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La scelta tra Londra e Lublino

Capitolo II. Il Dipartimento Internazionale tra rappresentanza e disciplina

2. La scelta tra Londra e Lublino

Mentre il Foreign Office era poco tollerante verso le forze politiche in una posizione ambigua con i comunisti, il Labour Party offriva comprensione30. La conferenza socialista di Londra del marzo 1945 fece proprie le priorità dei socialisti dell’Europa orientale, in particolare il problema della sicurezza collettiva contro future aggressioni. Con la fine della guerra il problema principale nella seconda metà del 1945 era acquisire informazioni utili e ristabilire i contatti necessari con i nuovi dirigenti socialisti, coi quali mancava familiarità e fiducia31. Morgan Phillips visitò Praga per partecipare al Congresso del Partito Socialdemocratico e investigare

28 Kenney, p.118.

29 Heumos, ‘The Sozialdemokratie in Ostmitteleuropa 1945-1948’, p.63-65

30 Peter Heumos, ‘Die britische Labour Party und die sozialistischen Parteien

Ostmitteleuropas, 1944-1948’ Bohemia, Band 24 (1983), pp. 319-322.

la situazione locale, ricavandone un’impressione positiva: i socialisti volevano mostrare la loro indipendenza e avevano scelto di propria volontà la collaborazione coi comunisti32. I comunisti facevano mostra di difendere la democrazia e Beneš aveva offerto rassicurazioni sulle loro intenzioni. Morgan Phillips era probabilmente soddisfatto perché i socialdemocratici avevano dichiarato la loro indipendenza e la fedeltà alla democrazia33, e perché il suo segretario Vilim stava conducendo una battaglia coi comunisti per ricostruire un partito socialdemocratico in Slovacchia, dove si era fuso con i comunisti nella clandestinità – fu ricostruito nel gennaio 1946 come ‘Partito del Lavoro’34. Il Labour Party comprendeva la situazione dei cecoslovacchi, ma voleva incoraggiare i contatti con l’occidente, andando incontro ai desideri della popolazione:

C’era evidente sollievo che il partito laburista britannico avesse inviato una delegazione al congresso, perché c’era un senso crescente di abbattimento per l’impressione che i cechi fossero stati lasciati al di là della ‘Cortina di Ferro’ e che noi in Gran Bretagna ce ne disinteressassimo35.

I socialdemocratici cecoslovacchi di ogni fazione avevano rispetto e ammirazione per il Labour Party, mentre erano tiepidi verso la SFIO (a causa dell’Accordo di Monaco) e odiavano unanimemente i socialdemocratici tedeschi. Certe espressioni di entusiasmo erano tanto calorose da imbarazzare i diplomatici professionali, ad esempio una settimana dopo il congresso dei manifesti apparvero per le strade di Praga manifesti con l’immagine di

32 LPHASC/LPA/International Sub-Committee/Minutes & Documents/1945/ Morgan Phillips,

‘Czechoslovakia’.

33 TNA, FO 371/47094-N 14763,mNichols to Bevin, 27 October 1945, ‘Weekly information

summary for period 19th-25th October’. TNA, FO 371/47094-N14858, Nichols to Bevin, 26

October 1945.

34 Kaplan, pp.50-54;111-116.

35 LPHASC/LPA/International Sub-Committee/Minutes & Documents/1945/[T.Williamson],

Londra coperta da una grande bandiera rossa e lo slogan: ‘la nostra bandiera sventola sopra i troni’36.

In Polonia la situazione era più imbarazzante perché esistevano due gruppi opposti che pretendevano di rappresentare il socialismo polacco. Il PPS in esilio, composto dai dirigenti socialisti a Londra che si erano rifiutati di tornare nella Polonia controllata dai sovietici, aveva dalla sua la continuità legale con il partito prebellico e, soprattutto la continuità di uomini: erano i dirigenti socialisti che gli occidentali avevano imparato a conoscere. Il PPS creato a Lublino era fatto di persone sconosciute che però dicevano di parlare per i lavoratori polacchi. Gli esiliati chiamavano gli uomini di Lublino usurpatori criptocomunisti imposti da russi, gli uomini di Lublino rispondevano definendo gli esiliati generali senza esercito pronti a complottare con i reazionari. Gli impegni del Labour Party erano molti e contradditori: si era impegnato a restaura una ‘Polonia libera e indipendente’ 37 (era la ragione originale della guerra contro Hitler) e alla BBC i polacchi ora in esilio avevano parlato come rappresentanti della nazione polacca. Allo stesso tempo il partito si era impegnato a continuare l’amicizia con l’Unione Sovietica e a cooperare con i movimenti socialisti d’Europa (non specificando il loro carattere) 38. Inoltre l’argomento del Labour Party era sempre stato che l’Internazionale dovesse essere composta da partiti viventi, operanti nella legalità, con un seguito di massa e responsabilità di governo.

