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2.4 I canali e gli argomenti della comunicazione

2.4.5 Comunicazione sugli andamenti economici

Le proiezioni macroeconomiche sono informazioni importanti per il processo decisionale della politica monetaria.

Tuttavia, esse incorrono in molti limiti. Il primo luogo, le proiezioni variano a seconda del modello macroeconomico assunto per valido.

In secondo luogo, le proiezioni macroeconomiche forniscono una descrizione sommaria della realtà, in quanto sono basate su modelli, i quali sono visioni semplificate dell’economia essendo fondati su ipotesi che possono essere più o meno realistiche.

La terza limitazione invece riguarda la visione degli esperti, su cui ci può essere un dissenso, inevitabilmente incorporata nelle proiezioni.

Un’ultima considerazione riguarda il tempo che richiedono per essere elaborate e non sono pertanto molto aggiornate. Infine, le previsioni su orizzonti temporali lunghi non sono molto affidabili.

Per tutti questi limiti, il Consiglio direttivo nel prendere le decisioni di politica monetaria integra le informazioni provenienti dalle proiezioni macroeconomiche con altre informazioni provenienti dall’analisi monetaria, dall’esame dei prezzi delle attività finanziarie, dei singoli indicatori e dalle previsioni elaborate da altre istituzioni.

44 Al fine di accrescere la trasparenza della politica monetaria, la BCE ha deciso di pubblicare nel 2000 le proiezioni macroeconomiche, condividendo così con il pubblico i dati statistici raccolti dalle banche centrali sugli andamenti economici nell’area dell’euro. Tali proiezioni vengono elaborate due volte all’anno da uno staff dell’Eurosistema, comprendente economisti della Banca Centrale Europea e delle Banche Centrali Nazionali, e sono pubblicate nel Bollettino mensile di Giugno e Dicembre.

Le proiezioni macroeconomiche svolgono un ruolo di rilievo nelle decisioni di politica monetaria. Per questo motivo, il Consiglio direttivo ha deciso di incrementare la frequenza delle pubblicazioni. Dal settembre 2004, la BCE rende note anche le proiezioni formulate solo dallo staff della BCE, le quali vengono pubblicate a Marzo e Settembre.

Il Presidente della BCE presenta pubblicamente le proiezioni macroeconomiche per il complesso dell’area dell’euro in occasione della conferenza stampa che segue le riunioni del Consiglio direttivo di Marzo, Giugno, Settembre e Dicembre. Tuttavia, il Consiglio direttivo non approva tali proiezioni le quali sono condotte sotto la responsabilità degli esperti dell’Eurosistema.

Inoltre, a partire da Giugno 2016, il Consiglio direttivo ha deciso di rendere note anche le proiezioni macroeconomiche dei singoli paesi dell’area dell’euro elaborate dagli esperti delle banche centrali nazionali dell’Eurosistema.

2.5 Conclusioni

La comunicazione con il pubblico e con i mercati finanziari ha svolto un ruolo cruciale nella conduzione della politica monetaria della BCE. Quest’ultima, al fine di essere aperta, trasparente e credibile, ha adottato e annunciato pubblicamente, nell’ottobre del 1998, una definizione quantitativa di stabilità dei prezzi e una strategia di politica monetaria a due pilastri per l’analisi dei rischi per la stabilità dei prezzi.

La comunicazione esterna della BCE ha dovuto affrontare alcune sfide quali la diversità culturale e linguistica dell’area dell’euro. Per farvi fronte un gruppo di esperti dell’Istituto monetario europeo ha provveduto a mettere a punto gli elementi della

45 strategia di comunicazione, tale lavoro è stato poi proseguito da un Comitato istituito appositamente per le Comunicazioni Esterne.

Tale strategia di comunicazione assegna un ruolo essenziale alle BCN, grazie al loro stretto contatto con i destinatari della comunicazione a livello regionale e nazionale, esse trasmettono e spiegano il messaggio comune.

Inoltre, per consentire alla BCE di raggiungere i suoi obiettivi ultimi di comunicazione, sono stati sviluppati una grande varietà di strumenti di comunicazione quali conferenze stampa, bollettini, interventi, resoconto, forward guidance ed altri. Di conseguenza, la comunicazione esterna della BCE va oltre i suoi obblighi statutari.

Uno dei più importanti strumenti di comunicazione adottati dalla BCE sono le conferenze stampa mensili tenute dal Presidente e Vicepresidente, in particolare la dichiarazione introduttiva attrae grande interesse sia dagli operatori dei mercati finanziari sia dai mezzi di informazione, essa spiega dettagliatamente le decisioni di politica monetaria e riflette quindi il parere collettivo del Consiglio direttivo della BCE sull’orientamento di politica monetaria.

Infine, una strategia di comunicazione efficace deve prendere in considerazione la diversità dei destinatari a cui la comunicazione è rivolta. La BCE comunica con tre grandi gruppi, i mercati finanziari, gli organismi politici e il grande pubblico, ciascuno dei quali si attende comunicazioni diverse in quantità e natura. Tra questi gruppi, i mercati finanziari sono quelli in cui la ricerca empirica si è concentrata, studiando gli effetti della comunicazione della politica monetaria sui mercati finanziari.

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Capitolo Terzo: Gli effetti della comunicazione della

Banca Centrale Europea

La comunicazione è uno strumento importante di cui le autorità di politica monetaria dispongono per influenzare le aspettative del settore privato. La rilevanza di queste ultime, ampiamente condivisa da banchieri centrali e letteratura, si desume dalla loro capacità di influenzare l’economia, rendendo efficace la politica monetaria. Sotto il profilo teorico, gli annunci e le dichiarazioni dei banchieri centrali contribuiscono a gestire le aspettative sui futuri tassi di interesse a breve che, a loro volta, influenzano i tassi di interesse a lungo termine e altri prezzi che si formano sui mercati finanziari. Tali prezzi incidono sul valore delle variabili macroeconomiche, quali l'inflazione e la produzione, che però subiscono l'influenza di altri numerosi fattori.47 La comunicazione della BCE avrà un impatto immediato sui mercati finanziari, invece l’estensione di tale impatto sull’economia reale avverrà in maniera graduale.

In generale, la letteratura ha messo in evidenza una serie di potenziali effetti positivi che possono derivare da una comunicazione chiara e trasparente. Tuttavia, la realizzazione di tali effetti nella realtà resta una questione empirica.

La disponibilità di dati ad alta frequenza dai mercati finanziari rende le analisi empiriche più fattibili; per questo motivo, la maggior parte della letteratura empirica sulla comunicazione si è dedicata allo studio degli effetti prodotti dalla comunicazione sui mercati finanziari.

Pertanto questo capitolo analizza gli effetti a breve e a lungo termine della comunicazione della BCE in base all'evidenza empirica disponibile.

47 Vedere il paragrafo 1.2 del capitolo 1 per maggiori dettagli sullo schema teorico della

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