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Denis Healey alla guida del Dipartimento Internazionale

Capitolo II. Il Dipartimento Internazionale tra rappresentanza e disciplina

2. Denis Healey alla guida del Dipartimento Internazionale

La struttura interna del Dipartimento Internazionale del Labour Party e il suo Segretario Internazionale, Denis Healey, fu di importanza decisiva per lo sviluppo dell’Internazionale Socialista. Fu anche l’esempio più significativo di come le relazioni fraterne internazionali avessero aiutato un funzionario ad acquisire un grande potere nell’organizzazione, si fossero intrecciate con la diplomazia socialista informale, fossero state usate per gestire il dissenso e imporre la disciplina.

Denis Healey è stata una figura fondamentale nella storia della Gran Bretagna e del partito laburista: una figura di spicco della destra revisionista del Labour Party, un esperto di questioni di difesa e di politica estera, di sicura fedeltà atlantica. Prima della guerra Healey era stato un comunista all’università, ma aveva rotto col partito per partecipare alla guerra contro il nazifascismo, che fu l’esperienza fomativa della sua generazione. I suoi viaggi in Grecia e Italia prima e durante la guerra lo esposero alla miseria del paese e gli fecero sposare un radicalismo che avrebbe presto abbandonato. Divenne un protetto Hugh Dalton, il leader ideologico della destra laburista, e negli anni ’50 gravitò intorno al leader revisionista Hugh Gaitskell. Negli anni ’60 e

’70 fu una figura di spicco come ministro della difesa e cancelliere dello scacchiere nella difficile congiuntura dello shock petrolifero, il salvataggio del FMI e l’ondata di scioperi. Nel 1979 divenne vice-leader del partito e fu il punto di riferimento per quanti non presero parte alla scissione socialdemocratica del 1981, ma scelsero di restare nel partito per combattere contro il dominio della sinistra radicale di Tony Benn.

Gli scontri e gli accordi di fazione hanno determinato le scelte del Dipartimento Internazionale, tenendo in equilibrio la volontà della coalizione dominante di imporre la propria politica e la necessità di placare la minoranza e i militanti. Verso la fine della guerra Hugh Dalton (approfittando dell’assenza temporanea di Herbert Morrison, l’altro leader della destra laburista) acquisì un’enorme influenza dentro il NEC e nelle commissioni del partito, favorendo la cooptazione di giovani di talento come Douglas Jay e Hugh Gaitskell (uomini di punta del revisionismo negli anni ’50), stimolando la formulazione delle politiche che avrebbero costituito la base programmatica del futuro governo laburista e controllando la Sottocommissione Internazionale34.

Nel 1943 la Sottocommissione si era occupata a discutere due questioni: il problema della colpa collettiva dei tedeschi35 e la proposta di Laski di spedire una delegazione in Unione Sovietica per discutere la creazione di un’Internazionale unitaria36. Nel 1944 Dalton preparò il documento The

International Post-War Settlement che definiva l’atteggiamento laburista verso

34 Ben Pimlott, Hugh Dalton (London: Cape 1985), pp.389-393.

35 Labour History Archive and Study Centre (hereafter LHASC)/Labour Party’s Archive

(hereafter LPA)/ International Department (hereafter ID)/Minutes & Documents/1943/ Minutes of the International Sub-Committee, 14 September 1943

36 LHASC/LPA/ID/Minutes & Documents/1943/’The Labour Party Delegation to the USSR –

Suggestions by H.J.Laski for the Consideration of the International Sub-Committee’, August 1943.

