• Non ci sono risultati.

Classificazione delle alterazioni neoplastiche

Le neoplasie epatiche in base alla componente cellulare da cui originano vengono divise in: 1. Neoplasie epatocellulari inclusa l’iperplasia nodulare

2. Neoplasia colangiocellulare

3. Neoplasia vascolare e mesenchimale primaria 4. Neoplasie metastatiche

NEOPLASIE EPATOCELLULARI Iperplasia nodulare

L’iperplasia nodulare rappresenta un processo rigenerativo cronico a carico del fegato ed è un rilievo piuttosto comune nei cani di età superiore ai 10 anni. I noduli, generalmente multipli e diffusi, hanno dimensioni che vanno da 0,2cm a 3cm di diametro. Microscopicamente appaiono noduli acapsulati con una doppia filiera di epatociti ben differenziati, gli spazi portali possono essere compresi all’interno o essere presenti alla periferia a seconda della dimensione e dall’origine all’interno del lobulo dei noduli stessi. Caratteristica distintiva dell’iperplasia nodulare rispetto a processi cirrotici è il mantenimento dell’architettura lobulare, tuttavia in conseguenza delle dimensioni dei noduli possono comparire fenomeni degenerativi a carico del parenchima adiacente a causa dell’effetto compressivo esercitato sullo stesso. ( Charles JA, Cullen JM 2006)

Adenoma epatocellulare

L’adenoma epatocellulare è uno dei tumori epiteliali benigni del fegato e risulta poco frequente sia nel cane che nel gatto. Esso tende ad avere una crescita espansiva senza infiltrare le strutture adiacenti, tuttavia potendo raggiungere dimensioni importanti, l’adenoma può causare fenomeni compressivi e una sintomatologia addominale.( Marconato, Rossi 2012)

Strutturalmente è caratterizzato da neoformazioni generalmente non capsulate prive di spazi portali e dotti biliari. I noduli sono costituiti da trabecole di epatociti ben differenziati, suddivisi da

macrovescicolare, degenerazioni vacuolari di tipo misto, emopoiesi extramidollare, e macrofagi contenenti pigmenti di emosiderina. ( Charles JA, Cullen JM 2006)

Carcinoma epatocellulare

L’epatocarcinoma rappresenta il tumore primitivo epatico più frequente nel cane. Contrariamente a quanto avviene nell’uomo, in cui sono stati dimostrati numeri fattori di rischio ( tra cui virus dell’epatite B, cirrosi, umo, ingestione di aflatossine) negli animali domestici non è ancora stata identificata alcuna eziologia certa.

Il carcinoma epatocellulare si può presentare in forma massiva, in cui è presente un'unica massa ( è la forma più comune), nodulare in cui sono presenti più noduli dispersi in vari lobi, e in forma diffusa in cui il tumore si sviluppa in modo infiltrativo all’interno del parenchima senza costituire noduli distinti. Il tasso di metastatizzazione è piuttosto basso ( 0-37%) per la forma massiva mentre risulta elevato ( 93- 100%) nelle forme nodulare e diffusa.

Il quadro citologico in corso di epatocarcinoma varia a seconda della differenziazione della neoplasia, in caso di carcinoma ben differenziato le cellule sono spesso indistinguibili da quelle presenti in corso di adenocarcinoma ed iperplasia nodulare. In caso di neoplasie meno differenziate e più aggressive gli epatociti sono più anaplastici e manifestano gravi caratteri di atipia. (Marconato, Rossi 2012)

NEOPLASIE COLANGIO CELLULARI Adenoma biliare

L’adenoma bilare o o colangioma è una rara neoplasia benigna che solitamente non si accompagna ad alcuna sintomatologia. Istologicamente sono caratterizzati da dotti biliari dilatati talvolta formanti strutture cistiche, con epitelio biliare ben differenziato e a crescita espansiva. La principale diagnosi differenziale va svolta con le formazioni cistiche congenite uniloculari o multiloculari. ( Charles JA, Cullen JM 2006)

