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Promozione dell’efficienza energetica Più luce e meno consumi in 14 comuni

Nel 2019 si sono conclusi i lavori nel Comune di Tortoreto (Te), dove sono stati riqualificati la quasi totalità dei punti luce esistenti con circa 3.600 apparecchi dotati di tecnologia led. Le opere di messa a norma e messa in sicurezza degli impianti prevedono, fra l’altro, la sostituzione di tratti di linea elettrica, per un totale di oltre 11 km. Particolare attenzione è stata rivolta all’illuminazione architettonica e scenografica per la valorizzazione degli elementi storici e preminenti del comune, tramite la riqualificazione delle mura lungo la strada provinciale nei pressi della porta al paese fortificato. Si prevede un risparmio energetico di oltre il 70% rispetto allo stato di partenza degli impianti, equivalente a circa 350 Tep e una riduzione delle emissioni di CO2 pari a circa 325 tonnellate/anno.

Si sono conclusi i lavori anche a Caprino Bergamasco (Bg), Madone (Bg), Suisio (Bs), Marcheno (Bs), Sarezzo (Bs), Attimis (Ud), Mariano del Friuli (Go), Martignacco (Ud), Pasian di Prato (Ud), Piacenza d’Adige (Pd), San Canzian d’Isonzo (Go), Vighizzolo d’Este (Pd) e Vivaro (Pn), mentre sono iniziati i lavori a Longiano (Fc), Bernate Ticino (Mi), Curno (Bg), Carbognano (Vt), Paliano (Fr), Cervia (Ra), Misano Adriatico (Rn), Boltiere (Bg), Pedrengo (Bg), Roncofreddo (Fc), Lugo (Ra), Romans d’Isonzo (Go) e Padova nel quartiere Arcella.

I lavori eseguiti nel 2019 consentiranno un risparmio di 5.124.000 kWh di energia elettrica ogni anno corrispondenti a 958 tonnellate equivalenti di petrolio. Considerando un consumo di energia elettrica medio di una famiglia di quattro persone pari 2.700 kWh annui, il quantitativo di energia che si andrà a risparmiare ogni anno con gli interventi realizzati da Hera Luce nel 2019 rappresenta il consumo annuale di 1.898 famiglie.

Hera Luce nel 2019 si è aggiudicata l’appalto per l’affidamento e la gestione dei lavori di l’efficientamento degli impianti di illuminazione pubblica dei comuni di Paliano (Fr), Cervia (Ra), Boltiere (Bg), Pedrengo (Bg), Roncofreddo (Fc), Lugo (Ra), Tavullia (Ps), Endine Gaiano (Bg), Roncadelle (Bs), Torre de Busi (Bg), Ferrara (Fe), Orgosolo (Nu), Valtopina (Pg) e Ovindoli (Aq).

Le attività di efficientamento dell’illuminazione pubblica, effettuati da Hera Luce, contribuiscono al raggiungimento del target 7.3 dell’Agenda ONU 2030.

Consumi energetici: -18% a Modena

Il contratto stipulato dal Gruppo Hera e comune di Modena è un importante esempio di contratto di prestazione energetica, acquisito dal Gruppo a seguito di una gara pubblica europea, che ha visto la partecipazione delle più importanti società operanti nel settore.

Il Gruppo Hera, che ha partecipato alla gara con AcegasApsAmga Servizi Energetici si è impegnato a garantire al comune importanti risultati di efficientamento energetico, da conseguire sia attraverso migliorie gestionali che attraverso interventi di riqualificazione energetica.

In particolare, il Gruppo Hera ha proposto in sede di offerta una riduzione del 18% dei consumi di energia termica rispetto ai consumi storici (media degli ultimi cinque anni) degli immobili inseriti nel perimetro contrattuale, prevedendo peraltro di migliorare di un ulteriore 10% tale performance per effetto degli

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interventi di efficientamento, che comporteranno, nei primi anni di contratto, investimenti per sette milioni di euro.

Tra questi i più significativi sono, dal punto di vista impiantistico, gli interventi di riqualificazione energetica delle centrali termiche, l’installazione di valvole termostatiche sui radiatori, la sostituzione dei bruciatori, la realizzazione di impianti a solare termico e fotovoltaici, la riqualificazione di sistemi di illuminazione con l’installazione di lampade a led. Un ruolo importante hanno poi gli interventi “passivi”, volti a limitare la dispersione termica degli immobili, tra i quali segnaliamo la realizzazione di isolamenti verticali a cappotto su 12 edifici e l’isolamento delle coperture in altri 10.