gli affari internazionali37. Dalton era in contrasto con Laski e Noel-Baker, che si opponevano al principio di colpa collettiva in nome dell’internazionalismo38, ma nel tardo 1944 strinse una nuova alleanza dentro la Sottocommissione Internazionale per far approvare la sua proposta. Dalton rafforzò i suo argomenti antitedeschi usando l’approvazione di una linea antitedesca da parte dei socialisti del Comitato Dallas39, ma fece numerose concessioni alla sinistra interna e alle sezioni locali del partito40: diede largo spazio nel documento ad un impegno programmatico per la cooperazione internazionale tra socialisti41; fece approvare in principio la proposta di mandare una delegazione a Mosca42; incluse un l’impegno creare uno stato ebraico (scavalcando l’opposizione di William Gillies). Mentre Noel-Baker restò intransigente, Laski si mostrò più disponibile43, grazie al patto che si era instaurato tra i due. Dalton appoggiò il principio che Laski sarebbe rimasto presidente del partito per 12 mesi, non solo per il breve periodo tra la conferenza di Dicembre 1944 e quella di maggio 1945 e un mese dopo Laski propose Dalton come nuovo presidente della Sottocommissione Internazionale, dopo il pensionamento di Dallas, nonostante l’opposizione di Shinwell, uno dei leader della sinistra socialista 44. Nella conferenza

37 Versioni varie: LHASC/LPA/ID/Minutes & Documents/1943/ [Hugh Dalton], ‘Post-War

Settlement’; LHASC/LPA/ID/Minutes & Documents/1944/ [Hugh Dalton], ‘International Post- War Settlement’, Second Draft.

38 LHASC/LPA/ID/Minutes & Documents/1943/ Minutes of the International Sub-Committee,

18 April 1944.

39 LHASC/LPA/ID/Minutes & Documents/1943/ H.D. [Hugh Dalton], Post War Settlement, 12

November 1943.

40 LHASC/LPA/ID/Minutes & Documents/1944/’Annual Conference’.

41 LHASC/LPA/ID/Minutes & Documents/1944/Minutes of the International Sub-Committee,

18 April 1944; ‘Draft Resolution by the Rt.Hon.Hugh Dalton, MP on International Post-War Settlement for Annual Conference’.

42 LHASC/LPA/ID/Minutes & Documents/1944/ Minutes of the International Sub-Committee,

20 June 1944.

43 Hugh Dalton, The Second World war diary of Hugh Dalton 1940-45, ed. by Ben Pimlott,

(London: Jonathan Cape 1986), 13 and 14 November 1944, pp.806-807.

44 Hugh Dalton, The Second World war diary of Hugh Dalton, (London : Jonathan Cape, 1986), 16

internazionale di marzo 1945, Laski mostrò piena solidarietà con la dirigenza, difendendo l’accordo di Yalta come il migliore possibile, nonostante le proteste dei polacchi45. Come ricompensa Laski divenne presidente del Comitato Dallas e ottenne il licenziamento di Gillies. La funzionaria del partito Mary Sutherland, si lamentò con Dalton che il licenziamento di Gillies creò un senso di insicurezza dentro il partito, dando l’impressione che ogni funzionario di partito avrebbe potuto perdere la sua posizione se avesse resistito agli ordini della dirigenza46. Dalton pensò che fosse un’impressione utile e volle confermare la prassi laburista per cui il segretario generale del partito doveva essere solo un funzionario e il partito doveva essere completamente subordinato alla dirigenza parlamentare. Il controllo di Dalton sulla sottocommissione e la politica estera laburista si consolidò, mentre Laski ottenne la posizione di preminenza nella politica laburista che desiderava, ma le cose sarebbero cambiate molto rapidamente.

A causa della sorprendente decisione del primo ministro Attlee di fare Bevin ministro degli esteri, Dalton perse il controllo sulla politica estera laburista. Nella campagna elettorale del 1945 Laski divenne il bersaglio preferito della stampa conservatrice, che sfruttò suggestioni antisemite allo scopo di denunciare il socialismo come un’idea continentale e pericolosa47. I commenti di Laski in disaccordo con Attlee venivano usati per presentare il primo come l’eminenza grigia del Labour Party, sebbene le dichiarazioni pubbliche di Laski imbarazzassero i dirigenti laburisti solo perché questi non lo tenevano informato sulle decisioni più importanti. Quando Laski criticò l’atteggiamento di Attlee a Potsdam, Attlee disse che il partito aveva il diritto

45 Archivio Centrale dello Stato (d’ora in poi ACS), Fondo Nicolò Carandini, b.6, Malfatti,

‘Conferenza dell’Internazionale Socialista, Londra 3-5 marzo 1945’.

