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CAPITOLO III: LE FONDAZIONI DI ORIGINE BANCARIA: UNA STORIA

3.2 LE FONDAZIONI DI ORIGINE BANCARIA A CONFRONTO CON IL MONDO

3.2.5 CONCLUSIONI GENERALI

Dopo l’analisi completa di questi istituti è possibile arrivare ad una comparazione completa di questi quattro ordinamenti con il nostro.

La conclusione più importane che ci viene data dalla nostra ricerca è che non sono presenti in questi quattro paesi istituti uguali alle Fondazioni di origine bancaria italiane, enti innegabilmente privati che vivono da protagonisti sia il terzo settore sia il sistema creditizio176.

Il ruolo delle Fondazioni di origine bancaria è, sempre di più, quello di protagonista nello scacchiere italiano, sia per quanto riguarda l’attività bancaria che per l’attività non profit. In entrambe le attività le Fondazioni sembrano perseguire un fine di interesse pubblico, infatti fungono in molti casi come fonte di ricapitalizzazione delle banche da loro possedute ed inoltre sono erogatrici di importanti contributi con fini di interesse pubblico.

Negli altri ordinamenti si è cercato di ottenere gli stessi risultati attraverso due comparti divisi, quello di interesse generale e quello creditizio. Ricalcando però in molte caratteristiche appartenenti alle Fondazioni di origine bancaria:

- In Spagna le cajas de ahorro sono enti molto simili alle nostre Fondazioni, però pur essendo soggetti che operano sostanzialmente nel privato si è preferito mantenerli sotto la disciplina pubblica vista la loro evoluzione che non è andata verso una dismissione delle partecipazioni, come invece è accaduto per le corrispettive italiane. Il modello fondazionale privato ricopre invece le attività di utilità sociale in tutti i settori ed è molto presente al pari delle Fondazioni italiane.

176 Cit. Bassanini F., Postfazione in C. Cittadino, Dove lo Stato non arriva. Pubblica Amministrazione e

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- In Germania, dove sono presenti le Sparkasse, si sarebbe voluto adottare un sistema simile a quello italiano, ma l’opposizione degli enti pubblici territoriali impedisce l’attuazione di un processo di privatizzazione di questi enti.

- In Gran Bretagna il sistema bancario ha avuto un cammino simile a quello italiano anche se fondato su basi completamente diverse, la destinazione sembra comunque essere simile e indirizzata verso una ricerca della privatizzazione di questo settore. Per quanto riguarda le fondazioni la Gran Bretagna e i paesi anglosassoni in genere sono i precursori nell’introduzione delle fondazioni e del settore della beneficenza. È da notare infatti che il nostro ordinamento ha adottato alcuni provvedimenti di quello britannico, in particolare per quanto concerne i settori di interesse vincolanti e gli scopi delle Charitable Organization. - Negli Stati Uniti, paese di common law e nel quale il capitalismo è ispiratore da sempre di ogni iniziativa economica la presenza di soggetti pubblici di questo genere non è stata possibile per questioni culturali. La funzione svolta dalle Fondazioni nel terzo settore italiano è ricoperta dalla filantropia privata che negli Stati Uniti ha, da sempre, garantito ottimi risultati del terzo settore. È da sottolineare, inoltre, la costante innovazione delle fondazioni americane che riescono sempre di più ad impegnare risorse in maniera efficiente, in questo quadro trovano poco spazio enti pubblici o originanti dalla volontà pubblica, anche per colpa dell’ormai radicata concezione liberista americana.

Nel raffronto con i diversi ordinamento in questo periodo di forte crisi mondiale ci vengono in aiuto le parole e i dati esposti dal governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, nel corso dell’assemblea annuale della Banca d’Italia, che afferma una valutazione complessivamente positiva del comparto bancario italiano. Visco ha affermato che “Muovendosi da condizioni di partenza solide, il sistema bancario italiano ha comunque resistito, nell’ultimo quinquennio, alla crisi finanziaria globale, all’instabilità del mercato del debito sovrano, a due profonde recessioni”.

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La solidità del sistema e la sua resistenza “sono state di recente confermate dal Fondo monetario internazionale”, ha affermato il governatore della Banca d’Italia: “In base alle prove di stress sin qui condotte dal Fondo nel loro insieme le nostre banche appaiono in grado di fronteggiare shock avversi grazie alla loro patrimonializzazione e alla liquidità fornita dall’Eurosistema”.

Il Governatore mette inoltre in evidenza dei dati che sottolineano “le massicce ricapitalizzazioni bancarie effettuate con fondi pubblici in altri Paesi”.

I dati che Visco ci porta in dote confrontano gli aiuti che vengono concessi da ogni paese alle proprie banche in relazione al Pil allo scorso dicembre: “che ammontava all’1,8 per cento del Pil in Germania, al 4,3 in Belgio, al 5,1 nei Paesi bassi, al 5,5 in Spagna, al 40 in Irlanda. In Italia l’analoga quota è pari allo 0,3 per cento includendo gli interventi per il Monte dei Paschi di Siena”177. Per un totale al 2011 di 4600 miliardi di euro dagli Stati alle banche in Europa.178

177 Dati disponibili in un articolo all’inidirizzo http://www.formiche.net/2013/05/31/banca-ditalia-

sbugiarda-le-banche-estere-salvate-dagli-stati/

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Grafico 3.3: Aiuti statali alle banche rispetto al PIL, dati da R. Bonacina Sole 24 ore, Le Fondazioni hanno reso migliore la società, 17 novembre 2011

Questi dati evidenziano come gli aiuti concessi al comparto bancario siano minimi in rapporto ai competitor europei e lo stato italiano appaia più liberista di quello che sembrerebbe.

La storia come sempre è la principale fonte di spiegazioni per la situazione attuale, infatti la regolamentazione di questi istituti è derivante dalle scelte politiche precedentemente adottate. Nel nostro paese, la presenza delle Fondazioni di origine bancaria alla luce di questi dati viene vista in maniera fortemente positiva visto che le Fondazioni si sono sobbarcate in larga parte la copertura dei debiti del comparto bancario, debiti che invece negli altri stati presi in osservazione sono stati pagati con aiuti statali.

È altresì importante sottolineare come per questi soggetti in una crisi globale, come quella che sta attanagliando l’economia attuale, sia importante la ricerca di

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PAESI BASSI SPAGNA BELGIO GERMANIA ITALIA

AIUTI STATALI ALLE BANCHE RISPETTO AL PIL

PAESI BASSI SPAGNA BELGIO GERMANIA ITALIA

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strade sicure anche attingendo a soluzioni presenti in altri paesi e andando oltre la propria storia.