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Le caratteristiche del viaggio religioso

di Moreno Zago

3. Le caratteristiche del viaggio religioso

Con una batteria di concetti opposti, si è voluto esplorare il significato attribuito al viaggio in senso generale, non specificatamente religioso. Il modo di viaggiare è cambiato: le scelte sono più individuali, si ricercano elementi di autenticità, viene data importanza all’elemento della relaziona-lità e dell’esperienziarelaziona-lità, il tutto affrontato lontano dai luoghi di massa e con un passo lento (Zago 2019). Il campione, invitato a scegliere tra coppie di concetti, non si discosta da queste caratteristiche (cfr. tab. 5).

Tab. 5 – Per Lei, un viaggio è principalmente: (%)

Concetti Cam- mini Luoghi di culto Altri luoghi Tot. Abitudine 35,7 47,9 38,8 43,4 Novità 64,3 52,1 61,2 56,6 Prossimità 47,1 54,1 62,5 52,9 Lontananza 52,9 45,9 37,5 47,1 Stanziale 33,8 42,2 42,9 39,8 Movimento 66,2 57,8 57,1 60,2 Superficiale 27,4 32,4 36,7 31,4 Approfondimento 72,6 67,6 63,3 68,6 Standardizzato 44,5 60,6 61,7 56,0 Personalizzato 55,5 39,4 38,3 44,0 Di gruppo 51,4 47,8 47,8 48,9 Individuale/familiare 48,6 52,2 52,2 51,1 Quantità 43,4 47,6 27,7 44,4 Qualità 56,6 52,4 72,3 55,6 Tecnologico 43,4 47,6 27,7 44,4 Naturale 56,6 52,4 72,3 55,6

Nel complesso, vuole approfondire la conoscenza del luogo (68,6%), pre-dilige la mobilità alla stanzialità (60,2%), la novità (56,6%), un’esperienza naturale e di qualità (55,6% per entrambi i concetti). Due soli concetti stona-no in questo approccio al viaggio (anche se stona-non in misura elevata): la prefe-renza per un viaggio standardizzato/organizzato e prevedibile (56%) e per la prossimità territoriale (52,9%). Emerge sicuramente un bisogno di sicurezza da riscontrare sia nell’efficienza organizzativa da parte degli operatori dell’accoglienza (orari di apertura, qualità del cibo, pulizia delle strutture ri-cettive, ecc.) che rende gradevole e memorabile l’esperienza e sia in quella da parte delle forze dell’ordine in un contesto di gestione di grandi flussi e di paura di attentati. A livello di sub-campioni, si evidenziano le caratteristiche dei viandanti per sentieri che si discostano dagli altri gruppi per la rilevanza data all’approfondimento, al movimento, alla novità, alla personalizzazione e alla lontananza territoriale. Qualità, naturale, approfondimento, standardiz-zazione, prossimità e novità sono le caratteristiche che caratterizzano mag-giormente il viaggio dei turisti generici.

Per il 55,7% del campione, il viaggio ha avuto una durata breve, di una sola giornata (escursionismo) o di due-tre giorni; per il 27,1% questa è stata di 4-7 giorni e solo per il 17,2% superiore ai sette giorni (cfr. tab. 6). Si po-teva pensare che la lunga distanza richiesta nei percorsi dei cammini avreb-be influito su periodi di soggiorno più lunghi; ma così non è. Ciò può signi-ficare che i pellegrini organizzano la percorrenza dei cammini a tappe da effettuarsi in più periodi dell’anno (e qui si pone il problema della motiva-zione che spinge le persone a intraprendere un cammino; infatti, molto spesso, sono i gruppi del Club alpino italiano a organizzare questi itinerari, con intenti più naturalistici che religiosi) oppure, o in aggiunta, la visita agli altri luoghi sacri fa parte di un pacchetto-vacanza che implica un soggiorno prolungato e diversificato (mare, montagna, città, ecc.) sul territorio.

Infatti, con una domanda successiva si è voluto capire se il viaggio era stanziale in una precisa località o prevedeva più mete (cfr. tab. 7). Il 58,6% ha risposto “In una sola località del Fvg” e il 22,2% “Itinerario con più me-te in Fvg”. Anche incrociando le due variabili, non emergono differenze significative da giustificare, con quanto detto sopra, le scelte della destina-zione. Ciò significa che le motivazioni che spingono le persone lungo i cammini o verso specifiche destinazioni non hanno necessariamente una ragione spirituale.