46 Dalton, The Second World war diary of Hugh Dalton, 16 February 1945, p.831.

47 Isaac Kramnick, Barry Sheerman, Harold Laski, A life on the left, (London: Hamilton 1993),

ad essere consultato, ma non aveva l’autorità di dire ad un primo ministro laburista cosa fare.

Le macchinazioni di pochi mesi prima avevano finito per danneggiare la dirigenza: senza Gillies il Dipartimento Internazionale era stato lasciato senza una guida, eccetto per l’anziana segretaria amministrativa Christine Howie48. Laski assunse la responsabilità di rappresentare il partito laburista all’estero, nel periodo in cui vi era grande interesse dopo la sorprendente vittoria elettorale. Talvolta era l’unico con sufficiente tempo libero per viaggiare, perché personaggi come Morgan Phillips, il segretario del partito, e Shinwell avevano impegni più importanti49. All’estero Laski riceveva il rispetto e l’ammirazione che gli era negata a casa. Un cinegiornale sul Congresso del PSIUP del 1946 lo definiva ‘la grande attrazione del congresso’50.

Era praticamente idolatrato nei circoli socialisti europei, dove il suo tipo di intellettuale socialista laico era molto più comune a sinistra e dove i suoi libri e pamphlet erano spesso ristampati e i suoi articoli e discorsi citati. 51

La stampa britannica lo seguiva, chiamandolo ‘il professore peripatetico’ o ‘il menestrello errante del socialismo’52, titoli che alludevano al suo ‘cosmopolitismo’ di ebreo e intellettuale senza lealtà nazionale. La stampa conservatrice e i deputati conservatori usavano tutte le sue dichiarazioni controverse: in Francia disse che il Labour Party si era impegnato a strizzare la Spagna con la pressione economica e diede appoggio alla scuola laica e

48 Denis Healey, The Time of my life (London: Penguin Books 1990), pp.73-74. 49 TNA, FO 371/48988-Z5526, Foreign Office to Brussels, 29 May 1945.

50 Archivio Cinematografico Luce, Istituto Nazionale LUCE, Notiziario Nuova Luce NL010.

http://www.archivioluce.com/archivio/jsp/schede/videoPlayer.jsp?tipologia=&id=&physDoc= 22305&db=cinematograficoCINEGIORNALI&findIt=false&section=/.

51 Kramnick, Sheerman, Harold Laski, p.492. 52 Un riferimento all’operetta Mikado.

all’abolizione del concordato; in Svezia disse che la Gran Bretagna era una potenza di seconda classe53. Negli USA l’identificazione di Laski con il Labour Party complicò l’approvazione al congresso del prestito per la Gran Bretagna. Attlee scrisse a Laski ‘il costante afflusso dei tuoi discorsi e delle tue interviste è imbarazzante’ 54. Nel periodo tra l’elezione di luglio 1945 e gennaio 1946, il Labour Party sperimentò il modello di rappresentanza all’estero basata su di un intellettuale di prestigio invece di un burocrate obbediente alla dirigenza e l’esperienza fece sì che l’esperimento non fosse ripetuto per lungo tempo. Laski continuò a viaggiare all’estero, ma, con la sua importanza era in declino, Healey avvertì i polacchi di non dare importanza a quello che diceva, poiché era un politico irresponsabile e un produttore di cattiva propaganda55.

Uno dei frutti dell’accordo tra Dalton e Laski56 fu la nomina di Denis Healey a Segretario Internazionale (International Secretary), che i rimase dal 1946 al 1952. Il suo operato definì la carica per i decenni a venire. Nonostante i propositi di ritirarsi dalle relazioni fraterne internazionali, la dirigenza del partito si era vincolata nel 1944 a stabilire una ‘stretta associazione con i partiti socialisti di tutti i paesi in futuro e parimenti con il movimento sindacale in tutto il mondo’57. Inoltre gli uffici del Labour Party furono inondati di richieste d’aiuto da parte dei partiti socialisti europei58, perché il partito laburista era divenuto il partito più prestigioso al mondo e la

53 Si trattava probabilmente di un’esagerazione giornalistica, i diplomatici a Stoccolma

avevano apprezzato i discorsi di Laski (TNA, FO 371/48052-N121188, Stockholm to Foreign Office, 6 September 1945).

