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Alla luce di quanto descritto si può affermare che il sistema di reporting può venire utilizzato trasversalmente da una qualsiasi realtà aziendale e, se correttamente contestualizzato e condiviso all’interno dell’organizzazione, fornisce una base empirica di riferimento nelle fasi di progettazione, di pianificazione delle azioni preventive e di adozione delle azioni correttive e di miglioramento, oltre a creare sensibilità e consapevolezza negli operatori sui temi della sicurezza. Avviandosi alle conclusioni, è doveroso ricordare che la gestione della sicurezza e della salute sul lavoro racchiude in sé aspetti sociali ed operativi, i cosiddetti “sistema sociale” e “sistema d’azione” (Kaneklin, Scaratti, 2010), entrambi da considerare nel momento in cui si progetta l’implementazione di un efficace SGSL. Nello specifico, il sistema di segnalazione degli incidenti e dei quasi-incidenti si dimostra un valido strumento di pianificazione e progettazione di interventi migliorativi, al fine di elevare lo standard di sicurezza all’interno dell’organizzazione. In questo senso, le esperienze dell’impresa Rossi F.lli e della Dipharma Francis rendono evidente e concreto l’aspetto del miglioramento continuo.

Si è visto come l’implementazione dello strumento di IR debba superare la mera visione burocratica e passare alla visione di “sicurezza agita”, ove tutti gli attori facenti parte dell’organizzazione siano responsabilizzati ognuno per la sua parte. Compete alla leadership veicolare la cultura della sicurezza in tutta l’organizzazione e richiedere uno sforzo, affinchè il sistema di raccolta delle informazioni, permetta la comunicazione tra tutti i livelli aziendali. L’attenzione va rivolta all’analisi sistemica e profonda delle cause di accadimento di un evento avverso, anziché alla ricerca del colpevole; questo aspetto potrebbe dimostrarsi un limite in quanto richiede a tutti i soggetti un radicale cambiamento di mentalità. Al fine di superare questo ostacolo, è necessario che tutte le persone coinvolte a vario titolo nell’organizzazione, sappiano coniugare al sapere teorico e tecnico, le competenze non tecniche (cd. NTS) legate ad abilità cognitive, relazionali e comportamentali sempre più richieste in sede di selezione del personale, come dimostrato dallo studio condotto dalla Randstad nel corso del 2019 e ripreso, in parte, in

essere economicamente sostenibile per l’organizzazione. A tal proposito è utile ricordare che l’adozione di un SGSL è un adempimento volontario e non cogente, così come la sua certificazione. Per questo motivo una qualsiasi realtà aziendale può decidere di ispirarsi alle Linee Guida UNI-INAIL 2001, piuttosto che alla UNI ISO 45001:2018, pur non procedendo alla certificazione. L’adozione di comportamenti virtuosi, l’applicazione delle procedure proposte, l’utilizzo adeguato della documentazione già esistente, al fine di evitare ulteriore peso burocratico, sono alcune delle misure attraverso le quali è possibile dimostrare che il sistema funziona concretamente ed è condiviso a tutti i livelli organizzativi; questo approccio organizzato preserva l’organizzazione dalle gravose sanzioni amministrative previste dal D.Lgs. 231/01. Riprendendo l’analisi condotta dall’INAIL (Accredia, 2018) vi è evidenza che nelle aziende che adottano un SGSL certificato, il numero di infortuni è inferiore del 16% rispetto a quelle non certificate e, quando l’infortunio si manifesta nel 40% dei casi è meno grave.

Lo sforzo economico, richiesto per garantire l’efficace funzionamento del sistema, non necessariamente prevede l’investimento di elevati capitali; infatti, ci sono istituzioni tra le quali OSHA, SUVA e INAIL, che hanno messo a disposizione guide e modelli allo scopo di orientare le modalità di raccolta delle informazioni e la loro seguente elaborazione da parte del SPP.

Dal punto di vista organizzativo, è conveniente implementare un concreto ed efficace sistema di segnalazione, in quanto permette all’organizzazione di operare applicando un effettivo SGSL, attraverso il quale la sicurezza viene gestita a priori e non inseguita quotidianamente. Questo consente al management di concentrarsi sul core business aziendale, evitando situazioni di costante “emergenza” in cui la sicurezza viene costantemente “rincorsa” anziché pianificata e gestita. In generale, nell’implementazione di un SGSL è necessario tenere conto della realtà aziendale a cui si fa riferimento e delle risorse umane ed economiche a disposizione; questo approccio consente di procedere con una sua corretta progettazione ed integrazione all’interno del ciclo produttivo, tutelando al tempo stesso la mission e la vision aziendali. In tal senso, una micro impresa come Rossi F.lli è un esempio reale di come sia possibile conciliare la sicurezza sul lavoro con la produttività e la qualità.

Superato lo scoglio riguardante la sostenibilità economica, uno degli elementi essenziali che contraddistingue lo strumento di IR è determinato dalla condivisione delle criticità emerse, che richiede il coinvolgimento degli operatori, dei preposti e del SPP.

