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STUDI EPIDEMIOLOGICI ANALITICI DISPONIBILI SUL SIN LITORALE DOMIZIO-FLEGREO E AGRO AVERSANO Uno studio geografico che ha interessato tre comuni del SIN (Giugliano in Campania, Qualiano e Villaricca)

LITORALE DOMIZIO-FLEGREO E AGRO AVERSANO (LDF)

STUDI EPIDEMIOLOGICI ANALITICI DISPONIBILI SUL SIN LITORALE DOMIZIO-FLEGREO E AGRO AVERSANO Uno studio geografico che ha interessato tre comuni del SIN (Giugliano in Campania, Qualiano e Villaricca)

ha evidenziato eccessi di mortalità, nel periodo 1986 - 2000, per malattie circolatorie in entrambi i generi rispetto al riferimento regionale; eccessi sono stati rilevati in questi comuni anche per tumore della laringe, del polmone, della pleura e del fegato [109]. Tutti i 77 comuni del SIN risultano inclusi tra i 196 comuni delle province di Napoli e Caserta oggetto di studi geografici sull’impatto sanitario dei rifiuti. In particolare

in un’analisi dei cluster spaziali della mortalità nel periodo 1994 - 2001 alcuni comuni del SIN hanno contribuito a cluster con eccessi di mortalità per il tumore polmonare, epatico e gastrico, del rene e della vescica [110]. L’analisi di correlazione tra la mortalità e l’esposizione a rifiuti, corretta per deprivazione socioeconomica, ha mostrato un trend di rischio in eccesso all’aumentare del valore dell’indicatore di esposizione a rifiuti per la mortalità generale, per tutti i tumori e per tumore epatico in entrambi i generi, e per il tumore polmonare e dello stomaco nei soli uomini [17].

Una successiva analisi di cluster nei 196 comuni a rischio delle province di Napoli e Caserta ha rilevato 15 cluster significativi, di cui 11 includevano aree a elevata pressione per rifiuti, con incrementi di rischio di mortalità per diabete, malattie dell’apparato circolatorio, infarto miocardico acuto, malattie cerebrovascolari, dell’apparato respiratorio per le sole donne e, solo tra gli uomini, per malattie dell’apparato digerente e per cirrosi epatica [111]. Nell’intera area coperta dal Registro tumori (tra cui 19 dei comuni inseriti nel SIN) sono stati osservati tassi di prevalenza per infezione da HCV quattro volte più elevati del tasso medio nazionale [112].

Uno studio che ha analizzato la distribuzione di diversi istotipi di sarcomi dei tessuti molli per classi di età e genere nei 19 comuni non ha mostrato un’associazione con la residenza in prossimità di discariche e inceneritori illegali [113]. Una review degli studi più rilevanti che hanno analizzato la contaminazione chimica (soprattutto da diossine e policlorobifenili) e le informazioni sullo stato di salute della popolazione (dati di mortalità, incidenza tumorale) nelle zone a rischio della Campania ha peraltro riscontrato un’associazione statisticamente significativa tra esposizione a sostanze tossiche provenienti da discariche illegali e mortalità tumorale [114].

Recentemente è stato stimato il rischio di anomalie congenite nei siti contaminati coperti dai registri tumori, senza rilevare eccessi significativi per il SIN in esame [115].

Il territorio del SIN, individuato come tale sulla base della presenza di discariche, ha ospitato e ospita un gran numero di aziende industriali, appartenenti a pressoché tutti i settori, con un particolare sviluppo di quello metalmeccanico. Non sono peraltro disponibili a oggi studi analitici su nessuna delle aziende insistenti nel SIN.

