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GENERALITÀ

Il sito Cogoleto - Stoppani è costituito da due comuni (Arenzano, Cogoleto), ha una estensione pari 44,91 km2

e una popolazione residente complessiva di 20.729 unità (Uomini = 9.845, Donne = 10.7884), al Censimento 2011. Il decreto di perimetrazione del sito elenca la presenza di un impianto per la produzione del bicromato di sodio e una discarica.

Il tasso di occupazione (occupati/residenti di età ≥ 15 anni) al Censimento Istat 2011 risulta pari al 53,2% negli uomini e 38,6% nelle donne, con un totale di occupati pari rispettivamente a 4.599 e 3.730. Nella Tabella 33 sono riportati i dati occupazionali per settore.

Tabella 33 Occupati per settore economico e genere*

Uomini Donne

N % N %

Agricoltura, silvicoltura e pesca (A) 99 2,2 60 1,6 Totale industria (B - F) 1.398 30,4 294 7,9 Commercio, alberghi e ristoranti (G, I) 948 20,6 1.075 28,8 Trasporto, magazzinaggio, servizi di informazione e comunicazione (H, J) 600 13,0 185 5,0 Attività finanziarie e assicurative, attività immobiliari, attività professionali, scientifiche

e tecniche, noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese (K - N) 707 15,4 570 15,3 Altre attività (O - U) 847 18,4 1.546 41,4

Totale 4.599 100,0 3.730 100,0

Figura 44 Distribuzione degli addetti delle unità locali per attività economica delle imprese, entrambi i generi. SIN Cogoleto - Stoppani: totale addetti = 5.200 (Censimento Istat Industria e Servizi 2011) 3 0 8 112 517 1.452 265 691 41 109 122 249 114 38 164 72 135 1.108 108 21 179 157 13 0 49 39 465 2 23 52 A - Agricoltura, silvicoltura e pesca

B - Estrazione minerali D - Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata E - Acqua, reti fognarie, rifiuti e risanamento F - Costruzioni G - Commercio/riparazione di autoveicoli e motocicli H - Trasporto e magazzinaggio I - Servizi di alloggio e di ristorazione J - Servizi di informazione e comunicazione K - Attività finanziarie e assicurative L - Attività immobiliari M - Attività professionali, scientifiche e tecniche N - Noleggio, agenzie di viaggio, supporto alle imprese P - Istruzione Q - Sanità e assistenza sociale R - Attività artistiche, sportive, intrattenimento S - Altre attività di servizi C - Attività manifatturiere Alimenti, bevande e tabacco Tessile, confezioni e pellame Legno, carta e stampa Chimica/gomma e materie plastiche Altri prodotti lavoraz. minerali non metalliferi Metallurgia Prodotti in metallo (escl. macchinari e attrezzature) Macchinari e atrezzature Mezzi di trasporto Mobili Altre industrie Riparazione/installazione macchine e apparecchiature

0 1.000 2.000 3.000 4.000

La distribuzione degli occupati delle unità locali delle imprese nei comuni del SIN come rilevata al Censimento Industria e Servizi del 2011 è descritta in Figura 44. Dal confronto con i dati dei precedenti Censimenti Istat Industria e Servizi si rileva una riduzione del numero di occupati nel comparto manifatturiero specie tra gli anni ’80 e ’90 del secolo scorso, ma soprattutto un cambiamento del peso dei diversi settori al suo interno. Si è infatti assistito a un ridimensionamento soprattutto a carico dell’industria metallurgica, dell’industria chimica, petrolchimica, della gomma e delle materie plastiche e dell’industria metalmeccanica (fabbricazione di macchinari e apparecchiature) che al censimento 1971 occupavano rispettivamente il 15,8%, il 11,8% di e il 5,1% tutti gli addetti della imprese, solo in parte compensati dall’aumento di occupati nel settore della fabbricazione di mezzi di trasporto.

RISULTATI STUDI PRECEDENTI Mortalità

Nell’ambito dello studio SENTIERI, per l’analisi dei dati dei decessi per causa, per il periodo 1995 - 2002, sono stati osservati eccessi di mortalità, solo nella popolazione femminile, per malattie dell’apparato genitourinario e per asma (quest’ultimo eccesso basato su 6 casi) [2]. Il successivo aggiornamento al periodo 2003 - 2010 ha confermato l’eccesso nelle donne per le malattie dell’apparato genitourinario nel complesso e in particolare per insufficienza renale ed evidenziato negli uomini eccessi di mortalità per tumore maligno del colon-retto, tumore del rene e cirrosi epatica [3].

