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Campioni e Descrizione dei Mercati Come sono strutturati i mercati oggetto di analisi?

EVA=NOPAT −Capitale Investito∗WACC

3. L'Analisi delle operazioni di M&A in Italia e Polonia

3.2. Campioni e Descrizione dei Mercati Come sono strutturati i mercati oggetto di analisi?

Per fornire risposta alla prima delle domande che il lavoro in esame si pone come obiettivo di indagine, occorre rilevare delle informazioni sui campioni di imprese che formano i mercati oggetto di analisi, dalle quali sarà possibile estrarre delle utili statistiche descrittive.

Dai dati Zephyr, come già accennato, abbiamo potuto estrarre informazioni per quanto riguarda le operazioni completate da imprese italiane e polacche quotate sui mercati principali delle Borse di Milano e Varsavia in un periodo che va dal 2005 al 2013. Quindi, è stato possibile redigere due liste di aziende, una per nazione oggetto di analisi, che abbiano completato operazioni di M&A ed analizzarle estraendo informazioni dagli altri due database – Notoria e DataStream – che sono stati interrogati per l'elaborazione. Anzitutto, abbiamo adottato la distinzione classica dei deal, catalogandoli tra operazioni verticali, orizzontali e congolmerali, quindi abbiamo delineato il numero di operazioni completate di tipo Cross Border ed infine abbiamo collocato ogni impresa appartenente ai campioni entro uno o più profili strategici in base al comportamento che essa abbia adottato nel compiere operazioni di M&A.

Imprese italiane

che abbiano completato un totale di 542 operazioni, da cui segue un numero medio di quasi 5 operazioni per azienda (4,8) ed un valore medio di 210milioni di € per deal.

Composizione deal italiani

Figura 10.1 – Grafici sulla composizione del campione di deal compiuti da imprese italiane analizzato (nostra elaborazione).

Osservando la figura 10.1, per quanto riguarda le imprese italiane notiamo come la tipologia di operazione compiuta maggiormente sia relativa alla categoria delle operazioni Orizzontali: infatti il 43% delle operazioni analizzate avviene tra acquirenti e target appartenenti allo stesso livello della catena produttiva. Il 35% delle operazioni concluse avviene, viceversa, tra aziende collocate a diversi livelli della filiera (operazioni verticali), mentre il restante 22% delle operazioni riguarda acquirenti che abbiano acquisito aziende facenti capo a settori produttivi completamente differenti (operazioni conglomerali). Il 40% delle operazioni completate da un'azienda italiana acquirente ha riguardato target non italiane, e dunque sono state catalogate come operazioni Cross Border.

43% 35% 22% Orizzontali Verticali Conglomerali 40% 60% Cross Border Domestiche

Profili Strategici

Figura 10.2 – Grafico sui profili strategici che si ritiene le imprese italiane abbiano perseguito (nostra elaborazione).

Seguendo la distinzione tra le strategie già avanzata nel corso del paragrafo 3.1 del presente capitolo, riportiamo come le strategie maggiormente adottate tra le aziende italiane siano quelle di Concentrazione e di Differenziazione produttiva, perseguite rispettivamente dal 62% e dal 60% delle imprese formanti il campione. Il 36% delle imprese relative al campione italiano sembrano aver perseguito una strategia di Diversificazione ed il 37% di esse una strategia di Internazionalizzazione. Di seguito riportiamo la classifica delle 10 imprese italiane quotate per numero di operazioni completate, con indicazione del settore di riferimento. La somma dei controvalori facenti capo ai deal compiuti da queste 10 società costituisce il 56,28% del controvalore totale registrato dei deal analizzati e compiuti da un'acquirente italiana. Rileviamo la presenza di 4 società facenti capo al settore energetico, mentre le restanti 6 appartengono a settori diversi tra loro.

Concentrazione Differenziazione Diversificazione Internazionalizazione 0 0,2 0,4 0,6 0,8 1 1,2 0,62 0,6 0,36 0,37 1 1 1 1

Tab. 6 – Top 10 Acquirenti italiane

Acquiror Operazioni Principali Settori

ENEL 30 Produzione e Distribuzione servizi elettrici.Distributore ed estrattore gas naturali FIAT 20 Costruttore automobili e prodotti metallurgici

PIRELLI 19 Distributore di benzina, produttore di energiarinnovabile, produttore di pneumatici RCS MEDIA GROUP 18 Editore riviste, libri e periodici. Servizi ditrasmissione radio, TV e web.

REPLY 17 Consulenza IT, integrazione sistemi, servizi dimanagement applicativi FINMECCANICA 14 sistemi di difesa ed equipaggiamenti perProduttore e designer di aerei, elicotteri,

controllo aereomobile

LUXOTTICA 14 Produttore, dettagliante e grossista di occhiali

CAMPARI 14 Produttore di bevande alcoliche, analcoliche evini. ERG 12 petrolio. Operatore distribuzione carburantiEsplorazione, raffinazione e produzione di

ENI 12 Esplorazione e produzione di petrolio e gas.Raffinazione petrolio e distribuzione carburanti.

