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Il profilo poliedrico del viaggiatore religioso

di Moreno Zago

6. Il profilo poliedrico del viaggiatore religioso

Come si è specificato in premessa, le analisi sono state fatte per luoghi di somministrazione dei questionari e non per caratteristiche degli intervi-stati (socio-anagrafiche, motivazionali, ecc.). Questa specificazione è im-portante poiché, come si è detto in più occasioni, sotto l’etichetta di viaggio religioso, si includono, oggi, molte definizioni: si trova il viaggiatore reli-gioso integrale che ha come obiettivo prevalente la visita a mete legate alla propria fede, il viaggiatore che include la dimensione religiosa all’interno di una vacanza naturalistica o culturale, il viaggiatore che trascorre un pe-riodo in strutture religiose alla ricerca di una forma di wellness spirituale e fisico quale antidoto agli stress della quotidianità, ecc. (Timothy, Olsen 2006; Butler, Suntikul 2018).

Lo studio precedente (Zago 2017) aveva individuato quattro tipi di viaggiatori religiosi: a) i membri (animatori) di una comunità con cui

rela-zionarsi e crescere più forti per i quali il viaggio è l’occasione per coltivare

relazioni, crescere assieme agli altri e sentirsi parte di una comunità protesa alla ricerca di salvezza; b) gli esperienziandi di fede, luoghi e comunità per i quali il viaggio è un’opportunità, in un contesto diverso, per approfondire il significato della propria fede, condividendola con gli altri e il divino e com-pletando l’esperienza assaporando le bellezze naturali, culturali e gastrono-miche che circondano i luoghi di culto; c) gli esploratori del nuovo e

dell’incontaminato per i quali il viaggio significa fare esperienza dell’altrove

da condividere con le persone che hanno le stesse idee ma, soprattutto, lonta-no da contaminazioni commerciali e turistiche; d) i cristiani in discussione

con se stessi e la propria fede per i quali il viaggio è un dovere di ogni

buon cristiano, è il momento in cui si deve approfondire il significato della propria fede e prendere coscienza dei propri errori iniziando un cammino di rinnovamento.

Questa tipologia sarà applicata ai cammini, ai luoghi di culto e agli altri luoghi per esplorare le effettive motivazioni che spingono le persone lungo e verso specifici percorsi devozionali. Un’informazione preliminare riguar-da la distribuzione del campione all’interno delle quattro categorie che è la seguente: animatori 29,6%, esperienziandi 26,4%, esploratori 24,8%, cri-stiani 19,2%. Una seconda informazione concerne le caratteristiche socio-anagrafiche. Tutti i gruppi si caratterizzano per l’età elevata, in particolare il gruppo dei cristiani (uno su quattro ha più di 65 anni); c’è una prevalenza maschile, anche se lieve (53-54%), nei gruppi degli animatori e degli esplo-ratori; esperienziandi ed esploratori hanno un’istruzione maggiore (22-28% di laureati); dal punto di vista professionale, il gruppo degli animatori è co-stituito in prevalenza (valori sopra la media generale) da impiegati, inse-gnanti e militari (23,3%) e non occupati (12,3%), il gruppo degli esperien-ziandi da operai (22,7%) e non occupati (12,1%), il gruppo degli esploratori da casalinghe e pensionati (22,7%), impiegati (21%) e operai (20,2%), il gruppo dei cristiani da impiegati (24,2%), lavoratori autonomi (17,9%) e studenti (12,6%). Una terza informazione attiene al grado di religiosità de-gli appartenenti ai singoli gruppi misurata attraverso la partecipazione alle funzioni religiose (modalità di risposta “sempre”). Il gruppo dei cristiani è quello che manifesta una religiosità maggiore in tutte le situazioni (quasi un terzo è un assiduo frequentatore delle funzioni religiose), ma si può altresì aggiungere che, per gli altri tipi, la visita ai luoghi santi è maggiore per le persone più religiose mentre gli altri luoghi (e, in parte, anche i cammini) sono frequentati da persone con una religiosità più bassa.

Tab. 17 – Frequenza di partecipazione alle funzioni religiose per tipologia di luogo e di viaggiatore (% alla modalità di risposta “sempre”)

Tipologia di viaggiatore / Luogo Cam- mini

Luoghi di culto

Altri

luoghi Tot.

Membri (animatori) di una comunità con cui

relazionarsi e crescere più forti 20,0 26,6 21,4 23,8 Esperienziandi di fede, luoghi e comunità 27,0 28,9 20,0 27,3 Esploratori del nuovo e dell’incontaminato 13,3 29,9 16,7 24,4 Cristiani in discussione con se stessi e la

pro-pria fede 28,6 33,9 22,2 31,2

Una quarta informazione è la distribuzione delle frequenze incrociando le due variabili della tipologia di viaggiatore e del luogo di somministra-zione della survey. Dalla tabella 18 si evince che lungo i cammini e negli altri luoghi di devozione e divulgazione esiste una sostanziale omogeneità nella distribuzione dei valori all’interno dei singoli tipi di viaggiatori. Il ri-sultato è confermato dal livello di significatività del test del chi-quadrato. L’indipendenza tra le due variabili conferma che non si può sostenere che vi sia una correlazione tra uno o più luoghi e uno o più tipi. In sostanza, i cammini e i luoghi devozionali sono percorsi e frequentati da persone spin-te dalle sspin-tesse motivazioni che possono essere legaspin-te ad aspetti strettamenspin-te spirituali o religiosi di introspezione o di condivisione, ma anche ad aspetti di esplorazione ambientale e salutare, di approfondimento culturale o di semplice svago.