Nella fase di avvio del contratto, non essendo ancora stati eseguiti gli interventi di riqualificazione impiantistica, gli obiettivi di efficienza sono stati perseguiti attraverso una particolare attenzione agli aspetti di gestione del servizio. Questo ha consentito fin dal primo anno di raggiungere e superare l’obiettivo contrattuale del 18% di saving rispetto alla baseline di gara. Le efficienze gestionali hanno consentito di avvicinarsi al 25%.

Nel 2019, è stata eseguita una prima significativa parte di interventi (circa 5,8 milioni di euro sui 7 previsti), sia per la parte di riqualificazione impiantistica che per gli interventi “passivi”, mentre la conclusione degli stessi è prevista per il 2020.

Gli interventi di efficienza energetica, previsti dal contratto di gestione calore di Modena, contribuiscono al raggiungimento del target 7.3 dell’Agenda ONU 2030.

Un report annuale sul risparmio energetico

Con la quinta edizione del report “Valore all’energia”, pubblicata a luglio 2019 (dati 2018), il Gruppo Hera ha comunicato ai propri stakeholder i risultati ottenuti negli ultimi undici anni sul fronte dell’efficienza energetica. Verificato da un ente di certificazione indipendente, il report analizza tutti gli aspetti in cui si articola l’impegno della multiutility nel risparmio e nell’utilizzo efficiente dell’energia, all’insegna della sostenibilità ambientale ed economica, nell’interesse dei territori e di oltre quattro milioni di clienti.

Sono 635 i progetti realizzati e previsti che tra il 2007 e il 2020 hanno permesso e permetteranno al Gruppo di risparmiare energia (di cui 108 conclusi al 2018), con circa 891 mila tep (tonnellate equivalenti di petrolio) risparmiate, corrispondenti al consumo annuo di 625 mila famiglie, e 1,7 milioni di tonnellate di CO2 evitate, equivalenti a circa 1,3 milioni di auto in meno in circolazione in un anno (con percorrenza di 10 mila km).

La decarbonizzazione è cruciale per contrastare il cambiamento climatico. Vanno in questa direzione sia gli interventi di efficienza energetica e sia gli altri progetti per la promozione della produzione di energia da fonti rinnovabili che “Valore all’energia” racconta.

L’efficienza energetica è da sempre un obiettivo fondamentale nell’attività del Gruppo Hera, impegnato nella ricerca e sviluppo costanti di soluzioni innovative sia sui sistemi di regolazione dei processi sia sugli impianti.

L’efficienza energetica è anche considerata il “quinto combustibile”: il più economico, a maggiore beneficio ambientale e generabile da chiunque ogni giorno. L’impegno di Hera in questo senso è stato riconosciuto dai risultati e anche dal CESEF, che ha premiato il Gruppo con l’Energy Efficiency Award 2018.

La diffusione del report “Valore all’energia” contribuisce al raggiungimento del target 12.8 dell’Agenda ONU 2030.

72 Diffusione delle energie rinnovabili

Dalla raccolta differenziata dell’organico al biometano 100% rinnovabile

Da anni Hera produce biogas, attraverso i biodigestori e le discariche, per produrre energia elettrica.

Nell’ultimo biennio Hera ha intrapreso un ulteriore passo: quello di raffinarlo per farne biometano come quello che scorre nei tubi di casa.

La prima realizzazione portata a termine è quella sita in Sant’Agata Bolognese, che impiega la parte organica del rifiuto urbano differenziato come materia prima per ottenere biometano; il biometano prodotto viene immesso nella rete di trasporto di Snam e veicolato ai distributori stradali per l’utilizzo come carburante negli automezzi a metano, anche a servizio del trasporto pubblico locale.