Risulta importante segnalare che nel gatto il colangioma può rappresentare una lesione precancerosa ed avere un evo0luzione maligna. (Marconato, Rossi 2012)

Carcinoma colangiocellulare

Il colangiocarcinoma è il tumore primitivo epatico secondo in ordine di frequenza ritrovabile nel cane. Esso può originare sia da strutture biliari intraepatiche sia da quelle extraepatiche compresa la colecisti. Sono descritte sia una forma massiva sia la forma nodulare che rappresenta anche l’evenienza più frequente. Il comportamento biologico è molto aggressivo, con elevato potere metastatico e crescita rapida (Marconato, Rossi 2012).

Microscopicamente presentano un pattern papillare, acinari o duttali e sono accompagnati, spesso, da severa fibrosi. Le cellule presentano marcato pleiomorfismo ed è facile il riscontro d numerose mitosi . i margini della lesione risultano frequentemente infiltrati da cellule neoplastiche, a sottolineare l’elevato potere infiltrativo del tumore. ( Charles JA, Cullen JM 2006)

NEOPLASIE MESENCHIMALI E VASOLARI PRIMARI

I tumori primari mesenchmali e vascolari splenici, ad esclusione dell’emangiosarcoma sono molto rari nel cani. Istologicamente sono appaiono con le stesse caratteristiche riscontrabile negli altri siti corporei maggiormente colpiti.

Emangiosarcoma

L’emangiosarcoma è un tumore maligno che origina dall’endotelio vascolare e si manifestano con più frequenza ei soggetti anziani. L’emangiosarcoma epatico rappresenta circa il 5% di tutti gli emangiosarcomi e possiede un comportamento biologico molto aggressivo con frequente disseminazione metastatica già nelle prime fasi della malattia. (C. Couto 2010).

La diagnosi istologica spesso risulta facile essendo caratterizzato da cellule mesenchimali atipiche organizzate a formare irregolari canali vascolari, con presenza di aree paucicellulari del tutto simile ad ematomi. Lecellule neoplastiche endoteliali poggiano su una sottile impalcatura di fibre collagene che vanno a delimitare in maniera incompleta lacune vascolari. Citologicamente le cellule hanno forma fusato ovoidale, con aumentato volume nucleare ,; le mitosi sono frequenti. (Marconato Rossi 2012)

NEOPLASIE EMATOPOIETICHE

Il fagato costituisce una sede frequente per l’insorgenza di neoplasie ematopoietiche e tra queste è sicuramente più comune il linfoma. Esso generalmente deriva da una forma multicentrica e solo occasionalmente il fegato rappresenta la sede primitiva di insorgenza. Il linfoma mostra un particolare coinvolgimento degli spazi potali e del tessuto connettivo perivenoso. ( Charles JA, Cullen JM 2006)

CARCINOIDE EPATOBILIRE

Appartiene alla categoria dei tumori neuroendocrini e nella maggior parte dei casi si presenta sotto forma di lesioni nodulari multiple e diffuse con possibile coinvolgimento del dotto extraepatico e della cistifellea.

Istologicamente è caratterizzato da cellule organizzate in rosette o cordoni, e appaiono con un alto rapporto nucleo-citoplasma,quest’ultimo appare chiaro o granuloso. La diagnosi istologica si basa sulla colorazione delle cellule tumorali con specifici marcatori per le cellule neuroendocrine o dalla presenza di granuli neosecretori. L’origine presunta pare essere quella dalla cellule neuroendocrine dell’epitelio biliare me è possibile l’origine da cellule progenitrici epatiche . ( Charles JA, Cullen JM 2006)

NEOPLASIE METASTATICHE

Il fegato è sede frequente d’impianto metastatico tant’è che i tumori secondari sono più frequenti di quelli primitivi e possono originare da numerosi altri organi. Generalmente si presentano come foci multiple e le caratteristiche istologiche sono comparabili a quelle del tumore primario da cui originano. (Marconato Rossi 2012)