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Le organizzazioni provvisorie nel periodo di guerra

Capitolo I. Dall’Internazionale Operaia e Socialista alla Conferenza Socialista Internazionale (1940-1946)

3. Le organizzazioni provvisorie nel periodo di guerra

L’Internazionale Socialista venne ricreata dopo la Seconda Guerra Mondiale in una forma che accoglieva le proposte di riforma presentate da britannici e olandesi durante la crisi terminale della IOS, ma la nuova struttura era anche un tentativo di accomodare le nuove pratiche che erano emerse durante la guerra e la Guerra Fredda, pratiche che andavano in un senso contrario alle intenzioni dei partiti coinvolti, con il partito laburista britannico come il caso più evidente. Appena prima della guerra, la dirigenza laburista aveva deciso un ripiegamento dall’Internazionale Operaia e Socialista e dagli imbarazzanti intrecci con inaffidabili socialisti stranieri. Durante e dopo la guerra vi fu un’inversione completa: il Labour Party era divenuto il partito socialista più prestigioso del mondo e la dirigenza apprezzava i vantaggi che ne venivano nella gestione dei rapporti dentro il partito. Inoltre le relazioni fraterne internazionali potevano servire come aiuto alla diplomazia tradizionale. Soprattutto, la dirigenza e la base avevano un vago ma innegabile impegno per l’internazionalismo. L’espansione della macchina burocratica serviva a contenere il rischio che veniva da quest’attività.

Con la riforma della IOS Gillies aveva provato a limitare il ruolo dei partiti socialisti in esilio, ma per il giugno 1940 il Labour Party era rimasto il solo partito socialista vivente impegnato nella lotta contro Hitler con gli altri partiti in esilio, nella resistenza o in una posizione ambigua in Svezia, Svizzera e Finlandia. Il valore di questi leader esiliati era nel fornire una testimonianza della volontà dell’Europa di non arrendersi e dell’appoggio dell’intero movimento socialista alla Gran Bretagna, ma erano comunque un rischio da gestire per massimizzare i vantaggi. Nel luglio 1940 la Sottocommissione Internazionale (International Sub-Committee) dell’esecutivo del Labour Party autorizzò il Segretario Internazionale ad

organizzare ‘uno scambio di vedute e informazioni con i membri rappresentativi ora a Londra’ 30. Il 13 e 14 luglio un incontro di natura confidenziale e informale31 ebbe luogo al St. Ermin Hotel32, con l’invito esteso ai soli socialisti dei paesi alleati. Il Dipartimento Internazionale mise in chiaro che la IOS era da considerarsi morta (Adler, in esilio a New York, avrebbe a breve confermato questa interpretazione) e si trattava di un incontro tra i partiti per formare una Commissione Consultiva per consigliare il Labour Party e coordinare le azioni contro il Nazismo33. Camille Huysmans sostenne la necessità di nominare un segretario della IOS, perché l’Internazionale sarebbe stata un’organizzazione con un maggiore peso politico e avrebbe permesso di condurre una migliore propaganda sul continente e in America34, ma Gillies si oppose, con l’argomento che Huysmans non aveva l’autorità35. Huysmans espresse la sua volontà di tenere viva l’Internazionale, almeno nella sua figura, com’era successo durante la Prima Guerra Mondiale (‘credimi, non si dovrà dire in seguito che noi abbiamo strangolato in silenzio la Seconda Internazionale’36), ma Gillies si rifiutò37 e fece notare che gli altri partiti (cechi e norvegesi innanzitutto38) appoggiavano il Labour Party ed erano disposti a lasciare al suo Dipartimento Internazionale il controllo

30 LHASC/LPA/LSI/25/1/Minutes of the International sub-committee (25 June 1940). Su questi

eventi cfr. Balthazar, pp.194-196.

31 LHASC/LPA/LSI/25/1/15 William Gillies to Wenczel Jaksch, 9 July 1940;

LHASC/LPA/LSI/25/1/10 William Gillies to Paul Tofahrn, 4 July 1940.

32 LHASC/LPA/LSI/25/1/19, Josef Belina to William Gillies, 4 July 1940.

LHASC/LPA/LSI/25/1/4 Paul Tofahrn, Assistant general secretary of the International Transportworkers’ Federation to William Gillies, 3 July 1940.