Il viaggio di carattere religioso è un’esperienza che viene fatta spesso da oltre un terzo degli intervistati (36,9%) e occasionalmente dal 38,5% (cfr. tab. 8).

Tab. 6 – Quanti giorni durerà (o è durato) il suo attuale viaggio (pellegrinaggio o turismo) religioso? (%)

Modalità di risposta Cam- mini Luoghi di culto Altri luoghi Tot. 1 giorno 39,7 41,8 46,0 41,6 2-3 giorni 19,2 12,3 10,0 14,1 4-7 giorni 24,0 28,2 30,0 27,1 8-14 giorni 14,4 11,2 10,0 12,0 15 giorni e oltre 2,7 6,5 4,0 5,1 sig. χ2: 0,346

Tab. 7 – Durante il viaggio religioso, trascorrerà (o ha trascorso) il tempo in una precisa località o in un itinerario con più mete? (%)

Modalità di risposta Cam-mini

Luoghi di culto

Altri

luoghi Tot.

In una sola località del Fvg 52,4 63,4 49,0 58,6 In una sola località fuori Fvg 10,9 13,4 16,3 13,0 Itinerario con più mete in Fvg 30,6 16,6 30,6 22,2 Itinerario con più mete fuori Fvg 6,1 6,6 4,1 6,2 sig. χ2: 0,023

Tab. 8 – Quanto spesso fa esperienze di viaggio (pellegrinaggio o turismo) religioso in re-gione o fuori rere-gione? (%)

Modalità di risposta Cam-mini Luoghi di culto Altri luoghi Tot. È la prima volta 25,7 25,1 18,8 24,6 Occasionalmente 41,2 38,0 33,3 38,5 Spesso 33,1 36,9 47,9 36,9 sig. χ2: 0,469 Internet costituisce il mezzo principale per il reperimento delle informa-zioni e l’organizzazione del viaggio (30,9%). Importanti mezzi sono anche il passaparola (17,8%) e il ruolo svolto dalle parrocchie e dalle associazio-ni: 17,6% e 16,6%, rispettivamente (cfr. tab. 9). Per la scelta di intraprende-re un cammino, il passaparola è più importante rispetto alle altintraprende-re destina-zioni. Ciò appare ovvio poiché le informazioni che si possono raccogliere

on line non sempre raccontano o riescono a esprimere le difficoltà e le

emozioni che un racconto di persona può trasmettere nel descrivere la sci-volosità dei sentieri, le atmosfere dei boschi, le salite in cima, la magnifi-cenza dei panorami, gli sbalzi di temperatura, gli imprevisti, ecc.

Tab. 9 – Attraverso quale mezzo ha reperito le informazioni per organizzare la sua espe-rienza di viaggio religioso? (%)

Modalità di risposta Cam- mini

Luoghi di culto

Altri

luoghi Tot.

Stampa, radio, televisione 4,8 5,5 6,0 5,4

Internet 32,6 31,1 24,0 30,9

Passaparola 23,1 15,4 16,0 17,8

Guide, dépliant 8,2 8,7 12,0 8,9

Ufficio turistico, agenzia di viaggio 0,7 2,1 0,0 1,4 Casualmente, visitando la zona 1,4 1,0 4,0 1,4

Associazione 16,3 17,8 10,0 16,6

Parrocchia 12,9 18,2 28,0 17,6

sig. χ2: 0,292 Rimanendo sul ruolo che internet e le nuove tecnologie hanno nell’organizzazione di un viaggio appagante, si è chiesto di valutare l’importanza che le Information and communication technologies hanno sulla fruizione del viaggio religioso (cfr. tab. 10). Un sito web aggiornato e ben documentato e la disponibilità di app per dispositivi mobile sono ri-chieste manifestate dal quasi il 60% degli intervistati. Nonostante la perva-sività delle tecnologie nella quotidianità, il 61,7% apprezza ancora la di-sponibilità di materiali tradizionali, come le guide cartacee o le audioguide. A incidere su questo valore è l’elevata età del campione: il 72,1% del sub-campione di 51-65 anni e il 61,7% di quello di 66 anni e oltre li ritengono ancora importanti contro il 36,1% dei giovani di 18-35 anni e il 50,8% de-gli adulti di 36-50 anni.

