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Caratteristiche e complessità semantica del concetto di innovazione sociale

Capitolo III: Social Innovation Strategia di sviluppo economico e coesione

2. Caratteristiche e complessità semantica del concetto di innovazione sociale

Busacca (2013) individua, dall’analisi della letteratura esistente sul tema della social innovation così come elaborata dalla scuola britannica, cinque caratteristiche. Essa si presenta come:

 a-storica: nell’elaborazione anglosassone il significato è ancorato al presente;

 a-critica: l’innovazione sociale viene teorizzata solo in termini positivi, in quanto generatrice di soluzioni e miglioramenti nella qualità della vita della popolazione. Scarsa attenzione viene prestata, pertanto, ai suoi possibili effetti negativi.

 Tecnocentrica: nell’analisi dell’innovazione sociale la questione tecnologica scompare, non perché perde rilevanza ma perché viene considerata come elemento costitutivo e quindi data per scontata in ogni tipo di innovazione.

Focalizzata sui processi: molti dei lavori e degli studi sulla social innovation, più che interrogarsi sul significato e le caratteristiche si concentrano sui processi attraverso cui generare innovazione sociale.

Brand: la social innovation è diventata il grido di battaglia di diverse amministrazioni occidentali, in particolare del mondo liberal e dell’impresa sociale.

Tuttavia, il carattere multidisciplinare della social innovation, come detto sopra, ha determinato il diffondersi di una vasta gamma di definizioni.

Nella policy review Social Innovation Research in the European Union, Jane Jenson e Denis Harrison (European Commission 2013b) parlano di “quasi concetto” poiché non esiste intorno al termine Social Innovation accordo né sulla definizione né sulle relazioni di causa-effetto o sulle politiche specifiche da seguire al fine di favorire l'innovazione sociale. In parte ciò è dovuto, secondo gli autori, alla relativa novità del suo utilizzo nel vocabolario di analisi delle politiche pubbliche, e in parte al fatto che non esiste intorno ad essa una comunità epistemica. Un quasi-concetto, continuano gli autori, è un ibrido: esso si basa sull’analisi empirica e contemporaneamente si caratterizza per una qualità indeterminata che lo rende adattabile a varie situazioni e sufficientemente flessibile per seguire i meandri della politica.

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Proprio l’ambiguità e la polisemia del termine negli ultimi anni hanno spinto alcuni autori a definire le dimensioni concettuali del concetto e le caratteristiche (Moulaert and Vicari 2009; Bassi 2011; Pirone 2012). Di seguito tenteremo di ricostruire il significato contemporaneo di innovazione sociale a partire dall’analisi della letteratura.

2.1. Alcune definizioni

Nel Libro Bianco sull’innovazione sociale Murray et al. (2009) riprendono la definizione di innovazione sociale già elaborata dalla Young Foundation; per loro l’innovazione sociale consiste in «[…]innovative activities and services that are motivated by the goal of meeting a social need and that are predominantly developed and diffused through organisations whose primary purposes are social» (Mulgan et al. 2007, p. 8)

In un articolo per la Standord Social Innovation Review, Phillis, Deiglmeiere e Miller (2008) definiscono l'innovazione sociale come «una nuova soluzione a un problema sociale che è più efficace, efficiente, sostenibile, o una soluzione già esistente il cui valore creato arriva in primo luogo alla società nel suo insieme piuttosto che a singoli individui» (Phills, Deiglmeier, and Miller 2008, p. 10).

Il NESTA (National Endowent for Sience Technology and the Arts), invece, definisce le innovazioni sociali come innovazioni che siano esplicitamente rivolte al bene pubblico e sociale. Si tratta dell'innovazione ispirata dal desiderio di incontrare gli effettivi bisogni sociali che possono venir trascurate dalle logiche del mercato privato e dei servizi statali. Le innovazioni sociali possono aver luogo all'interno o all'esterno dei servizi pubblici. Possono essere sviluppate dal settore pubblico, privato o dal terziario, o da users e comunità ma ugualmente un'innovazione non può essere definita sociale se non si fa carico delle sfide del sociale (Murray, Grice, and Mulgan 2009).