54 Kramnick, Sheerman, Harold Laski, p.493.

55 Warschau — Bericht des polnischen Sozialisten S.Gross über den III. Parteitag der SPÖ in

Wien, 30. Oktober 1947 (citato in Europäischer Sozialismus im Kalten Krieg: Briefe und Berichte

1944-1948, her. von Peter Heumos, (Frankfurt am Main: Campus, 2004) pp.210-221.

56 Edward Pearce, Denis Healey: a life in our times (London: Little Brown 2002), pp.64-66.

Pimlott, Hugh Dalton, p.382.

57 LPACR 1944, p.132. L’impegno fu ripetuto nel 1945 (LPACR, 1945, Dalton’s speech, p.83). 58 Tra i paesi che chiedevano aiuto vi erano Francia, Italia, Belgio, Austria, Bulgaria e le isole

Faroe (LHASC/LPA/ID/Minutes & Documents/1945/Minutes of the International Sub- Committee, 20 March 1945; 18 September 1945. Anche la Cecoslovacchia (TNA, FO 371/47216- N16956, Blazej Vilim to Morgan Phillips, 22 November 1945).

dirigenza decise che interpretare questa parte era un rischio che erano disposti a correre:

Una cosa su cui tutti erano d'accordo era il ruolo di leadership mondiale della Gran Bretagna e del partito laburista britannico, in particolare. Quello che si era autodefinito ‘il più grande partito socialdemocratico del mondo' sentì continuamente ripersi che doveva dare una guida morale e pratica al mondo; a seconda dei punti di vista del partito riceveva ingiunzioni a guidare il mondo verso la pace, a contrastare il comunismo, ad attuare il disarmo, a risolvere la fame nel mondo, o a sviluppare il Commonwealth come unione multirazziale e libera fondata sull'uguaglianza59.

L’atout più importante che la dirigenza laburista ricavava dalle relazioni fraterne internazionali era il prestigio. In uno scambio reciprocamente vantaggioso, la dirigenza dei partiti continentali prendeva il Labour Party come modello da offrire contro i comunisti e i socialisti di sinistra e la dirigenza laburista ricordava ai militanti in ogni conferenza che il governo laburista era divenuto un modello per il mondo intero, quindi non c’era bisogno di cambiare politiche60. Anche Guy Mollet venne chiamato in una conferenza difficile per celebrare la dirigenza laburista61. Il meccanismo nel continente era lo stesso che spingeva molti socialisti di sinistra ad identificarsi con l’Unione Sovietica. Quando la via britannica al socialismo fu identificata con la dirigenza laburista, gli oppositori cercarono la via russa al

59 John Callaghan, The Labour Party and foreign policy: a history (London: Routledge 2007),

p.192.

60 Per un esempio vedi il discorso di Sam Watson, presidente della conferenza nel 1950

(LPACR 1950, p.76); il discorso di Dalton alla conferenza del 1950 (LPACR 1950, p.166); il discorso di Alice Bacon, presidente della conferenza del 1951 (LPACR 1951, pp.74-75).

socialismo62. In Gran Bretagna e in Europa proclamare l’alleanza alla via britannica o alla via russa era la maniera delle opposte fazioni di distinguersi.

Gli anni di Healey come segretario internazionale videro l’espansione del Dipartimento Internazionale, da una vecchia segretaria a due assistenti e due segretari63. L’espansione era parte della tendenza della macchina partitica ad espandersi in dimensione per coprire nuove responsabilità e a divenire più complessa, centralizzata e burocratica per estendere il controllo della dirigenza sul movimento64. Negli ultimi 18 mesi del conflitto il partito cooptò giovani di talento a sostituzione della vecchia guardia, come Morgan Phillips e Michael Young e dopo la vittoria segretario preparò l’espansione del partito65, grazia alla fiducia che i soldi sarebbero arrivati con l’abolizione del Trades and Dispute Act del 192666. Con la creazione della Conferenza Socialista Internazionale venne deciso di aumentare i fondi in bilancio per il Dipartimento Internazionale67 e assumere un nuovo assistente (novembre 194768). Dopo il golpe di Praga (21-25 febbraio 1948) e la scoppio del conflitto aperto tra socialdemocratici e comunisti in tutta Europa, il Dipartimento Internazionale venne completamente ristrutturato, con lo scopo di coinvolgere i funzionari del partito a livello locale, i giovani, gli studenti e le organizzazioni femminili69, categorie che erano viste a rischio di penetrazione comunista. Il partito si interessò di intervenire con le categorie di incerta

62 Darren Lilleker, Against the Cold War: the history and political traditions of pro-Sovietism in the

British Labour Party (London : Tauris Academic Studies, 2004), p.42.