Come avviene sia per l’impresa Rossi F.lli sia per la Dipharma Francis, il SPP organizza dei momenti di formazione e/o addestramento in situ, dedicati all’approfondimento delle problematiche riscontrate, dando il giusto riconoscimento al contributo di tutti, anche di coloro che segnalano aspetti e/o criticità apparentemente secondarie o minimali. Questo consente al SPP di pensare e organizzare interventi formativi specifici, sulla base delle reali esigenze degli operatori e di creare il terreno favorevole per il coinvolgimento di tutti, nonché di condurre un’adeguata analisi sui reali nessi causali, che quasi sempre sono più d’uno.

L’esempio della Dipharma dimostra come la segnalazione delle anomalie, apparentemente di poco conto, porta ad interventi manutentivi o ad azioni correttive a favore della sicurezza e della salute di tutti. Le mancate segnalazioni, dovute a sottovalutazione del pericolo, in realtà complesse come la Dipharma possono dare origine ad eventi disastrosi. Un percorso fondato sulla condivisione delle informazioni fornisce a lavoratori, preposti, SPP e management, la consapevolezza di quanto ognuno può fare per sé stesso e per i colleghi, autoalimentando dei comportamenti partecipativi che si traducono in propensione a migliorare le condizioni di sicurezza a vantaggio di tutta l’organizzazione.

Un ulteriore vantaggio, per l’organizzazione, è determinato dalla possibilità di ottenere una riduzione del premio assicurativo da versare all’INAIL e di cui beneficia annualmente l’impresa Rossi F.lli. Questo risparmio in termini di costi assicurativi può venire reimpiegato in azienda per aspetti riguardanti la salute e la sicurezza dei lavoratori.

Inoltre, in realtà ove vige un efficace SGSL vi è un aumento della produttività e della motivazione dei dipendenti, si riducono i costi relativi ad infortuni e malattie, si riduce il numero di giorni di assenza per malattia, si riduce il rischio infortuni, si protegge il futuro della forza lavoro dell’impresa (Ambiente e Sicurezza, 2019).

Dall’analisi delle due realtà prese in esame, emerge che le leadership sono

e le buone prassi aziendali possono e devono convivere senza richiedere un gravoso dispendio di risorse economiche e tecniche.

Infine, uno degli aspetti più importanti dello strumento di IR è sicuramente determinato dalla possibilità di tenere sotto controllo l’andamento degli infortuni, dei near misses e delle anomalie e di effettuarne un’analisi accurata che permetta di concentrare le azioni correttive su aspetti di prioritaria importanza ed eventualmente pianificando a medio-lungo termine gli interventi meno urgenti. Inoltre, a seguito dell’attività di monitoraggio svolta dal SPP è possibile avere un feedback in merito all’adeguatezza delle misure correttive implementate, riadattandole quando necessario.

In ultima analisi si sottolinea che l’impresa Rossi F.lli e la Dipharma Francis sono realtà organizzative ove non si evidenzia turn-over del personale. Questo deve far riflettere sull’importanza della tutela del capitale umano.

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RINGRAZIAMENTI

Questo lavoro di tesi è stato pensato, progettato, costruito e rifinito grazie all’importante supporto del mio relatore, dott. Giovanni Missana, e del mio correlatore, dott. ing. Massimo Cisilino. Mi avete accompagnata lungo tutto questo percorso dimostrandovi sempre disponibili al confronto ed all’ascolto; i vostri preziosi consigli mi hanno permesso di crescere personalmente e professionalmente.

Rivolgo un sincero ringraziamento alla dott.ssa Manuela Rossi e al geom. Massimo Rossi, titolari dell’impresa Rossi F.lli srl; alla Dipharma Francis srl, in particolare al dott. Michele De Caro, al dott.

Mattia Delpiccolo e al p.i. Danilo Moretuzzo. La vostra collaborazione è stata fondamentale e mi ha permesso di rendere concreto ciò che inizialmente era soltanto un disegno teorico.

Tutto ciò è stato possibile anche grazie agli infaticabili tutor didattici che, nell’arco di questo triennio, sono stati il punto di riferimento per tutti noi studenti; dott. Ivan Ciani, dott. Giovanni Missana, dott. Luca Triadantasio, dott. Michele Bordignon siete stati e sarete “il valore aggiunto”

di questo corso di laurea. Grazie!

Non smetterò mai di ringraziare e di essere riconoscente a mia mamma, ai miei figli, a mia cognata, a mia suocera, ai miei nipoti, ai miei zii che hanno sempre sostenuto ed appoggiato questa mia scelta. In particolare, ringrazio Claudio che mi è sempre stato accanto durante questo cammino; talvolta è stata dura, talvolta durissima ma ce l’abbiamo fatta.

Meritano un ringraziamento speciale mio fratello e il p.i. Amorino Moretuzzo, il loro aiuto è stato preziosissimo ed ha contribuito alla mia crescita professionale.

Un immenso ringraziamento a Serena, Mara, Luca, Ilenia, Monica, Federica, Cristian. Con voi ho condiviso frustrazioni, paure, ma anche gioie e soddisfazioni; mi avete sempre incoraggiata ad andare avanti.

Un pensiero affettuoso è rivolto a te, papà che mi hai insegnato a vivere e a non mollare mai.