Tab. 10 – Quanto ritiene importante, per la fruizione dell’esperienza di viaggio religioso: (% cumulata alle risposte “abbastanza-molto”)

Item Cam-

mini

Luoghi di culto

Altri

luoghi Tot. sig. χ2 La disponibilità di un sito web ben

documentato 66,2 55,4 46,0 57,6 0,130

La possibilità di condivisione e di

partecipazione ai social network 49,3 47,9 56,0 49,2 0,380 La disponibilità di supporti

tradizio-nali (audioguide) 58,9 61,3 72,9 61,7 0,443 La disponibilità di app per

smartphone o tablet dedicate

(gps, realtà aumentata, …) 54,0 59,2 57,5 57,6 0,791 La possibilità di trasformare con la

tecnologia l’esperienza in

Non importante è la scelta della struttura in cui alloggiare. Come si è già evidenziato, il viaggio è prevalentemente di tipo escursionistico (della dura-ta di un giorno). Tutdura-tavia, in caso di necessità, la sceldura-ta va in primis ai bed

and breakfast, soprattutto per i camminanti (12,6%) e, poi, agli agriturismi

(10,5%), agli alberghi con 1-3 stelle e alle strutture religiose (10%) (cfr. tab. 11). Relativamente a queste che, soprattutto per chi percorre i cammini, rappresentano il principale luogo di rifugio e di ristoro, è stato chiesto ai viaggiatori che cosa desideravano o desidererebbero trovare (cfr. tab. 12).

Tab. 11 – Qual è la tipologia ricettiva in cui alloggia principalmente durante il viaggio? (%)

Modalità di risposta Cam-mini Luoghi di culto Altri luoghi Tot. Nessuna 41,7 43,1 47,7 43,1 Albergo 1-3 stelle 7,6 10,7 13,6 10,0 Albergo 4-5 stelle 1,4 1,7 - 1,5

Alloggio di proprietà/in affitto 0,7 - - 0,2

Bed and breakfast 20,8 9,0 9,1 12,6

Agriturismo 6,3 12,1 13,6 10,5

Campeggio 6,9 8,3 4,5 7,5

Ostello 6,3 4,8 - 4,8

Struttura religiosa 8,3 10,3 11,4 9,8

sig. χ2: 0,094

Tab. 12 – Se ha trascorso o trascorre un soggiorno presso una struttura gestita da religiosi, che cosa desiderava o desidererebbe trovare? (% cumulata alle risposte “abbastanza-molto”) Item Cam-mini Luoghi di culto Altri

luoghi Tot. sig. χ2 Tranquillità e relax 67,9 57,7 44,7 59,4 0,056 Accoglienza e varietà di servizi 59,1 51,7 68,1 54,5 0,202 Isolamento e preghiera 48,9 53,9 58,0 52,9 0,731 Sobrietà ed economicità 60,6 52,4 56,0 53,7 0,193 Compagnia e solidarietà 62,1 51,8 53,0 55,0 0,144 Evidenziando il fatto che un po’ meno della metà (47,4%) ha trascorso un soggiorno in una struttura gestita da religiosi, le risposte ai diversi item non fanno vedere distribuzioni eccessivamente orientate in una direzione: alle modalità di risposta “abbastanza-molto”, le percentuali cumulate oscil-lano tra il 52,9% e il 59,4%. Va tuttavia rimarcato che questo orientamento delle risposte (oltre la metà del totale) è indice di una insofferenza verso le strutture per la mancanza di alcuni elementi considerati importanti da chi pratica pellegrinaggio o turismo religioso: la tranquillità, la compagnia,

l’accoglienza, la sobrietà e la preghiera. Certamente, anche le strutture di accoglienza gestite dai religiosi si stanno trasformando in chiave più turisti-ca, offrendo più servizi di qualità (wi-fi, tipologie diverse di camere, ecc.), ma rischiando di snaturare il luogo per specifici turisti e pellegrini.