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Diffusione delle energie rinnovabili

Gli impianti di produzione di energia rinnovabile e la produzione complessiva

Herambiente produce energia termica ed elettrica dalla combustione dei rifiuti, tramite dieci termovalorizzatori con una potenza installata complessiva di oltre 130 MW elettrici. Nove di questi termovalorizzatori sono dedicati ai rifiuti urbani e, come meglio descritto successivamente, l’energia da essi prodotta è considerata al 51% rinnovabile (quota biodegradabile dei rifiuti trattati). Per tre di questi termovalorizzatori, inoltre, è realizzato anche un recupero di energia termica dedicato all’alimentazione di reti di teleriscaldamento nelle vicinanze. L’impianto di Ferrara è affiancato, nella produzione di energia termica, da pozzi geotermici siti in località Casaglia grazie ai quali viene prelevato calore dal sottosuolo: in questo caso l’energia geotermica rappresenta la fonte principale del sistema di teleriscaldamento.

Il gruppo Herambiente è proprietario dei biodigestori di Rimini, Lugo (Ra) e Cesena, dove sono presenti impianti di cogenerazione a biogas caratterizzati da una potenza elettrica di circa un MW ciascuno. Inoltre, sono sempre attivi alcuni impianti di sfruttamento del biogas presso nove discariche e la centrale a biomasse gestita a Faenza dalla società Enomondo, società di cui Herambiente detiene il 50%. Nell’ambito del sistema idrico integrato ricadono inoltre impianti di cogenerazione siti presso alcuni depuratori delle acque reflue gestiti dal gruppo (Bologna, Cesena, Forlì e Savignano sul Rubicone), dove il biogas prodotto dal trattamento dei fanghi di depurazione viene impiegato per la produzione di energia elettrica tipicamente in autoconsumo degli stessi siti.

Nel ramo della distribuzione gas, il gruppo gestisce quattro turboespansori siti a Bologna, Forlì, Ravenna e Ferrara, che producono energia elettrica sfruttando i salti di pressione propri della distribuzione gas. Nel corso del 2019 è stato avviato un quinto turboespansore a Bologna, presso una delle cabine più grandi che servono la città.

A tale potenza si aggiungono gli impianti fotovoltaici installati presso sedi e impianti Hera di Bologna, Ferrara, Imola, Faenza, Cesena e Ravenna, per complessivi 150 kW, oltre a quelli installati presso gli impianti Herambiente di Mordano (Bo), Lugo (Ra), Pozzilli (Is) e Rimini, per ulteriori 1,7 MW. AcegasApsAmga gestisce tre impianti fotovoltaici aventi potenza complessiva superiore a 100 kW, un turboespansore sulla rete gas di Padova di taglia circa 2 MW, un cogeneratore alimentato a gas naturale di potenza elettrica 500 kW e due cogeneratori a biogas installati presso importanti impianti di depurazione delle acque reflue della potenza elettrica complessiva di circa 500 kW. A fine 2019 è ormai in funzione a regime il nuovo impianto di Sant’Agata Bolognese dedicato alla produzione di biometano dalla frazione organica proveniente dalla raccolta differenziata, immesso poi nella rete di distribuzione locale.

Oltre ai sopracitati impianti di produzione di energia rinnovabile, il gruppo Hera gestisce anche impianti che producono energia in maniera efficiente, tra cui la centrale di cogenerazione di Imola con i suoi 85 MW elettrici, cui si affiancano 10 impianti di coge/trigenerazione di taglia inferiore, per un’ulteriore potenza installata complessiva di circa 27 MW elettrici.

55 Potenza elettrica e termica

MW 2019 %

Potenza elettrica rinnovabile 92 30%

Potenza elettrica cogenerazione + turboespansione 152 49%

Altro 65 21%

Potenza elettrica totale 309 100%

Potenza termica rinnovabile 53 7%

Potenza termica cogenerazione 131 18%

Altro 555 75%

Potenza termica totale 739 100%

I dati non comprendono l’impianto di biometano dell’impianto di Sant’Agata Bolognese che ha una potenzialità di produzione pari a 7,5 mln mc di biometano. Potenza elettrica: la potenza elettrica rinnovabile comprende termovalorizzatori per il 51% (quota considerata rinnovabile), biogas e fotovoltaico; la voce altro comprende termovalorizzatori per il 49% (quota considerata non rinnovabile). Potenza termica: la potenza termica rinnovabile comprende termovalorizzatori per il 51% (quota considerata rinnovabile), biogas e geotermia; la voce altro comprende termovalorizzatori per il 49% (quota considerata non rinnovabile) e centrali termiche.

