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GENERALITÀ

Il sito Laguna di Grado e Marano è costituito da 6 comuni (Carlino, Cervignano del Friuli, Marano Lagunare,

San Giorgio di Nogaro, Terzo d’Aquileia, Torviscosa), ha un’estensione pari a 251,33 km2 e una popolazione

residente complessiva di 31.693 unità (Uomini = 15.502, Donne = 16.191) al Censimento 2011. Il decreto di perimetrazione del sito elenca la presenza di un’area portuale e di uno stabilimento per la produzione di cellulosa.

Il tasso di occupazione (occupati/residenti di età ≥15 anni) al Censimento Istat 2011 risulta pari al 57,1% negli uomini e 38,1% nelle donne, con un totale di occupati pari rispettivamente a 7.665 e 5.436. Nella Tabella 47 sono riportati i dati occupazionali per settore.

Tabella 47 Occupati per settore economico e genere*

Uomini Donne

N % N %

Agricoltura, silvicoltura e pesca (A) 564 7,4 203 3,7 Totale industria (B - F) 3.572 46,6 747 13,7 Commercio, alberghi e ristoranti (G, I) 994 13,0 1.557 28,6 Trasporto, magazzinaggio, servizi di informazione e comunicazione (H, J) 713 9,3 182 3,3 Attività finanziarie e assicurative, attività immobiliari, attività professionali, scientifiche

e tecniche, noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese (K - N) 661 8,6 574 10,6 Altre attività (O - U) 1.161 15,1 2.173 40,0

Totale 7.665 100,0 5.436 100,0

Figura 62 Distribuzione degli addetti delle unità locali per attività economica delle imprese, entrambi i generi. SIN Laguna di Grado e Marano: totale addetti = 9.313 (Censimento Istat Industria e Servizi 2011)

La distribuzione degli occupati delle unità locali delle imprese nei comuni del SIN come rilevata al Censimento Industria e Servizi del 2011 è descritta in Figura 62. Dal confronto con i precedenti Censimenti Istat Industria e Servizi si rileva che a partire dagli anni settanta del novecento si è ridotta l’occupazione nel comparto manifatturiero, che occupava nel 1971 il 51,8% del totale degli addetti delle imprese, prevalentemente nel settore dell’industria chimica (19,2%) e tessile (12,7%).

378 0 47 56 738 1.775 905 632 98 242 109 458 283 25 234 54 278 3.001 199 33 44 886 275 399 569 245 46 57 24 224 A - Agricoltura, silvicoltura e pesca

B - Estrazione minerali D - Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata E - Acqua, reti fognarie, rifiuti e risanamento F - Costruzioni G - Commercio/riparazione di autoveicoli e motocicli H - Trasporto e magazzinaggio I - Servizi di alloggio e di ristorazione J - Servizi di informazione e comunicazione K - Attività finanziarie e assicurative L - Attività immobiliari M - Attività professionali, scientifiche e tecniche N - Noleggio, agenzie di viaggio, supporto alle imprese P - Istruzione Q - Sanità e assistenza sociale R - Attività artistiche, sportive, intrattenimento S - Altre attività di servizi C - Attività manifatturiere Alimenti, bevande e tabacco Tessile, confezioni e pellame Legno, carta e stampa Chimica/gomma e materie plastiche Altri prodotti lavoraz. minerali non metalliferi Metallurgia Prodotti in metallo (escl. macchinari e attrezzature) Macchinari e atrezzature Mezzi di trasporto Mobili Altre industrie Riparazione/installazione macchine e apparecchiature

0 2.000 4.000 6.000 8.000

RISULTATI STUDI PRECEDENTI Mortalità

Nell’ambito dello studio SENTIERI, per l’analisi dei dati dei decessi per causa, per il periodo 1995 - 2002, si osserva un eccesso della mortalità in entrambi i sessi per il tumore dello stomaco [2]. Il successivo aggiornamento al periodo 2003 - 2010 ha rilevato eccessi negli uomini per tumore del rene, per malattie del motoneurone e per sclerosi multipla. Nelle donne vi è un eccesso di mortalità per tumore maligno dello stomaco, per le demenze e per il morbo di Parkinson [3].

Incidenza oncologica

Lo studio SENTIERI sull’analisi dell’incidenza oncologica nel periodo 1996 - 2004 ha evidenziato in entrambi i generi un eccesso di incidenza del tumore della laringe. Tra i soli uomini, si rilevano eccessi per i mesoteliomi e per il tumore del testicolo. Tra le sole donne si evidenziano eccessi di rischio per il tumore dell’esofago, dello stomaco e per le leucemie sia nel complesso sia, in particolare, tra le mieloidi e mieloidi acute [3]. Ricoveri

Lo studio SENTIERI sui ricoveri ospedalieri nel periodo 2005 - 2010, ha evidenziato in entrambi i generi eccessi per i tumori maligni della cute non melanocitici e per le malattie ischemiche del cuore, in particolare per quelle acute, e per insufficienza cardiaca. Tra gli uomini si osserva un eccesso di ricoverati per asma, e tra le donne per tumori maligni dello stomaco e del colon-retto [3].

