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intitolato:CutterJnatomicus)vi-ha aggiunte alèune fingo-lariccrufiche oflèrvazionijcnella xiv.deferivela guari-gioned* un’Aneurifma alpoplite,chenaturalmente aper-toli)

dopo

qualche

tempo

trovò(ànato,reftandogli fol-tantounaleggieraclaudicazione.

Abbandonato

alripoib,

cdalladieta« vidde il-no(IroGuatiani ancora Rudente nell*ArcifpedalcdiS.Spiritoun infermocon,

un Aneurifma

alpopliteperfettamente guarito,dicuineriportalaftoria nelAio Trattato. IlMafotti narranella fuaDilTertazione un’iftoriacommunicatàglidal Sig.GiulèppèPaulifuoallievo

.

Ritrovavafiquelli

Chirurgo

condottonellacittàdi

Fano;

ivi

ebbe

eglifotto la Aiacuraun infermo con1*Aneurifma alpoplite.Propofel’amputazione, erigettata,lo

abban-donò

allanatura.

Dopo

qualche

tempo

liaprìl’Aneurifma lènzacagionargliemorragia,cdaHafinefitrovò guarito lènzai*applicazionedirimedio’alcuno. Inquellonollro' Arcifpedalc

hp

vedutiIcmpreperire‘-rutti quelli a*quali praticò1'amputazione;edall’incontronellofteflb Spe-dale,fottola cura del fioR'roGiavina

mio

anteccircre

,

ne

ho

veduti

due

guarireabbandonatiall'operadella/pia natura.

Tl primo

a vea-

un

Aneurifmaall'inguine della grof-Iczza di

un

groflò pero.

QucAo

clicndofi fpontaneamenre aperto, tramandava nelprincipio per lalèguitaapertura

un umore

icorolb, efanguigno, qualea

poco

a

poco

degeneròinmarcia,e mentreeraper chiuderlil'ukerc>

fualfalitoda'unafebre- d'Olpedale, per cuireftò privo divita. Aperto il"cadavere fitrovò l'arteria cancellata'

due

ditaal di Ibpra legamento detto

di„Pqparzio

'finoalladifianza diquattrodita fuori del bailoventre,

rollando infeguitoapertail rimanentedell' arteria, che feorreva

lungq

lacolcia.

Un

altroAneurifmaquafi conlì-milefituató nelpoplite,naturalmenteguarì col foloripolb

.

59 DISSERTAZIONE

I.'

SìFeliciguarigionidieronluogoalcelebre anatomico) Gio-van.MariaValfalvadiformarne un

metodo

, che poteva effereinmolticalipreferibileall’amputazione.In

compro-vadiciò confcrvavaegli nelTuo

Mufco Anatomico

una partedel ginocchiodilfeccata>

dove

vedeafi

V

arteriapo>

pliteacancellata)per elferviRato

un

Aneurifmain

qucRa

parterifanatoconilfolo ripolb. 'i , ,

Se dunquealTicurandocirefperienza)eleoffervazio*

ni di piùautori.) chelanatura può- da (è folafanarlit cperchè nonfervirfidiquello mez“zo)piuttoftocheefporli alpericolodell’amputazioneì

Può

inveroquellaaverluogo>

ma quando

1

Quando

all*Ancurifma (lavi unita la carie delleoffa).e laragioneèevidente.Ellendefìallorailmale aldilàdelleforze dellanatura)

onde

develìtentarel*am-' 'putazione>

non

leggendolihn’oranellalloriaChirurgica alcuna guarigione

d*una

sì complicata malattia

con

altri

mezzi

ottenutafuoridiclTa.Refta<quindi ad evidenza,di>

rooRrato)che tanto l'operazionedell* allacciatura>quanto

1*amputazione fono piuttoRo mieidiali) chegiovevoli;

cd

all’

oppoRo

il

metodo

delValfalva(cosìdettoper elTere

Rato

egliil

primo

a proporlo

)y

o

quellodella comprcfTio-neci

fomminiRrano

leguarigionicpiùfelici','cdin,

mag-gior

numero

.

Da

quefli metodi polliamo fperarne van-taggioy.c,

dove

queRi

non

giovino,

non

farannoalcerto lacagione,d*una piùIbllecica morte.' '

-Il

metodo

delValfalva,il<qualeconlìRenelIblo ri*

pofo,debilitando^1’infermo

con

rigorofadieta, e

eoa

qualcheemilTione difangue,giuRaleforze\cdi(intorni >

'abbcnchèIlaRatoin,piùcalifperiraentatogiovevole,c -fc- -lice,nondimeno,

non

deeliadottare per

metodo

generale,

come

crede ilBenevoli.,e qualche'altro fuo feguace

.

L'elpericnza c'inlègna,che quantoegliè utile,c vantag-giofo

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SOPRA GLI ANEURISMI.