La mappa della produzione di energia rinnovabile di Hera

56 Energia prodotta totale

MWh 2017 2018 2019

Termovalorizzatori (quota rinnovabile 51%) 447.421 418.712 420.571

Combustione biogas da discarica 50.527 56.373 47.714

Combustione biogas da discarica in impianti di terzi 12.281 12.922 11.020

Combustione biogas da digestori 19.966 22.309 22.466

Combustione biogas da depuratori 12.344 12.947 12.550

Energia fotovoltaica 1.971 1.714 1.858

Geotermia 63.535 75.382 67.415

Totale fonti rinnovabili 608.045 600.358 583.593

Cogenerazione 541.587 475.347 492.862

Cogenerazione in service 209.067 208.542 236.488

Turboespansori 7.918 5.725 8.804

Totale cogenerazione + turboespansione 758.572 689.614 738.154

Termovalorizzatori (quota non rinnovabile 49%) 441.938 402.292 404.078

Centrali termiche 216.055 280.361 564.691

Totale fonti tradizionali 657.993 682.653 968.769

Totale 2.024.610 1.972.625 2.290.516

I dati non comprendono la produzione di biometano dell’impianto di Sant’Agata Bolognese che per il 2019 è stata pari a 6,5 mln mc di biometano, corrispondenti a 59.215 MWh.

I dati non comprendono la produzione di biometano dell’impianto di Sant’Agata Bolognese che per il 2019 è stata pari a 6,5 mln mc di biometano, corrispondenti a 59.215 MWh.

La quota di energia totale prodotta da fonti rinnovabili nel 2019 è pari al 25,5%, in diminuzione rispetto all’anno precedente, per effetto dell’aumento del calore prodotto da centrali termiche (si veda paragrafo dedicato all’energia termica). La quota di energia prodotta da cogenerazione e turboespansori è pari al 32%.

Le due categorie insieme rappresentano circa il 58% del totale dell’energia prodotta dal Gruppo.

22,0% 21,2% 18,4%

57 Energia prodotta totale

I dati non comprendono la produzione di biometano dell’impianto di Sant’Agata Bolognese che per il 2019 è stata pari a 6,5 mln mc di biometano, corrispondenti a 59.215 MWh.

Negli anni futuri è previsto un miglioramento del profilo di sostenibilità della produzione di energia del Gruppo prevalentemente per:

• il funzionamento a regime dal del già citato impianto per la produzione di biometano dalla frazione organica dei rifiuti (il 2020 sarà il primo anno intero di produzione a regime);

• l’incremento del 20% al 2023 (rispetto alla media 2016-19) nell’utilizzo della geotermia per il sistema di teleriscaldamento di Ferrara, in conseguenza dell’aggiudicazione della concessione per la gestione diretta dei pozzi geotermici da parte di Hera.

La produzione di energia elettrica

La tabella seguente indica la produzione di energia elettrica netta degli impianti del Gruppo. L’energia al netto dei consumi funzionali alla produzione (consumi ausiliari) può non corrispondere a quella immessa in rete in quanto una parte di essa può essere utilizzata in altri processi produttivi.

54,5%

14,1%

36,0%

6,4%

2,9%

7,0%

0,6%

4,1%

38,4%

24,9%

32,2%

53,9%

24,7%

0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

70%

80%

90%

100%

Energia elettrica Energia termica Totale

Termovalorizzazione Geotermia

Combustione biogas (discarica,digestori,depuratori) Altro (fotovoltaico) Cogenerazione /turboespansori Centrali termiche

