• Non ci sono risultati.

Responsabilità sociale delle imprese

Nel documento SULL’ECONOMIA RAPPORTO (pagine 67-70)

La sfida della competitività alla quale è sottoposto il sistema imprenditoriale trova nelle certificazioni il percorso più appropriato per migliorare le performance ambientali ed economiche.

D'altronde la qualità ambientale certificata, fondamentale per rispondere agli ambiziosi obiettivi del CONTENUTO TECNOLOGICO DELL'IMPORT

Anno 2015

Valori assoluti in euro e indici di composizione % per territorio Agricoltura e Fonte: Istituto Tagliacarne – elaborazione su dati ISTAT

Elaborazione: Camera di Commercio della Romagna

Piano Europa 2020, forte anche della premialità introdotta con la recente evoluzione normativa a livello nazionale, costituisce un fattore di competitività per il miglioramento non solo delle performance ambientali ma anche di quelle economiche delle imprese.

Secondo la norma Internazionale UNI ISO 26000 per responsabilità sociale delle organizzazioni si intende la Responsabilità da parte di un’organizzazione, per gli impatti delle sue decisioni e delle sue attività sulla società e sull’ambiente, attraverso un comportamento etico e trasparente, che contribuisce allo sviluppo sostenibile, inclusa la salute e il benessere della società, tiene conto delle aspettative degli stakeholder, è in conformità con la legge applicabile e coerente con le norme internazionali di comportamento, è integrato in tutta l’organizzazione e messo in pratica nelle sue relazioni.

Data l’ampiezza e la profondità di una simile definizione risulta piuttosto complicato identificare indicatori proxy completi in grado di fornire una copertura quantitativa del fenomeno. Di seguito sono pertanto riportati gli elementi quantitativi ritenuti significativi e con alcune indicazioni qualitative in grado di illustrare il fenomeno.

Premesso che possono contribuire a dare un senso alla diffusione del concetto di responsabilità sociale d’impresa anche in numeri relativi alle certificazioni di qualità (ISO 9001) Ambiente (ISO14001 Dichiarazioni EMAS) salute e sicurezza (OHSAS 18001) gestione dell’energia (ISO 50001), esistono tuttavia almeno due strumenti specifici relativi alla materia responsabilità sociale d’impresa: la certificazione SA8000:2014 e la certificazione Impresa Etica®, rispetto alla fusione delle quali è possibile disporre di banche dati ufficiali (SAAS/C.I.S.E.).

SA8000:2014 è una certificazione di terza parte indipendente rilasciata dall’ente americano SAI (Social Accountability Intenational) e diffusa in tutto il mondo. Ha l’obiettivo di fissare e garantire criteri omogenei per la gestione del lavoro e il

coinvolgimento delle catene di fornitura attraverso alcuni requisiti prestazionali (divieto di utilizzo di lavoro minorile e di lavoro obbligato, obbligo di garantire elevati standard di salute e sicurezza sul luogo di lavoro, divieto di ogni forma di discriminazione, diritto alla contrattazione collettiva, divieto di abuso di pratiche disciplinari eccessive o inumane, diritto ad una retribuzione dignitosa e ad un orario di lavoro adeguato e a un requisito generale di gestione del sistema che tra l’altro chiede all’azienda di coinvolgere i propri fornitori nella condivisione e applicazione di tali requisiti.

Attualmente nel mondo le imprese certificate secondo questo schema sono 3.857, di queste 1.081 sono in Italia che pertanto rappresenta il paese con il maggior numero di certificazioni SA8000 (dati ufficiali SAI al 31/12/2016).

In questo contesto in Emilia-Romagna le aziende certificate SA8000 sono 109 (10% a livello nazionale), il dato dell’Emilia-Romagna nel 2016 è cresciuto del 31% rispetto al 2015 e si posiziona al quinto posto insieme alla regione Puglia, entrambe con circa 110 certificazione emesse.

IMPRESE CERTIFICATE SA8000 IN ITALIA Indice di incremento 2015-2016

Rapporto sull’Economia – Anno 2016 e scenari 69

Le dinamiche evolutive dell’ultimo anno portano quasi in pareggio le regioni del Centro Italia, da sempre predominanti nella scena nazionale (394 imprese certificate), con le regioni Nord Italia (390 imprese certificate), entrambe rappresentanti il 37% del totale. Il Sud Italia (isole comprese) con 279 imprese certificate, totalizza invece il 26% nazionale. I dati relativi agli indici d’incremento mettono in evidenza il contributo dell’Abruzzo (+62%) che ha fatto registrare la maggiore crescita nel periodo 2015-2016. Al secondo posto troviamo l’Emilia-Romagna (+31%), seguita dalla Lombardia (+26%) e dal Veneto (+21%). Scendendo nel dettaglio della regione Emilia-Romagna vediamo come il numero delle certificazioni per la responsabilità sociale d’impresa cresce in maniera uniforme un po’ in tutte le 9 province lasciando invariata la classifica regionale (fonte ERVET).