-51 giofbne* cali,dove

non

ha luogolacomprcflìone)altrét' tanto rendefi inefficace negliAneurifnii veri ,"etccemi»

dove

dilatatache Ha1*arteria

ponno

igeneralirimcdj uni-tiallaquiete>edal ripofomoderare> ecalmareilcorlb dellànguevibrato nel taccoancurifmatico,

ma non

affàtto impedirnel'urto.

Non

corìfervando Tartcria una /ufficien-teforza-,

come

potrebbe'efTa fpingerc ilfangue,

o

pet

i'vafilaterali,

o

per1*arteria

medefìma

dilatata ,

onde

fifacciailncceffariocircolo nellaparte inferiore deli'Ancu-rifma? Impedirà foltanto1*'avanzamento,

ma non*

farà

giammai

fufficientead-ottenerfcne una totale fanaiiónej

ed

infattidubitòilceleberrimoanatomicoGiovan Battila

Morgagni

,chepotcfTccanccllarfi il faccò ancurifmatico collafolaquiete,edilGuattanilo

dimoRrò

nell*iRòriax.

delfuo Trattato. ;

'

ReRami

inultimo adefcrivcreil

metodo

della 'ooro-prcilionc,

come

ilpiùàdattaro all'indicazione,ilpiùfa*

Cile,edilpiùfelice,ditutti glialtri.

Ctò

fatto,

mi

In-fingo, che

ognuno

converrànelmio'fcntimento-,e

niaffi-me quando

faròcoRarc,che lo.cfiggclanatura- della nfra-iattia,lo fùggcrifconoleoflèrva-zionide* dotti,c pratici autori, lo

dimoRra

lagiornaliera fperienea,élo

confer-mano

leguarigioniche-ioriporto. * •' •* ''

*SièaÀio luogo dimoRrato,che- infcgultoalrilafla*

mento

di

un

qualche arteriofo’'canale nafce un

tumore

puKàtilc,^cdindolentej'-ladicui fiiperficic

è

delcolore naturale,echeabbandonato alla fòlanatura fiaccrcRé di

mole,

edarrivafovcntealloRato d'incurabile,

Aditn*

pcdirne pertantol'ulteriorefuo

avanzamento

il

mezzo

itì-dicatoèqùejlodiporre

ùn

argine

aMoogo

dell'arteria rilaRàta)acciòtrovandoelTalancceffariarefiRenza,poffa, ajutata'dall'arte, riacquiflareil perduto naturalecoarta;

G

a

mento.

5» DISSERTAZIONE

I.

mento

>giudailfentimcntodelcelebreGiovanni de

Gor-ter(l);Artificialeefiafflicandumfitbfientacubtmferfflenia^

latninam^efffafcias> utfaccusdilatatusadducatur;avendo inciòabbracciatoilfentimentodelcelebreVerduc (z)y il quale afTerifce

non

eflèrvì altro rimedio per guarire

TAneurifma)

chefortificare)e riunirelefibredell'arteria dilatata.

Con

un* artificiale difefailfangue proficgue ilTuo circolonell'aperturainferioredeldilatato)

o

aperto cana-lelènza

punto

fermarli)talmentechè unitaalla compref-Itoner applicazionediun qualche adringente)e corrobo-rante)

abbiamo argomento

dicredere)chevengaredituito alleparti ildovutoelatere.Appheandi funt fimul puherts adflringentts) quifihrarumfacci acurtationempromovent.

ProficgueillodatoGortero (3)

.

ficrededegià)che

nuova

folTe

queda

dottrina .

La

propoferp)lafeguitaronogliantichi.Albucafis

Arabo

fcrittore(4)diconfumata fpcrienza) Rhafis) Avicenna (5)

raccomandano

ilprefidio dellacomprcllìone)e degli adrin-genti. Le loro opere n^ fanno piena tedimonianza.

Da

quedi difeende unasivantaggiofapraticaabbracciatada uo-minieper fapere)cpercriterioinfigni

.

Il dottillìmoAlierònelprimo

tomo

dellaTua Bibita-tecaChirurgicapag.

5

oi.riporta)che

Purmanno

Aneuryfma ingens comprtjfionefanavit.Il

De

Vigiliisparimentinel

to-mo

I.della(xxi.BibliotecaChirurgica alla pag.33<y.ci tralcri-velapraticadiFabriziolldano)c dialtriautoricolle fe-guentiparole;GuglielmusFabricius in obf. Cent.III.

