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Caso CASTILLO PAEZ: il 21 ottobre 1990, lo studente Ernesto Rafael Castillo Paez, fu detenuto per poliziotti nel quartiere Villa El Salvador Da quel giorno risulta sparito.

IL SISTEMA INTERAMERICANO DI DIRITTI UMANI (SIDU)

3. Caso CASTILLO PAEZ: il 21 ottobre 1990, lo studente Ernesto Rafael Castillo Paez, fu detenuto per poliziotti nel quartiere Villa El Salvador Da quel giorno risulta sparito.

Il caso arriva alla Corte IDU e il governo peruviano deduce due eccezioni preliminari: mancanza di esaurimento di ricorsi nella della giurisdizione interna e non ammissibilità della domanda. Tutte due furono respinte. La sentenza principale segnala che lo Stato peruviano violó il diritto alla vita (art. 4) il diritto alla integrità ( art. 5) diritto alla liberta personale (art. 7 ) e diritto alla protezione giudiziale (art 25) tutti questi articoli stanno in relazione con l'articolo 1 comma 1 della Convenzione americana di diritti umani in aggravio di Ernesto Rafael Castillo Páez. Posteriormente, la Corte emette la sentenza di risarcimento. Lo Stato peruviano sta obbligato a pagare ai parenti della vittima per danni morali, materiali,costi ecc dovendo inoltre sanzionare ai responsabili . La Corte208 si compromette a vigilar sul esecuzione delle sentenze e così lo ha fatto segnalando che il dovere di investigare e sanzionare ai colpevoli della sparizione forzata dalla vittima ha il carattere di ius cogens.

Posteriormente, stando aperta la procedura di supervisione di adempimento della sentenza del 3 novembre 1997, la Corte, a richiesta ha convocato diverse udienze di supervisione del compimento negli anni nel 2001, 2002, 2003, 2009 e 2013 mantenendosi ancora aperta.

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4.caso CASTILLO PETRUZZI e altri : I cittadini cileni Jaime Francisco Castillo Petruzzi , María Concepción Pincheira Sáez, Lautaro Enrique Mellado Saavedra e Alejandro Astorga Valdés, nonostante la loro cittadinanza furono condannati per delitto di tradimento alla patria alla pena dell'ergastolo da un tribunale militare collegiato con giudici col viso nascosto. Lo Stato peruviano non li garanti i principi di legalità, il dovuto processo,il diritto alla difesa inoltre il diritto di essere ascoltati dai tribunali imparziali e indipendenti. Così lo segnala la sentenza principale della Corte IDU in data 30 maggio del 1999.

La sentenza di merito o principale è di somma importanza perché per la prima volta, si mette all' angolo allo Stato peruviano segnalando che i processi per delitto di terrorismo, violavano una serie di articoli della convenzione IDU in speciale quelli che si riferivano alle garanzie giudiziali : l'articolo 8 comma 1 e il comma 2 lettera "f" perché la legislazione applicata in questo caso (decreto legge 25475) impossibilitava il diritto di interrogare ai testimoni e /o agli agenti dello Stato che abbiano partecipato nelle indagine. Tutte queste elementi sono essenziali nel giusto processo . Il comma 133 di questa sentenza, segnala che la modalità dei giudici a volto coperto che intervengono in processi per tradimento alla patria, no permettono conoscere il loro volto impedendo conoscere l'identità e valutare la loro competenza.

Questo criterio è stato condiviso dal Tribunale Costituzionale peruviano nel 2003, al dichiarare incostituzionali alcuni articoli dei decreti leggi 25475, 25659, 25708, 25880 e tacitamente anche 26671(sui tribunali a viso coperto) . Quindi, i processi realizzati davanti giudici a volto coperto sono dichiarati non sono validi perché sono incompatibili con la Convenzione americana dei Diritti Umani. Inoltre, il Tribunale Costituzionale peruviano in quella stessa sentenza seguendo il criterio della Corte IDU nel caso Castillo Petruzzi, dichiara incostituzionali i processi davanti ai tribunali militari segnalando che " quando la giustizia militare assume competenza su un fatto che deve conoscere la giustizia civile, si vede affetto il diritto al giudice naturale e a fortiori, il giusto processo.

Nello stesso anno, il governo peruviano ordino l’annullamento dei tribunali formati dai giudici a viso coperto modificando 400 processi per terrorismo ordinando nuovi processi davanti giudici civili. Questa misura non ha raggiunto purtroppo ai processi a carico dei cittadini cileni i quali sono stati giudicati secondo la sentenza 52 della Corte che aveva ordinato un nuovo processo che sia giusto.