Incidenza oncologica

Lo studio SENTIERI sull’incidenza oncologica nel periodo 1996 - 2004 ha evidenziato un eccesso di leucemia mieloide in entrambi i generi; inoltre negli uomini si sono osservati eccessi di mesotelioma pleurico, tumori vescicali ed encefalici, nelle donne di sarcomi dei tessuti molli e di tumori dei tessuti molli in generale [3]. Ricoveri

Lo studio SENTIERI sui ricoveri ospedalieri nel periodo 2005 - 2010 ha evidenziato tra gli uomini eccessi di ricoverati per tumore della vescica e del rene, e tra le donne per tumori maligni della cute non-melanoma e per malattie del sistema nervoso [3].

Incidenza del mesotelioma maligno (SENTIERI-ReNaM)

Nell’ambito dell’analisi dei casi di mesotelioma rilevati dal Registro nazionale dei mesoteliomi e dello studio collaborativo SENTIERI-ReNaM, nel periodo 2000 - 2011 sono stati registrati 17 casi, di cui 10 con esposizione professionale, attribuibile prevalentemente ai settori dei trasporti marittimi, dell’industria metallurgica, della fabbricazione di prodotti in metallo e dell’edilizia [4].

RISULTATI MALATTIE PROFESSIONALI

I casi di malattia professionale riconosciuti nel periodo 2010 - 2014 nei residenti nel sito Cogoleto-Stoppani, sono 16 (11 fra gli uomini, 5 fra le donne). Nelle Figure 45 e 46 sono riportate, rispettivamente per gli uomini

Figura 45 Distribuzione per classe ICD-X dei casi riconosciuti di malattie professionali (più frequenti) nel SIN Cogoleto - Stoppani e corrispondenti frequenze nella macroarea di riferimento. Uomini

Figura 46 Distribuzione per classe ICD-X dei casi riconosciuti di malattie professionali (più frequenti) nel SIN Cogoleto - Stoppani e corrispondenti frequenze nella macroarea di riferimento. Donne

e per le donne, le percentuali di malattie professionali riconosciute nel SIN in esame, relativamente alle malattie professionali più frequenti in tale sito, e, per confronto, le analoghe percentuali registrate nella macroarea di riferimento (Nord-Ovest). Dall’analisi descrittiva delle frequenze emergono alcune malattie professionali molto più frequenti nel SIN rispetto alla macroarea. In particolare negli uomini si possono

33,4% 5,4% 34,7% 1,0% 25,5% 20,0% 20,0% 20,0% 40,0% 0,0% 5,0% 10,0% 15,0% 20,0% 25,0% 30,0% 35,0% 40,0% 45,0% Altro Dermatite ed eczema Disturbi dei tessuti molli Malattie croniche delle basse vie respiratorie Disturbi dei nervi, delle radici nervose e dei plessi nervosi

Donne COS Nord-Ovest 63,0% 11,9% 19,8% 5,3% 27,3% 18,2% 27,3% 27,3% 0,0% 10,0% 20,0% 30,0% 40,0% 50,0% 60,0% 70,0% Altro Tumore maligno di tessuto mesoteliale e dei tessuti molli

Dorsopatie Tumori maligni dell'apparato respiratorio e degli organi

intratoracici

Uomini

* Nel totale sono compresi i casi di malattie professionali che non danno luogo a eccessi o difetti statisticamente significativi e i casi ancora da determinare.

