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STUDI EPIDEMIOLOGICI ANALITICI DISPONIBILI SUL SIN FALCONARA MARITTIMA

FALCONARA MARITTIMA (FAL)

STUDI EPIDEMIOLOGICI ANALITICI DISPONIBILI SUL SIN FALCONARA MARITTIMA

L’Agenzia regionale per la protezione ambientale (Arpa) delle Marche ha prodotto due indagini, un’analisi descrittiva geografica della mortalità e dei ricoveri ospedalieri nel comune di Falconara negli anni 1995 - 2000 e uno studio caso-controllo geografico della popolazione residente a Falconara Marittima e comuni limitrofi. Il primo studio ha mostrato, a fronte di mortalità per tutte le cause e per tutti i tumori inferiori all’atteso, eccessi statisticamente significativi nell’area comunale per tumori pleurici maligni e tumori emolinfopoietici in entrambi i generi [89]. Lo studio caso-controllo ha valutato, nella popolazione dei comuni di Falconara Marittima, Chiaravalle e Montemarciano, l’associazione tra rischio di tumori del sistema linfoematopoietico e indicatori di esposizione cumulativa a idrocarburi policiclici aromatici (IPA), che hanno tenuto conto della durata di residenza nell’area e della distanza dall’impianto [90]. L’indagine malattie della pleura che risultano essere in eccesso statisticamente significativo (SIR = 863) rispetto ai casi attesi nella macroarea di riferimento, come anche il Tumore maligno di tessuto mesoteliale e dei tessuti molli (SIR = 678), le Malattie polmonari da agenti esterni (SIR = 482) e i Tumori maligni del tessuto linfatico, ematopoietico e tessuti correlati (SIR = 2.088). Nelle donne invece non si riscontrano malattie in eccesso rispetto ai casi attesi nella Macroarea.

La stragrande maggioranza delle malattie professionali afferisce alla gestione dell’Industria e Servizi (95%), la restante parte riguarda l’Agricoltura. In particolare per i settori di attività economica dell’Industria e Servizi si rileva che, la maggior parte delle malattie professionali si concentra nelle Attività manifatturiere (50%) all’interno delle quali prevale la fabbricazione di mezzi di trasporto (59%), mentre il 9% dei casi riguarda la Sanità e assistenza sociale.

Per quanto riguarda i principali agenti causali, le malattie professionali dei residenti nel SIN sono principalmente attribuite, in ordine di frequenza a Fibre di amianto (N = 40) e Lavoro ripetitivo (N = 35).

ha evidenziato, nel periodo 1994 - 2003, un aumento non statisticamente significativo della mortalità per tumore del sistema emolinfopoietico (ICD-9 = 200 - 208) nelle donne, e un rischio statisticamente significativo, in soggetti (uomini e donne) che per più di 10 anni avevano svolto occupazioni che verosimilmente avevano determinato una maggiore presenza presso le loro residenze.

Un’analisi geografica sui casi incidenti di mesotelioma nel periodo 1993 - 2008 a livello nazionale ha rilevato un cluster di aumentata incidenza comprendente il comune di Falconara marittima, individuando come settori di esposizione la cantieristica navale, l’edilizia, la difesa militare e l’industria del cemento-amianto (stabilimento di Senigallia) [13].

Non sono ad oggi disponibili studi di coorte sui lavoratori della raffineria o delle aziende chimiche insistenti nel territorio del SIN.

DISCUSSIONE

Nei lavoratori residenti nel SIN sono stati rilevati eccessi di riconoscimenti di malattie professionali amianto-correlate (pleuropatie beniche, asbestosi e mesotelioma) negli uomini, rispetto alla macroarea di appartenenza. Tale risultato fa riscontro agli eccessi di mortalità per tumore maligno della pleura riscontrati nella popolazione generale [89] e soprattutto è in linea con l’eccesso di incidenza di mesotelioma negli uomini già rilevato nello studio SENTIERI-ReNaM [4] dimostrando l’importanza delle esposizioni professionali ad amianto nella popolazione maschile. Le malattie professionali attribuite a esposizione ad amianto, che rappresentano oltre la metà di tutte quelle riconosciute positivamente nel periodo di protocollazione considerato (2010 - 2014), sono occorse prevalentemente in attività manifatturiere, e in particolare nel settore della fabbricazione di mezzi di trasporto (cantieristica navale). In ogni caso è probabile un contributo all’esposizione anche di altri settori, secondo quanto emerge dall’analisi dei dati ReNaM, tra cui quello dei trasporti e della movimentazione di merci legati alle attività portuali [4].

