ceraaduna foluzionc delcontinuo delle partimolli dei noftrocorpo>
accompagna*
tada
più)0 meno
diperdita di fbflanza) dalladicuifuperiìcicgeme
un purulentoumore
detto fuj,o
marcia. Formerei un ben groflbvo-lume
> fcvolcfs*ioqui enumerarne ledifferenti fpccie»fecondo la
comune
divifìonc degli autori> cdidiverfì mezzifinoradacflìpropoli perlaloroguarigione,ma
volendomi riftringerca parlareunicamente diquellepia-ghe
} in cui con fortunato fucceffoho
iofperimentato vantaggiofò l'ufocfterno dellaCanfora>di quefte ful-tantoimprendo
trattarne.
Siformanolepiaghenella fuperfìcie delnoftrocorpo in feguito di una qualche laceratay
o
contufà feritaycdall'apertura diun
tumore
jo
afeeffo>dopo
una qualche Cerufìca operazioney ovvero»quando
per un riftagno diumori corrompefìinqualchepartelacuteyed cfulce-rafilafuperfìciedellapelle)onde
poi negeme
quantità dimarciaproporzionatamentealla fuaampiezza.Avendo
quella la fua fede nella cellulareyfénon
fèneottiene preftolacicatricey mediante l'infiammazione,e fufìone della medefima>diviene fiftolofa, e callofay ed alcune volte)fecondoladifpofìzioncdegliumoriyacquiftaunca>ratteremaligno>edallora dicèlìincurabile .
Infcgnòlaprovida natura aiprimi
uomini
perlibe-<- rarfi
112 DISSERTAZIONE IV.
rarfi datalimalattie illavarle con ildecotto di alcune piante)o conapplicarvilapolpadi un qualchefrutto in formadicataplafmapercalmareildolore,e fciogliercl’ in-fiammazione. Coteftanaturale fcmplicitàfi
mantenne
fino altempo
d’Ippocrate,come
fi leggenellefiieopere,in cuinon
troviamo,cheinnocentiflìmi rimedjproporti per laloroguarigione.IporterioriGreci febbenefeguitaflcroidiluiinfegnamenti, ciò
nondimeno
mpltifraquerti avidi diarricchiredi nuovimezzi l’artediguarire inventarono piùrimedj,ed anche comporti per ottenernecon piùdì follccitudinelafanazione.Al tempo
diGaleno
eranfi già dimolto
accrelciuti imedicamenti,efi formavanoquerti mediante l’unione di piudroghe
fiottonome
d’unguenti,e ceroti. Gl’Arabi nell’arte diguarirefiuccertbriaiGreci,edin tuttofie-guacidi
Galeno
,che confideravanocome
loro guida,non
fiolamentcfiappigliarono alfiuometodo
,ma
ne inventa-ronoanch’erti de*nuovia fiegno chenel xiv, xv,
e xvi ficcoloeranfitalmenteaccreficiuti,chebenefipeflToin
luo-go
digiovare,e difiervired’ajutoallanatura,laoppri-mevano
inmodo
chelepiuleggierepiagheduravano lun-ghiflìmotempo
,eda rtentoféne otteneva lacicatrice.
Querto
metodo
s’èconfèrvatofino allo ficaderedelpartfato fiecolo,edinalcuneparti d’Europa
fi èancheertelofino a dìnortri.La
RealeAccademia
dìChirurgiadiParigi,
me
nefiomminirtraunanon
equivoca teflimonianza,
poi-ché vedendo che tuttavia continuavafi daalcunil’antico
metodo
,credette necelTariaperpubblico vantaggiouna ri-forma, eperciòl’anno 1775.
propplcun premio da con-fieguirfi da quello, ilqualedimortrato averte gl’inconve-nienti prodottidall’abufiodegl’unguenti, cceroti,e qual riforma folTe nccclTariadi fare nella pratica per lacura delleDigitizedbyCoogle
SOPRA. L'.USO rrELtA CANFORA
. it 5 delle ulceri. Molte furono,ledilTcrtazicninundate
a quell*illuRreconfclTo)frallequaliolcrc quellache meritòil
pre-mio
avendonetrovate altre treripiene di fode dottrine,
ed utili precettilefece egualmenteinferirenello(Icffo
vo-lume
> afiìnchèa^tuttifolfcronotiidanni>che dairabufb degl^unguenti ecerotinerifultano..’
Gl'italiani peròda piùfecoliaddietro rìconofeiuto aveano l'abufochefénefaceva nella praticadiChirurgia>
onde
finda queltempo
incominciarono allontanarnela fo-verchia applicazione>e nellelorooperecondannarono
quali affatto i compofii medicamenti>fecondoleggiamo nell*operadiLanfranco> dei Biondi«del Settaiio',del Pala-zio>delMagati) e dimolti altri.
A
fronte però ditali fcritti propagatiintuttal'Italia)egualmente che ingran parte dell’Europa) feguitavanomolti tenacementeil Gale-nicocomporto metodo
,perfuafìche lenzal’applicazione degl* unguenti)ecerotinon
fipotefferoindurrealla cica-tricelepiaghe. Sarebbeerroreilcredere, chelo fegui-talferopermalizia.
