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NOPLAT medio

4.10 Conclusioni sul campione toscano

Le considerazioni emerse dall’analisi delle aziende prese in questione, mettono in evidenza le strategie di due società in particolare, Acque Industriali ed Aquapur.

Queste due società infatti sono quelle che attuano le strategie migliori e potrebbero garantire una partnership con G.I.D.A. di grande prospettiva.

Le due società perseguono una strategia che gli permette di tutelarsi almeno in parte da una serie di rischi, quali le condizioni metereologiche e gli andamenti dei distretti industriali che creano rifiuti liquidi, garantendo quindi un afflusso continuo di acqua da depurare.

Le due aziende godono perciò di alcuni elementi di successo nelle loro strategie e che sono da rintracciare nei seguenti fattori:

 entrambe godono di relazioni con molteplici società che gli permettono di incrementare il loro know-how, accrescere la loro immagine ed aprirsi a mercati in nuove aree geografiche;

 svolgono diverse attività all’interno della filiera per un numero elevato di clienti. Questo permette di estendere il ventaglio di business gestiti allargandosi ad altre attività della filiera come stoccaggio e pretrattamento dei rifiuti e garantire un continuo afflusso di rifiuti;

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 entrambe agiscono al di fuori del SII e questo permette loro di contrattare liberamente le tariffe con le aziende clienti;

 entrambe si dotano di grandi impianti che possono trattare grandi quantitativi di rifiuti liquidi.

CONCLUSIONI

L’obbiettivo di questa ricerca è stato quello di analizzare le strategie ed i driver di successo per le aziende che svolgono attività all’ingrosso di depurazione delle acque reflue e trattamento liquami, cercando di rimarcare l’importanza sociale, politica ed economica che questi servizi assumono nella società in cui viviamo.

Come caso pratico per la nostra analisi è stata analizzata la strategia di G.I.D.A. e di altre aziende toscane che, come la società pratese, esercitano l’attività di depurazione di rifiuti liquidi all’ingrosso.

La G.I.D.A., come detto, tratta diverse tipologie di rifiuti liquidi e punta a crescere per vie esterne nei prossimi anni. Nello specifico la società è interessata ad aprirsi a nuove partnership con alcuni competitors di piccole dimensioni nell’ottica di superare alcune criticità che caratterizzano il business della depurazione all’ingrosso e che limitano produttività delle società oggetto di analisi.

Ciò che è emerso da questo studio, ed in particolare dal modello di Porter, è che le forze competitive che più di tutte rischiano di erodere la redditività dei grossisti sono:

 la rivalità con i concorrenti diretti;

 i rapporti di forza contrattuale con i clienti.

Per quanto riguarda il grado di rivalità, va rimarcato che i grossisti della depurazione operano sicuramente in un contesto caratterizzato da un’elevata concorrenza. Infatti sono tantissimi i grossisti, perlopiù di piccole dimensioni, che operano in Toscana e che competono nelle medesime arene competitive.

A questo contesto, caratterizzato da un elevato grado di frammentazione ed eterogeneità degli operatori, si deve anche aggiungere la considerazione che lo scenario di riferimento è in continuo cambiamento per due motivazioni:

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 regolamentazione soggetta a continue modifiche.

Il contesto di riferimento si presenta quindi ancora in fase di impostazione e difficile da governare, ma sembra comunque offrire interessanti prospettive, in particolare per quelle aziende in grado di capire ed adattarsi prima delle concorrenti alle possibilità che la regolamentazione propone.

A questa criticità, si aggiunge la considerazione che spesso i grossisti hanno un numero esiguo di clienti, che perlopiù sono soggetti intermediari che si occupano dello stoccaggio e trasporto dei rifiuti.

Come visto inoltre, i conferimenti di rifiuti liquidi sono mutevoli e poco prevedibili poiché dipendono dallo sviluppo delle aziende che li producono nello svolgimento delle proprie attività, ma anche dalle condizioni metereologiche che determinano la produzione di percolato.

Considerate dunque queste criticità, ciò che può rendere vincente la strategia di un azienda grossista che tratta rifiuti liquidi è:

 la dotazione di un know how superiore ai concorrenti dal punto di vista sia normativo che ingegneristico;

 l’attuazione di una strategia di integrazione verticale;  l’incremento dimensionale.

In un settore infatti ad alta intensità di capitale l’acquisizione delle competenze ingegneristiche superiori può essere un elemento chiave nella strategia delle aziende che svolgono attività di depurazione all’ingrosso.

Un elevato grado di competenze ingegneristiche infatti, permetterebbe l’efficientamento degli impianti, che come visto comportano esborsi notevoli in termini di installazione e manutenzione.

Una soluzione utile ad ottimizzare la capacità produttiva delle strutture, potrebbe essere quella dell’ottenimento di diverse tipologie di autorizzazioni che permettano di trattare una molteplicità rifiuti liquidi tra di loro compatibili all’interno dei medesi impianti. La dotazione ed il pieno efficientamento di tecnologie all’avanguardia, permetterebbero inoltre un minor impatto sull’ambiente e la riduzione dei costi per servizi, che rappresentano sempre le voce di costo che più di tutte erodono la redditività delle aziende.

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Questo permetterebbe anche un miglioramento dell’immagine delle aziende sia nei confronti dei clienti, che nei confronti dei cittadini residenti nelle zone vicine agli impianti.