58 Energia elettrica netta prodotta

MWh 2017 2018 2019

Termovalorizzatori (quota rinnovabile 51%) 367.638 347.481 345.259

Combustione biogas da discarica 50.527 56.373 47.714

Combustione biogas da discarica in impianti di terzi 12.280 12.922 11.020

Combustione biogas da digestori 19.966 22.309 22.466

Combustione biogas da depuratori 6.036 6.139 5.967

Energia fotovoltaica 1.971 1.714 1.858

Totale fonti rinnovabili 458.419 446.937 434.285

Cogenerazione 362.337 302.626 324.429

Cogenerazione in service 128.194 127.538 143.726

Turboespansori 7.918 5.725 8.804

Totale cogenerazione + turboespansione 498.449 435.889 476.959

Termovalorizzatori (quota non rinnovabile 49%) 365.283 333.854 331.720

Totale fonti tradizionali 365.283 333.854 331.720

Totale 1.322.151 1.216.680 1.242.963

La produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili è pari a 434 gigawattora (-2,8% rispetto al 2018) in seguito al decremento dell’energia elettrica complessivamente prodotta da termovalorizzatori, a causa della diminuzione sia del contributo energetico dei rifiuti termovalorizzati sia della loro quantità, e del biogas da discarica, dovuta alla riduzione dei conferimenti in discarica negli ultimi anni.

La produzione di energia elettrica da cogenerazione e turboespansori incrementa del 9,4%, mentre l’energia elettrica prodotta da fonti tradizionali si riduce leggermente (-0,6% rispetto al 2018).

L’energia elettrica netta prodotta complessivamente dagli impianti del Gruppo incrementa del 2,2%.

Energia elettrica netta prodotta

L’energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili è pari al 34,9% del totale nel 2019, in riduzione rispetto al 2018 per le motivazioni riportate in precedenza. Il 38,4% deriva da cogenerazione e turboespansione, sistemi ad elevata efficienza energetica. Insieme le due categorie rappresentano il 73,3% dell’energia elettrica

27,7% 28,6% 27,8%

Termovalorizzatori (quota rinnovabile 51%) Combustione Biogas (discarica,digestori,depuratori)

Fotovoltaico Cogenerazione / turboespansori

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prodotta. La restante produzione elettrica resta ad alta sostenibilità ambientale in quanto si tratta di energia recuperata dalla termovalorizzazione dei rifiuti per la quota eccedente il 51%.

L’incentivazione alla produzione di energia elettrica tramite i certificati verdi è riconosciuta agli impianti alimentati con fonti rinnovabili entrati in esercizio entro il 31 dicembre 2012 e agli impianti cogenerativi abbinati a reti di teleriscaldamento entrati in esercizio entro il 31 dicembre 2009. In entrambi i casi la quantità di energia incentivata non è esattamente uguale all’energia elettrica prodotta. Nel primo caso, per impianti entrati in funzione dopo il 2007, sono stati introdotti coefficienti moltiplicativi che tengono conto della tecnologia dell’impianto: ad esempio nel caso si utilizzi biogas prodotto da discariche il riconoscimento concesso si ottiene moltiplicando per 0,8 l’energia prodotta, mentre nel caso di biomasse non di origine agricola in filiera corta il coefficiente è 1,3. Nel secondo caso l’incentivazione è proporzionale alla cessione di calore utile cogenerato agli utenti della rete di teleriscaldamento. Dal 2016 un eventuale diritto residuo al rilascio di certificati verdi è stato convertito in un’incentivazione sull’energia elettrica prodotta, come previsto dal decreto ministeriale 6 luglio 2012.

Nel caso di energia elettrica ottenuta da rifiuti, l’energia riconosciuta ai fini degli incentivi, e sulla quale si applicano i sopraccitati coefficienti moltiplicativi, è limitata alla quota prodotta dalla frazione biodegradabile dei rifiuti, in quanto considerata fonte rinnovabile dalle norme europee e nazionali. Il decreto ministeriale del 6 luglio 2012 definisce i criteri per valutare forfettariamente tale quota, stabilita in misura pari al 51% nel caso di termovalorizzatori alimentati da rifiuti urbani a valle della raccolta differenziata. Nel calcolo della quota di energia prodotta da fonti rinnovabili è stata considerata quindi al 51% l’energia sia elettrica sia termica prodotta dai termovalorizzatori applicando i criteri forfettari. Tale percentuale è stata per ipotesi applicata a tutto il rifiuto smaltito nei termovalorizzatori (urbano e speciale) e per tutti i tre anni considerati, al fine di avere termini di paragone omogenei e definiti in coerenza alla normativa vigente. Fa eccezione il termovalorizzatore di rifiuti speciali di Ravenna, la cui produzione, tenuto conto di un coefficiente di biodegradabilità praticamente nullo nei rifiuti speciali smaltiti per via della loro origine da processi di tipo industriale, è considerata interamente non rinnovabile.