Tabella 34 Rapporti standardizzati di incidenza e relativi intervalli di confidenza per i casi di malattie professionali riconosciuti nel SIN per genere. Eccessi e difetti statisticamente significativi (p < 0,05)

Codice

ICD-X Classe ICD-X

Uomini Donne

N SIR IC 95%inf IC 95% sup N SIR IC 95%inf IC 95% sup

C30-C39 Tumori maligni dell’apparato respiratorio e degli organi intratoracici

3 342,39 110,43 1.061,63 J40-J47 Malattie croniche delle basse vie

respiratorie < 3 2.835,05 399,34 2.0126,91

Totale* 11 5

notare percentuali maggiori per i Tumori maligni dell’apparato respiratorio e degli organi intratoracici (il 27% nel SIN contro il 5% nella macroarea), le Dorsopatie (27% contro 20%) e il Tumore maligno di tessuto mesoteliale e dei tessuti molli (18% contro 12%). Nelle donne si osservano percentuali maggiori per i Disturbi dei nervi, delle radici nervose e dei plessi nervosi (40% contro 25%), per le Malattie croniche delle basse vie

respiratorie (20% contro 1%) e per le Dermatiti ed eczema (20% contro 5%).Queste differenze sono state in

parte confermate dall’analisi dei rapporti standardizzati di incidenza (Tabella 34).

Nello specifico negli uomini, per il periodo considerato, sono stati riconosciuti 3 casi di Tumori maligni dell’apparato respiratorio e degli organi intratoracici che risultano essere in eccesso statisticamente significativo (SIR = 342) rispetto ai casi attesi nella macroarea di riferimento. Nelle donne l’unico eccesso riguarda le Malattie croniche delle basse vie respiratorie (SIR = 2.835).

Tutte le malattie professionali afferiscono alla gestione assicurativa Inail dell’Industria e Servizi (100%). In particolare per i settori di attività economica dei Servizi si rileva che, al netto dei casi non determinati, la maggior parte delle malattie professionali si concentra nelle attività del Commercio all’ingrosso e al dettaglio, Riparazione di autoveicoli e motocicli (29%) e del Trasporto e magazzinaggio (29%). Per quanto riguarda i principali agenti causali, le malattie professionali dei residenti nel SIN sono principalmente attribuite a: Fibre di amianto (N = 6) e ad Attrito e sfregamento (N = 6).

STUDI EPIDEMIOLOGICI ANALITICI DISPONIBILI SUL SIN COGOLETO - STOPPANI

Nel sito ha operato dagli inizi del novecento fino alla chiusura definitiva nel 2003 un’azienda chimica che produceva composti del cromo, prevalentemente in forma esavalente. Tale azienda ha determinato una contaminazione da metalli pesanti a livello di diverse matrici ambientali, come documentato da uno studio effettuato dal Cnr e da Arpa [84]. Uno studio di coorte relativo ai lavoratori della suddetta azienda ha mostrato un eccesso di mortalità per tumori polmonari, in particolare fra i soggetti più esposti a composti del cromo esavalente, nonché per tumore della laringe e della pleura [85].

DISCUSSIONE

Pur considerando il ridotto numero complessivo di malattie professionali riconosciute in lavoratori residenti nel SIN per il periodo in studio, i risultati di questo studio suggeriscono un eccesso di tumori dell’apparato respiratorio di origine professionale negli uomini rispetto all’atteso nella macroarea di appartenenza. Tali casi in eccesso sono attribuiti a esposizione ad amianto, al pari dei casi riconosciuti di mesotelioma maligno, per i quali non si dimostra peraltro un eccesso statisticamente significativo, a fronte di un eccesso di rischio di mesotelioma pleurico evidenziato in precedenti studi di popolazione [3]. Un’esposizione significativa ad amianto sembrerebbe essere occorsa nello stabilimento di produzione di cromati di Cogoleto, all’interno del quale le lavorazioni a caldo comportavano la presenza di una gran quantità di materiali contenenti amianto di tipo friabile, come peraltro confermato dall’evidenza epidemiologica di eccessi di morte per tumore della pleura, del polmone e della laringe nei lavoratori di questa azienda [85]. Non si può peraltro escludere che l’esposizione ad amianto sia occorsa in altri settori produttivi presenti nel polo industriale di Genova e che occupavano un numero rilevante di addetti nell’area, specie in passato, fra i quali la metallurgia [86], in accordo a quanto emerso dall’analisi dei dati del ReNaM [4].

L’eccesso di riconoscimenti di malattie croniche delle basse vie respiratorie rilevabile nelle donne è basato su un singolo caso e necessita pertanto ulteriori conferme, anche a fronte di un gran numero di agenti causali potenzialmente responsabili.