33 LHASC/LPA/LSI/25/1/5. Minutes of the International Sub-Committee, 22 July 1940. 34 LHASC/LPA/LSI/25/1/26 Camille Huysmans to William Gillies, 23 July 1940. 35 LHASC/LPA/LSI/25/1/32 William Gillies to Camille Huysmans, 26 July 1940.

36 ‘Credimi, non si dovrà dire in seguito che abbiamo silenziosamente strangolato la Seconda

Internazionale. L’ho tenuta viva durante la guerra del 14-18. La terrà viva, spero, attraverso questi tempi di tribolazione e non permetterò a nessuno di impedirgli di vivere, anche se questo significa vivere modestamente’ (LHASC/LPA/LSI/25/1/40, Camille Huysmans to William Gillies, 30 July 1940).

37 LHASC/LPA/LSI/25/1/42. William Gillies to Camille Huysmans, 1 August 1940. 38 LHASC/LPA/LSI/25/1/51 Terje Wold to William Gillies, 9 August 1940.

completo del socialismo internazionale39, mentre solo i belgi appoggiavano Huysmans40. Non sarebbe stata l’ultima volta che i socialisti belgi sarebbero stati i più convinti campioni dell’internazionalismo socialista e si sarebbero scontrati con la riluttanza dei laburisti britannici.

L’8 novembre 1940 Gillies annunciò la creazione dell’International Consulative Committee41 (che si riuniva il secondo venerdì di ogni mese42), che veniva comunemente chiamato Dallas Committe, dal nome del suo presidente George Dallas, presidente della Sottocommissione Internazionale del Labour Party43. Dallas, con un tono tipico da dirigente del Labour Party, informò i partecipanti che l’importanza della commissione era minima, quindi le aspettative avrebbero dovuto essere tenute basse:

Questi incontri non sono certamente congressi, importanti o meno. Né sono incontri di un Comitato. Non c’è un ordine del giorno, non viene tenuto un verbale. Non ci sono votazioni e non c’è pubblicità. Questi incontri sono descritti negli inviti come quelli di un gruppo di amici internazionali che s’incontrano a St. Ermins. Non sono né più né meno che incontri informali e amichevoli di compagni britannici con socialisti famosi dei territori conquistati, i quali, in

39 ‘In queste circostanze sarà ovviamente meglio se il Labour Party assumerà la responsabilità

per tutte le azioni che potrebbero essere utili per la comune causa della libertà e del progresso socialismo così come per la guerra contro l’Hitlerismo e il Fascismo’. (LHASC/LPA/LSI/25/1/38 Jaromir Necas to William Gillies, 31 July 1940).

40 LHASC/LPA/LSI/25/1/37. Max Buset to William Gillies, 31 July 1940. 41 Furono invitate le seguenti persone

Belgio: Camille Huysmans, Isabelle Blume, Joseph Saxe.

Cecoslovacchia: Jaromír Necas; Rudolf Bechyne; Joseph Belina; Jan Becho (per gli slovacchi); Wenzel Jaksch, R.Reitzner (per i tedeschi).

Danimarca. B. Møller (era stato difficile trovare un delegato danese perché le truppe di occupazione tedesche avevano mantenuto il governo socialdemocratico al potere, ma i lavoratori marittimi danesi, come quelli di altre nazioni erano già stati organizzati, LHASC/LPA/LSI/25/1/9-11).

Francia: Henri Hauck, Louis Levy, Marthe Levy. Norvegia. Oscar Torp, Terje Wold.

Paesi Bassi: J.W. Albarda.

Polonia: Jan Stancyk, Adam Ciolkosz, A.Adamczyk, H.Liebermann.

42 LHASC/LPA/LSI/25/1/108 William Gillies to Andre Philip, 30 July 1942. 43 LHASC/LPA/LSI/25/1/64 William Gillies to various parties, 8 November 1940.

maggioranza, non hanno neppure la pretesa di parteciparvi in virtù di un mandato del loro partito che a tutti gli effetti non esiste più o ha solo esistenza frammentaria in uno stato di illegalità.

È chiaro a noi che la presenza o l’assenza in questi incontri di qualsiasi persona in particolare non solleva questioni di carattere costituzionale, e certamente non costituisce un precedente per la Commissione delle credenziali dell’Internazionale Operaia e Socialista, quando questa potrà essere ricostruita dopo la guerra da partiti operai e socialisti sul continente o in Europa che avranno rinnovato la loro attività politica sul suolo natio in piena libertà e presenza pubblica.

