)

Patrimonio Mondiale e devono contribuire alla gestione dello sviluppo sostenibile del turismo nei siti facenti parte della World Heritage List (http://whc.unesco.org).