DISCUSSIONE

Dall’analisi delle malattie professionali riconosciute nei residenti nel SIN emerge un numero considerevole di malattie amianto-correlate (due terzi circa del totale) ed eccessi significativi per placche pleuriche, pneumoconiosi e tumori dell’apparato respiratorio negli uomini rispetto all’atteso nella macroarea. Tali dati dimostrano un contributo ancora rilevante in termini di salute pubblica nel territorio del SIN delle esposizioni professionali ad amianto, supportando l’importanza di implementare la sorveglianza epidemiologica in tale ambito. Il settore di attività maggiormente coinvolto risulta quello della fabbricazione di mezzi di trasporto, in linea con risultati dello studio SENTIERI-ReNaM [4]. Nell’area sono state infatti attive, specie in passato, importanti aziende di fabbricazione e riparazione di rotabili ferroviari.

All’eccesso di tumori dell’apparato respiratorio possono aver contribuito in verità, esposizioni, oltre che ad amianto, ad altri cancerogeni per l’apparato respiratorio.

nell’area, sebbene non in eccesso rispetto all’atteso, e degli eccessi di tumori dell’apparato respiratorio, genitourinario e digerente rilevati in studi di mortalità e incidenza nella popolazione residente nel SIN [2,3,109] risulta di fondamentale importanza l’effettuazione di studi caso-controllo che permettano di valutare il ruolo di specifici fattori di rischio professionali nel determinismo del carico di malattie neoplastiche nell’area.

LIVORNO (LIV)

GENERALITÀ

Il sito Livorno è costituito da due comuni (Collesalvetti, Livorno), ha un’estensione pari a 213,71 km2 e una

popolazione residente complessiva di 173.759 unità (Uomini = 82.902, Donne = 90.857), al Censimento 2011. Il decreto di perimetrazione del sito elenca la presenza delle seguenti tipologie di impianti: raffinerie e area portuale.

Il tasso di occupazione (occupati/residenti di età ≥15 anni) al Censimento Istat 2011 risulta pari al 53,9% negli uomini e 38% nelle donne, con un totale di occupati pari rispettivamente a 38.680 e 30.618. Nella Tabella 51 sono riportati i dati occupazionali per settore.

Tabella 51 Occupati per settore economico e genere*

Uomini Donne

N % N %

Agricoltura, silvicoltura e pesca (A) 777 2,0 403 1,3 Totale industria (B - F) 11.790 30,5 2.595 8,5 Commercio, alberghi e ristoranti (G, I) 6.500 16,8 7.340 24,0 Trasporto, magazzinaggio, servizi di informazione e comunicazione (H, J) 6.246 16,1 2.127 6,9 Attività finanziarie e assicurative, attività immobiliari, attività professionali, scientifiche

e tecniche, noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese (K - N) 4.740 12,3 4.473 14,6 Altre attività (O - U) 8.627 22,3 13.680 44,7

Totale 38.680 100,0 30.618 100,0

Figura 68 Distribuzione degli addetti delle unità locali per attività economica delle imprese, entrambi i generi. SIN Livorno: totale addetti = 48.680 (Censimento Istat Industria e Servizi 2011) 139 510 232 926 3.697 10.777 7.291 3.176 956 1.723 1.235 3.563 4.063 246 1.184 663 1.414 6.885 778 105 392 606 325 56 1.121 391 1.874 44 192 1.001 A - Agricoltura, silvicoltura e pesca

B - Estrazione minerali D - Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata E - Acqua, reti fognarie, rifiuti e risanamento F - Costruzioni G - Commercio/riparazione di autoveicoli e motocicli H - Trasporto e magazzinaggio I - Servizi di alloggio e di ristorazione J - Servizi di informazione e comunicazione K - Attività finanziarie e assicurative L - Attività immobiliari M - Attività professionali, scientifiche e tecniche N - Noleggio, agenzie di viaggio, supporto alle imprese P - Istruzione Q - Sanità e assistenza sociale R - Attività artistiche, sportive, intrattenimento S - Altre attività di servizi C - Attività manifatturiere Alimenti, bevande e tabacco Tessile, confezioni e pellame Legno, carta e stampa Chimica/gomma e materie plastiche Altri prodotti lavoraz. minerali non metalliferi Metallurgia Prodotti in metallo (escl. macchinari e attrezzature) Macchinari e atrezzature Mezzi di trasporto Mobili Altre industrie Riparazione/installazione macchine e apparecchiature