Nel mentre i rappresentanti del Labour Party sono liberi di conferire con qualsiasi socialista che desiderano consultare.

Ho fiducia che tu e la tua Commissione [esecutiva] non leggerete in questo invito un significato che non possiede44.

Nel 1941 un nuovo comitato venne creata con una rappresentanza più larga, includendo i socialisti dai paesi non alleati (Austria, Germania, Italia, Spagna), che avevano già protestato per la loro esclusione45. La ragione di questa svolta stava nella logica interna al partito laburista e nelle pressioni di Harold Laski. Harold Laski era una delle voci intellettuali più importanti nel Labour Party (insieme agli altri due ‘professori rossi’, Cole e Tawney) e durante la guerra divenne il portavoce della sinistra laburista, portando avanti le ragioni dell’amicizia con l’Unione Sovietica e del rifiuto del concetto di colpa collettiva dei tedeschi, proposto dal diplomatico Robert Vansittart e sposato da gran parte dei media britannici.

Laski era il difensore più importante dell’internazionalismo e dei socialisti esiliati a Londra, facendo pressione sul NEC perché se ne

44 LHASC/LPA/LSI/25/1/142 George Dallas to Wenzel Jaksch, 21 August 1941. 45 LHASC/LPA/LSI/25/1/52. Julius Deutsch to William Gillies, 10 August 1940.

interessasse46. Dopo che la Germania invase l’Unione Sovietica, Laski attirò l’attenzione sulla necessità di un accordo generale tra sovietici e socialisti per combattere insieme il fascismo47. Il NEC consultò i più importanti leader socialisti presenti a Londra e chiese a Huysmans e Gillies di preparare una proposta. Gillies ripeté che ufficialmente la IOS non poteva essere convocata48, ma il precedente di Huysmans della Prima Guerra Mondiale49 autorizzava un’azione congiunta tra il presidente della IOS e il Labour Party ad agire di comune accordo per stabilire un comitato consultivo50.

Il Comitato Huysmans venne creato il 28 novembre 194151. Era più rappresentativo del Comitato Dalls, ma era anche questo segreto, senza un ordine del giorno o verbali52, sebbene Gillies concesse che ‘il Comitato

46 LHASC/LPA/LSI/26/6/1 Camille Huysmans to William Gillies, 29 April 1941.

47LHASC/LPA/LSI/26/1/1. Un estratto di Harold J.Laski, ‘Toward Friendship with the Soviet

Union’, New Statesman and Nation, 5 July, 1941.

48 LHASC/LPA/LSI/26/1/12/Minutes of the International Sub-Committee, 4 July 1941;

[W.Gillies], ‘The International’.

49 LHASC/LPA/LSI/26/1/22/Circular letter from William Gillies, 8 August 1941.

50 LHASC/LPA/LSI/26/1/11/[Camille Huysmans, William Gillies], ‘Labour and Socialist

International’.

51 LHASC/LPA/LSI/26/1/28/Minutes of the International Sub-Committee, 12 December 1941. 52 Nel 1945 il Comitato Huysmans aveva i seguenti membri:

Presidente: Camille Huysmans. Austria: C.Czernetz, O.Pollak. Belgio: Louis de Brouckere.

Cecoslovacchia (cechi): Josef Belina.

Cecoslovacchi (tedeschi): W,Jaksch, F.Koegler. Danzica : E.Brost.

Francia: Louis Levy.

Germania: E.Ollenhauer, Hans Vogel, C.Geyer. Italia: P.Treves, R.Luzzato.

Lussemburgo: V.Bodson, Pierre Krier.

Norvegia: Finn Moe, Aske Oding, Arne Ording. Palestina. B.Locker, B.Rosenthal

Paesi Bassi: J.W.Albarda, A.M.Meerloo, M.Sluyser. Polonia: A.Ciolkosz, J.Kwapinski, Stańczyk Polonia (Bund): L.Blit, E.Scherer.

Svezia: K.Anderssen.

Spagna: L.Araquistsin, W.Carillo. Ungheria: E.Prager.

dovrebbe essere considerato come un Comitato di preparazione per la ricostruzione dell’Internazionale’ 53.