Incidenza del mesotelioma (SENTIERI-ReNaM)

Nell’ambito dell’analisi dei casi di mesotelioma rilevati dal Registro nazionale dei mesoteliomi e dello studio collaborativo SENTIERI-ReNaM, nel periodo 2000 - 2011 è stato evidenziato un eccesso di incidenza negli uomini (SIR = 197; IC90% = 129-301). In particolare sono stati registrati 17 casi di mesotelioma, di cui 14 con esposizione professionale attribuibile prevalentemente ai settori della fabbricazione di fibre sintetiche e artificiali, della fabbricazione di prodotti in metallo e dell’edilizia [4].

RISULTATI MALATTIE PROFESSIONALI

I casi di malattia professionale riconosciuti con anno di protocollo nel periodo 2010 - 2014, tra i soggetti residenti nel sito in esame, sono 91 (79 fra gli uomini, 12 fra le donne).

Nelle Figure 63 e 64 sono riportate, rispettivamente per gli uomini e per le donne, le percentuali relative ai casi riconosciuti di malattie professionali più frequenti nel SIN e le rispettive percentuali delle stesse malattie professionali nella macroarea di riferimento (Nord-Est). Dall’analisi descrittiva delle frequenze emergono alcune malattie professionali molto più frequenti nel SIN rispetto alla macroarea. In particolare negli uomini si possono notare percentuali maggiori per le Malattie dell’orecchio interno (il 30% nel SIN contro il 16% nella macroarea), le Altre malattie della pleura (20% contro 5%), i Tumori maligni dell’apparato respiratorio e degli organi intratoracici (11% contro 3%) e il Tumore maligno di tessuto mesoteliale e dei tessuti molli (6% contro 4%). Nelle donne le stesse risultano maggiori per le Dorsopatie (33% rispetto al 19%).

Figura 63 Distribuzione casi riconosciuti di malattie professionali più frequenti nel SIN Laguna di Grado e Marano e le rispettive percentuali delle stesse malattie professionali nella macroarea di riferimento. Uomini

Queste differenze sono state in parte confermate dall’analisi dei rapporti standardizzati di incidenza (Tabella 48). Nello specifico tra gli uomini, per il periodo considerato, sono stati riconosciuti 24 casi di Malattie dell’orecchio interno, che risultano essere in eccesso statistico significativo (SIR = 289) rispetto ai casi attesi nella macroarea di riferimento, Altre malattie della pleura (SIR = 624), Tumori maligni dell’apparato respiratorio e degli organi intratoracici (SIR = 631), Tumori maligni dell’apparato urinario (SIR = 1.921). Nelle donne invece non si riscontrano malattie con eccesso statistico significativo rispetto ai casi attesi nella macroarea.

La maggioranza delle malattie professionali riguarda la gestione assicurativa Inail dell’Industria e Servizi (88%), la restante parte riguarda l’Agricoltura e in piccola parte i Medici radiologi. In particolare per i settori di attività economica si rileva che, al netto dei casi non determinati, la maggior parte delle malattie professionali si concentra nelle Attività manifatturiere (60%) di cui il 38% nella Fabbricazione dei prodotti chimici e il 19% nella Fabbricazione di altri mezzi di trasporto.

Per quanto riguarda i principali agenti causali, le malattie professionali nei residenti nel SIN sono principalmente attribuite, in ordine di frequenza, a Fibre di amianto (30 casi) e Vibrazioni (29 di cui 24 da rumore), mentre sono marginali Lavoro ripetitivo (N = 12) e Sollevamento di un carico (N = 12).

18,7% 4,0% 28,2% 2,5% 26,6% 4,5% 15,5% 6,3% 7,6% 11,4% 13,9% 20,3% 30,4% 0,0% 5,0% 10,0% 15,0% 20,0% 25,0% 30,0% 35,0% Altro Tumore maligno di tessuto mesoteliale e dei tessuti

molli

Disturbi dei tessuti molli Tumori maligni dell'apparato respiratorio e degli organi

intratoracici

Dorsopatie Altre malattie della pleura Malattie dell'orecchio interno

Uomini

Figura 64 Distribuzione casi riconosciuti di malattie professionali più frequenti nel SIN Laguna di Grado e Marano e le rispettive percentuali delle stesse malattie professionali nella macroarea di riferimento. Donne

* Nel totale sono compresi i casi di malattie professionali che non danno luogo a eccessi o difetti statisticamente significativi e i casi ancora da determinare.