Oltre le competenze di carattere ingegneristico, risulta di assoluta importanza anche la totale comprensione delle normative in vigore. Come visto, la regolamentazione è soggetta a continue revisioni, per cui diventa necessario un aggiornamento tempestivo, al fine di anticipare i concorrenti ed evitare casi di inefficienze per via di una tardiva o errata comprensione delle normative.

Sempre nell’ottica di saturazione della capacità produttiva degli impianti una strategia di integrazione a monte potrebbe essere la soluzione migliore per i grossisti della depurazione. Tramite infatti rapporti di collaborazione che prevedono la gestione delle attività di stoccaggio e pretrattamento, è possibile favorire un continuo afflusso di rifiuti liquidi negli impianti. Si potrà così agevolare l’uso ottimale degli impianti favorendone un utilizzo continuativo ed indipendente da condizioni atmosferiche avverse, come la siccità, nonché dalla diminuzione della produzione di rifiuti liquidi provenienti da aziende industriali in crisi.

A queste considerazioni va aggiunto che un incremento delle dimensioni delle aziende è auspicabile nell’ottica di un miglioramento di tutti gli indicatori di redditività. Fondamentale infatti per i grossisti potrebbe essere la dotazione di impianti di grandi dimensioni che permetterebbero di sfruttare le economie di scala64 e le economie di scopo65 e che permetterebbero di offrire un servizio di qualità a costi più contenuti. A queste valutazioni, si deve però aggiungere la considerazione che il settore della depurazione presenta prospettive interessanti e questo è dovuto in primo luogo all’incessante cammino dell'urbanizzazione e dell'industrializzazione a livello mondiale, che intensificano lo sfruttamento, il trattamento e il riutilizzo di una risorsa scarsa come l’acqua.

Va ancora una volta rimarcata l’importanza dell’asseto normativo, che avrà sempre un ruolo fondamentale nell’attuazione delle strategie di crescita aziendali.

64 Le economie di scala si riferiscono alla relazione esistente tra l’aumento della scala di produzione

(correlata alla dimensione di un impianto) e diminuzione del costo medio unitario di produzione.

65 Per economie di scopo si intende il risparmio derivante dalla produzione congiunta di prodotti diversi

o con il perseguimento di obiettivi diversi con i medesimi fattori produttivi (stesse risorse, stessi impianti, stesso know-how). Quindi che le economie di scopo si determinano ogni qualvolta esista o si possa ottenere un qualsiasi tipo di sinergia dalla produzione congiunta di due prodotti diversi.

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Sicuramente un suo futuro consolidamento è auspicabile per ottenere una maggiore stabilità e conseguenti possibilità di sviluppo per le aziende.

In riferimento a G.I.D.A., abbiamo visto come l’azienda stia cercando proprio nuove sinergie per far fronte ad alcuni dei punti deboli correlati alla sua strategia e mi riferisco in particolare, sia al business della depurazione dei reflui civili, che come abbiamo visto si basa su tariffe per il momento poco vantaggiose; sia al business della depurazione industriale, che ha assunto una momentanea parabola discendente per via di una progressiva riduzione dei conferimenti dal distretto industriale tessile.

G.I.D.A. dunque, in linea anche con quelli che sono gli stimoli che la normativa più recente propone66, volti ad avviare processi di fusione e aggregazioni necessari a superare la frammentazione del settore ed a conseguire le auspicate economie di scala e di scopo, cerca di espandere il proprio portafoglio di servizi aprendosi anche a partnership strategiche per ampliare la propria offerta e soddisfare la richiesta di soluzioni complete da parte dei clienti.

Seguendo dunque, le indicazioni del Direttore Generale di G.I.D.A., l’Ing. Ferretti Simone, sono state selezionate sette aziende al fine di valutare quale di queste è più di tutte è in grado di creare valore.

L’analisi effettuata, basata esclusivamente sui dati di bilancio e sulle informazioni disponibili sui siti internet, ha evidenziato le performance di due le aziende toscane, Acque Industriali S.r.l. e Aquapur Multiservizi S.p.A..

Ciò che è emerso, è che le due aziende prese in considerazione gestiscono una serie di attività di successo ed in linea con le esigenze e la strategia di G.I.D.A., utili ad accrescere il business dell’azienda pratese nell’ottica di un progressiva integrazione verticale ed incremento dimensionale.

Entrambe infatti potrebbero permettere a G.I.D.A. di:  ampliare il numero di attività svolte lungo la filiera;

 incrementare il numero di clienti aprendosi ad aree geografiche diverse;  migliorare la propria immagine ed accrescere il proprio know-how.

In definitiva, si può affermare che il settore analizzato in questo studio si configura come attrattivo per la grande importanza che assume non solo ai giorni nostri ma anche in ottica futura, considerata la valenza sociale che detiene e agli alti margini di

66 Legge di Stabilità 2015, nata con la finalità di promuovere processi di aggregazione e di rafforzare la

gestione industriale. Con la Legge di Stabilità 2015 l’adesione degli enti locali agli enti di governo degli ATO diventa obbligatoria.

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guadagno di cui gode ottenibili però, soltanto con un’accurata attività strategica di progettazione, pianificazione e ottimizzazione delle risorse necessarie.

In virtù dunque della sua lungimiranza G.I.D.A. S.p.A. sicuramente riuscirà a imporsi come protagonista negli anni avvenire nel settore della depurazione all’ingrosso, tramite anche un processo di incremento dimensionale che le permetta di allargarsi ad altre regioni ed a nuove aree strategiche d’affari tra di loro collegate, perseguendo una strategia in linea con quelli che sono gli stimoli che la regolamentazione più recente offre.

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