Tab. 6 – Classifica aziende italiane per numero di operazioni completate nel periodo considerato 2005-2013 (Nostra elaborazione su dati Zephyr)

Imprese polacche

Per quanto riguarda le imprese polacche, sono state estratte informazioni riguardanti un campione di 108 imprese che hanno compiuto da acquiror un totale di 393 operazioni nel periodo oggetto di analisi. Il numero medio di deal completati da ciascuna azienda risulta dunque 3,64 con un valore medio registrato di oltre 37 milioni di euro per deal. Seguendo quanto appena illustrato con riferimento alle operazioni compiute dalle acquiror italiane, abbiamo dunque catalogato le operazioni compiute e le strategie adottate dalle acquiror polacche per quanto segue:

Composizione deal polacchi

Figura 11.1 – Grafici sulla composizione del campione di deal compiuti da imprese polacche analizzato (nostra elaborazione dati Zephyr).

Anche per quanto concerne l'analisi dei deal compiuti dalle imprese polacche, ma con un'incidenza nettamente superiore, constatiamo come la maggior quota delle operazioni sia catalogabile come di tipo Orizzontale, secondo una percentuale che raggiunge il 51% del totale. Il residuale 49% è distribuito tra 27% di operazioni di tipo Verticali e 22% di Conglomerali. Per quanto riguarda il completamento di operazioni che abbiamo come

target un'azienda non polacca invece denotiamo come esse si attestino al

17%, demarcando una maggiore chiusura verso l'estero del mercato polacco delle M&A. 51% 27% 22% Orizzontali Verticali Conglomerali 17% 83% Cross Border Domestiche

Profili Strategici

Figura 11.2 – Grafici sui profili strategici che si ritiene le imprese polacche abbiano perseguito (nostra elaborazione).

Spostando l'ottica di analisi sulle strategie adottate dalle varie imprese analizzate, riportiamo come ben il 73% delle aziende polacche sembra che abbia seguito un profilo strategico ricompreso nella categoria di

Concentrazione, mentre rispettivamente il 40% ed il 31% possono essere

collocate dentro ai profili di Differenziazione e Diversificazione. Come facilmente intuibile osservando il dato sulla percentuale di operazioni Cross

Border, una percentuale esigua di aziende, il 16%, risultano essere

collocabili entro un profilo di Internazionalizzazione. Segue, anche in questo caso corredata dall'indicazione del settore di appartenenza, la classifica delle 10 imprese polacche che abbiano compiuto il maggior numero di operazioni da Acquiror, dei quali deal la somma costituisce il 72,14% del totale degli analizzati. Si rileva la presenza di 2 aziende relative al settore delle Telecomunicazioni, 2 relative al settore petrolifero, mentre le altre sono relative a settori diversi tra loro.

Concentrazione Differenziazione Diversificazione Internazionalizazione 0 0,2 0,4 0,6 0,8 1 1,2 0,73 0,4 0,31 0,16 1 1 1 1

Tab. 7 – Top 10 Acquirenti polacche

Acquiror Operazioni Principali settori

NETIA 17 Provider e fornitore di serviziTelecomunicazioni

MNI 15 Telecomunicazioni, media e turismo.

KGHM POLSKA

MIEDŹ 13 Estrazione, produzione e lavorazione dimetalli.

POLSKI KONCERN

NAFTOWY ORLEN 11

Produttore e distributore di prodotti petroliferi e petrolchimici

PETROLINVEST 11 petrolio. Operatore distribuzione carburantiEsplorazione, raffinazione e produzione di AGORA 10 Editore riviste, libri e periodici. Servizi ditrasmissione radio, TV e web.

IMPEL 9 purificazione, disinfestazione, catering)Servizi di Outsourcing (pulizia, ASSECO POLAND 8 Consulenza, produzione e distribuzione disoluzioni hardware e software

NETMEDIA 7 Sistemi IT ed e-commerce

GRAAL 7 Produzione e distribuzione agroalimentare Tab. 7 – Classifica aziende polacche per numero di operazioni completate nel periodo considerato 2005-2013 (Nostra elaborazione su dati Zephyr)

È stato inoltre possibile censire le operazioni in base alla nazionalità dell'azienda target acquisita, per verificare se esistano trend di acquisizioni verso determinati mercati, i cui risultati sono riepilogati nella successiva Tabella 8:

Tabella 8 – Paesi target

Italia su Estero Polonia su Estero

paese n % paese n %

Regno Unito 25 11,79% Germania 9 13,64%

U.S.A. 25 11,79% Rep. Ceca 8 12,12%

Germania 24 11,32% U.S.A. 5 7,58% Francia 19 8,96% Cipro 3 4,55% Spagna 18 8,49% Francia 3 4,55% Brasile 13 6,13% Kazakhistan 3 4,55% Olanda 10 4,72% Lettonia 3 4,55% Argentina 7 3,3% Olanda 3 4,55% Cina 7 2,83% Serbia 3 4,55% altri, < 7 64 30% altri, < 3 26 39% Totale 212 100% Totale 66 100%