La differenza tra i due comitati può essere spiegata con le differenti fasi della guerra. Sebbene il Labour Party fosse profondamente anticomunista, vi erano molti simpatizzanti dell’Unione Sovietica e l’idea di Sicurezza Collettiva, centrale per la politica estera laburista, si basava sull’assunto che l’Unione Sovietica avrebbe agito come deterrente contro l’aggressione. Il Patto Molotov-Ribbentrop costrinse a riflessioni profonde: alcuni immaginavano che un’unione socialista federale potesse prendere il ruolo dell’Unione Sovietica (Braunthal descrive le discussioni frenetiche tra i gruppi di esiliati54), altri, come Bevin, immaginavano già il coinvolgimento degli USA o di un’Unione dell’Europa Occidentale55. Il Comitato Dallas era stato creato quando Churchill e Dalton immaginavano di potere ‘dare fuoco all’Europa [set Europe ablaze]’ e usare i movimenti di resistenza per provocare la caduta della Germania56.

Nel 1941 emerse chiaramente che sarebbe stata l’Unione Sovietica a fornire gli uomini e la forza per sconfiggere la Wehrmacht. Il movimento socialdemocratico aveva alcuni obiettivi in comune con i comunisti, ma Laski credeva che sarebbe stato necessario un accordo generale, altrimenti negli accordi locali i socialdemocratici sarebbero stati lasciati in una posizione minoritaria e vulnerabili all’infiltrazione comunista. L’Internazionale (o il Labour Party al suo posto) aveva la responsabilità di negoziare con l’Unione

(LHASC/LPA/LSI/26/4)

53 LHASC/LPA/LSI/26/2/5. Gillies to Morgan Phillips (Research Department), 17 January 1942. 54 International Institute of Social History (hereafter IISH), Julius Braunthal Papers, B.44,

Julius Braunthal to G.D.H.Cole, 30 June 1941.

55 Paul Corthorn, ‘The Labour Party in the Era of the Nazi-Soviet Pact, 1939-41’, The British

Labour Party and the Wider World, ed. by Paul Corthorn, Jonathan Davis (London: I.B.Tauri

2008), pp.88-93.

56 Evan Mawdsley, ‘Fifth Column, Fourth Service, Third Task, Second Conflict? The Major

Allied Powers and European Resistance’, in European resistance in the second world war, ed. by Philip Cooke and Ben H. Shepherd Barnsley (Pen & Sword, Praetorian Press 2013), pp. 14-17.

Sovietica per permettere la coabitazione tra comunisti e socialdemocratici57. La speranza di un accordo con Stalin rimase viva fino al 1946, con il viaggio di Laski e Morgan Phillips a Mosca, e sarebbe stato un fattore d’importanza capitale nei rapporti con i socialisti filocomunisti dell’Europa dell’est. Paradossalmente il Labour Party aveva preso il compito che aveva negato ad Adler.

Già a questo stadio possiamo notare una divisione dentro la comunità socialdemocratica, una coalizione dominante e una minoranza, che corrispondevano a due diverse posizioni politiche e due reti internazionali. La coalizione dominante era formata della dirigenza del Labour Party e dai partiti socialisti che appoggiavano la posizione di Gillies e Huysmans di tenere i contatti a livello informale e concentrarsi sulla conduzione della guerra. La minoranza includeva i laburisti di sinistra (Laski, Noel-Baker) e i socialisti di lingua tedesca, che denunciavano l’idea di colpa collettiva dei tedeschi come un tradimento dell’internazionalismo e volevano la ricostruzione dell’Internazionale come istituzione allo scopo di negoziare con i comunisti e fare agitazioni in favore della ricostruzione in senso socialista. Alla conferenza annuale del Labour Party nel 1941, la sinistra laburista denunciò la mancata inclusione dei tedeschi come una violazione della solidarietà internazionale58.

A soffrire dell’isolamento erano in particolare i socialisti del London Bureau of Austrian Socialists: Pollak, Czernetz, Braunthal. Oscar Pollak era stato caporedattore dell’’Arbeiterzeitung’, il giornale dei socialisti austriaci, e una figura preminente del socialismo di sinistra, che aveva seguito in esilio Otto Bauer. Karl Czernetz era un altro socialista di sinistra che aveva operato prima nell’illegalità in Austria e poi preso la via dell’esilio. Insieme a

57LHASC/LPA/International Sub-Committee/Minutes and Documents/1942/Minutes of the

joint meeting of the Policy and International Sub-Committee, 31 March 1942.