Tabella 48 Rapporti standardizzati di incidenza e relativi intervalli di confidenza per i casi di malattie professionali riconosciuti nel SIN per genere. Eccessi e difetti statisticamente significativi (p < 0,05)

Codice

ICD-X Classe ICD-X

Uomini

N SIR IC 95% inf IC 95% sup

C30-C39 Tumori maligni dell’apparato respiratorio e degli organi

intratoracici 9 631,55 328,60 1.213,80 C64-C68 Tumori maligni dell’apparato urinario < 3 1.921,82 480,63 7.684,49 H80-H83 Malattie dell'orecchio interno 24 289,29 193,90 431,61 J90-J94 Altre malattie della pleura 16 624,37 382,50 1.019,16 M60-M79 Disturbi dei tessuti molli 6 39,86 17,91 88,73

Totale* 79

STUDI EPIDEMIOLOGICI ANALITICI DISPONIBILI SUL SIN LAGUNA DI GRADO E MARANO

Uno studio geografico condotto in cinque dei sei comuni del SIN nel periodo 1997 - 2001 ha evidenziato eccessi di mortalità per tumore polmonare e tumore gastrico negli uomini e per tumore dell’ovaio nelle donne, con un trend in crescita in quest’ultimo caso nel periodo 1981 - 2001 [105]. Tali eccessi potrebbero essere spiegati dalla presenza di un inquinamento ambientale cumulativo da metalli pesanti (piombo,

7,7% 25,3% 18,5% 48,6% 25,0% 33,3% 41,7% 0,0% 10,0% 20,0% 30,0% 40,0% 50,0% 60,0% Altro Disturbi dei nervi, delle radici nervose e dei plessi

nervosi

Dorsopatie Disturbi dei tessuti molli

Donne

arsenico, cadmio e mercurio) e da pesticidi nel bacino scolante della laguna dovuto agli scarichi industriali e agricoli [105-108].

Nell’area, inizialmente a vocazione agricola, si sono insediate e hanno operato diverse aziende siderurgiche e chimiche. In particolare la città di Torviscosa è sorta e si è sviluppata intorno al 1940 in corrispondenza di un polo chimico per la produzione delle fibre tessili artificiali dalla lavorazione della cellulosa. Non sono disponibili a oggi studi di coorte sulle aziende insistenti nel SIN.

DISCUSSIONE

L‘analisi delle malattie professionali denunciate nel periodo 2010 - 2014 e definite positivamente dall’Inail ha evidenziato, negli uomini residenti nel SIN, eccessi di pleuropatie benigne e di tumori dell’apparato respiratorio attribuiti a esposizione lavorativa ad amianto. Il settore principalmente coinvolto è risultato il settore dell’industria chimica, comprendente quello della fabbricazione di fibre sintetiche e artificiali, in linea con quanto riportato dallo studio SENTIERI-ReNaM relativamente ai mesoteliomi maligni registrati nel SIN [4]. Sebbene non sia confermato l’eccesso di incidenza di mesotelioma emerso in studi precedenti [3,4], i nostri risultati supportano il ruolo di fattori di rischio occupazionali nel determinare l’eccesso di mortalità per tumore del polmone rilevato nella popolazione maschile residente [106]. Risulta pertanto di fondamentale importanza monitorare l’andamento nel tempo dei casi di malattie amianto-correlate nel SIN, attraverso le attività dei registri tumori di popolazione e del ReNaM da una parte e i flussi informativi sanitari e previdenziali dall’altra.

Il riscontro di un eccesso di riconoscimenti di tumori delle vie urinarie, sebbene basato su un numero esiguo di casi, può essere verosimilmente ricondotto a esposizione professionale ad agenti cancerogeni in aziende manifatturiere, principalmente nel settore della chimica e della lavorazione dei metalli, ampiamente presenti nell’area, specie in passato. Non sono emersi peraltro in questo studio eccessi di tumori dell’apparato digerente né del sistema emolinfopoietico, rilevati invece nella popolazione generale residente [2,3]. Un approfondimento a livello locale potrebbe essere utile per l‘individuazione di specifici settori a rischio o di eventuali cluster aziendali.

Esposizioni in diversi settori industriali, compreso quello delle costruzioni, hanno verosimilmente contribuito a determinare l’eccesso di ipoacusie da rumore riconosciute nei lavoratori residenti nel SIN rispetto alla macroarea, in linea con il quadro di occupazione della popolazione maschile residente.