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Quando e per quali criteri Venezia e la sua laguna sono entrate a far

World Heritage List

Per far parte della World Heritage List un sito deve avere un eccezionale valore universale e soddisfare almeno uno dei dieci criteri di selezione.

Il sito ―Venezia e la sua laguna‖ probabilmente è l‘unico sito che rispetta tutti i primi sei criteri che la convenzione richiede, per questo è entrata a far parte della World

Heritage List nel 1987, diventando così uno dei primi siti italiani, precisamente il quinto, solo dopo l‘Arte Rupestre in Val Camonica (1979), la Chiesa e il Convento Domenicano di Santa Maria delle Grazie con ―l‘Ultima Cena‖ di Leonardo da Vinci (1980), il Centro storico di Roma e le proprietà extraterritoriali della Santa Sede nella città e San Paolo fuori le mura (1980) e il Centro storico di Firenze (1982) (www.sitiunesco.it).

I sei criteri a cui risponde Venezia sono così enunciati (www.sitiunesco.it):

Venezia è un‘opera d‘arte senza eguali. La città è costruita su 118 isolette e I.

sembra galleggiare sulle acque della laguna dando forma ad un paesaggio indimenticabile la cui bellezza imponderabile ha ispirato Canaletto, Guardi, Turner e tanti altri pittori. Inoltre, la laguna di Venezia comprende una delle maggiori concentrazioni di capolavori al mondo: dalla cattedrale di Torcello alla Chiesa di Santa Maria della Salute, tutti i secoli di una straordinaria Età dell‘Oro sono rappresentati da monumenti di eccezionale bellezza: San Marco, Palazzo Ducale, San Zanipolo e la Scuola23 di San Marco, i Frari e la Scuola di San Rocco, San Giorgio Maggiore e così via;

L‘influenza di Venezia sullo sviluppo dell‘architettura e delle arti II.

monumentali è notevole. In primo luogo attraverso i ―fondachi‖24 o scali commerciali della Serenissima Repubblica posti lungo la costa dalmata, in Asia Minore e in Egitto, nelle isole del Mar Ionio, nel Peloponneso, a Creta e a Cipro, dove è tuttora chiaramente visibile che gli edifici e i monumenti furono costruiti seguendo i modelli veneziani. Ma quando la Repubblica cominciò a perdere la sua preminenza sui mari, Venezia esercitò la sua influenza in un modo molto diverso, grazie ai suoi grandi pittori. Bellini e Giorgione, e in seguito Tiziano, Tintoretto, Veronese e Tiepolo cambiarono completamente la percezione dello spazio, della luce e del colore imprimendo così un segno decisivo sullo sviluppo della pittura e delle arti decorative dell‘intera Europa;

23 Nella città di Venezia per ―scuola‖ si intende sia un‘antica istituzione di carattere associativo-

corporativo, sia l‘edificio che ne costituisce la sede (www.innvenice.com/Toponomastica-Venezia.htm).

24 Edificio (o complesso di edifici) di origine medievale che nelle città di mare svolgeva funzioni di

magazzino e spesso anche di alloggio per i mercanti stranieri. Solitamente si tratta di un locale sito al pianterreno o nel seminterrato. (Bianchini, Coglitore, Dalla Costa, Semi, 2012).

Con l‘eccezionalità di un sito archeologico ancora animato in vita, Venezia III.

stessa è la testimonianza del suo passato. La città già signora dei mari è un ponte tra l‘Oriente e l‘Occidente, fra l‘Islam e la Cristianità; essa continua a vivere attraverso le migliaia di monumenti e di vestigia di un‘epoca passata; Venezia possiede una serie incomparabile di complessi architettonici che IV.

illustrano l‘apice della grandezza e splendore della Repubblica. Da aree monumentali come Piazza San Marco e la Piazzetta, fino alle residenze più modeste delle calli25 e nei campi26 dei suoi quartieri (Sestieri27), gli ospedali duecenteschi delle Scuole e delle istituzioni di beneficenza o di mutuo soccorso, Venezia presenta una tipologia completa di architettura medievale, il cui valore esemplare va di pari passo con il carattere eccezionale di un ambiente urbano che ha dovuto adattarsi alle esigenze specifiche del luogo; Nel Mediterraneo, la laguna di Venezia rappresenta un esempio eccezionale V.

di habitat semi-lacustre, reso fragile in conseguenza di cambiamenti irreversibili. In questo ecosistema coerente in cui le barene28 hanno la stessa importanza delle isole, le case fondate sui pali, i villaggi di pescatori e le risaie richiedono di essere protetti allo stesso modo dei palazzi e delle Chiese; Venezia simboleggia la lotta vittoriosa dell‘uomo contro gli elementi e la VI.

supremazia da esso imposta su una natura ostile. La città è anche direttamente e concretamente associata alla storia dell‘umanità. La Regina dei Mari, eroicamente abbarbicata alle sue piccole isole, non limitò il suo orizzonte né alla laguna, né al Mar Adriatico o al Mediterraneo: fu infatti da Venezia che

25 È il nome comune che si dà in città per indicare le strade. Il nome deriva dal latino callis che significa

―sentiero‖, esse rappresentano la vera struttura indispensabile per la viabilità pedonale.