63 Healey, Time of my life, pp.73-74.

64 Andrew Thorpe, ‘Locking out the Communists: The Labour party and the Communist

party, 1939-46’, Twentieth Century British History, Vol.25, No.2, 2014, pp. 248-250.

65 Andrew Thorpe, Parties at war: political organization in Second World War Britain, (Oxford:

Oxford University Press 2009), pp.45-48.

66 Fondazione Pietro Nenni, Fondo Pietro Nenni, Serie corrispondenza, '44-'79,b.31, f.1547

(Franco Malfatti), Malfatti a Nenni, 14 gennaio 1946.

67 Hugh Dalton, The political diary of Hugh Dalton : 1918-40, 1945-60, p.372, 20 May 1946. 68 LHASC/LPA/ID/DH/B.12/Minutes of the International Sub-Committee, 15 July 1947;

LHASC/LPA/ID/DH/B.12/Minutes of the International Sub-Committee, 18 November 1947.

69 LHASC/LPA/ID/Minutes & Documents/ 1948/’Note on the International Department’, July

fedeltà, come i minatori e ferrovieri francesi o gli studenti delle colonie. Jennie Lee, figura di spicco della sinistra laburista e moglie di Bevan sosteneva che non erano solo i grandi dirigenti socialisti a doversi incontrare, ma che i socialisti ad ogni livello del movimento avrebbero dovuto incontrare i loro fratelli nel resto del mondo70. Scuole estive e campi estivi per socialisti stranieri erano stati organizzati fin dal 194671 e questo ambizioso progetto di democratizzare le relazioni fraterne internazionali portò i suoi frutti. Nel settembre 1948 Jennie Lee e l’organizzazione femminile del partito laburista londinese organizzarono la visita di ottanta socialisti austriaci, ospitati da famiglie socialiste72. Nel giugno 1949 61 membri del partito laburista, dei sindacati e delle cooperative ripagarono la visita in Austria73. Il British Aid for German Workers Committee portò in Gran Bretagna i figli dei socialisti tedeschi per le vacanze e l’associazione ricreativa del Partito Socialista Austriaco invitò i figli dei laburisti britannici malati di tubercolosi o asma nei suoi sanatori in montagna. La rivista per i funzionari laburisti, Labour

Organiser dava ampia pubblicità alle occasioni per uno scambio di funzionari

con la Germania, per visitare i Paesi Bassi a casa dei socialisti locali o per andare ad un campo estivo vicino Stoccolma74. Ad una riunione congiunta della commissione Internazionale, Imperiale e del Commonwealth nell’ottobre 1948 fu deciso di aumentare il personale e alle responsabilità di Healey si aggiunsero agli ambiti coloniali ed imperiali, per i quali prese un nuovo assistente amministrativo (Eric L. Randall) e un assistente coloniale (Edward G. Farmer)75. Entro il 1949 cinquanta socialisti in media – giornalisti,

70 Jennie Lee, My life with Nye (Harmondsworth: Penguin Books 1981), pp.168-172. 71 LPACR 1947, pp.18-19.

72 Lee, My life with Nye, pp.168-172. 73 LPACE 1950, pp.23-28.

74 Eric Randall, ‘International exchange of party officials’, Labour organiser, April 1950. Eric

Randall, ‘A cheap holiday’, Labour organiser, April 1950. ‘A suggestion’, Labour organiser, April 1950. Eric Randall, ‘International Socialist Solidarity’, Labour Organiser’, May 1950.

funzionari di partito e studenti – visitavano ogni mese il Dipartimento Internazionale per ricevere informazioni e chiarimenti politici76.

