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IV. INTRODUZIONE AL CASO STUDIO: MANI TESE E TERRA MADRE INSIEME

IV.3 Il ruolo dell’agenzia turistica locale Terra Madre Tours and Travels

IV.3.2 La collaborazione con Necofa

La collaborazione tra l’agenzia turistica Terra Madre e Necofa nasce come risposta alla crescente esigenza di valorizzare un territorio rurale poco conosciuto ma con un elevato potenziale per l’ecoturismo e il turismo responsabile. Grazie all’esperienza pluriennale della fondatrice di Terra Madre, Jane Karanja, nell’ambito dell’agricoltura sostenibile e dello sviluppo comunitario207, i tour

promossi nell’area godono della garanzia di essere organizzati e pianificati su una base solida di conoscenza del territorio e delle sue comunità.

I valori che l’agenzia condivide con l’Ong locale sono gli stessi e mettono al centro il miglioramento delle condizioni di vita delle popolazioni locali attraverso la valorizzazione delle produzioni agroalimentari e del patrimonio naturale e culturale presente nella regione. Se da una parte Necofa svolge il compito di assicurare l’autosufficienza alimentare con la promozione di pratiche agricole sostenibili e il rafforzamento dell’imprenditorialità locale, dall’altra l’agenzia turistica si occupa di mettere insieme le risorse naturali e gli elementi culturali per creare un’esperienza unica e immersiva tra i sapori e la biodiversità del territorio.

Necofa riconosce la potenzialità del turismo nel contribuire allo sviluppo delle aree rurali e al rafforzamento dell’identità culturale e dell’imprenditorialità delle comunità e, per questo motivo, supportano il lavoro dell’agenzia attraverso una continua collaborazione sul campo. Grazie all’intesa con l’Ong locale, Terra Madre ha avuto così la possibilità nel corso degli anni di rafforzare la propria offerta, spostando il focus della proposta turistica dal safari all’esperienza

207 Jane Karanja ha studiato presso l’Università di Scienze Gastronomiche di Cuneo, associata con l’organizzazione internazionale Slow Food, ed ha collaborato attivamente nello sviluppo di progetti di agricoltura sostenibile come membro di Necofa.

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partecipativa con i gruppi indigeni presenti sul territorio. Questo decisivo cambio di rotta, caratterizzato dall’inclusione attiva della componente comunitaria, ha fatto sì che il turismo potesse diventare per queste aree svantaggiate uno strumento di integrazione, emancipazione e, allo stesso tempo, di riduzione della povertà e miglioramento delle condizioni di vita locali.

Da un diretto confronto con i componenti dell’organizzazione in merito alle opportunità del settore turistico in quest’area del Paese, emerge chiaramente la posizione favorevole di coloro che, attraverso il loro lavoro quotidiano, conoscono a fondo il territorio e le problematiche ambientali e sociali legate al cambiamento climatico e a una cultura per certi versi chiusa e arretrata.

“Ci sono molte attrazioni turistiche in quest’area” 208 sottolinea Sammy Mathu nel corso

dell’intervista, ma è di fondamentale importanza che la popolazione percepisca il valore che le risorse naturali e culturali presenti sul territorio possono rappresentare nel mercato turistico e, in particolar modo, nella mente del viaggiatore. “Molte persone non riconoscono l’importanza del turismo”209, spiega Irene Lechigei, però qualcosa sta cambiando e, continua l’intervistata, “ nelle

scuole ora gli studenti sono più esposti al settore: vengono organizzate delle gite scolastiche nei parchi e nel territorio circostante per conoscere le risorse presenti e le bellezze del loro Paese”210.

L’importanza dell’educazione e della formazione nelle comunità (vedi figura 43) è un pilastro fondamentale per lo sviluppo sostenibile nelle aree rurali dove buona parte della popolazione, soprattutto la più anziana, è analfabeta e conosce solo la lingua del proprio gruppo etnico. I benefici dell’introduzione del turismo sono visibili anche sotto questo punto di vista e soprattutto nei villaggi più isolati come quello di Mariashoni dove, racconta Peter Khaemba, “gli Ogiek sono da sempre stati considerati un popolo ignorante ma ora, grazie a questa nuova opportunità, hanno ampliato le loro conoscenze”211.

Tra le principali difficoltà individuate dai componenti di Necofa alla domanda su quali siano state le maggiori sfide a cui hanno dovuto far fronte negli ultimi anni212, emerge tra tutte quella legata all’ignoranza delle comunità locali nel non saper gestire le proprie risorse all’interno dei progetti, da una parte, e del governo e degli altri stakeholder nel non conoscere le difficili situazioni in cui vivono le popolazioni delle aree più emarginate del Kenya, dall’altra.

208 Testo originale tratto dall’intervista con Sammy Mathu: “There are many tourist attractions in the area”.

209 Testo originale tratto dall’intervista con Irene Veriano Lechigei: “Many people don’t know the importance of tourism”.

210 Testo originale tratto dall’intervista con Irene Veriano Lechigei: “but now at the school students are more exposed to tourism: they go for school trips to the parks and in the area to learn about the resources they have and to know the beauties of Kenya”.

211 Testo originale tratto dall’intervista con Peter Khaemba: “The Ogiek people have been for years considered an ignorant community but now, thanks to the tourism opportunity, they have acquired more knowledge”.

212 Testo originale della domanda rivolta ai membri di Necofa: “Which are the main challenges your projects had to face in the last few years?”.

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Fig. 43. Irene durante uno degli incontri con le ragazze della “Kiserian Primary School” sui temi dell’emancipazione delle donne nella società e dell’educazione paritaria.

Tra le proposte suggerite, quella di mappare con il contributo della comunità i siti di ecoturismo e turismo responsabile presenti nell’area costituisce una significativa attività al fine di poter promuove sul mercato un tour completo e integrato. Inoltre la possibilità di regolamentare la costituzione di un’iniziativa di CBT e di comunicare con gli altri progetti di turismo responsabile sviluppati sul territorio nazionale213, rappresenterebbe un passo significativo verso la creazione di

una rete di turismo responsabile capace di condividere informazioni e di promuovere la destinazione.

A rafforzare la visione d’insieme degli attori coinvolti nel progetto, vi è la ferma convinzione di Jane Karanja sul grande contributo che l’agenzia turistica può dare nel rafforzamento del ruolo delle comunità all’interno del settore turistico locale, la quale afferma: “Credo fortemente nell’importanza di integrare la comunità locale nella gestione e organizzazione del turismo”214.

213 Informazioni raccolte dalle interviste con i membri di Necofa.

214 Testo originale tratto dall’intervista con Kane Karanja: “I strongly believe in integrating local community into tourism management”.

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