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La commissione preparatoria

Capitolo I. Dall’Internazionale Operaia e Socialista alla Conferenza Socialista Internazionale (1940-1946)

5. La commissione preparatoria

La ricostruzione dell’Internazionale richiedeva un impegno del Labour Party, che aveva invece come priorità di vincere la guerra e quindi resistette alla pressioni di Huysmans all’inizio della guerra e a quella del Partito Socialista Svizzero in seguito137. Il dibattito dentro il Labour Party sull’Internazionale iniziò solo quando la vittoria era ormai certa. Dentro la Sottocommissione Internazionale Laski chiedeva di costruire un’Internazionale inclusiva tramite la quale il Labour Party e il Partito Comunista dell’Unione Sovietica avrebbero potuto raggiungere un accordo generale e creare un solo partito della classe operaia in ogni paese, con un

135 José Medina, Language: Key Concepts in Philosophy (London: Continuum 2005), pp.160-161. 136LHASC/LPA/International Sub-Committee/Minutes and Documents/1944/Minutes of the

International Sub-Committee, 18 April 1944.

137LHASC/LPA/LSI/25/4/4. Paul Ernest Graber, Swiss Socialist Party to William Gillies, no

impegno a non interferire con la rivoluzione138. Il Dipartimento Internazionale prese in considerazione di mandare una delegazione in Unione Sovietica per raggiungere un accordo di questo tipo, enfatizzando sul fatto che ogni partito avrebbe dovuto essere democratico e libero da interferenze139.

Il partito era coinvolto in queste riflessioni in un periodo di grande dibattito interno e tensione. Mentre l’organizzazione laburista s’indeboliva per lo sforzo bellico, i comunisti si rafforzavano per i successi dell’Unione Sovietica e la dirigenza laburista temeva la pressione dal basso a favore della collaborazione140. Elementi di sinistra come Laski e Shinwell, ma anche più centristi come Sam Watson e Barbara Ayrton Gould, chiedevano un atteggiamento più conciliante con i comunisti, creando apprensione per la richiesta del Partito Comunista di affiliarsi al Labour Party (cosa resa possibile dalla sua struttura federale) che il congresso del 1943 avrebbe dovuto esaminare. La dirigenza laburista reagì con una forte campagna contro l’affiliazione, denunciando i metodi scissionisti dei comunisti, il loro linguaggio e la loro ambiguità del passato e, nel caso del leader del socialismo londinese e futuro ministro degli interni, Herbert Morrison, usando un linguaggio dai toni razzisti che descriveva i comunisti come ‘sporchi’ e portatori di contaminazione. In questo periodo si consolidò la convinzione che solo una ‘politica socialista virile e combattiva’ 141 avrebbe potuto fornire l’antidoto al comunismo, spingendo la direzione laburista ad adottare una politica sociale più avanzata (adottando pienamente il rapporto Beveridge) e a sottolineare la radicalità delle loro proposte e la rottura coi conservatori.

138 LHASC/LPA/International Sub-Committee/Minutes and Documents/1942/’The Labour

Party Delegation to the USSR – Suggestions by H.J.Laski for the Consideration of the International Sub-Committee’, August 1943.

139 LHASC/LPA/International Sub-Committee/Minutes and Documents/1942/Minutes of the

International Sub-Committee, 14 December 1943.

140 Andrew Thorpe, ‘Locking out the Communists: The Labour party and the Communist

party, 1939-46’, Twentieth Century British History, Vol.25, No.2, 2014, pp.226-250.

In questa stessa conferenza la dirigenza laburista adottò come posizione che l’Internazionale non poteva funzionare durante la guerra, ma si sarebbe riformata dopo e in una forma completamente nuova142. Konni Zilliacus, che nel dopoguerra avrebbe rappresentato la voce più critica della politica estera di Bevin e più favorevole all’amicizia con l’Unione Sovietica e le democrazie popolari, chiese di mandare una delegazione in Unione Sovietica per risolvere i problemi pendenti e preparare la creazione di un’Internazionale che includesse tutti i partiti della classe operaia143. Una simile mozione fu presentata da John Hynd, un amico dei socialisti tedeschi e austriaci che nel dopoguerra avrebbe diretto la commissione di controllo che gestiva l’occupazione in Germania e Austria144. La dirigenza si tenne vaga e un impegno esplicito per l’Internazionale (‘la stretta unione in futuro dei partiti socialisti di tutti i paesi’ 145) sarebbe arrivato solo alla conferenza successiva, nel dicembre 1944.

