NUTS II Sviluppo economico
5. UNA STORIA DI DECLINO E DI INSUCCESSI?
5.2. Le condizioni spaziali e temporali tramite l’analisi del capitale territoriale 1 Il capitale ambientale e la caratterizzazione del sistema paesaggistico
5.3.7. Il capitale simbolico
La problematica legata alla capacità attrattiva del sistema economico territoriale locale è stata approfondita durante la fase qualitativa, dell’indagine, con l’obiettivo di comprendere, in particolar modo, come gli attori locali percepiscano il tema della legalità e i fattori ad essa connessi, attinenti le potenzialità di sviluppo dell’economia locale rurale.
Nella considerazione che l’assenza di sicurezza, e la conseguente presenza della criminalità siano capaci di generare fenomeni negativi in grado di rallentare i processi di
innovazione e di ricerca dell’efficienza - sia in termini di produzione, sia relativamente alla allocazione delle risorse - rendendo di conseguenza le imprese locali, soprattutto quelle di minori dimensioni, meno competitive nei mercati globali, è stato chiesto, sia ai residenti rurali sia agli attori locali, quali comportamenti reputino poter rappresentare una minaccia per la sicurezza propria e della collettività. Il rischio maggiormente avvertito è costituito dagli atti di vandalismo a danno di cose (40%), sentito maggiormente dagli imprenditori agricoli. Il 25% degli intervistati fa riferimento alle minacce ed intimidazioni mentre meno temuti risultano gli atti di vandalismo a danno di persone (15%) ed altro (20%).
Analizzando le dichiarazioni degli attori locali, si rileva come la qualità della produzione del settore economico di appartenenza sia considerato il fattore che meglio esprime la capacità attrattiva del territorio (punteggio medio 5,5, su una scala da 1 a 10).
Tale elemento viene considerato particolarmente rilevante soprattutto tra gli imprenditori agricoli (punteggio medio 6,8), per gli imprenditori degli altri servizi (valutazione 6) e dai residenti rurali (valutazione 5,6), nonostante la percezione della sua rilevanza non sembri essere così diffusa.
Il valore e le peculiarità delle produzioni locali si caratterizzano per una valutazione più elevata rispetto a quella di altri elementi, a cui ad ogni modo gli attori locali, attribuiscono una valutazione non trascurabile. È questo il caso della qualità della vita come anche del livello di competitività economica e attrattività territoriale.
Alternativamente, analizzando i fattori di competitività del territorio, le indicazioni dell’indagine rendono palese come gli operatori locali ritengano decisivi le potenzialità turistiche (espresse nel 30% dei casi) e la posizione strategica della provincia (25%). Si tratta di elementi caratterizzanti l’identità del territorio in grado di conferire al sistema economico locale una base sui cui costruire le proprie strategie competitive, permettendo una attivazione del circuito economico trasversale a tutti i settori.
L’immagine del territorio risulta essere strettamente collegata a quelle che sono state identificate dagli attori locali come le risorse più importanti per il suo sviluppo socio- economico-ambientale: i prodotti agroalimentari locali, l’ambiente e il patrimonio storico- artistico-architettonico.
Sicuramente il capitale simbolico è dominato dall’immagine di territorio rurale ricco di produzioni agroalimentari tipiche e artigianali di pregio, che prevedono la produzione, ad esempio, delle pipe realizzate utilizzando la radica di Erica Arborea, poco presente in tutta l’isola, dei dolciumi vari e del torrone in particolare, la lavorazione e la decorazione dei vetri, il restauro e la lavorazione del legno, nonché la produzione di ricami.
Le istituzioni locali si sono impegnate nella valorizzazione e nella promozione territoriale legata a tali produzioni tipiche; in particolare, la relativa attività si è sviluppata lungo due direttrici: l’organizzazione di iniziative all’interno del territorio (es. Fiera Bio, Terra Madre, Campagna Amica, La Settimana del Gusto, etc.) e la partecipazione ad iniziative di portata regionale e nazionale come il “Salone Internazionale del Gusto”.
Nella costruzione dall’interno del capitale simbolico (territorio concepito) e nella sua ricezione dall’esterno (territorio percepito) un elemento centrale è dato dalla caratterizzazione del territorio come territorio diverso dal resto della Sicilia in generale. In tale differenziazione incidono, non solo i prodotti agroalimentari tipici, ma sopratutto l’ambiente e il patrimonio storico-artistico-architettonico: da un lato, c’è la collina, la tranquillità e l’isolamento in uno spazio in cui la componete naturale non antropizzata è dominante e, dall’altro, ci sono i piccoli borghi rurali spesso in stato di abbandono e i castelli.
Tuttavia, l’elemento critico del capitale simbolico può essere rintracciato nella frammentazione, nella disarticolazione e nell’anonimia territoriale, che si rileva dalla conduzione di tutti i colloqui individuali e in tutti i focus group effettuati.
In particolare, da una parte, il territorio “rispecchia tante anime”, “possiede molteplici e
variegate sfaccettature”; certamente, se da un lato ciò rappresenta un punto di forza, dall’altro
la molteplicità di tali componenti è sintomo dalla disarticolazione da traiettorie che indeboliscono l’insieme, per cui, ad esempio, ci si concentra solo su logiche di promozione delle singole produzioni agroalimentari, piuttosto che sui prodotti tipici del territorio nel complesso Le differenti iniziative sinora portate avanti la cui finalità è quella della promozione dei prodotti tipici, secondo gli attori locali, procedono in ogni caso certamente nella giusta direzione.
Tuttavia tali percorsi vengono costantemente ostacolati dalla tendenza all’individualismo, al localismo e al municipalismo e dall’azione di livellamento delle fisionomie locali e di annullamento dei tratti identitari caratterizzanti il territorio e presenti trasversalmente in un’ampia percentuale di popolazione residente.
Tali fattori sono, per gli attori locali, una minaccia particolarmente seria: i processi attualmente dominanti, messi in atto dal dominio dell’idea di territorio come spazi amorfo ed anonimo, lo sottoporrebbero a trattamenti indifferenziati e a manipolazioni che finirebbero per stravolgerne gli assetti tradizionali, permettendo le devastazioni di interi habitat ecologici e l’estinzione di culture e valori tradizionali, ascrivibili alla assunzione di modelli di sviluppo incompatibili con le caratteristiche geo-antropologiche delle singole realtà locali e, in generale, riconducibili all’impiego di un approccio culturale astratto.
5.4. La percezione della qualità della vita