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MANIFATTURIERO Forlì-Cesena – 31/12/2016

Nel documento SULL’ECONOMIA RAPPORTO (pagine 131-139)

I NDUSTRIA M ANIFATTURIERA

MANIFATTURIERO Forlì-Cesena – 31/12/2016

Produzione, fatturato, ordinativi e occupazione (variazioni medie negli ultimi 12 mesi rispetto ai 12 mesi precedenti) Esportazioni (percentuale sul fatturato – medie degli ultimi 12 mesi)

Settore di attività Produzione a

Alimentare +14,3 +20,2 2,6 +2,4 -0,7 +7,7

Confezioni -3,1 +4,2 10,8 -2,3 +0,4 +2,0

Calzature -1,5 -2,8 29,0 -3,4 +2,1 +4,1

Legno +5,4 +7,0 41,3 +7,7 -0,5 -2,4

Chimica e plastica +0,9 +1,1 35,6 +3,0 -1,7 +2,1

Prodotti in metallo +6,7 +4,8 21,3 +4,1 +6,6 +4,1

Macchinari +3,1 +6,0 57,6 +0,7 -2,0 +2,6

Mobili +1,4 +2,1 46,8 +2,5 +4,3 +1,5

Altre industrie +2,8 +4,6 19,7 +2,9 +4,3 +2,1

Manifatturiero +5,8 +7,0 28,7 +1,9 +1,3 +3,9

Fonte: Indagine sulla congiuntura nelle imprese manifatturiere della Camera di Commercio di Forlì-Cesena

NUMERO DELLE IMPRESE ATTIVE (I-286) Forlì-Cesena – Analisi del periodo 2009-2016 Attività manifatturiere

Valore Indicatore: 3.675 imprese minimo: 3.675 - massimo: 4.099 - medio: 3.871 Fonte: Infocamere (StockView)

Elaborazione: SIMET

L’andamento congiunturale dell’industria manifatturiera provinciale è monitorato dalla Camera di Commercio attraverso una rilevazione trimestrale rivolta ad un campione di aziende con almeno 10 addetti; i questionari raccolti nelle quattro rilevazioni sono stati in media 178; le imprese rispondenti occupano complessivamente oltre 14.000 addetti. La rilevazione segue criteri campionari che garantiscono un'elevata significatività rispetto all'universo.

Da questa indagine, i cui risultati sono disponibili sul sito istituzionale dell'Ente, al quale si rimanda per un’analisi più dettagliata, sono tratti numerosi indicatori fra i quali si riportano nel commento che segue, quelli che evidenziano l’andamento medio da gennaio a dicembre 2016 rispetto ai 12 mesi precedenti, poiché riferiti ad un periodo tale da eliminare le distorsioni dovute a fenomeni stagionali e ad altri fattori occasionali.

Da tale rilevazione emerge che l’industria manifatturiera provinciale nel 2016 ha attraversato una congiuntura complessivamente favorevole; tutti i trimestri hanno segnato variazioni positive anche se negli ultimi sei mesi sono apparse più contenute.

Anche nel 2016 il volume fisico della produzione su base annuale è cresciuto rispetto all'anno precedente ad un tasso apprezzabile (+5,8%).

Sono apparsi in campo positivo i risultati della maggioranza dei settori analizzati con valori più marcati per l’ “alimentare”, i “prodotti in metallo”

e il “legno”; in calo, invece, il comparto delle

“lconfezioni” e quello delle “calzature”.

La produzione è stata superiore rispetto al 2015 in tutte le classi dimensionali osservate, specie in quelle composte dalle imprese che occupano otre 49 addetti. Il numero di imprese in crescita è diminuito: tolte le indicazioni di stazionarietà (14,9%) le rimanenti hanno indicato per il 41,4%

una diminuzione della produzione nel quarto trimestre 2016 rispetto al quarto 2015 (erano il

26,0% lo scorso anno) e per il 43,7% un aumento (50,8% del 2015). Il grado di utilizzo degli impianti, attestatosi al 73,8%, è risultato di poco inferiore a quello calcolato un anno fa. Il fatturato, misurato a valori correnti, è cresciuto del 7,0%. Le vendite sono state realizzate per il 28,7%

all’estero. Pur restando ancora debole, la domanda è risultata in crescita: la componente interna è aumentata dell’1,9% e quella estera (il 27,2% degli ordinativi) è stata superiore a quella del 2015

MANIFATTURIERO – Forlì-Cesena

Variazioni medie degli ultimi 12 mesi rispetto ai 12 mesi precedenti

Produzione (a volume fisico)

Produzione

rispetto allo stesso trimestre dell'anno precedente ripartizione percentuale delle risposte

Rapporto sull’Economia – Anno 2016 e scenari 133

dell’1,3%. Risulta in crescita anche l’occupazione:

il numero degli addetti è aumentato complessivamente del 3,9%: per i soli operai l'aumento è stato del 3,6%. Fra i settori che hanno segnato la maggiore espansione di addetti troviamo quello “alimentare”, delle “calzature” e dei “prodotti in metallo”; solo il settore del

“legno” ha ridotto il numero degli addetti.