Quanta
penanon
coftòalMolinelliin Bologna per perfuadereifuoi fcolari di quefta verità?Quanto
non ope-rò ilchiarirtìmoBenevoli per sbandirli?Quanto non
ha dovutofcrivereil celebreNannoni
perriformarnela prati-caa Firenze?BartaleggereiltrattatodiDomenico
Cec-chini in difcfà de’drittidiCefare Magati pervedereche moltieranoa’fuoitempi ancheinRoma
i^profelitiper1antico
metodo.
Il noflro Guattani allafine nnitamentc adaltri celebri profefforifuoi contemporanei pervennero a rendere generaleilfcmplicemetodo
di curare l’ertcrnc malattie ancoinRoma
.Convintidallafperienza)cheilcicatrizzarele
pia-ghe
èoperadellanatura>enon
dell'arte>fiappigliarono. • .
P
al114 DISSERTAIIONE IV.
: almetodo
di tenerelepiaghe’coperte, e difefedàll'im-;prelTioncdell'aria
edema con
l'applicazione dimorbide
fila>
adoperate
come
e(ìccantCjedalTorbenrcrimedio.La
gior-nalierapraticadimoftra,cheinqueda
guifaottiendla ci«catricc}e mafTimenellepiaghe Tempiiciprovenienti da fu-pcrfìciali efeoriazioniy
oda
leggieri ferite.padatein Tuppura-lione.Inun corpo (anoy qualunque daneilmetodo
y s'ot-tienelèmprelacicatrice}edanchecon
follecitudine,*anzi fembrainalcunicad,che nègl'crroridell'arte,nè l'igno-ranza delvolgodeno
capaciadimpedire,che lanatura Tollecitamentenon le(ani.Le
follcciteguarigioni poihan-no
predoilvolgoautorizata l'applicazioned'inetti rimc-dj,clihanno
idolatraticome
fpecidei,nèiocertamente fonquegli,che Tperi edirparli. Setutti foderoinidato digiudicarequando
lanaturapuò
dalèfolafanarlepia-ghe
,d accorgerebbero,cheidecantati fpecidcifonotutti entiinutili.
In quellepiaghe-poi,dovev'èperditadifodanza
,
o
chenafeonoinfeguitod'unaferitacontufa,e lacerata egualmente cheinquelle,cherimangono dopo
un tumo-re,o
grande alccdo aperto, dàquedibenigno,o mali-gno
,come
pureinquelle, che fono ilprodotto d'una qualche demolizionedi parte,o
amputazioned' articoli,
nellequali più,
o meno
Topraggiungonoaccidenti,che ritardano,ed impedifeonodiventelacicatrice, è neceda-lio l'ajutodell'arte,afHnchèpoda
la natura con più dicommodo,
e difollecitudine 'ìànarle.Odcrvando
inquede
piaghe ladeda^praticacol te-nerle (òltantocoperte, edifcic dall'aria,èegli Tempre fudìcicntemezzo
a condurle alla-cicatriceiL'efpericnza cidimodra
,cheilpiù dellevoltedeprolungano le guari-gioni, diventanocallofc,d formano
delle fungofeelcre-‘ - feenze
,
DigitizedbyGoogle
r--SOPRA V USO DELIA CANFORA
. 115 rceoze')s*infiammano altre volte > divengonofordide, c dolorose>cmafllmcnegliOfpcdalijdoveèripienal'aria d’effluvj maligni» che efalano dalla quantitàde malatiiviriuniti. ,
...
Perfpiegare
come
(òpraggiungonogliaccidenti nelle piaghe,mi
varrò della dottrina deldottoMedico
Inglcfe Pringle>ilquale confomma
accuratezza ha fatteminute ricerche fopra lamarcia.Secondo
le di luiefperienze lamarciavienformatadalla fierofitàdellàngue> laquale avendo perduta mediante l'evaporazionelapiùfottil pat-te)lafciaalfondo una materia denfaLottonome
di mar-cia;quella eflendodibuona
qualità molto contribuifee alla follccitaguarigione}formando
nellafupcrficiedielTa unafpecie diglutine.Sepoipredomina
nellamaflTadegli umori un qualcheviziofcrofolofo»fcorbutico>o
venereo>o
fiavidifordine nellaregoladel vitto>o
relàfiali acreda
un'ariaumida)
cdinfetta) allora invecedicoadiuvare allacicatrice,vis'oppone
)edirritandolafuperficie della piaga coartagliaperti vafellini)dacuigemer
dee quell'umo-reneceflarioallaconglutinazione.Quell'umore
rillagnante entroivalidellacirconferenza della piaga> lidillende.) edaccrelciuti divolume
rendonolelabbracaliolc)efono lacagione dcirelcrelcenzenella dileifuperficie^La
parte piùLottile poi) chefiIcpara) elTcndo un acrelinfaticonon
èattoallacicatrice)come
fi olTerva nelle piaghe veneree)cIcorbutiche,cheinluogodi marciadanno un
linfatico acrimonioLoumore
) atto Ibltanto ad irritare làpiaga)renderla dolorolà)cLpellòanche.Lordidacon
macchie gangrenoLe>edin particolare negliOLpedaliper le'ragioni dianziaddotte. Siricorre .inquellicafi adun
qualchecompollo
) ed efficace allerfivo)o
al contatto della pietra infernale>.o
altro eLcarotico.per afiergers
.