Tab. 18 – Distribuzione delle frequenze per tipologia di luogo e di viaggiatore (% di colon-na e di riga)

Tipologia di viaggiatore / Luogo Cammini religiosi

Luoghi di culto

Altri luoghi

Membri (animatori) di una comunità con cui relazionarsi e crescere più forti

34,0 34,4 27,7 56,1 28,0 9,5 Esperienziandi di fede, luoghi

e comunità 25,3 28,8 26,3 59,8 30,0 11,4 Esploratori del nuovo e

dell’incontaminato 20,7 25,0 27,0 65,3 24,0 9,7 Cristiani in discussione con se stessi e la

propria fede 20,0 31,3 19,0 59,3 18,0 9,4 sig. χ2: 0,752 Infine, una quinta informazione concerne la correlazione del tipo di viaggiatore con le principali risposte. Se, come si è visto nel paragrafo pre-cedente mediante il test del chi-quadrato, le risposte non dipendono dal

luogo in cui sono stati somministrati i questionari, avendo ipotizzato una diversa motivazione alla base della fruibilità dei cammini/luoghi, bisogna chiedersi se questa nuova tipologia ha, viceversa, un’influenza significati-va. La risposta è in tal senso positisignificati-va. Nello specifico, gli item che riporta-no una significatività dell’1-5% includoriporta-no tutta la batteria di item sulla per-cezione della qualità dei patrimoni naturalistici e culturali e dei servizi dell’hinterland, della fruibilità dei cammini/luoghi e delle strutture religiose di accoglienza; in misura minore, dell’utilizzo della tecnologia in viaggio, che risulta essere un’esigenza sentita da tutti, indipendentemente dalla ra-gione del viaggio.

Senza entrare in troppi dettagli numerici, si fornirà una lettura semplifi-cata dei principali risultati di questo incrocio tra luoghi e tipi di viaggiatore con le batterie di item sul grado di soddisfazione per la qualità del luogo frequentato e dell’hinterland e sul grado di importanza attribuito alle

In-formation and communication technologies (Ict) (cfr. tab. 19). Poiché,

co-me si è visto nelle analisi precedenti, le percentuali di risposta presentano valori molto elevati, qui ci si concentrerà unicamente sugli aspetti meno positivi o più negativi (percentuali superiori o uguali al 50% e al 65% alle modalità di risposta cumulata “per niente-poco soddisfatto/importante”), rimandando il lettore alla tabella 20 per un eventuale approfondimento.

Per il gruppo dei membri (animatori) di una comunità con cui relazio-narsi e crescere più forti, le criticità maggiori si hanno nei servizi di ricetti-vità e nella condivisione (cammini religiosi e luoghi santi). Queste espe-rienze più strettamente spirituali e l’elemento della relazionalità del gruppo richiedono una tipologia di servizi (semplici, come un luogo dove riposare, e moderni, come i social network) non reputati soddisfacenti. Quando l’esperienza è meno religiosa e più culturale, come la visita a luoghi di di-vulgazione religiosa, le richieste aumentano e le criticità si fanno sentire anche per i servizi di ristoro e informativi, per l’accessibilità agli spazi e per la reperibilità delle informazioni (on line e tramite app).

Per il gruppo degli esperienziandi di fede, luoghi e comunità, le esigen-ze da soddisfare sono molte perché è composto di persone con una grande sete di conoscenza e curiosità e le criticità che emergono attengono alla ri-chiesta di maggiori servizi informativi e di un equo rapporto qualità/prezzo dei servizi, in generale. Emerge anche la richiesta di una tecnologia che renda piacevole l’esperienza del viaggio. La qualità dei servizi di ristoro e la fruibilità in sicurezza dei luoghi sono richieste per le visite agli altri siti di divulgazione.

Per il gruppo degli esploratori del nuovo e dell’incontaminato, le richieste attengono alla sicurezza e all’ordine pubblico dei cammini e di tutti i luoghi

frequentati, alla loro conservazione e valorizzazione e alla loro fruibilità me-diante l’uso delle Ict. Vi sono poi delle esigenze legate alla ricettività e alla condivisione social nei luoghi santi o alle informazioni reperibili in loco o tramite internet per la visita agli altri luoghi di divulgazione religiosa.

Per il gruppo dei cristiani in discussione con se stessi e la propria fede, ci si aspetterebbe che il fattore di spinta abbia una connotazione fortemente religiosa che preveda un percorso di riflessione lontano da contaminazioni materiali. Almeno in teoria. Nella pratica, i dati evidenziano un’elevata soddisfazione per tutti gli item riportati (segno evidente di una loro fruizio-ne). Solo lungo i cammini, laddove l’esperienza richiede uno sforzo diver-so, le valutazioni negative si fanno sentire: in particolare, per il patrimonio naturale, evidente espressione dell’abilità e della creatività di Dio e, pertan-to, da tutelare maggiormente, per i servizi di collegamento e per quelli della ricettività. Un cammino di più giorni richiede un minimo di appoggio e protezione in caso di imprevisti climatici o fisici.