Per gli impianti di cogenerazione, il decreto ministeriale 4 agosto 2011, attuativo del D.Lgs. 20/2007, stabilisce le modalità di calcolo della produzione da cogenerazione e di determinazione del rendimento del processo cogenerativo ai fini della qualificazione di cogenerazione ad alto rendimento. Il successivo decreto del Ministero dello Sviluppo Economico 5 settembre 2011 determina un altro regime di sostegno per la cogenerazione: l’incentivo si inserisce nel mercato dei certificati bianchi e viene riconosciuto dal Gestore Servizi Energetici, dopo il riconoscimento della qualifica di cogenerazione, sulla base del risparmio effettivo di energia primaria.

La produzione di energia termica

Energia termica prodotta

MWh 2017 2018 2019

Termovalorizzatori (quota rinnovabile 51%) 79.783 71.231 75.312

Geotermia 63.535 75.382 67.415

Combustione biogas da depuratori 5.985 6.808 6.582

Totale fonti rinnovabili 149.304 153.422 149.309

Cogenerazione 179.250 172.721 168.433

Cogenerazione in service 80.873 81.004 92.762

Totale cogenerazione 260.123 253.725 261.195

Centrali termiche 216.055 280.361 564.691

Termovalorizzatori (quota non rinnovabile 49%) 76.655 68.438 72.358

Totale fonti tradizionali 292.710 348.799 637.049

Totale 702.136 755.946 1.047.533

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A partire dal 2019 sono considerate all’interno del perimetro dell’energia termica prodotta anche alcune centrali termiche di AcegasApsAmga Servizi Energetici, non contabilizzate nell’anno precedente. A parità di perimetro con l’anno precedente, la produzione di energia termica registra un piccolo decremento (742.811 MWh prodotti; -1,7% rispetto al 2018).

L’energia prodotta da fonte rinnovabile subisce un leggero calo (-2,7% rispetto al 2018), ma si mantiene in linea con il risultato del 2017. Incrementa, invece, la quota di energia termica prodotta da cogenerazione del 3% rispetto al 2018.

Energia termica prodotta

L’energia termica prodotta da fonti rinnovabili è pari al 14,2% del totale nel 2019, in calo rispetto al 2018 per le ragioni citate in precedenza. Il 25% deriva da cogenerazione, un sistema ad elevata efficienza energetica e, insieme, le due categorie rappresentano il 39% dell’energia termica prodotta.

Il 6,9% è energia recuperata dalla termovalorizzazione dei rifiuti per la quota eccedente il 51%.

L’energia rinnovabile per il Gruppo Hera e per i nostri clienti

Nel 2019 il 74% dei consumi complessivi del Gruppo è coperto da energia proveniente da fonti rinnovabili.

Le società per le quali è stata acquistata energia elettrica da fonti rinnovabili nel 2019 sono: Acantho, AcegasApsAmga (a copertura del 100% dei consumi), AcegasApsAmga Servizi Energetici, Feronia (a copertura del 100% dei consumi), Frullo Energia Ambiente (a copertura del 100% dei consumi), Hera Spa (a copertura del 100% dei consumi), Herambiente (a copertura del 100% dei consumi), Herambiente Servizi Industriali, Hera Luce, HestAmbiente (a copertura del 100% dei consumi), Inrete Distribuzione Energia, Marche Multiservizi (a copertura del 100% dei consumi), Marche Multiservizi Falconara, Uniflotte, Waste Recycling.

La creazione di valore condiviso e la sostenibilità sono i pilastri sui quali si fonda l'attività commerciale di Hera Comm e anche la progettazione di nuove offerte e soluzioni ruota attorno a tali principi di funzionamento.