0 2.000 4.000 6.000 8.000 10.000 12.000 14.000 16.000

La distribuzione degli occupati delle unità locali delle imprese nei comuni del SIN come rilevata al Censimento Industria e Servizi del 2011 è descritta in Figura 68. Dal confronto con i precedenti Censimenti Istat Industria e Servizi si evidenzia una riduzione a partire dagli anni ottanta del secolo scorso degli occupati, in termini sia assoluti che percentuali, del comparto manifatturiero (30% del totale addetti della imprese al Censimento 1981), che ha interessato prevalentemente i settori della chimica (raffineria), della fabbricazione di mezzi di trasporto (cantieristica navale), della lavorazione dei minerali non metalliferi (industria del vetro e della ceramica).

RISULTATI STUDI PRECEDENTI Mortalità

Nell’ambito dello studio SENTIERI, per l’analisi dei dati dei decessi per causa, per il periodo 1995 - 2002, si osserva un eccesso della mortalità, in entrambi i generi, per tumore del polmone e della pleura e per condizioni morbose di origine perinatale; nelle donne per malattie del sistema circolatorio e digerente e per tumore dell’ovaio [2].

Incidenza del mesotelioma (SENTIERI-ReNaM)

Nell’ambito dell’analisi dei casi di mesotelioma rilevati dal Registro nazionale dei mesoteliomi e dello studio collaborativo SENTIERI-ReNaM, nel periodo 2000 - 2011 sono stati evidenziati eccessi di incidenza sia negli uomini (SIR = 430; IC 90% : 365 - 502) sia nelle donne (SIR = 277; IC 90% :199 - 385). In particolare sono stati registrati 138 casi di mesotelioma, di cui 111 con esposizione professionale, attribuibile prevalentemente ai settori della cantieristica navale, dell’industria metalmeccanica (in particolare fabbricazione di parti e accessori per autoveicoli), dell’edilizia, delle attività portuali, della fabbricazione di prodotti in vetro e dell’industria petrolchimica [4]. Lo stesso studio ha evidenziato diversi casi con esposizione familiare, in quanto conviventi di soggetti che avevano lavorato nei settori della movimentazione merci relativa ai trasporti marittimi e della cantieristica navale.

RISULTATI MALATTIE PROFESSIONALI

I casi di malattia professionale riconosciuti e riferiti al periodo 2010 - 2014, tra i soggetti residenti nel sito in esame, sono 1.350 (839 fra gli uomini, 511 fra le donne).

Nelle Figure 69 e 70 sono riportate, rispettivamente per gli uomini e per le donne, le percentuali relative ai casi riconosciuti di malattie professionali più frequenti nel SIN Livorno e le rispettive percentuali delle stesse malattie professionali nella macroarea di riferimento (Centro).

Dall’analisi descrittiva delle frequenze emergono alcune malattie professionali molto più frequenti nel SIN rispetto alla macroarea. In particolare negli uomini si possono notare percentuali maggiori per le Malattie dei disturbi dei tessuti molli (il 26,3% nel SIN contro il 25,5% nella macroarea), dei disturbi dei nervi, delle radici nervose e dei plessi nervosi (14% contro 13%) e le Altre malattie della pleura (8% contro 3%). Nelle donne le stesse risultano maggiori principalmente per le Malattie dei disturbi dei nervi, delle radici nervose e dei plessi nervosi (45% contro 36%).

