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Capitolo 2 – Le competenze emotive e sociali nell’ambito education

2.2 Gli effetti dell’anticipazione dell’apprendimento delle competenze.

2.2.3 COMPETENZE EMOTIVE E SOCIALI E BULLISMO:

Una padronanza inefficace delle competenze emotive e sociali portano a una serie di difficoltà sociali, personali e scolastiche. Infatti chi è meno dotato di queste competenze si comporta in modo più aggressivo e spesso si parla di bullismo. Il bullismo è caratterizzato dall’intenzione a fare del male a un’altra persona, utilizza comportamenti scorretti in modo ripetuto e vuole esercitare il proprio potere. Il bullismo è un fenomeno sempre più diffuso

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all’interno della scuola e non solo, è un problema molto serio di violenza. Molte ricerche dimostrano che i programmi universali SEL school-based, sono in grado di prevenirlo (Durlak, Weissberg, Dymnicky, Taylor & Schellinger, 2011). I programmi SEL non risolvono da soli il problema del bullismo, ma è necessario che le politiche scolastiche, i genitori e gli insegnanti collaborino per farlo.

Per prevenire il bullismo è necessario sviluppare un’ importante competenza sociale, l’empatia. L’empatia è collegato sia ai comportanti sociali se i bambini sono in possesso, sia per i comportamenti antisociali se i bambini non ne sono in possesso. Un bambino empatico riesce a comprendere i pensieri e le percezioni delle altre persone, tendono ad essere meno aggressivi, sono dotati di maggiori abilità sociali e hanno più successo nei risultati scolastici, di conseguenza l’empatia è negativamente collegata all’aggressione e al bullismo (Smith, Low, 2013). Essere empatici e tenere degli atteggiamenti positivi nei confronti degli altri ragazzi aumenta le probabilità per gli studenti a fermare il bullismo. I programmi SEL migliorano la capacità dei ragazzi ad assumere la prospettiva dei suoi coetanei, in modo da far capire che persone diverse nella stessa situazione possono provare emozioni diverse. Gli studenti in grado di capirlo sono meno aggressivi dal punto di vista fisico e verbale nei confronti dei suoi pari (Kaukiainen et al., 1999). Gli insegnanti possono insegnare l’empatia ai suoi studenti durante il normale orario scolastico, l’empatia può essere trasmessa ad esempio semplicemente parlando dei propri sentimenti e delle proprie emozioni, oppure gli studenti possono essere chiamati ad interpretare le emozioni di personaggi di storie lette in classe. Sono disponibili sempre più libri utili a combattere il bullismo e aumentare l’empatia per gli studenti che lo esercitano.

Gli studenti più portati ad esercitare il bullismo sono quelli con un basso auto-controllo o sono incapaci di regolare e controllare le sue emozioni. Al contrario, se un bambino è soggetto a bullismo, significa che ha delle lacune per quanto riguarda la capacità di problem-solving. Perciò, le competenze sociali come l’empatia, la capacità di gestire le proprie emozioni e la capacità di problem-solving contribuiscono a diminuire il bullismo, sia per chi lo esercita ma anche per chi lo subisce, e a creare delle relazioni positive tra pari.

Le conseguenze del bullismo sono pericolose sia per chi esercita il bullismo, ma anche per chi ne è vittima. Entrambi presentano delle lacune sulle competenze sociali (Cook et al., 2010). Se un soggetto si sente emarginato dai propri coetanei aumenta il rischio di essere vittima di bullismo. L’amicizia e il supporto sociale protegge direttamente gli studenti vittime di bullismo, se il soggetto tormentato dai propri pari sviluppa competenze sociali e stringe amicizie con i coetanei, previene gli atteggiamenti bulli nei suoi confronti.

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Un programma SEL chiamato Rational Emotive Behavioral Education (REBE) si focalizza a insegnare agli studenti a riconoscere le loro emozioni negative, in particolare la rabbia, l’obiettivo è quello di trovare un modo per abbassare questo senso di frustrazione. Questo modello si basa su un meccanismo cognitivo per il cambiamento.

L’altro programma SEL che fa riferimento a questo problema è il ViSC program. Questo programma coinvolge gli insegnanti, gli studenti e i genitori dei ragazzi. Esso ha come obiettivo principale di ridurre i comportamenti aggressivi e il bullismo, per farlo è necessario trasmettere l’empatia verso gli altri e migliorare il senso di responsabilità. Questo programma, a differenza di REBE, si basa su un meccanismo comportamentale di cambiamento per aumentare gli effetti positivi derivanti dalla riduzione del bullismo.

Questi due programmi combinati insieme creano il programma REBE-ViSC, il quale è considerato un programma efficace di prevenzione del bullismo. La combinazione dei programmi migliora l’efficacia della prevenzione del bullismo. Infatti, il programma REBE contiene esercizi specifici per i bambini aggressivi che non si trovano nel programma ViSC.

Riguardo al bullismo viene fatto uno studio che utilizza il programma REBE-ViSC. I partecipanti di questo studio sono bambini di prima elementare che fanno parte di 11 diverse scuole elementari situate in Oradea, Romania. Tutti i bambini sono stati divisi in tre gruppi, un gruppo di controllo formato da 315 studenti, un gruppo in cui viene applicato il programma REBE- ViSC formato da 385 studenti e un gruppo in cui viene applicato il programma ViSC-REBE formato da 270 studenti. Il gruppo REBE-ViSC riceve 9 lezioni basate sul programma REBE e poi 10 lezioni ViSC; mentre, il gruppo ViSC-REBE riceve 10 lezioni ViSC e 9 lezioni REBE (Trip S., Bora C., Sipos-Gug S., Tocai I., Gradinger P., Yanagida T., Strohmeier, D., 2015).

I dati vengono raccolti tramite un questionario on-line, il quale è stato completato durante il regolare orario scolastico. I questionari vengono somministrati tre volte, il pretest, il questionario centrale e il post-test. Questo studio come tanti altri, mostra che il bullismo è un comportamento sempre più diffuso tra i ragazzi, e quindi diventa sempre più necessario creare dei programmi di prevenzione del bullismo. Grazie ai programmi ViSC-REBE e REBE-ViSC i ragazzi riescono a valutare gli effetti delle loro decisioni sia a breve termine che a lungo termine.

In conclusione, insegnare le competenze sociali e in particolar modo l’empatia, riduce il rischio di esercitare comportamenti bulli e nello stesso tempo, di subirli. Questa affermazione è sostenuta dalla Tabella 2.3, costruita sulla base di studi scientifici.

119 Fonte: elaborazione personale

2.2.4 COMPETENZE EMOTIVE E SOCIALI E ABUSO DI SOSTANZE STUPEFACENTI, ALCOOL E