Confrontando la media di ore effettivamente lavorate per operaio si riscontra un aumento (+1,3%) rispetto al 2015; fra le imprese intervistate il ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni negli ultimi 12 mesi complessivamente si è ridotto grazie alla riduzione della componente ordinaria. I settori in cui gli

MANIFATTURIERO – Forlì-Cesena Ordini interni

MANIFATTURIERO – Forlì-Cesena Ordini esteri

MANIFATTURIERO – Forlì-Cesena Fatturato (a valori correnti)

MANIFATTURIERO – Forlì-Cesena Vendite all'estero

(percentuale sul totale delle vendite negli ultimi 12 mesi)

MANIFATTURIERO – Forlì-Cesena Occupazione

interventi di sostegno sono stati più elevati sono quelli del “legno”, dei “mobili” e delle “calzature”.

Le prospettive per il primo trimestre 2017 evidenziate dagli operatori intervistati, prevedono una riduzione della produzione e del fatturato ma un andamento positivo degli ordini, sia dall’interno che dall’estero; ancora in recupero l’occupazione. Le aspettative sono simili a quelle raccolte un anno fa per produzione, fatturato e occupazione ma migliori per ordinativi dall’Italia e dall’estero.

Si passano ora in rassegna i settori più rilevanti per la manifattura provinciale riportati nell’ordine proposto dalla classificazione delle attività economiche.

Rapporto sull’Economia – Anno 2016 e scenari 135

Alimentare

Il settore “alimentare” (divisioni 10 e 11 della codifica delle attività economiche ISTAT Ateco 2007) è costituito da tutte le industrie alimentari e delle bevande e dall’industria del tabacco che in provincia non è rappresentata. Dal punto di vista numerico prevalgono i produttori di prodotti da forno e di paste alimentari, ma dal punto di vista degli addetti occupati emergono anche le attività di lavorazione e conservazione delle carni e i mangimifici. Attualmente, tale comparto comprende 404 imprese attive con 8.706 addetti; la dimensione media supera quindi i 21 addetti per impresa. Le imprese che ne operanti nella macellazione e nella lavorazione di carni avicole. Il 94,3% delle persone con cariche è nato in Italia mentre il 3,2% è di origine extracomunitaria. Sul totale delle attività manifatturiere provinciali il settore “alimentare”

rappresenta l’11,0% delle imprese e il 23,1% degli addetti. produzione è risultata in aumento (+14,3%) con un utilizzo degli impianti pari al 66,8%. Il fatturato, realizzato per appena il 2,6% all’estero, è cresciuto anche quest’anno (+20,2%).

Complessivamente anche la domanda è parsa in crescita: la domanda interna è aumentata del 2,4% mentre quella estera, che ha rappresentato

solo l’1,8% degli ordinativi, è stata inferiore (-0,7%). Il numero degli addetti è aumentato del 7,7%

(+5,9% nella sola componente operaia). Le imprese intervistate non hanno dichiarato alcun ricorso ad interventi di Cassa Integrazione Guadagni negli ultimi 12 mesi. Per il primo trimestre 2017 rispetto al precedente ci si aspetta la consueta contrazione della produzione e del fatturato ma una ripresa della domanda e dell’occupazione.

ALIMENTARE – Forlì-Cesena

Variazioni medie degli ultimi 12 mesi rispetto ai 12 mesi precedenti

Produzione (a volume fisico)

Produzione

rispetto allo stesso trimestre dell'anno precedente ripartizione percentuale delle risposte

Confezioni

Il settore delle “confezioni” (divisioni 13 e 14 della codifica delle attività economiche ISTAT Ateco addetti sono il 3,3% ed impiegano il 27,8% degli addetti del settore. Per il 65,5% si tratta di ditte individuali mentre le società di capitale sono il 16,2%. L’84,9% delle persone con cariche è nato in Italia mentre il 12,8% è di origine extracomunitaria. Sul totale delle attività manifatturiere provinciali il settore rappresenta il 9,1% delle imprese e il 3,9% degli addetti.

Le performance del settore sono apparse negative. Le imprese che hanno dichiarato un andamento della produzione positivo nel quarto trimestre 2016 sono state il 36,4% contro il 46,2%

di anno scorso mentre quelle che hanno riscontrato una diminuzione sono aumentate dal 23,1% del 2015 al 45,4%. La produzione è diminuita del 3,1% con un utilizzo degli impianti pari al 61,3%. Il fatturato, realizzato per il 10,8%

all’estero, è cresciuto del 4,2% a valori correnti.

Complessivamente la richiesta è risultata in calo:

la diminuzione della domanda interna (-2,3%) non è stata compensata dalla modesta crescita di quella estera (+0,4%), che ha rappresentato il 10,8% degli ordinativi. Fra le imprese rispondenti all’indagine il numero degli addetti complessivo è cresciuto del 2,0% ma gli operai sono stati lo 0,8% in meno. Il ricorso ad ammortizzatori sociali quali la Cassa Integrazione Guadagni si è quasi azzerato.