Per quanto riguarda le dinamiche provinciali, si evidenziano le situazioni di Bologna (28 certificazioni, rappresentanti il 25% del totale regionale), Parma (24 certificazioni, al 22% del totale) e Forlì-Cesena (15 certificazioni pari al 13%). Da rilevare inoltre per la provincia di Rimini 3 aziende certificate SA8000. Nel complesso il territorio di Forlì-Cesena e Rimini conta 18 aziende certificate SA8000 pari al 19% a livello regionale.

La certificazione Impresa Etica®, progettata e diffusa da C.I.S.E. (Azienda Speciale della Camera di Commercio) sul territorio della Provincia di Forlì-Cesena inizialmente come strumento attuativo del Codice etico a tutela del lavoro regolare e la sicurezza dei luoghi di lavoro promosso nel 2010 dalla Prefettura di Forlì-Cesena e sostenuto da tutte le associazioni di categoria e dai sindacati dei lavoratori, si è poi trasformata in uno strumento apprezzato soprattutto dalle PMI del territorio fino a contare oggi 31 aziende certificate nella provincia di Forlì-Cesena e il più diffuso a livello provinciale per la gestione della Responsabilità Sociale d’Impresa. La certificazione Impresa Etica si basa sui principi contenuti nella Norma Guida UNI/ISO 26000:2010, sulle indicazioni contenute nelle Linee Guida OCSE per Multinazionali del 2011, e tiene conto delle migliori buone prassi disponibili quali SA8000.

Da un punto di vista strettamente quantitativo sono da segnalare anche i risultati dell’iniziativa di diffusione della RSI condotta dalla Regione Emilia-Romagna che negli ultimi tre anni ha finanziato progetti basati sulla dimensione locale per lo sviluppo della Responsabilità Sociale. Fino al 2016 sono state le due Camere di Commercio (ora confluite nella Camera di Commercio della Romagna) a coordinarne la realizzazione con il coinvolgimento di circa 150 imprese ogni anno e con un crescente livello di interesse verso la tematica. Attività questa particolarmente importante perché ha consentito di far emergere a livello regionale iniziative strategiche come quella promossa da ormai dieci anni dalla Camera di Commercio di Rimini che attraverso percorsi di progettazione partecipata, di coinvolgimento di imprese (42 solo nell’ultimo anno) e professionisti, ha consentito di realizzare iniziative di grande impatto sul

territorio tese, in ultima analisi, alla creazione di un distretto economico socialmente responsabile e sostenibile. La medesima iniziativa ha consentito nell’ultimo anno di coinvolgere 13 imprese di Forlì-Cesena in percorsi simili, cui ora l’orizzonte della nuova Camera della Romagna consentirà di contaminarsi reciprocamente in un positivo scambio di esperienze e modelli.

In sintesi si può affermare che l’attenzione delle imprese verso la RSI è in crescita sia sul territorio di Forlì-Cesena che su quello di Rimini; ciò in relazione sia a dinamiche di mercato che orientano sempre più le imprese verso risposte

IMPRESE CERTIFICATE SA8000 IN EMILIA-ROMAGNA

Province 2015 2016

qualitative rispetto all’impatto ambientale e sociale delle loro produzioni, sia grazie all’azione degli enti pubblici che hanno individuato sulla scorta di importanti esperienze europee la RSI come una leva di sviluppo e di possibile attrattività. Si inquadrano in questo ambito anche alcune importanti nuove iniziative tese a fissare il quadro normativo nazionale, quali la costituzione ora possibile anche nel nostro Paese delle società Benefit (legge di stabilità 2016 208 del 30/12/2015) o l’aggiornamento dei nuovi Criteri minimi ambientali nelle definizione delle procedure di acquisto della PA per alcune categorie merceologiche che attualmente contengono anche criteri di responsabilità sociale (Decreto 11 Gennaio 2017 Ministero dell’ambiente della tutela del territorio e del mare).

Nel documento SULL’ECONOMIA RAPPORTO (pagine 67-70)