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MOVIMENTO DEI CLIENTI PER NAZIONALITÀ E DESTINAZIONE Provincia di Forlì-Cesena – Periodo gennaio-dicembre 2016*

Nel documento SULL’ECONOMIA RAPPORTO (pagine 181-186)

C OMMERCIO E STERO

MOVIMENTO DEI CLIENTI PER NAZIONALITÀ E DESTINAZIONE Provincia di Forlì-Cesena – Periodo gennaio-dicembre 2016*

Turisti italiani

Arrivi Presenze Presenza

media (gg) v.a. Inc. % Var. %** v.a. Inc. % Var. %**

Città di interesse storico artistico 154.568 17,2 +4,7 284.554 7,3 +7,9 1,8

Forlì 92.220 10,3 +5,8 173.666 4,5 +8,4 1,9

Cesena 62.348 6,9 +3,2 110.888 2,9 +7,2 1,8

Comuni della riviera 567.687 63,3 +2,5 3.116.236 80,5 +2,9 5,5

Cesenatico 433.740 48,3 +3,5 2.302.951 59,5 +4,8 5,3

Gatteo 91.166 10,2 -0,3 531.868 13,7 -3,2 5,8

San Mauro Pascoli 27.965 3,1 -6,1 179.557 4,6 -2,4 6,4

Savignano sul Rubicone 14.816 1,7 +8,4 101.860 2,6 +4,5 6,9

Comuni termali 126.986 14,2 +10,9 339.039 8,8 +4,1 2,7

Bagno di Romagna 85.498 9,5 +13,0 220.477 5,7 +6,2 2,6

Bertinoro 19.761 2,2 +4,1 52.739 1,4 +4,6 2,7

Castrocaro Terme e Terra del Sole 21.727 2,4 +9,3 65.823 1,7 -2,9 3,0

Comuni dell’Appennino Forlivese 23.678 2,6 -3,5 61.437 1,6 -3,8 2,6

Altri Comuni Forlì-Cesena 24.364 2,7 +12,4 70.353 1,8 +4,9 2,9

Totale turisti italiani della provincia 897.283 100,0 +4,1 3.871.619 100,0 +3,3 4,3 Turisti stranieri

Arrivi Presenze Presenza

media (gg) v.a. Inc. % Var. %** v.a. Inc. % Var. %**

Città di interesse storico artistico 28.789 16,0 +1,0 62.674 6,3 +5,2 2,2

Forlì 17.145 9,5 +3,7 38.641 3,9 +8,0 2,3

Cesena 11.644 6,5 -2,7 24.033 2,4 +1,0 2,1

Comuni della riviera 133.682 74,2 +0,2 878.387 87,8 -5,8 6,6

Cesenatico 89.336 49,6 +0,9 571.069 57,1 -4,6 6,4

Gatteo 23.763 13,2 -1,5 145.124 14,5 -13,1 6,1

San Mauro Pascoli 10.279 5,7 -1,7 66.158 6,6 -1,0 6,4

Savignano sul Rubicone 10.304 5,7 +0,0 96.036 9,6 -3,9 9,3

Comuni termali 10.266 5,7 +6,5 30.119 3,0 +16,8 2,9

Bagno di Romagna 4.705 2,6 +16,3 12.829 1,3 +42,3 2,7

Bertinoro 3.337 1,9 +14,1 11.461 1,1 +18,1 3,4

Castrocaro Terme e Terra del Sole 2.224 1,2 -16,8 5.829 0,6 -17,6 2,6

Comuni dell’Appennino Forlivese 2.151 1,2 -14,9 10.225 1,0 -12,4 4,8

Altri Comuni Forlì-Cesena 5.370 3,0 +32,1 18.550 1,9 +31,0 3,5

Totale turisti stranieri della provincia 180.258 100,0 +1,2 999.955 100,0 -4,2 5,5

Appennino Forlivese: Premilcuore, Portico e San Benedetto, Sarsina, Santa Sofia, Verghereto

Altri Comuni Forlì-Cesena: Borghi, Civitella di Romagna, Dovadola, Forlimpopoli, Galeata, Gambettola, Longiano, Meldola, Mercato Saraceno, Modigliana, Montiano, Predappio, Rocca San Casciano, Roncofreddo, Sogliano al Rubicone, Tredozio

* Dati provvisori – Aggiornamento del 6 febbraio 2017

** La variazione, ove non indicata dalla Regione Emilia-Romagna, è stata calcolata rispetto il dato del periodo precedente stimato Fonte: Regione Emilia-Romagna (Statistica Turismo – Dati preliminari L.R. 4/2016)

Elaborazione: Camera di Commercio della Romagna

T RASPORTI

Il settore Trasporti è probabilmente il comparto che meglio racconta i problemi strutturali e i ritardi dell’Italia. Il nostro Paese sconta purtroppo in questo senso un “gap” notevole rispetto ai suoi principali competitor, a partire dalla situazione delle infrastrutture fisiche “tradizionali” e quindi in termini, per esempio, di efficacia della rete autostradale e di quella ferroviaria. Anche la dotazione infrastrutturale per la banda larga e ultra-larga per le imprese richiede un ulteriore sforzo di miglioramento. Il tema dell’accessibilità e del collegamento è infatti sempre più legato alla creazione di opportunità e prospettive ed assume un ruolo strategico per il recupero di competitività che si rende indispensabile nello scenario attuale.