Il processo ha inizio in un biodigestore anaerobico semi-dry (costituito da 4 reattori in parallelo) a flusso continuo ove si sottopone il rifiuto organico pretrattato (ridotto di pezzatura ed eliminate plastiche, metalli e indesiderati) alla digestione anaerobica con produzione di biogas e digestato. Quest’ultimo è inviato alla successiva fase di compostaggio, che comprende ossidazione e vagliatura finale per ottenere compost di qualità. Il biogas invece è inviato a una sezione di upgrading per separare il metano dall’anidride carbonica ed eliminare componenti indesiderate fino ad ottenere Biometano rispondente alle specifiche idonee per l’immissione in rete del gas naturale. In questo modo si realizza una perfetta economia circolare per cui dallo scarto dei cibi si ottiene gas metano utilizzabile per cuocerne di nuovi o eventualmente per riscaldamento o autotrazione.

Il biodigestore è in grado di trattare 100 mila tonnellate l’anno di rifiuto organico e 35 mila tonnellate di potature da raccolta differenziata e potrà produrre annualmente circa 7,5 milioni metri cubi di biometano e circa 20.000 tonnellate di compost.

A dicembre 2018, dopo una prima fase di avviamento, è iniziata l’immissione in rete Snam del biometano prodotto. Nel 2019 l’impianto ha completato la messa in marcia industriale, superato i test prestazionali, ed ha operato a regime nominale a partire dal mese di marzo. Nel 2019 sono stati immessi in rete circa 6,5 milioni di metri cubi di biometano, trattando circa 94 mila tonnellate di rifiuto organico (un risultato allineato con le previsioni di progetto tenuto conto che nei primi due mesi dell’anno l’impianto non era in marcia industriale a regime). Il biometano immesso in rete viene destinato alla vendita per autotrazione; in questo modo Herambiente ottiene l’incentivazione mediante i Cic (Certificati di immissione in consumo di combustibili rinnovabili). L’importo complessivo di questo intervento è stato di 37,5 milioni di euro.

Ad aprile 2019 è partita la collaborazione con Tper (servizio di trasporto pubblico locale di Bologna) e Cotabo (gestore taxi di Bologna), per utilizzare il biometano prodotto nell’impianto di Sant’Agata Bolognese a partire dalla raccolta differenziata del territorio, per l’alimentazione di quattro autobus cittadini e una ventina di taxi di Bologna. Lo stesso biometano alimenta anche quattro stazioni di rifornimento per privati.

Il progetto biometano dai rifiuti contribuisce al raggiungimento dei target 7.2, 8.2, 9,1, 9.2, 9.4, 11.2, 11.6, 12.2, 12.4 e 12.5 dell’Agenda ONU 2030.

Recupero energia da decompressione del metano con General Electric

Il progetto prevede lo sviluppo, la realizzazione e l’installazione in regime di esclusiva di un sistema sperimentale, a partire da una tecnologia coperta da brevetto industriale, per il recupero energetico da salto di pressione in cabine RE.MI. Si tratta di un turbo espansore di taglia medio-piccola (330 kW elettrici) installabile presso le cabine RE.MI. di media dimensione, in abbinamento con un sistema di pompe di calore utilizzante CO2 come fluido vettore termico, funzionale ad utilizzare parte dell’energia elettrica prodotta per il preriscaldo del gas utilizzato nel processo.

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Nel 2017 è stato sottoscritto un contratto con BHGE per la sperimentazione prototipale del sistema ed è stata completata la progettazione del prototipo e delle opere complementari necessarie alla sua installazione presso la cabina RE.MI. “Ducati” a Bologna.

Nel 2018 sono state completate tutte le attività autorizzative, la costruzione dei macchinari da parte del fornitore, sono state realizzate tutte le opere complementari necessarie ed è stata completata l’installazione del prototipo stesso nel sito.

Nel 2019 sono state effettuate tutte le attività di messa in produzione e avviata la fase di marcia provvisoria atta a effettuare tutti i test di performance ed endurance la cui conclusione è attesa nel secondo semestre 2020 nel quale la macchina dovrà iniziare il funzionamento di regime.

Il progetto recupero energia da decompressione del metano contribuisce al raggiungimento del target 7.3 dell’Agenda ONU 2030.

Hera Impronta Zero

A giugno 2019 è stata la nuova offerta luce e gas rivolta alle famiglie e alle piccole partite iva 100% "verde":

“Hera Impronta Zero”. È un’offerta che include energia elettrica da fonti rinnovabili certificata "GO" e la compensazione del gas consumato dai nostri clienti mediante l'acquisto di crediti di carbonio che sostengono progetti che annullano le emissioni di CO2 equivalenti ai consumi del singolo cliente.