Nel 1944 Gillies fu soggetto a pressioni ancora maggiori da dentro e da fuori il Labour Party. Il partito svizzero chiese nuovamente al Labour Party di prendere l’iniziativa, così fece146 il gruppo di socialisti democratici di Stoccolma, un’altra unione di socialisti in esilio147. Sebbene l’Italia non avesse rappresentanti socialisti importanti a Londra, i socialisti italiani nella clandestinità e nelle zone liberate chiesero al Labour Party di convocare una

142 ‘Fin dallo scoppio della guerra siamo stati costretti a riconoscere che l’Internazionale

Socialista, essendo una delle prime vittime, non poteva funzionare nelle condizioni presenti. Abbiamo fatto del nostro meglio per mantenere contatti internazionali con i nostri partiti fratelli e i loro rappresentanti esiliati dalla guerra. Siamo consapevoli degli obblighi speciali della leadership. L’Internazionale sarà ricostruita dopo la guerra, sebbene potrebbe essere necessario riorganizzarla completamente. (LPACR 1943, p.118).

143 LPACR 1943, p.149. 144 LPACR 1943, p.209. 145 LPACR 1944, p.132.

146 LHASC/LPA/International Sub-Committee/Minutes and Documents/1943/Minutes of the

International Sub-Committee, 17 August 1943; LHASC, LPA, LSI, 27/1/5. ‘Swedish Call for “International”’, 12 June 1944.

147 Klaus Misgeld, Die Internationale Gruppe demokratischer Sozialisten in Stockholm 1942-1945:

zur sozialistischen Friedensdiskussion während des Zweiten Weltkrieges (Bonn: Neue Gesselschaft

conferenza socialista internazionale per discutere i termini della pace148. Queste tre richieste erano importanti perché non si trattava di leader socialisti in esilio (generali senza truppe), ma di movimenti socialisti vivi e attivi. Dentro il Comitato Huysmans i rappresentanti norvegese, polacco e olandese (Finn Moe, Adam Ciolkosz, Myer Sluyser) chiesero la creazione di un gruppo di studio (l’International Preparatory Committee) con un’autorità maggiore, un ordine del giorno e un verbale, ricevendo l’appoggio degli austriaci, che dissero che i socialisti d’Europa si rivolgevano a Londra149. Gillies invece enfatizzava il fatto che l’Internazionale aveva fallito e comunque la sua forma non era adatta a partiti con responsabilità di governo150, il dibattito sulle forme future avrebbe avuto luogo dopo la ricostruzione. ‘In breve, l’Internazionale sarà ricostruita dal basso sulla base dei partiti viventi’ 151, non vi sarebbe stato posto per gli esiliati152. Fino a quel momento il Dipartimento Internazionale del Labour Party avrebbe tenuto le relazioni socialiste internazionale su base bilaterale153. ‘Londra è stata riconosciuta come il centro del Socialismo Democratico durante la guerra, e il partito laburista britannico è stato il suo leader indiscusso’ 154. Nel frattempo Huysmans era ritornato sulle sue posizioni precedenti e chiedeva che il socialismo internazionale si dotasse di un centro indipendente di raduno155. Gillies chiese l’appoggio di

148 LHASC/LPA/International Sub-Committee/Minutes and Documents/1944/ ‘An open letter

to the Labour Party from Pietro Nenni’, pubblicata anche in l’Avanti!, 13 agosto 1944. Pietro Sebastiani, Laburisti inglesi e socialisti italiani : dalla ricostituzione del Psi(up) alla scissione di

Palazzo Barberini (Roma : Elengraf 1983). Inoltre Riccardo Luzzatto ripeté gli argomenti degli

italiani di persona (Fondazione Nenni, Fondo Pietro Nenni, Serie corrispondenza, '44-'79,b.31, f.1535 (Riccardo Luzzatto), Luzzatto a Nenni, 12 ottobre 1944).

149 LHASC/LPA/International Sub-Committee/Minutes and Documents/1944/ ‘The Socialist

International more needed than ever’, London Information, 1 August 1944.

150 LHASC/LPA/International Sub-Committee/Minutes and Documents/1944/William Gillies,

‘The International – Points for Consideration’, 20 July 1944.