Idem

in yel. ineditisAneuryfmata fuperatafuijfe prejfione)

^

adftrin-gentibus

(1)ChirHr^.Rfpur. i.661. ••(3)Luogocitato. (1)Vcrducp.jo».ìhnàpuiutre , (4)ACtucede Tumorìbutp thofeàfli tfont guetir i .Antittìfme

,

(5)Haller Bibliotb.Cbir.tomoI.

fu4uffetmir,ou 4 mtairItsfibra de

U

pag.1ap. fuembrentAtterediletée

,

' \j

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-' '

'SOPRA GLI ANEURISMI. 5j

gentihus^emplafiris,(^'La^jtrusRivtriusin obf,Mtdit, Aneu-rjftn* fola comprcJJìoTUearalum> DionyfiusPomarettuitfdcm obf. Riverii refert de Aneuryfmate prejpone folafublato.

,TuIpionellil>.IV.cidiceviAneuryfma premendo

fanatumt

11

Vanhorme

albpag.5a5: Atienryfma per folam fpUoiorumy

fafciarumappltcationemfanavii,

Non dunque

da

ma-ravigliarli, la

comprediòne

fu generalmenteadottata.

Può

ciafehed-unoa.fazictàfbdisfarfinelleoperedi Dionis>

di^Petit)di GarengeotIedEiftero. '

E'dovq

lafck>ilMafottitantoaffezionatoper PalIac-ciatura?*•

Non

,conviene egli," forfè nella compreflìone?

Son

forfè pochi icafi, ne'qualiegli

;la creda utileJ

Mi

fovvicnc pure' aver letto nelle opere-'di,Monfieur Le-Blanc'(i)variecureefeguitedaMonficur

Arnaud con

lacomprcflìone.)ehraquefte di una

ben mi rammento

nellapartedi

mezzo

della cofeiacon felicitàdiiùccclTo’

terminata.

La

compreirioi1e:> e.lafafeiaturàfonoal dire delSig.

Tanàron Maedto

diChirurgiainFirenze1primi

mezzi,

chel'.artecifbmminiftra per guarire TAncurifma

.

Nellacomprediohe.)nelladieta,e nellefanguigneidifeuffi glialtrimetodi.)convieneilfullodatoSig.

Teda

,ledicui parolecipiace .qui riportare(2);

De

metodorampraeftantia hahendoJermo-’fit^primo loco

memoratam

compreffonem

eam

netnpe,qnaefitope tenuijjìmi yicìusaccedente

edàm

externa eomprefrioheceteris,anteponendamejfefacilefendo

,

Sullafeorta di- tanti valentiprofeflfori doveaatcerto il

nodro metodo

acquidarc

maggior

ladroìemaggiori'

doveano

edere idiluiprogredì,

mà'ò

fedefpirito di par-tito,che-intutto

vuò

mcfchiarll,offendè l’idolatria*per l’allacciatura la cofa era

camminata

diverfamente. Il

nodro

- ; ..

,.Guatla-(i)Tnitédesopera:deChirurgie tojnoi.

pag.190.N-(*) £pìft,VII.

54 DISSERTAZIONE

I.

Guattanìfu il

primo

che conlodevole pazienzaje

con

occhiopurgatofiaccinfeallaperfezione delnoftro

meto-do

, efclefuc foilccitudiniabbinocorrifpofto alle dilui mire,parlinper

me

le di lui operefuqucfto propofito pubblicate,alle quali fann*cebole rilpettabililodidi tanti eccellentiChirurghi

.

Quelloeflendovero,

come

èverilfimo,

non

ho io

punto

efitatoad uniformarmia praticalodevole,ele fe-liciguarigionicheioriporteròne faranno pienay ed ac-certata fede.

Non

potrannoquelle revocarfi indubbioy giacchéfattenelpubblico Arcifpedaledi S. Spirito alla pre-fenza dimoltiflìmiftudenti,e garantite

da

coloro, che tutt'ora vivono perfettamenterillabiliti»

OSSERVAZIONE

1.

Nicola Scarpa

Romano

fcrvitorc dell*Illuftrifs. cafa Marefeottidianni 34.,difanguigno

temperamento»

nel principiodell'inverno

1767.

fu alTalitodadolorireumatici fenzafebrein diverlcpartidelTuo corpo.

Non abbando-nò

perciò il filo fervizio; enella primavera migliorò» in

modo

chenellafiatefidicea guarito.L*unico

incom-modo

rimaftogliera

un

dolorenelginocchiofiniftro,che

fipropagava quafi in tutta1articolazione. Siaccrebbe quelloa

poco

a

poco

»efinalmentelo refeinabilea

cam-minare.Inquello

tempo

fiaccorfe»chenelcavodel po-plite efifievaun tumoredellagroflezzadiun

uovo

incirca.

Il ripofo di alcuni giorni

badò

acalmargli ildolore>

edadiminuirgliilgonfiorelopraggiuntoglinelginocchio»

chefiefiendeva anchenella

gamba

.Il

tumore

delpoplite peraltroconfervavafimprcl'ordinario fiio

volume.