Marianne Pollak, militante socialista e moglie di Oscar, costituivano l’anima dei socialisti austriaci in esilio in Gran Bretagna. Il partito austriaco aveva rappresentato la più importante corrente di socialismo di sinistra e internazionalista nella IOS, assumendo una funzione dirigente e le riforme volute da britannici e scandinavi erano tese proprio a marginalizzarlo. Quando gli austriaci protestarono contro il sistema dei Comitati Dallas e Huysmans perché creavano ‘un sistema bicamerale’ che faceva di austriaci e spagnoli ‘socialisti di seconda categoria’ o ‘socialisti di una razza inferiore’ 59, Gillies volle rimetterli al loro posto, dicendo che solo il Labour Party era un partito vivo, mentre gli austriaci erano leader senza una base e, cosa peggiore, la base del socialismo austriaco e tedesco era ora nelle file della Wehrmacht60. Camille Huysmans, allineato alle posizioni di Gillies e profondamente antitedesco, appoggiò questa posizione61, ribadendo che la direzione del socialismo internazionale era nelle mani del Labour Party62. La rete di Gillies e dei partiti anti-tedeschi si dimostrava più forte della rete di Laski e dei partiti filotedeschi.

Abbiamo visto come la dirigenza laburista organizzasse il suo network internazionale, ma la descrizione non sarebbe completa se non menzionassimo altri gruppi che tenevano insieme gli elementi di sinistra del Labour Party e i socialisti continentali internazionalisti e contrari alle tesi della colpa collettiva dei tedeschi. Secondo Isabelle Tombs, vi erano quattro gruppi di socialisti anti-Vansittart: il Socialist Clarity Group, il Socialist Vanguard Group, la Fabian Society e l’International Socialist Forum del Left Book Club63.

59 LHASC/LPA/LSI/26/6/4. Karl Czernetz, Oscar Pollak to Camille Huysmans, 19 April 1942. 60 LHASC/LPA/LSI/26/2/11. William Gillies to Camille Huysman, 1 April 1942.

61 LHASC/LPA/LSI/26/2/20 Camille Huysmans to William Gillies, 7 January 1943. 62 LHASC/LPA/LSI/26/2/9 Camille Huysmans to William Gillies, 31 March 1942.

63 Isabelle Tombs, ‘The Fight for Freedom Publishing Company: A Case Study of Conflicting

Ideas in Wartime’ in German-speaking Exiles in Great Britain, Volume 3, ed. by James R. Ritchie, (Amsterdam: Rodopi 1991).

Il Socialist Clarity Group era stato creato da alcuni membri della Socialist League (il gruppo di socialisti di sinistra dentro il Labour Party che sosteneva il pacifismo e il fronte unico negli anni ’30) che si erano legati al gruppo di socialdemocratici tedeschi che avevano rotto con la dirigenza della SPD in esilio (Sopade). Includeva dei laburisti di sinistra e internazionalisti che avrebbero continuato i contatti internazionali coi socialisti nel dopoguerra: Austen Albu, Patrick Gordon Walker e William Warbey. Il Socialist Vanguard Group venne creato da un altro gruppo di socialdemocratici tedeschi dissidenti, l’Internationaler Sozialistischer Kampfbund (ISK) e pubblicava la rivista ‘Socialist Commentary’, che sarebbe divenuto il principale organo del neo-revisionismo. La figura dominante era Mary Saran, che intratteneva contatti con i socialisti di tutta Europa e avrebbe svolto un ruolo minore nella ricostruzione dell’Internazionale64. Nel maggio 1941 la Fabian Society organizzò un proprio ufficio internazionale (International Bureau) presieduto da Francis Boel-Baker, con la partecipazione di numerose figure di prestigio che avrebbero continuato il loro coinvolgimento internazionale nel dopoguerra65. Il loro obiettivo era di presentare la Seconda Guerra Mondiale come una guerra tra ideologie, non tra nazioni, e desideravano che i socialisti e sindacalisti tedeschi avessero un ruolo attivo nella ricostruzione di una Germania democratica, a cui i britannici avrebbero dovuto contribuire con un’intensa denazificazione. La loro influenza era però limitata perché i dirigenti laburisti alla Transport