151 LHASC/LPA/LSI/27/1/33. William Gillies, ‘The International’, 31 August 1944. 152 LHASC/LPA/LSI/27/1/3. William Gillies to George Dallas, 3 August 1944. 153 LHASC/LPA/LSI/27/1/3. William Gillies to George Dallas, 3 August 1944. 154 LHASC/LPA/LSI/27/1/33. William Gillies, ‘The International’, 31 August 1944. 155 LHASC/LPA/LSI/27/1/22 Camille Huysmans to William Gillies, 24 August 1944.

Dallas156 per bloccare Huysmans e gli austriaci, che avevano invece l’appoggio del ‘Tribune’, la rivista della sinistra laburista157.

Alla Sottocommissione Internazionale Huysmans e la sinistra laburista prevalsero e venne approvata la creazione della Commissione Preparatoria Internazionale Operaia e Socialista (International Labour and Socialist Preparatory Committee) con lo scopo di ‘raccogliere informazioni, tenere i contatti con i partiti e svolgere studi esplorativi sui problemi’ 158. La base di questa Commissione era il Comitato Dallas, il presidente era Huysmans, il segretario Gillies, vi erano tre rappresentanti britannici e un rappresentante a testa per Belgio, Cecoslovacchia, Danimarca, Francia, Lussemburgo, Norvegia, Palestina, Paesi Bassi e Polonia159. Lo svedese Richard Sterner, collega di Gunnar Myrdal, criticò questa commissione per essere limitata all’Europa160, anticipando gli sviluppi dell’Internazionale Socialista negli anni ’70 sotto la guida di Olof Palme, Willy Brandt e Bruno Kreisky, che in questo periodo erano tutti presenti a Stoccolma.

La conferenza del Labour Party del dicembre 1944 fu l’occasione per dimostrare la solidarietà socialista internazionale. Essa approvò il piano per l’assetto internazionale postbellico scritto da Dalton e fatto circolare nel

156 LHASC/LPA/LSI/27/1/14. Gillies to Dallas, 15 August 1944.

157 LHASC/LPA/LSI/27/1/11. ‘A Labour International’, Tribune, 11 August 1944. Vicende

narrate anche in Fondazione Nenni, Fondo Pietro Nenni, Serie corrispondenza, '44-'79,b.31, f.1535 (Riccardo Luzzatto), Luzzatto a Nenni, 12 ottobre 1944.

158 LHASC/LPA/LSI/27/1/42. Minutes of the International Sub-Committee of the National

Executive Council, 1 September 1944. LHASC/LPA/LSI/27/1/46. Issued by the Labour Party Press and publicity Department, 13 September 1944. Riccardo Luzzatto fornisce una cronaca sintetica di questi eventi (Fondazione Nenni, Fondo Pietro Nenni, Serie corrispondenza, '44- '79,b.31, f.1535 (Riccardo Luzzatto), Luzzatto a Nenni, 12 ottobre 1944).

159 Nel 1945 aveva i seguenti membri

Italia: Pietro Nenni

Paesi Bassi: L.A. Donker; Sluyser (sostituto) Cecoslovacchia: J.Belina; P.Viboch (sostituto) Spagna: L.Araquistain

Francia: V.Auriol; Louis Levy (sostituto) Belgio: M.Buset ; Anseele (sostituto).

(LHASC/LPA/LSI/27/2/2. ‘International Labour and Socialist Preparatory Committee’, 1945).

Comitato Dallas (sebbene non abbia trovato alcun commento scritto che suggerisca che sia stato modificato in base ai suggerimenti di socialisti stranieri). La colpa collettiva dei tedeschi giocava un grande ruolo, ma vi era anche un impegno perché l’organizzazione internazionale degli Stati garantisse la sicurezza collettiva e perché l’Ufficio Internazionale del Lavoro espandesse le sue funzioni161. Il NEC accettò di allargare la Commissione Preparatoria (gli italiani furono ammessi a condizione che non avessero chiesto la revisione dei termini dell’armistizio), ma rifiutò la mozione di Zilliacus per creare un’Internazionale inclusiva162. Per la prima volta i socialisti non alleati (italiani, svedesi e svizzeri) presero parte come osservatori, ma Huysmans fece un discorso feroce contro i tedeschi, chiedendo che le loro credenziali di socialisti fossero esaminate prima di riammetterli nella comunità socialdemocratica internazionale163. Il segretario della SFIO, Daniel Mayer dichiarò l’impegno del suo partito a ricostruire l’Internazionale164. Il 10 e il 14 dicembre la Commissione Preparatoria si riunì165 e decise di incontrarsi nuovamente in occasione della conferenza sindacale mondiale166.