L’altro eccesso di malattie neoplastiche rilevato nel SIN riguarda i tumori dell’apparato emolinfopoietico. Tale eccesso si basa su un singolo caso riconosciuto e necessita quindi di ulteriori conferme, anche su periodi più ampi di rilevazione. Nonostante ciò, tenuto conto dell’aumento della mortalità e dei ricoveri per tale tipologia di neoplasie nella popolazione generale residente nell’area [89] e dell’associazione evidenziata con la residenza nei pressi dell’impianto petrolchimico, un approfondimento a livello locale sarebbe auspicabile, come pure l’eventuale ricostruzione storica della coorte di lavoratori della raffineria, al fine di meglio definire il peso delle esposizioni occupazionali a benzene e idrocarburi policiclici aromatici nel determinismo di tali eccessi neoplastici.

FIDENZA (FID)

GENERALITÀ

Il sito Fidenza è costituito da due comuni (Fidenza e Salsomaggiore Terme), ha un’estensione pari a

176,83 km2 e una popolazione residente complessiva di 45.026 unità (Uomini = 21.598, Donne = 23.428)

al Censimento 2011. Il decreto di perimetrazione del sito elenca la presenza di un impianto chimico e una discarica di rifiuti urbani e speciali.

Il tasso di occupazione (occupati/residenti di età ≥ 15 anni) al Censimento Istat 2011 risulta pari al 59% negli uomini e 42,8% nelle donne, con un totale di occupati pari rispettivamente a 10.954 e 8.835. Nella Tabella 41 sono riportati i dati occupazionali per settore.

Tabella 41 Occupati per settore economico e genere*

Uomini Donne

N % N %

Agricoltura, silvicoltura e pesca (A) 570 5,2 259 2,9 Totale industria (B - F) 4.812 43,8 1.285 14,5 Commercio, alberghi e ristoranti (G, I) 1.984 18,1 2.430 27,5 Trasporto, magazzinaggio, servizi di informazione e comunicazione (H, J) 922 8,4 240 2,7 Attività finanziarie e assicurative, attività immobiliari, attività professionali, scientifiche

e tecniche, noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese (K - N) 1.119 10,2 1.041 11,8 Altre attività (O - U) 1.567 14,3 3.580 40,5

Figura 54 Distribuzione degli addetti delle unità locali per attività economica delle imprese, entrambi i generi. SIN Fidenza: totale addetti = 12.923 (Censimento Istat Industria e Servizi 2011) 16 0 70 110 1.262 3.407 727 1.338 152 391 247 830 525 29 412 91 601 2.715 258 413 162 77 692 0 322 531 0 26 65 169 A - Agricoltura, silvicoltura e pesca

B - Estrazione minerali D - Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata E - Acqua, reti fognarie, rifiuti e risanamento F - Costruzioni G - Commercio/riparazione di autoveicoli e motocicli H - Trasporto e magazzinaggio I - Servizi di alloggio e di ristorazione J - Servizi di informazione e comunicazione K - Attività finanziarie e assicurative L - Attività immobiliari M - Attività professionali, scientifiche e tecniche N - Noleggio, agenzie di viaggio, supporto alle imprese P - Istruzione Q - Sanità e assistenza sociale R - Attività artistiche, sportive, intrattenimento S - Altre attività di servizi C - Attività manifatturiere Alimenti, bevande e tabacco Tessile, confezioni e pellame Legno, carta e stampa Chimica/gomma e materie plastiche Altri prodotti lavoraz. minerali non metalliferi Metallurgia Prodotti in metallo (escl. macchinari e attrezzature) Macchinari e atrezzature Mezzi di trasporto Mobili Altre industrie Riparazione/installazione macchine e apparecchiature