Le previsioni a breve per le imprese tessili e dell’abbigliamento sono ottimistiche: attesi valori positivi per la produzione ed il fatturato, sempre

positive ma in misura più contenuta le attese per la tenuta per domanda interna ed estera e occupazione.

CONFEZIONI – Forlì-Cesena

Variazioni medie degli ultimi 12 mesi rispetto ai 12 mesi precedenti

Produzione (a volume fisico)

Produzione

rispetto allo stesso trimestre dell'anno precedente ripartizione percentuale delle risposte

Rapporto sull’Economia – Anno 2016 e scenari 137

Calzature

Il settore delle “calzature” (divisione 15 della codifica delle attività economiche ISTAT Ateco 2007) comprende, in realtà, tutte le attività di lavorazione delle pelli e del cuoio in genere; per la nostra provincia, tuttavia, esso è fortemente caratterizzato dalla produzione di scarpe e loro parti (tomaie, tacchi, suole, sottopiede ecc.) e pertanto si è ritenuto di definirlo con l’appellativo di “calzature”. La sua struttura è abbastanza stabile: è costituito da 263 imprese attive che occupano 4.012 addetti. La dimensione media è di 15,3 addetti per impresa e le aziende con oltre 19 addetti sono il 13,7% ed impiegano il 71,2%

degli addetti del settore. Per il 57,0% si tratta di ditte individuali mentre le società di capitale sono il 23,2%. L’80,8% delle persone con cariche è nato in Italia mentre il 17,9% è di origine extracomunitaria. Sul totale delle attività manifatturiere provinciali questo settore rappresenta il 7,2% delle imprese e il 10,6% degli addetti.

Il 2016 è stato ancora caratterizzato dalla scarsa vivacità evidenziata degli ultimi anni. Infatti, le dodici mesi la produzione è diminuita dell'1,5%

rispetto al 2015 con un utilizzo degli impianti pari al 72,7% ed anche il fatturato, realizzato per il 29,0% all’estero, è diminuito del 2,8% a valori correnti. Complessivamente la domanda è risultata in calo: quella interna è diminuita del 3,4% mentre quella estera, che ha rappresentato il 27,7% degli ordinativi, è aumentata del 2,1% . Il numero degli addetti è tuttavia aumentato del 4,1% nel complesso e dell’1,9% per la componente operaia. L’utilizzo della Cassa

Integrazione Guadagni è aumentato e si è concentrato prevalentemente negli interventi ordinari.

Le prospettive espresse per i prossimi mesi indicano buona fiducia nella domanda che dovrebbe sostenere la produzione e il fatturato; appaiono invece negative le aspettative per l’occupazione.

CALZATURE – Forlì-Cesena

Variazioni medie degli ultimi 12 mesi rispetto ai 12 mesi precedenti

Produzione (a volume fisico)

Produzione

rispetto allo stesso trimestre dell'anno precedente ripartizione percentuale delle risposte

Legno

Il settore del “legno” (divisione 16 della codifica delle attività economiche ISTAT Ateco 2007) è costituito da tutte le industrie della lavorazione del legno ed in particolare della costruzione di prodotti in legno come porte, finestre, cornici, imballaggi, fogli e pannelli. Le imprese attive sono 208 ed occupano 1.724 addetti. La dimensione media è di 8,3 addetti per impresa e le aziende con oltre 19 addetti sono il 3,4% ed impiegano il 59,3% degli addetti del settore. Per il 49,5% si tratta di ditte individuali mentre le società di capitale sono il 13,5%. Il 95,2% delle persone con cariche è nato in Italia mentre il 3,3% è di origine extracomunitaria. Sul totale delle attività manifatturiere provinciali il settore rappresenta il 5,7% delle imprese e il 4,6% degli addetti. produzione è aumentata del 5,4% con un utilizzo degli impianti pari al 61,9%. Il fatturato, realizzato per il 41,3% all’estero, è cresciuto del 7,0%% a valori correnti. La domanda interna è aumentata del 7,7% mentre quella estera, che ha rappresentato il 43,7% degli ordinativi è stata inferiore dello 0,5%. Il numero degli addetti è complessivamente diminuito del 2,4% (-3,0% per gli operai). L’utilizzo della Cassa Integrazione Guadagni da parte delle imprese intervistate, pur essendosi ridotto, è stato molto consistente anche nel 2016; particolarmente alti gli interventi di tipo ordinario. Pessimistica la previsione degli imprenditori contattati: i prossimi mesi saranno caratterizzati da cali della produzione, del

fatturato e della domanda estera, tenuta della domanda interna e lieve calo occupazionale.

LEGNO – Forlì-Cesena

Variazioni medie degli ultimi 12 mesi rispetto ai 12 mesi precedenti

Produzione (a volume fisico)

Produzione

rispetto allo stesso trimestre dell'anno precedente ripartizione percentuale delle risposte

Rapporto sull’Economia – Anno 2016 e scenari 139

Nel documento SULL’ECONOMIA RAPPORTO (pagine 131-139)