L’importanza delle relazioni fraterne internazionali dentro il Labour Party non può essere però misurata solo con l’espansione della macchina burocratica, ma bisogna dare il giusto peso alla crescente influenza del loro responsabile. William Gillies, segretario internazionale dal 1922 al 1944, aveva stabilito il precedente per il Segretario Internazionale di avere libertà e potere. Un burocrate è tanto potente quanto lo si crede insostituibile: se solo il funzionario può svolgere un compito, il suo potere contrattuale sarà maggiore. Quando Gillies chiese un voto di fiducia nel 1943, voleva mettere in chiaro che non poteva essere sostituito, ma il suo licenziamento nel 1945 mise in chiaro che questo era possibile in una situazione diversa. Nonostante i 22 anni di servizio, la coalizione dominante (Dalton) considerò il suo sacrificio accettabile per placare la minoranza (Laski). Al contrario Denis Healey ebbe tanto successo che nessun sostituto avrebbe potuto gareggiare con lui. Dalton non volle sacrificarlo per le critiche della minoranza, anzi pensò che trovare un buon sostituto sarebbe stato difficile77. I socialisti stranieri erano dello stesso parere:

Ci è mancato Denis Healey perché – almeno a nostra impressione – il suo successore non possiede l’abilità che Denis ha. Ma forse Denis è davvero una persona eccezionale e non ci sarebbero molti come lui in ogni caso78.

L’insostituibile Healey era immune alle critiche della minoranza: verso la fine del suo mandato, Bevan pensava che Healey stesse diventando ‘troppo

76 Quando intervistò Healey quaranta anni dopo, il giornalista italiano Arrigo Levi si

ricordava di quando aveva preso parte ad un seminario alla Transport House mentre era studente a Londra (Arrigo Levi, ‘Se tornerà il vento laborista’, La Stampa, 5 aprile 1986).

77 Dalton, The Political diary of Hugh Dalton: 1980-40, 1945-60, p.577, 7 January 1952.

78 LHASC, LPA, James Middleton papers, M84, Herta Gotthelf to Jim Middleton, 7 November

arrogante’ per un semplice funzionario alla Transport House (la sede del partito laburista all’epoca)79. L’irritazione di Bevan fu confermata quando Healey lasciò la carica di Segretario Internazionale nel 1952 e ricevette come premio un collegio sicuro a Leeds e il suo stipendio pagato fino alla fine. Secondo Bevan dare tale potere ad un funzionario di partito e ad un intellettuale borghese era chiaramente un segno che il Labour Party stava cadendo al livello della SFIO80.

Se il Segretario Internazionale era indipendente e insostituibile, la dirigenza come poteva controllarlo? La Sottocommissione Internazionale81 non esercitava alcun controllo82: i suoi membri approvavano le proposte politiche dei membri più attivi senza leggerle83. Alcuni dei membri della Sottocommissione erano ministri di gabinetto che non avevano il tempo e sindacalisti non avevano la cultura per studiare gli affari internazionale; l’eccezione avrebbe potuto essere Sam Watson, presidente del sindacato dei minatori, e anche lui usava i documenti e le note preparate da Healey84. La pubblicazione del pamphlet European Union85 fu sintomatica. Healey scrisse la

79 Edna Healey, Part of the pattern : memoirs of a wife at Westminster, (Oxford : ISIS, 2007), p.102 80 Dalton, The Political diary of Hugh Dalton: 1980-40, 1945-60, 23 January 1952, p.578.

81 Tra le due guerre il Labour Party aveva avuto Commissioni Consultive di grande

importanza presiedute da Leonard Woolf, intellettuale delle relazioni internazionali e marito di Virginia (C.Sylvest, ‘A Commanding Group’? Labour’s Advisory Committee on International Questions 1918-31, The British Labour Party and the wider world : domestic politics,

internationalism and foreign policy, ed. by Paul Corthorn, Jonathan Davis (London: Tauris

Academic Studies 2008), p.62.), ma queste vennero sciolte senza lasciare traccia nel dopoguerra (LHASC/LPA/ID/Minutes & Documents/1946/Minutes of the International Sub- Committee, 15 January 1946; LHASC/LPA/ID/Minutes & Documents/1947/Minutes of the International Sub-Committee, 14 October 1947). Anche questo controllo alla libertà del