0 2.000 4.000 6.000 8.000

La distribuzione degli occupati delle unità locali delle imprese nei comuni del SIN come rilevata al Censimento Industria e Servizi del 2011 è descritta in Figura 54. Dal confronto con i precedenti Censimenti Istat Industria e Servizi si rileva che il peso in termini di occupazione del comparto manifatturiero si è progressivamente ridotto negli ultimi quattro decenni (dal 35,4% del totale addetti delle imprese al Censimento1971 al 21% del 2011). Tale ridimensionamento ha riguardato in misura diversa quasi tutti i settori, a esclusione dell’industria metalmeccanica, e in particolare quello dell’industria di lavorazione dei minerali non metalliferi e della fabbricazione di prodotti in metallo che nel 1971 occupavano rispettivamente il 13% e il 7% di tutti gli addetti dell’Industria e Servizi.

RISULTATI STUDI PRECEDENTI Mortalità

Nell’ambito dello studio SENTIERI, per l’analisi dei dati dei decessi per causa relativi al periodo 1995 - 2002, sono stati osservati eccessi di mortalità in entrambi i generi per le malattie dell’apparato digerente, negli uomini per tumore dello stomaco e nelle donne per le malattie dell’apparato circolatorio [2]. Il successivo aggiornamento al periodo 2003 - 2010 ha rilevato eccessi in entrambi i generi per malattie dell’apparato digerente, infarto del miocardio, malattie cerebrovascolari e cirrosi. Nei soli uomini era in eccesso la mortalità per le malattie del sistema circolatorio nel loro complesso, tumore del fegato, del pancreas, della laringe, della prostata e morbo di Parkinson. Nelle sole donne risultavano in eccesso le morti per epatite virale, mesotelioma della pleura, melanoma e tumore della vescica [3].

Incidenza oncologica

Lo studio SENTIERI sull’analisi dell’incidenza oncologica nel periodo 1996 - 2005 ha evidenziato in entrambi i generi eccessi per tumori dello stomaco e del fegato. Nelle donne sono risultati anche in eccesso i tumori della colecisti e delle vie biliari e dell’ovaio [3].

Ricoveri

Lo studio SENTIERI sui ricoveri ospedalieri nel periodo 2005 - 2010 ha mostrato in entrambi i generi eccessi di ricoverati per tumori del fegato e del pancreas, malattie ischemiche del cuore (in particolare ischemia acuta) e cirrosi. Tra gli uomini eccessi di ricoverati sono stati osservati per le malattie del sistema circolatorio, e in particolare malattie cardiache e insufficienza cardiaca, mentre tra le donne per tumori delle ossa e malattie del sistema nervoso centrale [3].

Incidenza del mesotelioma (SENTIERI-ReNaM)

Nell’ambito dell’analisi dei casi di mesotelioma rilevati dal Registro nazionale dei mesoteliomi e dello studio collaborativo SENTIERI-ReNaM, nel periodo 2000 - 2011 sono stati registrati 18 casi di Mesotelioma di cui 11 con esposizione professionale, attribuibile prevalentemente ai settori della sanità e servizi sociali, dell’industria metalmeccanica, chimica e delle materie plastiche, del cemento-amianto, della fabbricazione di prodotti in metallo, del vetro e della ceramica, del commercio (all’ingrosso e al dettaglio) e delle banche, assicurazioni e poste. Alcune esposizioni professionali individuate sono riconducibili alla presenza di un impianto termale [4].

Figura 55 Distribuzione per classe ICD-X dei casi riconosciuti di malattie professionali (più frequenti) nel SIN Fidenza e corrispondenti frequenze nella macroarea di riferimento. Uomini

Figura 56 Distribuzione per classe ICD-X dei casi riconosciuti di malattie professionali (più frequenti) nel SIN Fidenza e corrispondenti frequenze nella macroarea di riferimento. Donne

19,1% 2,5% 4,1% 4,0% 15,5% 28,2% 26,6% 8,5% 4,3% 4,3% 6,4% 8,5% 34,0% 34,0% 0,0% 5,0% 10,0% 15,0% 20,0% 25,0% 30,0% 35,0% 40,0% Altro Tumori maligni dell'apparato respiratorio e degli organi

intratoracici

Artropatie Tumore maligno di tessuto mesoteliale e dei tessuti molli Malattie dell'orecchio interno