Figura 69 Distribuzione casi riconosciuti di malattie professionali più frequenti nel SIN Livorno e le rispettive percentuali delle stesse malattie professionali nella macroarea di riferimento. Uomini

Queste differenze sono state confermate dall’analisi dei rapporti standardizzati di incidenza (Tabella 52). Nello specifico negli uomini, per il periodo considerato, sono stati riconosciuti 221 casi di Disturbi dei tessuti molli che risultano essere in eccesso statistico significativo (SIR = 262) rispetto ai casi attesi nella macroarea di riferimento.

Tra le patologie che risultano essere in eccesso in maniera statisticamente significativa negli uomini sono il Tumore maligno di tessuto mesoteliale e dei tessuti molli (SIR = 601), i Tumori dell’apparato respiratorio e degli organi intratoracici (SIR = 465) e i Tumori dell’apparato urinario (SIR = 1.162). Sempre negli uomini le malattie professionali non tumorali in eccesso significativo nel SIN risultano essere le Dorsopatie (206 casi e SIR = 214), i Disturbi dei nervi, delle radici nervose e dei plessi nervosi (120 casi e SIR = 274), le Malattie dell’orecchio interno (66 casi e SIR = 155), le Altre malattie della pleura (65 casi e SIR = 564), le Artropatie (SIR = 170), le Malattie polmonari da agenti esterni (SIR = 307), le Malattie delle arterie, delle arteriole e dei capillari (SIR = 395), la Dermatite ed eczema (SIR = 261) e gli Altri disturbi della cute e del tessuto sottocutaneo (SIR = 2.210).

Nelle donne gli eccessi riguardano i Disturbi dei nervi, delle radici nervose e dei plessi nervosi (228 casi e SIR = 434), i Disturbi dei tessuti molli (184 casi e SIR = 318), le Dorsopatie (SIR = 203), la Dermatite ed

15,9% 3,3% 12,8% 13,3% 29,2% 25,5% 19,2% 7,7% 7,9% 14,3% 24,6% 26,3% 0,0% 5,0% 10,0% 15,0% 20,0% 25,0% 30,0% 35,0% Altro Altre malattie della pleura Malattie dell'orecchio interno Disturbi dei nervi, delle radici nervose e dei plessi nervosi Dorsopatie Disturbi dei tessuti molli

Uomini

Figura 70 Distribuzione casi riconosciuti di malattie professionali più frequenti nel SIN Livorno e le rispettive percentuali delle stesse malattie professionali nella macroarea di riferimento. Donne 9,8% 15,5% 38,9% 35,7% 10,2% 9,2% 36,0% 44,6% 0,0% 5,0% 10,0% 15,0% 20,0% 25,0% 30,0% 35,0% 40,0% 45,0% 50,0% Altro Dorsopatie Disturbi dei tessuti molli Disturbi dei nervi, delle radici nervose e dei plessi nervosi

Donne

LIV Centro

eczema (SIR = 795), le Artropatie (SIR = 372), i Disturbi della cute e del tessuto sottocutaneo da radiazioni (SIR = 2.101) e il Tumore maligno di tessuto mesoteliale e dei tessuti molli (SIR = 1.029).

La maggioranza delle malattie professionali afferisce alla gestione assicurativa Inail dell’Industria e Servizi (97%), la restante parte riguarda il Conto Stato, Agricoltura e Medici radiologi. In particolare per i settori di attività economica si rileva che la maggior parte delle malattie professionali si concentra nelle Attività manifatturiere (22%), più precisamente nei settori della Fabbricazione di autoveicoli, rimorchi e semirimorchi (58%) e delle Costruzioni (9%); circa i servizi si rileva che il 31% dei casi riguarda il Trasporto e magazzinaggio.

Per quanto riguarda i principali agenti causali, le malattie professionali nei residenti nel SIN sono principalmente attribuite, in ordine di frequenza a Lavoro ripetitivo (568 casi), Sollevamento di un carico (193 casi), Vibrazioni (161 casi di cui 65 da rumore) e Fibre di amianto (142 casi).