Con riferimento alla provincia di Forlì-Cesena, la stima del valore aggiunto per il 2015 è pari a
1 In Italia, ISTAT calcola, a livello nazionale, le tre tipologie di valore aggiunto e il PIL ai prezzi di mercato, a livello regionale, il valore aggiunto ai prezzi base e il PIL ai prezzi di mercato e, a livello provinciale, il valore aggiunto ai prezzi base; con l’ultima elaborazione dati (dicembre 2016), viene assicurato l’allineamento dei conti regionali e provinciali con la revisione dei conti nazionali.
10,7 miliardi di euro. Tale stima, elaborata dall'Istituto Tagliacarne, è stata rilasciata a maggio 2016 in occasione dell'evento del Sistema Camerale "Giornata dell'Economia 2016". Essa tuttavia, non considera le rettifiche svolte da ISTAT nel dicembre 2016 e, pertanto, deve essere letta unicamente come dato indicativo e puntuale. Premesso questo, in termini di incidenza, il valore aggiunto stimato per il 2015 pesa per l'8,2% di quello regionale. In termini comparativi, a livello nazionale, la provincia di Forlì-Cesena si posiziona al 20° posto nella graduatoria decrescente del valore aggiunto pro capite (su 107 province), mantenendo dal 2010 una rank entro il primo quartile della distribuzione. A livello regionale, la posizione stimata è la sesta (su nove province)2.
I dati deinitivi del valore aggiunto (consuntivi) sono invece disponibili dal 2014 e anteriormente a tale periodo. Nel 2014, dopo la rivisitazione condotta da ISTAT con l'adeguamento al SEC20103, il valore aggiunto della provincia di Forlì-Cesena risulta pari a 10.5 miliardi di euro correnti, l'8% sul totale regionale e al sesto posto nella classifica regionale decrescente per incidenza. La sua dinamica (+0,1% rispetto al 2013) maggiormente contenuta ove paragonata con la regione Emilia-Romagna (+1,9%) e con l'Italia (+0,9%). Tra le altre province della regione, si notano rilevanti performance per Modena, Parma e Piacenza.
In termini pro capite il valore aggiunto provinciale è pari a 26.507 euro, dato inferiore alla media regionale, al livello del Nord-Est, ma superiore al dato nazionale. La provincia di Forlì-Cesena si colloca al settimo posto in regione, nella classifica decrescente del valore aggiunto pro capite (come nel 2013) e al 26° posto in quella nazionale (nel 2013 era al 23°).
Il 70,2% del valore aggiunto provinciale è gene-rato dal settore dei servizi, coerentemente anche alla numerosità delle imprese attive. L'incidenza risulta superiore al dato regionale (67,7%) ma inferiore all'incidenza nazionale (74,6%). Il commercio insieme a trasporti, al turismo e alle attività ICT generano circa un quarto (il 24,3%) del valore aggiunto totale con una incidenza in linea al dato nazionale (24,1%) ma superiore alla media regionale (22,7%). L'industria genera circa un quinto (il 20,7%) del valore aggiunto; le costruzioni il 5,6% e l'agricoltura il 3,5%. Le incidenze per tali ultimi due settori sono superiori al dato regionale e nazionale, coerentemente con il ruolo svolto e l'importanza assunta da questi due comparti in provincia di Forlì-Cesena.
La dinamica sostanzialmente stabile (+0,1%) del valore aggiunto provinciale, tra il 2014 e il 2013, esposta in precedenza, è spiegata dalle variazioni
2 Elaborazioni Istituto G. Tagliacarne su dati ISTAT, pubblicati in occasione della 14a Giornata dell'Economia (maggio 2016).
3 A partire da settembre 2014 è stato adottato adottato dagli Stati membri dell'Unione Europea il nuovo sistema europeo dei conti nazionali e regionali - SEC2010 - in sostituzione del SEC95. Il SEC2010 definisce i principi e i metodi di Contabilità Nazionale a livello europeo, fissando in maniera sistematica e dettagliata il modo in cui si misurano le grandezze che descrivono il funzionamento di una economia; rispetto alla precedente versione il SEC 2010 presenta alcune importanti differenze riguardo sia l'ambito di applicazione, sia i concetti. Il nuovo sistema riflette infatti gli sviluppi e i progressi metodologici nella misurazione delle economie moderne che si sono consolidati a livello internazionale; il nuovo PIL terrà conto, oltre naturalmente al valore delle attività legali e dichiarate, anche del valore stimato di alcune attività derivanti dalle cosiddette “economia illegale” ed “economia sommersa”.
VALORE AGGIUNTO A PREZZI BASE E CORRENTI Valori in milioni di euro
Rapporto sull’Economia – Anno 2016 e scenari 119
di ricchezza prodotta nei principali settori e dal contributo che questi ultimi forniscono alla crescita.
Infatti, mentre in agricoltura e nelle costruzioni il valore si contrae in modo rilevante (rispettivamente -8,5% e -8,8%), quello dell'industria e dei servizi aumenta (rispettivamente +2,7%
e +0,6%). La tavola che segue riporta il dettaglio dei comparti interni al settore servizi e identifica il contributo che essi hanno dato alla formazione e all'incremento del valore aggiunto provinciale.