Disturbi dei tessuti molli Dorsopatie Uomini FID Nord-Est 5,9% 18,5% 0,2% 1,6% 25,3% 48,6% 5,9% 11,8% 11,8% 11,8% 11,8% 47,1% 0,0% 10,0% 20,0% 30,0% 40,0% 50,0% 60,0% Altro Dorsopatie Disturbi nevrotici, legati a stress e somatoformi Artropatie Disturbi dei nervi, delle radici nervose e dei plessi nervosi

Disturbi dei tessuti molli

Donne

* Nel totale sono compresi i casi di malattie professionali che non danno luogo a eccessi o difetti statisticamente significativi e i casi ancora da determinare.

RISULTATI MALATTIE PROFESSIONALI

I casi di malattia professionale riconosciuti con anno di protocollo nel periodo 2010 - 2014, tra i soggetti residenti nel sito, sono 64 (47 fra gli uomini, 17 fra le donne). Nelle Figure 55 e 56 sono riportate, rispettivamente per gli uomini e per le donne, le percentuali di malattie professionali riconosciute nel SIN Fidenza, relativamente alle malattie professionali più frequenti in tale sito, e, per confronto, le analoghe percentuali registrate nella macroarea di riferimento (Nord-Est). Dall’analisi descrittiva delle frequenze emergono alcune malattie professionali molto più frequenti nel SIN rispetto alla macroarea. In particolare negli uomini si notano percentuali maggiori per le Dorsopatie (il 34% nel SIN contro il 27% nella macroarea), i Disturbi e dei tessuti molli (20% contro 14%), il Tumore maligno di tessuto mesoteliale e dei tessuti molli (6% contro 4%) e il Tumore maligno dell’apparato respiratorio e degli organi intratoracici (4% contro 3%). Nelle donne le stesse risultano avere percentuali maggiori le Artropatie (12% rispetto al 2% della macroarea) e i Disturbi nevrotici, legati a stress e somatoformi (12% contro 0,2%).

Queste differenze non sono in gran parte confermate dall’analisi dei rapporti standardizzati di incidenza (Tabella 42). Nello specifico è stato evidenziato un eccesso di Disturbi nevrotici, legati a stress e somatoformi riconosciuti per il periodo considerato, sia negli uomini (SIR = 1.863), a fronte peraltro di un solo caso, sia nelle donne (SIR = 3.254).

La stragrande maggioranza delle malattie professionali afferisce alla gestione dell’Industria e Servizi (88%), la restante parte riguarda l’Agricoltura. In particolare per i settori di attività economica si rileva che, la maggior parte delle malattie professionali si concentra nelle Attività Manifatturiere (29%) e in particolare nel settore della Fabbricazione di altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi (industria del vetro). Circa i Servizi si rileva che il 16% dei casi riguarda il Commercio all’ingrosso e al dettaglio, riparazione di autoveicoli e motocicli.

Per quanto riguarda i principali agenti causali, le malattie professionali nei residenti nel SIN sono principalmente attribuite, in ordine di frequenza a: Sollevamento di un carico (N = 17), Lavoro ripetitivo (N = 11), Movimenti diversi (N = 9) e Fibre di amianto (N = 7).

Tabella 42 Rapporti standardizzati di incidenza e relativi intervalli di confidenza per i casi di malattie professionali riconosciuti nel SIN per genere. Eccessi e difetti statisticamente significativi (p < 0,05)

Codice

ICD-X Classe ICD-X

Uomini Donne

N SIR IC 95%inf IC 95% sup N SIR IC 95%inf IC 95% sup

F40 - F48 Disturbi nevrotici, legati a stress

e somatoformi < 3 1.863,96 262,55 13.232,88 < 3 3.254,64 813,96 13.013,81 G50 - G59 Disturbi dei nervi, delle radici

nervose e dei plessi nervosi < 3 22,93 5,73 91,69 91,69 H80 - H83 Malattie dell'orecchio interno 4 35,90 13,47 95,65

M60 - M79 Disturbi dei tessuti molli 8 47,79 23,90 95,57 95,57