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Uno, se non il principale obbiettivo, dell‘Assessorato al Turismo, alle Attività culturali e allo Sviluppo Turistico del Comune di Venezia, è quello di incentivare e di puntare sempre più verso un‘offerta turistica della città che si distolga dal classico pacchetto turistico, ma che punti ad una forma di turismo più sostenibile sotto tutti i punti di vista.

Tra il febbraio del 2009 e l‘ottobre del 2013 è stato operativo il portale turistico Venice Connected, prima di essere trasferito sotto il sito turistico ufficiale Venezia Unica. Esso promuoveva una forte collaborazione interna al settore turistico, creando sinergie con le istituzioni cittadine e con soggetti privati. Tutta la redazione di questo portale era di competenza del Settore Turistico Comunale. Con questo nuovo portale

Venezia è stata la prima città al mondo ad attuare un servizio di e-commerce pubblico50, progetto all‘avanguardia per la sostenibilità nel turismo.

Figura 19: Venice Connected, homepage

Fonte: Assessorato Attività Culturali e Sviluppo del Turismo, Comune di Venezia

Venice Connected era un‘applicazione nel settore turistico del web 2.0, ed era anche presente con una pagina facebook; questo portale rendeva disponibili alcuni dei propri contenuti con il sistema RSS (Really Simple Syndication), che è un modo semplice e comodo per essere sempre informati in tempo reale: grazie ai feed RSS è possibile avere sul proprio computer, smartphone o blog gli aggiornamenti sugli eventi della città.

Questo portale turistico cercava di regolare i flussi turistici. Venice Connected contemporaneamente incentivava e disincentivava il turista: chi comprava i servizi on- line risparmiava rispetto a coloro che li compravano on-site, e inoltre venivano

50 Ci si riferisce all‘esclusivo ambito commerciale, cioè vendita di beni e servizi in rete. Con e-commerce

avvantaggiati i turisti che decidevano di visitare la città nei periodi ―verdi‖ (in cui c‘è meno afflusso turistico) rispetto a coloro che la visitavano nei periodi ―rossi‖ (in cui il flusso turistico è maggiore); si poteva trovare il calendario che segnalava questi periodi direttamente sul sito di Venice Connected, nell‘area ―Venezia sostenibile‖. Questo calendario riportava l‘andamento dei flussi turistici sulla base degli eventi di maggiore richiamo in città, e aiutava il turista a scegliere il periodo dell‘anno migliore per visitare Venezia, suggerendo i periodi di minore affollamento per far vivere al visitatore un‘esperienza turistica di qualità e fargli assaporare lo stile di vita autoctono.

Con questa piattaforma i turisti potevano prenotare (fino a 7 giorni prima dell‘arrivo a Venezia) tutti i servizi pubblici offerti dalla città (accesso alla zona a traffico limitato, parcheggi, ingresso ai musei civici, biglietti del vaporetto), ad un prezzo scontato con risparmi che andavano dal 5 al 30 % sui prezzi di listino a seconda del periodo di soggiorno; inoltre, prenotando in questo modo si evitava di fare code e si contribuiva a rendere migliore la vivibilità, la sostenibilità e la fruizione urbana di Venezia.

A questo servizio potevano aderire tutte le aziende pubbliche, ma la priorità veniva data all‘adesione di tutte le altre istituzioni culturali veneziane (dalla fondazione Guggenheim al Patriarcato, che gestisce la Basilica di San Marco). Potevano comunque partecipare anche i soggetti imprenditoriali privati, come gli alberghi che volevano arricchire il loro pacchetto di offerte, dando la possibilità di prenotare on line.

I soggetti che si occupavano delle funzioni di controllo e di coordinamento necessarie allo sviluppo del progetto Venice Connected erano demandate al settore turistico della città di Venezia, che aveva una struttura interna istituita ad hoc; la gestione della piattaforma invece era affidata a Venice S.p.a., società specializzata nella fornitura di Information e Communication Technology. Le ricerche e gli studi finalizzati al progetto invece erano condotti dal COSES, consorzio per la ricerca e la formazione.

Seguendo le linee guida dell‘Unione Europea, il progetto Venice Connected promuoveva il turismo sostenibile, investendo nella qualità della vita in città (sotto l‘aspetto sociale, economico, culturale e ambientale) per turisti, residenti, studenti e lavoratori. L‘idea sottostante era che la città di Venezia poteva salvaguardare l‘unicità del proprio patrimonio architettonico, artistico e culturale, la tradizione dell‘artigianato, la qualità dell‘enogastronomia locale, e promuovere itinerari sostenibili nelle aree meno

conosciute della città storica e delle isole. Utilizzando Venice Connected, i turisti avrebbero potuto godere, oltre che dei vantaggi economici, della loro permanenza in una città meno affollata, pronta ad accoglierli e a soddisfare le loro esigenze. I veneziani invece avrebbero potuto vivere la città antica senza problemi di congestione della viabilità principale e beneficiare delle presenze turistiche più equamente distribuite nel corso dell‘anno.

Una via che il comune di Venezia aveva intrapreso per cercare di risolvere il grave problema della congestione dei flussi turistici è il Calendario della sostenibilità turistica, che come già detto si trovava nel portale Venice Connected, e riportava l‘andamento dei flussi turistici e aiutava il visitatore a scegliere il periodo di minore affollamento, per vivere una vacanza di qualità viaggiando in un modo alternativo, sostenibile e rispettoso dell‘ambiente, che al tempo stesso contribuisca a ridurre gli effetti negativi legati alla stagionalità.

Visitando questo portale, i turisti potevano intuire immediatamente che il modo migliore per visitare Venezia è incontrare le persone che vi abitano, tenendo conto del loro stile di vita, conoscendo la cultura, le abitudini e soprattutto rispettando l‘ambiente e il paesaggio in cui vivono.

Per condurre al meglio il turismo sostenibile, nel portale Venice Connected il turista poteva trovare delle semplici regole per rispettare la città e i suoi abitanti, un modo per avvicinarsi a Venezia attraverso l‘incontro con i veneziani e la salvaguardia dell‘ambiente. Una regola elencata tra le tante era: procurati una piantina della città e tieni presente che Venezia non è solo Piazza San Marco o Rialto: percorri anche gli itinerari alla scoperta delle aree meno conosciute della città. Questa regola veniva elencata ed era una tra le più importanti, perché serviva per cercare di arginare il problema della congestione delle calli della città lagunare, soprattutto nei periodi di alta stagione.

Come è stato già segnalato più volte in questo elaborato, la maggior parte dei turisti percorre sempre i soliti percorsi, seguendo le indicazioni segnalate sui muri di Venezia, oppure sulle guide turistiche, ma la riduzione di un viaggio a Venezia a poche mete tradizionali, non porta alla scoperta di molti altri siti che possono essere di notevole interesse.

Per sensibilizzare al riguardo i visitatori provenienti da tutto il mondo, puntando a valorizzare nuovi percorsi turistici e a far scoprire i lati più nascosti e caratteristici di questa città, nel portale Venice Connected venivano suggeriti ai visitatori cinque percorsi alternativi, visualizzabili anche sulla mappa virtuale interattiva e scaricabili in formato pdf, per conoscere alcune zone del centro storico di Venezia solitamente meno frequentate dai turisti.