L'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE)e il LEED Programme (Local Economic and Employment Development), definisce l'innovazione sociale come quella che:

«[…]can concern conceptual, process or product change, organisational change and changes in financing, and can deal with new relationships with stakeholders and territories. “Social innovation" seeks new answers to social problems by:

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 Identifying and delivering new services that improve the quality of life of individuals and communities.

 Identifying and implementing new labour market integration processes, new competencies, new jobs, and new forms of participation, as diverse elements that each contribute to improving the position of individuals in the workforce.

Social innovations can therefore be seen as dealing with the welfare of individuals and communities, both as consumers and producers. The elements of this welfare are linked with their quality of life and activity. Wherever social innovations appear, they always bring about new references or processes.

Social innovation deals with improving the welfare of individuals and community through employment, consumption or participation, its expressed purpose being therefore to provide solutions for individual and community problems» (LEED 2000).

2.2. Tre approcci alla social innovation: la tassonomia di Andrea Bassi

Andrea Bassi (2011) individua tre principali definizioni di innovazioni sociali che si riferiscono a tre principali prospettive disciplinari. Suddette definizioni sono state ricondotte a tre approcci definiti rispettivamente: sistemico, pragmatico e manageriale.

Tabella 1: Approcci, definizioni e riferimenti disciplinari all’innovazione sociale.

Approccio Sistemico Pragmatico Manageriale

Prospettive disciplinari

Sociologia Economia politica Economia d’impresa e Management

Definizione L’innovazione sociale

è un processo complesso di introduzione di nuovi prodotti, processi e programmi che cambiano profondamente le routine di base, i flussi di risorse e di autorità, o le credenze del sistema sociale in cui l’innovazione si realizza. Le innovazioni sociali di successo hanno un L’innovazione sociale si riferisce ad attività e servizi innovativi che hanno l’obiettivo di rispondere ad un bisogno sociale e sono diffusi per lo più attraverso organizzazioni con finalità sociali.

L’innovazione sociale è una nuova soluzione a un problema sociale che si distingue dalle soluzioni esistenti per la maggiore efficacia, efficienza e sostenibilità. Il valore da essa creato ricade primariamente nella società piuttosto che sui singoli individui.

54 impatto ampio e duraturo nel tempo.

Autori Westley, Antadze,

2010

Mulgan, 2006 Phillis, Deiglmeier, Miller, 2008 Cos’è Un processo complesso Un’attività e servizio Una soluzione innovativa Oggetto dell’innovazione Prodotti, Processi, Programmi --- --- Effetti/cause Cambiamento profondo Rispondere a un bisogno sociale Creare valore Oggetto del cambiamento Le routine di base, i flussi di risorse o di autorità, credenze --- Problemi sociali Area di destinazione del cambiamento

Sistemi sociali Organizzazioni con finalità sociali

Società

Caratteristiche Impatto ampio e duraturo

--- Efficacia, efficienza e sostenibilità

Fonte: (Bassi 2011)

Le tre definizioni fanno riferimento ad ambiti disciplinari molto diversi fra loro, ecco perché ne esce diversa l’idea di innovazione sociale. Nella prima definizione infatti viene enfatizzata la dimensione collettiva: da un lato l’innovazione sociale non può essere frutto del contributo di un singolo individuo, dall’altro produce un impatto ampio e duraturo sui sistemi sociali. Nella seconda definizione, invece, è proprio l’azione del singolo, dell’innovatore, di colui che trova soluzioni nuove a essere enfatizzata. Infine, la terza definizione sembra essere una combinazione delle due precedenti, enfatizza il ruolo di soluzione e ne presenta i caratteri gestionali di efficacia, efficienza e sostenibilità assenti nelle precedenti concettualizzazioni.

Secondo l’autore, partendo dal presupposto che difficilmente un’innovazione sociale può avere tutte e tre le caratteristiche sopra menzionate, solo la prima risulta essere la più completa ed inclusiva; considera la seconda tautologica poiché contiene al suo interno le stesse parole che la compongono; infine, sebbene riconosce alla terza la

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capacità di integrare la prima introducendo il concetto di creazione di valore, la ritiene eccessivamente rigida a livello ideologico.