La prolungata crisi economica ha, come prevedibile, prodotto effetti rilevanti sui volumi di traffico, di passeggeri e merci ed ha inciso sui principali parametri del settore trasporti in termini di ricchezza prodotta, di tenuta del sistema imprenditoriale e di capacità occupazionale.

Dal punto di vista congiunturale più fonti autorevoli confermano che l’andamento positivo del traffico delle merci registrato nel 2015 è proseguito nel primo semestre del 2016, ma con alcune

ANDAMENTO A LIVELLO NAZIONALE DELLE VARIE MODALITÀ DEL TRASPORTO MERCI Periodo 2° semestre 2007 – 1° semestre 2016

Iodice (base 2° semestre 2007=100) delle tonnellate trasportate nelle diverse modalità

Fonte: Nota congiunturale sul trasporto merci agosto 2016 di Confetra (Elaborazione e stime Centro Studi Confetra su dati AISCAT, ASSOFERR, UIC, ASSAEROPORTI, AUTORITÀ PORTUALI e CNIT)

NUMERO DELLE IMPRESE ATTIVE (I-286) Forlì-Cesena – Analisi del periodo 2009-2016 Settore “trasporto di merci su strada

Valore Indicatore: 1.105 imprese minimo: 1.105 - massimo: 1.419 - medio: 1.258 Fonte: Infocamere (StockView)

Elaborazione: SIMET

ombre che meritano un approfondimento.

Tutto il traffico aumenta, nazionale ed internazionale, stradale, ferroviario, marittimo ed aereo, i carichi completi ed il traffico corrieristico. In particolare la ripresa del trasporto su gomma è forte e generalizzata: +3,1% il traffico nazionale e un ottimo +5,4% quello internazionale. Tuttavia, la grande maggioranza delle imprese interpellate di tutti i settori dichiara un aumento del fatturato inferiore all’aumento del traffico e il mondo spedizionieristico lamenta addirittura un calo del fatturato pur in presenza di un incremento del numero delle spedizioni.

L’aumento del traffico rilevato dal campione dell’indagine è confermato dai dati autostradali (+4,9%), da quelli aeroportuali (+5,8%), dai valichi stradali (+4,2%), da quelli portuali (+4,5% Teu1; +4,9% rinfuse liquide; +11,5% rinfuse solide; +4,9% Ro-Ro2).

In questo scenario positivo peraltro le aziende del settore guadagnano percentualmente meno, coerentemente del resto con la linea piatta del PIL e con la situazione dei prezzi che permane deflazionistica. In realtà è in atto nel settore già da qualche anno un severo processo di selezione che espelle dal mercato le imprese più deboli e costringe le altre a ridurre sensibilmente i margini operativi. È notorio come il settore dell’autotrasporto si sia assottigliato in meno di due anni di 15.000 unità (-15%).

Discorso leggermente diverso vale per le imprese di spedizione internazionale (MTO), dove l’entità del fatturato è influenzato dal valore dei noli pagato ai vettori materiali e riaddebitato ai committenti. In questa contingenza dove i noli marittimi ed aerei sono fortemente depressi, anche il fatturato degli spedizionieri ne risente negativamente, senza che ciò comporti necessariamente la negatività dei bilanci.

Da rimarcare la forte espansione continua del traffico dei courier (+7,2%) e la sensibile ripresa del traffico ferroviario (+3,8%) all’interno del quale Trenitalia rappresenta oggi circa il 60%.

Peggiorano, anche se di poco, le aspettative degli operatori per la seconda metà dell’anno.

Anche a livello provinciale, dopo anni negativi, arrivano i primi segnali incoraggianti per il settore

1 Acronimo di Twenty-foot Equivalent Unit è la misura standard di volume nel trasporto dei container e corrisponde a circa 40 metri cubi totali.

2 Letteralmente: sale con le ruote e scende con le ruote. Tecnica di carico di una nave che non richiede l'uso di gru perché i veicoli sono automezzi e quindi salgono e scendono da soli attraverso una rampa di carico.

ANDAMENTO TRAFFICO E FATTURATO DEL I° SEMESTRE 2016 RISPETTO AL I° SEMESTRE 2015 Variazioni %

Fonte: Nota congiunturale sul trasporto merci agosto 2016 di Confetra

Rapporto sull’Economia – Anno 2016 e scenari 185

dell’autotrasporto merci pur diminuendo ancora il numero delle imprese. E’ bene precisare tuttavia che a godere soprattutto dei benefici della modesta ripresa generalizzata non sono le imprese italiane che subiscono maggiormente le ben note difficoltà proprie del settore.

La competizione sui prezzi al ribasso, generata da una domanda ancora limitata e dalla dinamica del cabotaggio di imprese (estere o italiane che hanno delocalizzato all'estero la loro attività) con sede in altro Stato dell'UE, continuano a mettere a dura prova la capacità di tenuta delle imprese con mano d’opera italiana. Imprese, queste, che scontano livelli di costo sulle principali voci di conto economico (retributive e contributive, fiscali, approvvigionamento gasolio, assicurative) decisamente più alti rispetto a quelli sostenuti da quelle che hanno sede e mano d’opera all'estero.