“Hera Impronta Zero” garantisce ai clienti gas naturale le cui emissioni di CO2 sono compensate tramite l’acquisto di crediti di carbonio certificati, con i quali vengono sovvenzionati progetti internazionali di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra in atmosfera.

I progetti finanziati sono certificati dai più alti standard internazionali in materia di riduzione delle emissioni di carbonio:

• “Hydroelectric Project in Kinnaur District in Himachal Pradesh”, certificato con lo standard VCS e localizzato in India, è un progetto di una centrale idroelettrica ad acqua fluente. L’obiettivo del progetto è generare energia elettrica in modo sostenibile nella regione settentrionale dell'India, evitando la costruzione di una centrale termica a combustibile fossile. La centrale idroelettrica fornirà circa 4.500 GWh all'anno di energia rinnovabile e una potenza di picco di 1000 MW durante l'anno.

• “Süleoğlu Wind Power Plant”, certificato con lo standard Gold, prevede la realizzazione di un impianto di produzione di energia elettrica da fonti eoliche in Turchia, con l’obiettivo di ottenere contemporaneamente benefici ambientali, sociali ed economici. L’impianto ha una capacità installata di 66 MW e consente di generare oltre 200 GWh annui di energia pulita, con una riduzione di oltre 110.000 tonnellate di anidride carbonica ogni anno.

L’offerta Hera Impronta Zero contribuisce al raggiungimento dei target 7.2, 13.1 e 13.2 dell’Agenda ONU 2030.

Riduzione delle emissioni di gas serra

Aliplast misura la carbon footprint dei propri prodotti

Al fine di rendere disponibili le informazioni relative all’impronta di carbonio (Carbon footprint) di alcuni prodotti, Aliplast ha realizzato un tool informatico per il calcolo speditivo della Carbon footprint su cinque tipologie di prodotto: granulo PE, film PE, granulo PET, lastra PET, scaglia PET.

Le motivazioni che hanno spinto Aliplast a commissionare questo studio sono la ricerca delle prestazioni ambientali dei prodotti sopra menzionati, con riferimento al fenomeno del riscaldamento globale, perciò la quantificazione delle emissioni di gas serra relative all’unità funzionale di prodotto (stabilita pari a un kg),

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permettendo di individuare le fasi del ciclo di vita affette da maggiori criticità ambientali e potendo intervenire, al fine di ridurne l’impatto ambientale. La metodologia utilizzata è l’Ipcc 2013 Gwp 100°, versione 1.03.

Il progetto ha comportato l’analisi delle emissioni di gas serra dei prodotti Aliplast e il confronto con quelle dei corrispondenti prodotti vergini. Il risultato è espresso in kg di CO2 equivalente associata alla produzione.

La CO2 equivalente è infatti l’unità di misura utilizzata per ricondurre ad un unico indice le emissioni di gas serra con diversi effetti climalteranti (il cosiddetto Gwp, Global warming potential). La CO2 è stata presa come riferimento dalla Ipcc (Intergovernmental panel on climate change) e il suo Gwp stabilito a 1. Gli altri gas sono trasformati quindi in CO2 equivalente in funzione del loro Gwp: ad esempio un gas che abbia potenziale climalterante 21 volte superiore rispetto alla CO2, viene contabilizzato come 21 tonnellate di CO2 equivalente.

Dall’analisi condotta si può affermare che nel 2019 a fronte di una produzione di oltre 90 mila tonnellate fra Granulo PE, Film PE, Granulo PET, Lastra PET rigenerati, si è evitata la produzione di oltre 170 mila tonnellate di CO2, corrispondenti ad oltre 430 mila barili di petrolio. Il risparmio di CO2 ottenuto grazie al contributo dei fornitori e dei clienti che credono nei prodotti riciclati Aliplast equivale a una riduzione di oltre 115.000 automobili in un anno, pari a quelle di una media città italiana.

È intenzione di Aliplast estendere l’analisi a tutti gli impianti produttivi del Gruppo e partire da questi per ottenere con i prossimi sviluppi industriali performance ancora migliori.

L’attività di Aliplast contribuisce al raggiungimento dei target 12.2, 12.4, 12.5 e 13.2 dell’Agenda ONU 2030.

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Uso efficiente delle risorse