Lu-fingato dal

momentaneo

miglioramentoritornòafcrvirc

.

Nel

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SOPRA GLI ANEURISMI. 5y Nel

meledì

Gennajo

> cflendoglifiaccrefcìutoil do-lore)edilgonfiore,fuobbligatoftarfene a letto$ perchè

non

porcapiù reggerli Ibpra la

gamba

inferma. Sifece, vilitareda unprofeflore>ilquale

dopo

1*efamedelluogo affettoglidiffe>che era ilTuo

male

moltopcricolofo) cchetrafeurato farebbedivenuto affolutamcntc mortale.

Gli ordinò> chefilevaffefangue dalbraccio, eche co-priffetantoilginocchioyche la

gamba

con pezze imbe-vute nellapofea.

Fu

iltuttoefeguitodall*infermo>che viunìedil rìpofby ed una rigorófà dietay

ma

fenza frutto) mentrein vecedi fmìnuirfiil

tumore»

pìuttofio fiaumentava.Impaziente»perconfiglio di unaltro pro-fcfTore,che giudicò

flemmonofb

quefto

tumore

»applicò

un

empiafiro ammolliente perfollecitarnelafiippurazione

.

Nel tempo

,incuifaceva ufodiquellorimedio»undilui parentefervitoredi S-E.il Sig.Marchefe Daubeierre Ara-bafeìatorediS.

M.

Criftianiffima preffolaS.Sede, pregò ildi luiChirurgo Monfieur Seguì»acciòofTervafTequefto infermo.Si 'portò egli fubitoavifitarlo>etrovò» che

ilfuo maleeraun vero Aneurifma»perlochèglifece im-mantinente rimuovere 1*empiaftro. Pieno queft*onorato profeffore difèntimentidiumanità»

non

maidifgiunti

da

una foda dottrina> neaffunfcla cura» epienoaltresì diuna tenera amicìzia verfbdi

me m*

invitòa(ecolui unirmi peraflìfterequeftopaziente.

Fondò

egliqueftoin-.

vìtoinviftadei frequentidialoghi,chefiandavan tenendo intornoidiverfi fiftemiperlacuradegliefterni fmaglia-mentidiarterie, nèfieradimenticato,cheioanteponevo quellodelnoftroGuattaniad ogn*altro,eperchè dettato dallanatuta,eperchè avvaloratodallaragione,eperche confermatodall*efpcricnza.,

Nell’efamedella parte

trovammo

un

tumore

,che

riempi-55 DISSERTAZIONE

I.

riempivail cavo delpoplite della

mole

diun

melo

gra-nato)alquantoacuminato>cheedendevaverfolafuraj

accompagnato

da un gonfiore edematofo^chefipropagava a tuttala

gamba

,epiede.

ComprefTo

,

poco

,

o

nulla di-minuiva) ilcoloredellapelleera qualinaturale>ed ap-poggiatalapalmadella

mano

(òprail

tumore

, Icntivalì unaprofonda)e regolatapulfazione. L’infermoera alquan-toemaciato perlalungadieta,

onde

jomefla ogni prepa-razionejgiudicò opportunoilricorrer toltoalla

com-prelfione>chefu elcguitafecondoil

metodo

delcrittodal r.oftroGuattani.

Non

fopraggiunlè intutta la giornata accidentealcuno)ficchèlalciammo1*infermoper tre giorni conlècutivi

con

1*apportafafeiatura.

Nel

quarto

rinovam-mo

coll'irtelTo

metodo

lacomprellione,eci

accorgemmo,

cheil

tumore

incominciava a diminuire,e perciòconil

me-delimolìrtema

prolèguimmo

lacuraper (o fpazio di gior-nicinquanta.La pulfazione diminuivainproporzione,che diminuivailtumorn,ilquale

dopo

due melidi comprellìo-neeraridotto allagrolTezza diun

pomo

,indolente,duro, edaffattoprivo di pulfazione. Allorafuche

riducemmo

lacomprelTione ad

un

folopiumacciolo, ead una fafeia-tura

molp

minore dell*antecedente. Per Icioglierepoi larigidezzadell'articolo glifiiggerimmo

un

dilcreto

moto

perlartanzacoll'ajutodiuna cruccia, edinquella guilà

dopo un

mefediefercizio fu invitatodi lòrtiredicafa

,

e portarficoll*

appoggio

di

un

bartone dal noftroGuattani ,

che moftrò dcllderiodi vederlo. PalTaro ilquarto

mele

diripolbconnoftra lódisfazioneviddimo,che avea ricupe-ratatuttalalibertànell'artìcolo,echerimanealóltanto un gonfiore edematolonella

gamba

,dicuiperimpedirne l'avanzamentoIoconfigliammoall*ulbdellacalzaefpullbria, cheinbreve produlTeun perfettorirtabilimento

.

ANNO-1

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