Il Labour Party aveva ricevuto un primo telegramma dal congresso del PPS a Lublino (novembre 1944) 39. In questa occasione i laburisti passarono il messaggio al leader dei socialisti in esilio Adam Ciolkosz e gli permisero di distribuire una sua dichiarazione che diceva che il PPS di Lublino era fatto di

36 TNA, FO 371/47109-N 15361, Nichols to C.Warner, 3 November 1945

37 LHASC/LP/ID/Minutes & Documents/1944/Minutes of the International Sub-Committee, 25

January 1944.

38 Labour Party, The International Post-War Settlement, (London: Transport House [1944]). 39LHASC/LP/ID/Minutes & Documents/1944/Minutes of the International Sub-Committee, 29

‘usurpatori’ ed era ‘un corpo insignificante, una mera appendice del Partito dei Lavoratori Polacchi’40. La scelta a favore di Ciolkosz venne confermata alla Conferenza socialista di Londra del marzo 194541, in cui Ciolkosz diede un importante contributo alle risoluzioni antitedesche42. Tuttavia la questione si legò presto alla politica internazionale. La posizione delle cancellerie occidentali e degli elementi moderati dell’emigrazione polacca era che la Polonia dovesse acconsentire alla perdita dei territori oltre la linea Curzon ed accettare di essere parte della sfera d’influenza sovietica, cercando di mantenere il pluralismo politico e la sovranità. L’accordo di Yalta prevedeva il riconoscimento del governo provvisorio polacco in cambio dell’allargamento del governo ai ministri dell’emigrazione e elezioni libere. Il leader del Partito Popolare polacco Mikołajczyk ritornò in Polonia e lo seguì un gruppo di socialisti43, mentre i membri più importanti rimasero a Londra. I socialisti disposti a ritornare e quelli disposti ad uscire dalla clandestinità speravano di entrare nel partito di Lublino e riconquistarlo dall’interno, per poi vincere alle elezioni, un atteggiamento che Hugh Dalton e il Labour Party incoraggiavano44. Con il Processo dei 16, i sovietici fecero capire che non avrebbero ceduto: 16 leader della resistenza vennero arrestati e processati a Mosca con accuse infamanti, nonostante le garanzie offerte per invitarli a lasciare la clandestinità45. L’episodio servì a deprimere gli oppositori del regime ed a compromettere quanti erano disposti a collaborare, nonché le potenze occidentali che avevano offerto garanzie. Ciolkosz ebbe occasione di

40 LHASC/LP/ID/Correspondence (hereafter CORR)/POL/1/4, ‘A Statement by the PPS’, 8

January 1945

41 LHASC/LPA/JSM/INT/B.13/Poland 1945/Ciolkosz to Phillips, 15 March 1945.

42 Archivio Centrale dello Stato (ACS), Fondo Carandini, B.6, f. ‘Conferenza

dell’Internazionale Socialista’, Malfatti a Carandini, ‘Conferenza dell’Internazionale Socialista’, 16 marzo 1945.

43 Jan Stariczyk, Ludwik Grosfelt, Jan Saczyrek, and Julian Hochfeld (‘What’s happening’,

Tribune 16 March 1945).

44 Prazmowska, Civil War in Poland, p.131.

45 Il Comitato all’estero del PPS (Ciolkosz) produsse il pamphlet The Moscow Trial of the 16

rinfacciare al Labour Party che i socialisti polacchi si erano fidati di loro ed era compito del Labour Party difenderli46. Ciolkosz ottenne da Camille Huysmans la solidarietà che chiedeva, ma Morgan Phillips cercò di tenere una posizione mediana47 e attendista48 per favorire la conciliazione tra i due gruppi49. In realtà il giornale del Labour Party definiva il PPS in esilio un residuo non rappresentativo50. La reazione di Ciolkosz fu di dire che il Labour Party non aveva alcuna autorità per dire quale partito rappresentasse o meno il socialismo polacco:

Deve essere affermato con la massima enfasi che la posizione e l’autorità degli organismi nominati dal Partito sono soggetti alle decisioni del solo Partito e non alle opinioni o ai commenti da fonti fuori dal Partito, per quanto amichevoli51.