Oltre all’offerta “Pacchetto Natura”, che già garantiva energia elettrica da fonte rinnovabile, a giugno 2019 è stata lanciata “Hera Impronta Zero” (si veda il case study alla fine di questo capitolo), l'offerta che include energia elettrica da fonte rinnovabile e la compensazione del gas utilizzato dai clienti mediante l'acquisto di crediti di carbonio che sostengono progetti di riduzione della CO2. I clienti che scelgono tali offerte, contribuiscono anche a ridurre anche il consumo di carta, grazie all’invio elettronico della bolletta e a ridurre gli spostamenti grazie alla domiciliazione bancaria.

11,4% 9,4% 7,2%

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I contratti a fine anno di clienti che hanno scelto energia elettrica rinnovabile sono pari al 20,0%, quasi raddoppiati rispetto al 2018. I clienti che hanno scelto di compensare le emissioni derivanti dai propri consumi di gas sono pari al 5,2%. Complessivamente, i contratti con offerte “verdi” sono stati l’11,6% nel 2019.

Contratti a fine anno con “Pacchetto natura" e “Hera Impronta Zero”

n. 2017 2018 2019

Contratti a fine anno con opzione "Pacchetto natura" e “Hera

Impronta Zero” (energia elettrica) 75.277 102.779 201.339

% Contratti a fine anno con opzione "Pacchetto natura" e

“Hera Impronta Zero” su contratti totali (energia elettrica) 8,7% 12,2% 20,0%

Contratti a fine anno con offerta “Hera Impronta Zero” (gas) - - 67.961

% Contratti a fine anno con offerta “Hera Impronta Zero” su

contratti totali (gas) - - 5,2%

Contratti con offerte “verdi” (% sul totale dei contratti gas ed

energia elettrica) 3,7% 4,9% 11,6%

Con riferimento all’informativa presente in bolletta sulle fonti di energia elettrica venduta da Hera Comm, nel 2018 la quota rinnovabile era pari al 26% (era il 9% nell’anno precedente). Il cliente può verificare la quota di rinnovabili dalla tabella pubblicata in bolletta. Il calcolo del mix energetico riportato nelle bollette è effettuato dal Gestore dei servizi energetici (Gse) attraverso una complessa procedura dettata dal Ministero dello Sviluppo Economico (con il Decreto Ministeriale del 31 luglio 2009). Nel dettaglio, l’elettricità rinnovabile venduta da Hera Comm si compone di due parti:

• l’elettricità rinnovabile che il Gruppo Hera offre ai clienti che scelgono questo tipo di energia con il già citato “Pacchetto Natura” o “Hera Impronta Zero”; questa quota è in aumento, come si evince dal trend dei contratti riportato nella tabella precedente;

• la parte rinnovabile dell’elettricità che il Gruppo approvvigiona sul mercato all’ingrosso per i clienti che decidono di non utilizzare energia rinnovabile. Infatti, una parte dell’elettricità comprata sul mercato all’ingrosso è prodotta da fonti rinnovabili, ma in fase d’acquisto non c’è distinzione per fonte. Questa viene resa nota solo nell’anno successivo a quello di vendita e si evidenzia che dal 2015 al 2018 la quota di elettricità da fonti rinnovabili presente nel mercato all’ingrosso è passata dal 27%

al 4%.

Anche nel 2019, in via straordinaria, Hera ha acquistato energia elettrica da fonte rinnovabile in quantità tale da coprire integralmente i consumi di tutte le famiglie clienti a mercato libero di Hera Comm, non solo di quelle con l’offerta Pacchetto Natura o Hera Impronta Zero. L’operazione, che comporta l’acquisto di certificati di garanzia di origine (Go) dell’energia da fonti rinnovabili, è stata possibile grazie a condizioni di disponibilità e di prezzo tali da poter coprire i 1.698 GWh corrispondenti appunto al totale dei consumi delle famiglie clienti a mercato libero di Hera Comm.

Considerando anche l’energia rinnovabile venduta da Hera Comm alle aziende che hanno scelto volontariamente un profilo energetico più sostenibile e quella venduta alle società del Gruppo, Hera nel 2019 ha venduto 2.005 GWh di energia rinnovabile, pari al 20% dell’energia elettrica complessivamente venduta nel mercato libero.

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