Purtroppo, nel 2003 in un nuovo processo, Castillo Petruzzi fu condannato a 23 anni di reclusione per "terrorismo in contro lo Stato peruviano" . Lui si trova ancora (2014) in

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carcere senza diritto a benefici penitenziari nonostante aver compiuto i due terzi della pena e sarà rilasciato nel 2016. La Corte IDU già nell'anno 1999 aveva dettato la sentenza di risarcimento e per ultimo nel 2011, la Corte IDU emette il provvedimento di esecuzione della sentenza con alcune osservazioni 209

5.caso DURAND Y UGARTE: Il 18 giugno del 1986 al prodursi l'ammutinamento nella isola carcere "El Fronton", navi di guerra della Marina, spararono distruggendo il carcere occasionando la morte di numerosi reclusi per schiacciamento. All'interno della carcere c'erano Norberto Durand Ugarte e Gabriel Pablo Ugarte Rivera, due persone dichiarate innocenti delle imputazioni addite a loro, un anno dopo il loro decesso, dal Sesto Tribunale Penale di Lima. 210.

La Commissione presentò la denuncia contro lo Stato peruviano davanti alla Corte IDU, e lo Stato peruviano propone sette eccezioni preliminari essendo respinte tutte . La sentenza principale segnala che lo Stato peruviano violò gli articoli 1.1 y 2, 7 comma 1 , 5 e 6 (diritto alla libertà personale) , 8 comma 1 (garanzie giudiziali di essere ascoltato da un giudice competente dentro di un termine ragionevole) e 25 comma 1 (protezione giudiziaria attraverso la possibilità di presentare ad esempio un ricorso di habeas corpus ) della Convenzione Interamericana di diritti umani. La Corte segnala che lo Stato sta obbligato a fare tutto gli sforzi per ubicare e identificare i resti delle vittime e consegnarli ai loro parenti e inoltre indagare sui fatti e sanzionare ai responsabili. Lo stato peruviano sta obbligato a pagare gli indennizzi ai parenti delle vittime. Posteriormente la Corte emesse la sentenza di risarcimento e costi. Per vigilare e controllare il esecuzione delle sentenze, la Corte IDU si ha pronunciato perfino 3 volte.

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http://www.tc.gob.pe/corte_interamericana/seriec_59_esp.pdf 210

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IL MASSACRO NELLA ISOLA- CARCERE "EL FRONTON" (18.06.1986) 124 VITTIME

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6.caso CANTORAL BENAVIDES: Il 6 de febbraio del 1993, Luis Alberto Cantoral Benavides fu detenuto arbitrariamente da agenti della Polizia. Durante la sua detenzione fu torturato con lo scopo di ottenere la sua confessione. Fu giudicato ante il tribunale militare per delitto di tradimento alla patria, essendo esposto alla gogna pubblica. Fu sentenziato da un tribunale collegiato con il viso coperto, per reato di terrorismo e rimasse in carcere fino 1997 quando chiese l'indulto.. Purtroppo fu confuso con il suo fratello gemello che si chiama anche lui, essendo rilasciato lui, che avrebbe dovuto compiere la pena i 25 anni . La Commissione interamericana presentò ante la Corte una domanda a favore di Cantoral Benavides e lo stato peruviano, in risposta presentò 7 eccezioni preliminari, le quale furono respinte dalla Corte. Queste eccezioni si riferivano alla presunta mancanza di esaurimento della giurisdizione interna e al termine scaduto per presentare petizioni.. La sentenza principale della Corte IDU determinò che lo stato peruviano aveva violato nel confronto di Cantoral gli articoli 5 (integrità personale) 7 (diritto alla liberta personale), l'articolo 8 o delle garanzie giudiziali che nel suo comma 2 segnala la "presunzione dell'innocenza"(è dovere dello Stato l'onus

probandi della colpevolezza dell'imputato e non lui chi deva dare prova della sua innocenza) e

nel suo comma 3 si riferisci al valore della confessione, l'articolo 9 che impone il principio di legalità e di retroattività e 'art. 25 comma 1 o diritto alla protezione giudiziaria inoltre gli articoli 2, 6, 8 della Convenzione americana per prevenire e sanzionare la Tortura . La Corte IDU dettò sentenza di riparazione e ha realizzato sei udienze di esecuzione o controllo della esecuzione della sentenza emettendo il documento corrispondente per ognuna.

8. caso FRATELLI GOMEZ PAQUIYAURI: Il 21 giugno 1991, i fratelli minorenni

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