I socialisti del PPS in Polonia nutrivano un sentimento analogo, giustificando la cooptazione di alcuni elementi del WRN come una necessità per terminare le critiche dall’occidente:

Di recente abbiamo ammesso – dichiarò Osobkka-Morawski – un gruppo di compagni dentro il partito perché volevano porre fine alle voci che vi sono altri socialisti, che vi è un altro Partito Socialista in Polonia. Volevano porre fine a questa leggenda, così che i nostri amici in occidente non potessero dire che c’è un secondo Partito Socialista Polacco52.

46 LHASC/LP/ID/CORR/POL/1/10 Adam Ciolkosz to Morgan Phillips, 15 May 1945.

47 LHASC/LP/ID/CORR/POL/1/12 Morgan Phillips to Adam Ciolkosz, 1 June 1945.

48 Ad esempio rifiutando di mandare una delegazione al congresso del PPS

(LHASC/LP/ID/CORR/POL/1/17, Labour Party to PPS, 21 June 1945).

49 LHASC/LP/DH/Box 4/13/Howie to A.S.Moyse, 29 June 1945.

50 LHASC/LP/ID/CORR/POL/1/15 Ciolkosz to W.N.Ewer (Daily Herald), 17 June 1945. 51 Idem.

52Adam Ciolkosz, The Expropriation of a Socialist Party, (New York: Polish Socialist Alliance

Alcuni elementi della sinistra britannica, come il ‘New Statesman and Nation’53, erano disposti a credere ciecamente alle proteste sovietiche che tutti gli elementi anti-sovietici in Polonia erano reazionari. Altri, come il ‘Tribune’, criticavano la repressione in Polonia, ma desideravano un accordo tra il partito di Lublino, gli esiliati e i socialisti ancora in clandestinità54. Sebbene Morgan Phillips non si fosse recato a Varsavia, aveva preso contatto con un membro dell’ambasciata polacca, Jerzy Szapiro, che faceva da tramite con la Polonia55. Suo è probabilmente un documento che conteneva le opinioni dell’ala destra del PPS, la cui circolazione nella Sottocommissione Internazionale indica un orientamento del Labour Party a favore del PPS a Varsavia56. L’argomento era che il PPS fosse ormai diverso da quello formato a Lublino, poiché con la liberazione i vecchi socialisti erano entrati nel partito e lo stavano conquistando dall’interno, sebbene i dirigenti di Lublino fossero ancora influenti. La condanna aperta dei comunisti sarebbe stata un gesto romantico e irresponsabile, ma la guerra aveva reso i polacchi realisti. Ridurre il potere dei comunisti avrebbe richiesto pazienza e coesione interna e la fine della violenza dei banditi. La Polonia avrebbe dovuto mantenere buoni rapporti con i sovietici ed agire come ponte tra oriente e occidente. La Gran Bretagna non avrebbe dovuto provocare tensioni, che sarebbero state solo controproducenti.

53 Kingsley Martin, ‘Russia and Poland’, New Statesman and Nation, 26 May 1945.

54 ‘What’s happening’, Tribune 5 January 1945; ‘What’s happening’, Tribune 26 January 1945;

‘What’s happening’, Tribune 23 March 1945; ‘What’s happening’, Tribune, 9 November 1945.

55 LHASC/LP/ID/CORR/POL/1/46/’Memorandum on Certain Anglo-Polish problems’, 28

September 1945.

56 Il memorandum ‘Conditions in Poland, September 1945’ si trova tra le carte del

Dipartimento Internazionale (LHASC/LP/JSM/INT/B.13/Poland 1945/International

Department). Non è firmato, ma è chiaramente prodotto da un socialista polacco. Huemos ha pubblicato il documento senza identificare come autore un gruppo in particolare (Europäischer Sozialismus im kalten Krieg, pp.115-123), ma quello che trovo interessante è che i funzionari del partito avessero deciso di far circolare nella Sottocommissione Internazionale, mettendo in cima al documento l’intestazione ‘international department’, un documento con le opinioni dei socialisti in Polonia invece che quelle dei socialisti in esilio. Questa era una chiara indicazione della scelta fatta dal Labour Party, sebbene non fosse stata ancora resa pubblica.