Misure alternative e sostitutive alla mancanza di costi minimi di sicurezza, soppressi dalla legge di stabilità 2015, non sono ancora riuscite a determinare un mercato orientato ad una concorrenza sana, leale e sulla qualità del servizio. Permangono casistiche di dumping, nel settore è facile agire sulla leva della diminuzione dei costi nei confronti dei vettori, non essendoci deterrenti legislativi per sanzionare i Committenti che affidano servizi sottocosto. Il fenomeno, tra l’altro, non favorisce maggiori livelli di sicurezza stradale aumentando invece la trasgressione delle regole del codice della strada. Per arginare questa prassi, esiste solo la norma che obbliga la committenza alla responsabilità solidale con l’autotrasportatore, qualora il servizio venga affidato ad imprese non in regola con gli obblighi retributivi, senza la preventiva verifica.

Di più, invece, può essere fatto per contrastare il fenomeno del cabotaggio abusivo e/o irregolare: i controlli su strada vengono condotti a macchia di leopardo sul territorio nazionale e principalmente nei confronti degli autisti e dei padroncini italiani.

Il 2016 ha visto anche la spinosa questione della decontribuzione degli autisti internazionali (prevista dalla legge di stabilità 2016 al fine di contrastare la distorsione della concorrenza ad opera degli operatori stranieri ed italiani che hanno delocalizzato) che non ha trovato attuazione in quanto in violazione di normative comunitarie. Per aggirare l’ostacolo, ad ottobre Ministero e Associazioni di Categoria hanno concordato che si farà ricorso al meccanismo del

“de minimis”, che consente di non valutare come aiuti di Stato (e come tali illegittimi) i fondi

ANDAMENTO NAZIONALE DELLE PRIME ISCRIZIONI DI VEICOLI TRASPORTO MERCI NUOVI DI FABBRICA Veicoli commerciali e industriali (trasporto merci)

Fonte: Automobile Club d’Italia (Auto Trend) Elaborazione: Camera di Commercio della Romagna

ANDAMENTO IN PROVINCIA DI FORLÌ-CESENA DEI VEICOLI NUOVI DI FABBRICA ISCRITTI AL P.R.A.

Autocarri e Motrici

Fonte: Istat

Elaborazione: Camera di Commercio della Romagna GASOLIO PER AUTO

Prezzi medi nazionali mensili Valori in Euro per 1.000 litri

Fonte: Ministero dello sviluppo economico

Elaborazione: Camera di Commercio della Romagna

stanziati a favore delle imprese di autotrasporto nei limiti dei 100 mila euro in un triennio.

Nota dolente per il settore dei trasporti su strada, caratterizzato dall’elevata concorrenza e dalla difficoltà a trasferire l’aumento dei costi del carburante al consumatore finale, è l’andamento al rialzo nel 2016 del prezzo del gasolio per auto. Sicuramente i maggiori costi di trasporto saranno assorbiti dalle imprese italiane contraendo i margini di profitto, portando ad una minore redditività del settore nel suo complesso.

Segnali favorevoli alla ripresa possono essere letti nell’andamento al rialzo, negli ultimi mesi del 2016, delle immatricolazioni a livello nazionale grazie alla combinazione tra il Decreto per gli inve-stimenti a favore delle imprese di autotrasporto, pubblicato a settembre, e la conferma del super ammortamento al 140% per i beni strumentali d’impresa, prorogato con la Legge di Bilancio 2017.

Secondo i dati del Registro delle Imprese al 31/12/2016, a livello provinciale il settore Trasporti e magazzinaggio nel complesso conta 1.407 imprese attive: di queste il 78,5% si occupa di trasporti di merci su strada (incidenza sul totale delle imprese del settore stabile), il 9,0% di trasporto terre -stre di passeggeri (escluso quello ferroviario) e l'8,7% di magazzinaggio e attività di supporto ai trasporti. Confrontando tali dati a livello

regiona-le e nazionaregiona-le la situazione è ben diversa: gli autotrasportatori di merci sono rispettivamente il 66,8% e il 56,0%, le imprese di trasporto di passeggeri il 17,3% e il 22,0% e il settore di magazzinaggio e attività di supporto ai trasporti detiene il 13,9% e il 16,8% di imprese attive.

Nel complesso, il settore Trasporti e magazzinag-gio registra in provincia una flessione (-3,0%) delle imprese attive, al 31/12/2016 rispetto lo stesso periodo dell'anno precedente, superiore sia alla media regionale (-1,5%) sia al dato Italia (-0,8%). Scendendo nel dettaglio, il settore magazzinaggio e attività di supporto ai trasporti risulta stabile (0,0%), mentre a livello regionale e nazionale si registrano lievi aumenti delle

IMPRESE ATTIVE E ADDETTI TOTALI

Nel documento SULL’ECONOMIA RAPPORTO (pagine 181-186)