Tab. 8 – paesi di origine delle target relative alle operazioni Cross Border (nostra elaborazione)

Possiamo denotare come la maggior parte (quasi il 70%) dei deal Cross

Border italiani si siano rivolti verso i principali partner europei ed

internazionali, soprattutto verso i cosìddetti mercati anglosassoni, osservandosi oltre il 23% delle operazioni verso Stati Uniti e Regno Unito. Per quanto riguarda le operazioni Cross Border compiute da imprese polacche riportiamo invece come la classifica appaia ben più frammentata, dove possiamo rilevare meramente che il 25% dei deal siano registrati verso aziende relative ai vicini partner Germania e Repubblica Ceca. Oltre il 60% dei deal Cross Border compiuti da imprese polacche risulta disperso tra modalità minori o uguali a 3 unità.

Volendo tirare le somme per quanto riguarda la prima domanda che il presente lavoro si propone di rispondere, di seguito è fornita la Tabella 8, che riepiloga la diversa composizione dei mercati analizzati.

Tab. 9 – Statistiche descrittive sui deal Italia Polonia Totale Operazioni 542 100% 393 100% Numero medio 4,86 3,64 Valore Medio € 208.909.306 € 37.352.822 Valore Mediano € 15.600.000 € 2.000.000 Massimo € 14.500.000.000 € 2.225.582.940 Verticali 187 35% 107 27% Orizzontali 235 43% 200 51% Conglomerali 120 22% 86 22% Cross Border 212 40% 66 17% Totale Aziende 110 108 Concentrazione 68 su 110 62% 79 su 108 73% Differenziazione 66 su 110 60% 43 su 108 40% Diversificazione 39 su 110 36% 34 su 108 31% Internazionalizzazione 41 su 110 37% 18 su 108 16%

Tab. 9 – Statistiche descrittive estratte dai campioni esaminati (fonte: nostra elaborazione dati Zephyr)

Come abbiamo già potuto denotare nel corso dei paragrafi 1.6.2 e 1.6.3, anche dall'analisi dei dati Zephyr sui deal osserviamo una netta differenza di grandezza tra i due mercati per quanto riguarda i valori, con il valore medio dei deal compiuti da una quotata italiana almeno cinque volte superiore a quello polacco. Forti delle considerazioni già tratte all'interno dei paragrafi indicati, denotiamo come a questa eventualità non segua una proporzionale maggiore numerosità del campione italiano: il numero di imprese formanti i campioni è pressocchè lo stesso e la differenza tra il numero medio di operazioni compiute è maggiore poco più di un'unità, mentre si registra una maggiore numerosità delle operazione compiute da

Acquiror italiane, che supera il numero dei deal compiuti da Acquiror

polacche di 149 unità. Per quanto riguarda la distinzione dei deal in senso

classico (Orizzontali, Verticali e Conglomerali), denotiamo come il mercato

polacco risulti in prevalenza focalizzato su operazioni di tipo Orizzontale, mentre le percentuali corrispondenti ad operazioni di tipo Conglomerale si attestano al medesimo valore su entrambi i mercati. Facendo un ulteriore passo avanti, a questa eventualità segue una netta predominanza di aziende polacche che abbiano perseguito una strategia di Concentrazione produttiva, mentre si nota come la percentuale di aziende che abbiano adottato una strategia di Diversificazione si attesta sulla medesima

lunghezza d'onda per entrambi i campioni. Da ultimo è da demarcare la

netta differenza osservabile per quanto riguarda operazioni di tipo Cross

Border ed il perseguimento di strategie di Internazionalizzazione: il numero

di operazioni compiute da imprese polacche verso imprese straniere non raggiunge nemmeno 1/5 dei deal analizzati, dato che va di pari passo con l'esigua percentuale di aziende polacche che abbiano perseguito una strada di netta Internazionalizzazione.

Concludendo e rifacendoci alle considerazioni precedentemente avanzate per quanto concerne l'andamento nella storia delle Merger Waves, le differenze denotate tra i due mercati analizzati ci portano ad evidenziare come il mercato italiano delle M&A risulti nettamente più maturo rispetto a quanto concerne quello polacco, che invece sembra essere ancora collocabile in uno stadio di primo sviluppo. Questa affermazione è corroborata essenzialmente da 3 osservazioni:

1 – Secondo una distinzione di tipo classico, il mercato italiano presenta delle percentuali più omogeneamente distribuite tra operazioni Verticali, Orizzontali e Conglomerali.

operazioni di tipo Orizzontali e di strategie ricollocabili nella sfera della Concentrazione produttiva, connotati che descrivevano la prima storica

Merger Wave (si veda fig. 1, par. 1.5 presente lavoro).

3 – Il numero di acquisizioni di tipo Cross Border, e dunque il grado di apertura verso un orizzonte internazionale, che per quanto riguarda il dato

Polonia su Estero non tocca il quinto dei deal analizzati, a fronte dei due

quinti osservati per quanto riguarda il dato Italia su Estero.

3.3. L'effetto delle strategie sugli indicatori di performance