Anche se il rapporto conteneva delle forzature per convincere i britannici, c’erano degli elementi di verità. Nel luglio 1945 Józef Cyrankiewicz divenne segretario del PPS, rafforzando la coalizione di centro-sinistra. Cyrankiewicz era stato un organizzatore locale prima della guerra ed era stato membro del WRN prima di essere imprigionato ad Auschwitz. Dentro il partito la tendenza autonomista si rafforzava grazie all’inclusione dei vecchi quadri socialisti, la resistenza dei lavoratori socialisti e, secondo Gomułka, i successi del socialismo internazionale:

La vittoria elettorale del Labour Party in Inghilterra e le prospettive elettorali dei socialisti in Francia, aggiunte a un senso di forza nel

paese, hanno avuto come risultato l’irrigidimento

dell’atteggiamento del PPS verso il PPR57.

Quando la prima Conferenza Socialista Internazionale venne convocata a Clacton, il Labour Party fece la scelta definitiva in favore del PPS di Varsavia, d’accordo con la decisione della Commissione Preparatoria di ammettere solo partiti vivi e solo un partito per nazione58. Questo spinse Ciolkosz a protestare con Healey che i dirigenti del PPS non erano veri socialisti. Healey concesse che era vero ma, se erano davvero marionette dei comunisti, avrebbero riportato il contenuto della conferenza e la cosa non sarebbe stata negativa, perché avrebbe calmato i sospetti dei sovietici. Ciolkosz disse che stava rafforzando ‘persone che tu consideri marionette dei comunisti e che ora potranno dire di avere la benedizione del Labour Party’59. Il Labour Party stava rompendo le tradizioni dell’internazionalismo,

57 Kersten, p.184.

58 LHASC/LPA/LSI/27/4/17. ‘Note on the possible reconstruction of the Socialist

International’, January 1946.

59 Europäischer Sozialismus im Kalten Krieg, 6 Mai 1946 London — Aufzeichnung eines

Gesprächs zwischen dem polnischen Sozialisten A.Ciolkosz und dem britischen Sozialisten D.Healey, p.142.

cacciando i veri socialisti e dando ai socialisti che erano ‘riconosciuti’ un maggior potere contrattuale:

In queste circostanze, l’invito invitato alla dirigenza del PPS ‘ufficiale’ alla Conferenza di Clacton potrebbe facilmente creare l’impressione del riconoscimento ufficiale e della benedizione da parte del Labour Party ad un gruppo di usurpatori, a danno di quei socialisti democratici genuini che stanno conducendo una dura e solitaria battaglia per la libertà, la democrazia e il socialismo in Polonia60.

Ciolkosz vedeva la situazione con chiarezza: il Labour Party era in possesso di un potere che poteva conferire ad un partito socialista dalle credenziali e rafforzarlo contro i suoi avversari.

In Gran Bretagna il cambiamento di atteggiamento del PPS avvenne con la direzione del partito immutata, come concessione alle richieste della minoranza per mantenere l’unità del partito. In Francia il cambiamento di atteggiamento verso il PPS di Varsavia era un punto di contesa tra le fazioni e la salita al potere di Guy Mollet segnò la discontinuità.

Nel maggio 1946 il socialista polacco Debniki visitò la Francia per discutere la creazione di un Comitato di Amicizia Franco-Polacca e risolvere alcune questioni pendenti, tra cui il fatto che i socialisti francesi mantenevano le relazioni con i socialisti polacchi in esilio e non si spendevano per convincere i polacchi esuli in Francia (ex-soldati, prigionieri di guerra o emigranti) a tornare in Polonia.