26 Il ―campo‖ ha assunto nella toponomastica a Venezia il significato di piazza. Nei tempi antichi i campi

si presentavano ricoperti d‘erba e spesso vi pascolavano pecore e cavalli. Essi a volte erano il sagrato delle Chiese e vi avvenivano le sepolture. Solo più tardi i campi vennero selciati assumendo l‘aspetto che vediamo oggi. Ai tempi della Serenissima in ogni campo c‘era almeno un pozzo dal quale si poteva prelevare acqua per uso domestico; fin dall‘origine erano concepiti come luoghi di sosta (Touring Club, 1985).

27 I sestieri (Dorsoduro, Santa Croce, San Polo, San Marco, Cannareggio e Castello) equivalgono ai

quartieri delle altre città italiane; ciascuno è un sesto della città storica, in cui Venezia è divisa fin dai tempi antichi (www.comune.venezia.it)

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Struttura geomorfologica più diffusa nella laguna; il loro nome dovrebbe derivare da ―baro‖, nome volgare per indicare un fitto manto di cespugli oppure un terreno paludoso incolto (www.istitutoveneto.org). L‘aspetto solitamente è quello di un‘isola piatta e bassa, con un substrato

Marco Polo (1254-1324) partì per esplorare la Cina, il Tonchino29, Sumatra, l‘India e la Persia. La sua tomba in San Lorenzo ricorda il ruolo avuto dai mercati veneziani nella scoperta del mondo, certo dopo gli arabi, ma ben prima dei portoghesi.

Dal punto di vista artistico ed urbanistico Venezia è una città unica nel suo genere, è costruita su 118 isole (compresa S. Giorgio Maggiore e Giudecca) e si trova nel mezzo della laguna veneta. Durante tutti gli anni della Serenissima queste isole vennero unite con un numero considerevole di ponti30 (oggi circa 435) e così facendo la topografia primitiva venne modificata completamente; si formò un‘unica grande isola frammentata da numerosi canali, i più grandi dei quali sono: il Canale della Giudecca (che suddivide la città in due comparti), il Canale di San Marco e il Canal Grande, e una rete di piccoli rii che sono le arterie vere e proprie di questa città sull‘acqua (www.treccani.it).

In questa città quasi irreale, dove sfuma il concetto di terraferma, sono stati accumulati per oltre mille anni un numero straordinario di opere d‘arte e di architetture che la rendono oggi uno dei più straordinari musei a cielo aperto esistenti sulla terra.

Essa rappresenta un capolavoro del genio creativo umano; è un meraviglioso esempio di un unicum architettonico, tecnologico e paesaggistico che può essere preso come testimonianza di importanti tappe per la storia dell‘umanità. Può essere anche visto come esempio stupefacente di un tradizionale insediamento umano e di occupazione del territorio direttamente e materialmente legato ad eventi, tradizioni, lavori artistici e letterari d‘eccezionale valore universale.

In aggiunta a tutto questo Venezia ha mantenuto per secoli gli stessi approcci e ritmi di vita quotidiana pur adattandosi ai progressi tecnologici che talvolta non sono sembrati consoni al suo ambiente e spesso causa dei suoi mali. Per la sua struttura e conformazione urbana, Venezia non può omologarsi alle altre città e realtà urbane, senza perdere i suoi caratteri e la sua identità storico-culturale. Si può pertanto affermare che le tradizioni e le abitudini di vita sono rimaste sostanzialmente inalterate,

29 Regione del Vietnam settentrionale (www.treccani.it/enciclopedia/tonchino/).

30 I primi ponti furono di legno, spesso mobili, ma già nel secolo XIV accanto a questi ne comparvero

taluni costruiti parte in legno, parte in pietra ed altri già tutti in pietra. Inoltre dei ponti è interessante notare come la disposizione rispetto ai canali sia asimmetrica: questo deriva dal fatto che essi sono stati costruiti per collegare le diverse insule dopo che queste avevano già definito la loro viabilità interna (www.comune.venezia.it).

anche se nel corso del tempo hanno perso alcuni aspetti della loro intensità e genuinità (http://whc.unesco.org/en/list/394/).

III 3. Situazione attuale del sito “Venezia e la sua