Tra il 3 e 5 marzo 1945 Dalton presiedette una conferenza socialista internazionale a Londra. Va notato che si trattò di un episodio isolato da non confondersi con la Conferenza Socialista Internazionale, che era un’organizzazione creata nel maggio 1946 e che si incontrò regolarmente per anni finché non assunse il nome di Internazionale Socialista; ad esempio in

161LHASC/LPA/International Sub-Committee/Minutes and Documents/1944/Minutes of the

International Sub-Committee, 18 April 1944; LHASC/LPA/International Sub- Committee/Minutes and Documents/1944/Labour Party, ‘The International Post-War Settlement’, Report by the National Executive Committee of the Labour Party to be presented to the Annual Conference to be held in London from May 29th to June 2nd, 1944.

162 LPACR 1944, p. 135.

163 LHASC/LPA/LSI/26/8/2. ‘Message of Camille Huysmans to the Labour Party Conference,

September 1944’, 7 December 1944.

164LHASC/LPA/LSI/27/3/21. Circular letter by Gillies, 19 December 1944.. 165LHASC, LPA, LSI, 27/3/21. Circular letter by Gillies, 19 December 1944. 166 LPACR 1945, pp. 12-13.

questa conferenza vennero ammessi come membri rappresentanti dei partiti vivi e leader ancora in esilio. I partiti discussero alcuni memorandum fatti circolare dai partiti e approvarono una dichiarazione di 14 punti che invocava un nuovo ordine mondiale basato su disarmo, sicurezza collettiva e arbitrato e l’espansione della democrazia e dei diritti economici alle aree sottosviluppate. La conferenza approvò anche la colpa collettiva dei tedeschi, il disarmo completo e l’imposizione di riparazioni alla Germania. Il primo vero disaccordo fu sull’integrità territoriale della Germania, che mise italiani e francesi contro gli altri, in particolare i polacchi. La mozione sui tedeschi passò, e i francesi accettarono di non rendere pubblico il loro dissenso167. La conferenza rinnovò il suo impegno a studiare come far rivivere l’Internazionale Socialista:

I gruppi socialisti rappresentati a questa conferenza sono risoluti nel voler dare nuova vita all’Internazionale Socialista. A questo fine hanno deciso di nominare una commissione per preparare un piano da discutere in un prossimo incontro168.

Tuttavia dopo questo evento, l’impeto per ricostruire l’Internazionale si spense. Tutti i partiti furono occupati con i loro problemi nazionali, in particolare il Labour Party, che doveva combattere una campagna elettorale, e aveva perso il suo segretario internazionale dopo il licenziamento di William Gillies, così che il nuovo segretario Morgan Phillips, un abile organizzatore succeduto al vecchio e inefficiente Middleton, non poté prendere in mano la situazione fino all’agosto 1945, quando constatò che nessun partito aveva fatto alcuna proposta169.

167 Steininger, pp. 40-42.

168 LHASC/LPA/LSI/27/3/2. ‘Declaration issued by the conference of European socialist parties

held in Lond, 3rd, 4th, 5th March, 1945’.

169 LHASC/LPA/International Sub-Committee/Minutes and Documents/1945/Minutes of the

La situazione nell’Europa dell’est era incerta, poiché all’inizio la Gran Bretagna non riconosceva i governi di Polonia, Bulgaria e Romania, i socialisti dell’Europa orientale avevano adottato (di propria volontà o forzati) una linea filocomunista. Bevin, divenuto ministro degli esteri, voleva che il quadro fosse più chiaro prima di autorizzare qualunque azione. Al congresso della SFIO nel settembre 1945 alcuni membri della Commissione Preparatoria si incontrarono e diedero il potere di preparare una proposta ad una sottocommissione di Morgan Phillips, Harold Laski e Louis Levy (il corrispondente di Populaire a Londra che rappresentava la SFIO durante e dopo la guerra) 170.

170 LHASC/LPA/International Sub-Committee/Minutes and Documents/1945/Minutes of the

Capitolo II. Il Dipartimento Internazionale tra