Debniki trovò le simpatie del veterano of Bataille Socialiste, Alexandre Marie Bracke-Desrousseaux, anche se per sua stessa ammissione era in

60 Europäischer Sozialismus im Kalten Krieg, Ciolkosz to Morgan Phillips, 13 May 1946, pp.145-

minoranza, poiché il partito era influenzato dalle politiche britanniche61. Denbiki poi incontrò e venne alle liti con Gérard Jaquet, vicesegretario della SFIO, e Robert Verdier, vicesegretario e vicedirettore di Populaire, vicino a Blum e Ciolkosz62. I francesi dissero di essere neutrali nel conflitto tra il PPS in esilio e il PPS in Polonia e criticavano la persecuzione poliziesca63. Denbiki disse che i francesi non avevano alcuna autorità per intervenire nelle vicende del socialismo polacco e, quando precisarono che intervenivano solo perché le due parti (Denbiki incluso) venivano a chiedere aiuto, il polacco rispose che la SFIO non sarebbe stata felice se il PPS avesse accolto Paul Faure come ospite. Il polacco poi accusò i francesi di non offrire solidarietà ai fratelli socialisti, di lavorare per spaccare il movimento socialista, di fidarsi delle informazione del reazionario Quai d’Orsay, del non meno reazionario Foreign Office e dei pure reazionari socialisti polacchi in esilio. Inoltre i francesi non avrebbero dovuto suggerire ai polacchi di andare alle elezioni quando loro stessi avevano perso l’ultimo referendum costituzionale. Concluse dicendo di non mandare delegazioni in Polonia, che non sarebbero state ben accolte: il PPS aveva oltre 300000 iscritti e i polacchi non tolleravano di essere trattati come bambini.

Nel settembre 1946 una delegazione polacca guidata dal socialista di destra Hochfeld arrivò in Francia per prendere parte ad una conferenza sulla Spagna e al Congresso della SFIO64. Hochfeld si risentì per il trattamento paternalistico dei ministri francesi (tipico dell’atteggiamento francese verso l’Europa dell’est) e perché Fierlinger non fu ammesso a parlare al congresso, ma la vittoria di Mollet cambiò la politica del partito ed insieme

61 Europäischer Sozialismus im Kalten Krieg, K.Debniki to the International Depertment of the

PPS Executive, 17 May 1946, b, pp.151-153.

62 Europäischer Sozialismus im Kalten Krieg, Polish socialists to R.Verdier, 6 aprile 1946.

63 Europäischer Sozialismus im Kalten Krieg, K.Debniki to the International Depertment of the

PPS Executive, 17 May 1946, c, pp.153-162.

64 Europäischer Sozialismus im Kalten Krieg, Bericht des polnischen Sozialisten J.Hochfeld über

die internationale sozialistische Konferenz über das Franco-Regime und den XXXVIII Parteitag der SFIO in Paris, Settembre 1946, pp.165-182.

atteggiamento verso il PPS. Mollet assicurò Hochfeld che il suo anticomunismo era una concessione alla destra del partito, ma intendeva prendere il controllo dell’apparato, promise che avrebbe aiutato il PPS a convincere i rifugiati polacchi a ritornare, che ‘Populaire’ avrebbe coperto con più attenzione le notizie polacche e che avrebbe mandato una delegazione in Polonia. Inoltre ai margini del congresso i delegati di sinistra dei vari partiti discussero la possibilità di creare una rivista, a nome ‘Le socialisme internationale’, con un comitato di redazione che includesse i principali socialisti di sinistra d’Europa, incluso Mollet.

Dopo che il PPS venne ammesso alla Conferenza Socialista Internazionale, i socialisti del PPS in esilio guidati da Ciolkosz e Zaremba continuarono i loro sforzi per essere ascoltati e riconosciuti65, ma, sebbene i socialisti occidentali li ricevessero in nome del loro prestigio e della familiarità, erano ormai trattati come un imbarazzo per il loro furioso risentimento verso l’occidente66 e il loro giudizio era tenuto in poco conto67, anche perché la loro intransigenza li spingeva a strane alleanze con i nazionalisti polacchi e ad ignorare i diritti economici, condannando le nazionalizzazioni68.

65 LHASC/LPA/ID/POL/04/Delegation abroad of the Polish Socialist Party (Adam Ciolkosz) to

the delegates of the International Socialist Conference (Bournemouth), 7 November 1946 (Europäischer Sozialismus im Kalten Krieg, pp.193-197).

66 LHASC/LP/DH/9/5/Ciolkosz to Noel-Baker, 9 January 1947.

67 LHASC/LP/DH/9/5/Philip Noel-Baker to Denis Healey, 27 January 1947.

68 Europäischer Sozialismus im Kalten Krieg, From Bialas, Zaremba (Foreign Deleation of the