VALORE AGGIUNTO PRO CAPITE A PREZZI BASE Valori in euro correnti
Piacenza 26.963 27.524 +2,1 18 17 +1
Parma 30.683 31.199 +1,7 9 6 +3
Reggio Emilia 28.871 29.142 +0,9 10 12 -2
Modena 30.868 31.978 +3,6 7 4 +3
Bologna 33.840 34.309 +1,4 3 3 =
Ferrara 22.393 22.460 +0,3 50 51 -1
Ravenna 26.871 27.234 +1,3 19 19 =
Forlì-Cesena 26.513 26.507 0,0 23 26 -3
Rimini 25.245 25.402 +0,6 37 35 +2
Emilia-Romagna 29.182 29.637 +1,6 - -
-Nord Est 28.249 28.608 +1,3 - -
-Italia 23.812 23.959 +0,6 - -
-Fonte: ISTAT
Elaborazione: Camera di Commercio della Romagna
VALORE AGGIUNTO A PREZZI BASE PER SETTORI ECONOMICI Valori in milioni di euro correnti – Anno 2014
Agricoltura
Piacenza 295 1.854 334 1.971 3.479 7.933
Parma 290 4.098 724 2.780 5.970 13.862
Reggio Emilia 424 5.025 653 2.903 6.552 15.556
Modena 443 7.676 1.027 4.216 9.073 22.435
Bologna 440 7.552 1.253 8.780 16.377 34.401
Ferrara 475 1.611 336 1.584 3.958 7.964
Ravenna 539 2.221 509 2.571 4.842 10.681
Forlì-Cesena 373 2.176 593 2.543 4.821 10.505
Rimini 89 1.181 356 2.553 4.323 8.502
Emilia-Romagna 3.367 33.394 5.783 29.901 59.395 131.839
Nord Est 8.160 80.351 16.022 77.765 151.211 333.509
Italia 31.431 270.440 70.045 349.557 734.945 1.456.419
(a) Comprensiva delle industrie estrattive e delle utilities (acqua, gas, elettricità, reti fognarie, trattamento dei rifiuti) Fonte: ISTAT
Elaborazione: Camera di Commercio della Romagna
VALORE AGGIUNTO A PREZZI BASE PER SETTORI ECONOMICI Valori percentuali di composizione – Anno 2014
Agricoltura
Piacenza 3,7 23,4 4,2 24,8 43,9 100
Parma 2,1 29,6 5,2 20 43,1 100
Reggio Emilia 2,7 32,3 4,2 18,7 42,1 100
Modena 2 34,2 4,6 18,8 40,4 100
Bologna 1,3 22 3,6 25,5 47,6 100
Ferrara 6 20,2 4,2 19,9 49,7 100
Ravenna 5 20,8 4,8 24,1 45,3 100
Forlì-Cesena 3,5 20,7 5,6 24,3 45,9 100
Rimini 1 13,9 4,2 30 50,9 100
Emilia-Romagna 2,6 25,3 4,4 22,7 45 100
Nord Est 2,4 24,1 4,8 23,3 45,4 100
Italia 2,2 18,6 4,8 24,1 50,5 100
(a) Comprensiva delle industrie estrattive e delle utilities (acqua, gas, elettricità, reti fognarie, trattamento dei rifiuti) Fonte: ISTAT
Elaborazione: Camera di Commercio della Romagna
COMPOSIZIONE E DINAMICA DEL VALORE AGGIUNTO DELLA PROVINCIA DI FORLI'-CESENA Dettaglio per settore e comparto – Valori in milioni di euro
Settore e comparto
(classificazione NACE Rev. 2) 2013 2014 Comp. %
2014
Industria (b) 2.118 2.176 20,7 +2,7
-di cui: industria manifatturiera 1.864 1.928 18,4 +3,4 1
Costruzioni 650 593 5,6 -8,8 10
Servizi 7.321 7.364 70,2 +0,6
-Commercio, trasporti, alloggio e ristorazione 2.333 2.392 22,8 +2,6 2
Servizi di informazione e comunicazione (ICT) 140 151 1,4 +7,3 4
Attività finanziarie e assicurative 639 658 6,3 +2,9 3
Attività immobiliari 1.652 1.631 15,5 -1,3 7
Attività professionali, scientifiche e tecniche,
amministrazione e servizi di supporto 744 734 7,0 -1,4 6
Amministrazione pubblica e difesa,
assicurazione sociale obbligatoria, istruzione,
sanità e assistenza sociale 1.447 1.426 13,6 -1,5 8
Attività artistiche, di intrattenimento e divertimento, riparazione di beni per la casa e
altri servizi 366 372 3,5 +1,8 5
Totale 10.496 10.505 100,0 +0,1
-(a) Posizione nella classifica decrescente del risultato del seguente rapporto: Variazione assoluta del valore aggiunto del singolo comparto / valore aggiunto totale nel periodo n-1
(b) Comprensiva delle industrie estrattive e delle utilities (acqua, gas, elettricità, reti fognarie, trattamento dei rifiuti) Fonte: ISTAT
Elaborazione: Camera di Commercio della Romagna