64 IISH, Julius Braunthal Papers, B.84, Mary Saran to Julius Braunthal, 15 June 1944.

65 La Commissione Consultiva aveva molte figure di prestigio: H.N.Brailsford, Margaret Cole,

Helen Grant, Jim Griffiths, Rita Hinden, John Hynd, Harold Laski, Kingsley Marty, John Parker, Freda White, Dorothy Wodman, Leonard Woolf, Barbara Wootton, P.L.Yates, K.Zilliacus. Un gruppo di ricerca era presieduto da Ernest Davies, che avrebbe lavorato con Bevin al Foreign Office, un altro da Evan Durbin. (LHASC/LPA/International Sub- Committee/Minutes and Documents,1942/Fabian International Bureau, attacched to Minutes of the International Sub-Committee, 2 September 1942).

House rifiutavano di far circolare il loro materiale presso militanti e oratori66, mentre approvavano la vendita di materiale pro-Vansittart della casa editoriale Fight for Freedom67, che includeva, oltre a tedeschi ossessionati con l’idea di una radicale riforma morale e culturale della Germania, importanti dirigenti laburisti e Camille Huysmans su posizioni antitedesche. Anche la storica interna della Fabian Society, Margaret Cole, concede che l’importanza dell’International Bureau era limitata, ma almeno permetteva di tenere contatti con gli esiliati68.

L’esperienza più significativa fu quella dell’International Socialist Forum, che veniva stampato in appendice a ‘Left News’, il mensile che ricevevano in omaggio quanti erano iscritti al Left Book Club. Questo gruppo riuniva i principali elementi internazionalisti a Londra: Harold Laski, Louis de Brouckère (già presidente della IOS), Louis Levy (rappresentante della SFIO), Hans Vogel (rappresentante della SPD) e l’editore Gollancz (sostenitore delle cause della sinistra socialista negli anni ’30 e avversario di Vansittart). L’organizzatore materiale di questo gruppo era la figura che avrà un grande ruolo sugli eventi futuri: Julius Braunthal. Julius Braunthal era nato in Austria nel 1891 da famiglia ebraica e fin da giovane aveva lavorato come operaio e si era iscritto alla sezione giovanile del partito, studiando e distinguendosi nelle sue scuole69. Si fece notare da Otto Bauer, la voce più brillante dell’austromarxismo, che lo spinse a visitare Berlino, dove conobbe Karl Kautsky e Rudolf Hilferding. Lavorò per i giornali e le riviste socialdemocratiche austriache fino all’arrivo della dittatura per poi prendere

66 LHASC/LPA/International Sub-Committee/Minutes and Documents/1942/Minutes of the

International Sub-Committee, 2 September 1942.

67 LHASC/LPA/International Sub-Committee/Minutes and Documents/1942/Minutes of the

International Sub-Committee, 21 May 1942.

68 Margaret Cole, The story of Fabian socialism (Stanford: Stanford University Press 1963),

pp.288-293.

69 Manfred Ackermann, Julius Braunthal. Ein Leben, dem Sozialismus geweiht ([Wien]: Bund

la via dell’esilio, abitando per due anni come ospite di Hugh Gaitskell70 (futuro leader del Labour Party), lavorando per il Tribune e come segretario aggiunto della IOS. Nell’esilio londinese tuttavia Braunthal diventò ‘il bambino problematico’ 71 del gruppo austriaco, perso in progetti politici irrealistici e separato dagli altri, probabilmente anche per il suo forte legame con Friedrich Adler, che era su posizioni radicalmente diverse da quelle degli austriaci. Alla fine della guerra Braunthal non tornò in Austria e confermò ai leader della socialdemocrazia il suo allontanamento 72, prendendo la cittadinanza britannica73. Braunthal rimase legato agli ambienti della sinistra laburista, al ‘Tribune’, a Laski e a Gollancz. Questo lo mise in una buona posizione per diventare segretario del Comisco e poi dell’Internazionale Socialista quando il posto venne creato alla fine del 1949. Il suo impegno internazionalista però risaliva alla guerra, quando organizzò l’International Socialist Forum, che fungeva da network e forum alternativo a quelli preparati dal Labour Party per i socialisti che desideravano un maggiore impegno internazionalista. Julius Braunthal espresse l’ambizioso desiderio di