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Confronti di programmazione

Nel documento Cronache Economiche. N.328, Aprile 1970 (pagine 48-52)

Umberto Bordelli

Gli Stati Uniti, sono i r a p p r e s e n t a n t i della massima velocità di sviluppo. Vi sono altri popoli che h a n n o raggiunto livelli elevatissimi in dati rami della tecnica, dell'arte, della poli-tica: m a lo sviluppo industriale moderno è sorto in America, testimone principale, la linea di montaggio che F o r d ha i n t r o d o t t o nell'indu-stria automobilistica, e che ha trascinato le intuizioni e le concezioni p r o d u t t i v e verso livelli mai raggiunti, in t u t t o il mondo.

È n a t u r a l e che tale concentrazione di risul-tati, abbia elevato il cosiddetto « tenore di vita », espressione che h a molte pretese, m a che non dice molto per i nostri problemi, che si riassumono cosi: « f a r e in poco t e m p o e con meno spesa quello che altri ha f a t t o ; ed arrivare ai suoi risultati ».

Scorrevo u n a rivista americana, p r o d o t t a non da professionisti o da professori, versati in d a t e scienze, m a da u n a d i t t a americana, di primaria i m p o r t a n z a in u n c a m p o che da noi è a b b a n d o n a t o ai singoli praticoni, che non h a n n o che la loro valida intuizione per risolvere i m p o r t a n t i problemi, e u n a p r a t i c a comune, passata dall'uno all'altro. Cominceremo, stral-ciando la rivista americana, dalla fine, citando u n passaggio di un insieme che verremo p r o p o n e n d o all'attenzione dei nostri lettori, che, forse, s t a n n o risolvendo problemi o su-bendone la non c o m p i u t a risoluzione, che ci preoccupano, t u t t i .

Il titolo della t r a t t a z i o n e è: « Controllo legale dell'acqua ». Il passo che citiamo : « L a Commissione d o v r à iniziare il suo lavoro in dicembre, dopo f o r m a t a la sua p a r t e d i r e t t i v a che d o v r à p r o d u r r e le informazioni necessarie. T u t t i i Membri della commissione riceveranno dollari 100 per ciascun giorno di lavoro ».

Ma n o n b a s t a . Ecco u n ' a l t r a citazione, dopo di che tracceremo u n profilo delle richieste gene-rali, e potremo, dal testo originale, d e d u r r e l ' i m p o r t a n z a che gli americani d a n n o all'acqua: d o v r e m m o dire, alla m a n c a n z a d ' a c q u a , alle infrazioni a regolamenti bene definiti, e che la proteggono, che la i n c r e m e n t a n o , che ne f a n n o u n o dei maggiori mezzi di produzione: che la « conservano ».

« Agli effetti della legge per l'uso delle acque, del 1967, la Commissione statale sulle risorse d ' a c q u a e d'aria, è s t a t a riconosciuta e riorga-nizzata, e investita di autorità a t t a a promuo-vere e dare regolamenti in materia. Alle ditte che violassero tali regolamenti, p o t r a n n o essere comminate multe variabili da dollari 10 a dollari 1.000 per ciascun giorno di infrazione ».

Le cifre parlano. E ci dicono che la tensione, in America, nei riguardi della conservazione e dell'utilizzazione dell'acqua, è assai elevata. D ' a l t r a parte, coloro che se ne occupano, e che d a n n o a p p o r t o utile, sono pagati con cifre pari o dell'ordine di quella d e t t a sopra.

Le ditte che p r e p a r a n o mezzi a t t i ad aumen-t a r e il q u a n aumen-t i aumen-t a aumen-t i v o d ' a c q u a a disposizione degli americani, sono pur esse ricompensate a b b o n d a n t e m e n t e : vi è differenza, f r a i nostri perforatori italiani, che sono chiamati, in t a n t i anni, forse u n a o due volte, per scavare u n pozzo in u n a d a t a ditta, anche se i m p o r t a n t e , e quelli americani, che, invece, producono pozzi in serie, in u n a d a t a zona ristretta, in modo che il loro guadagno sia c e r t a m e n t e elevato, per il benefìcio che viene dalla ripetizione di un lavoro uguale. Questo è d o v u t o alla differenza di scala di grandezze, f r a noi e l'America.

Inoltre, la situazione n a t u r a l e geologica americana, è di grandi dimensioni: nel d e t t a -glio, q u a n d o u n a d i t t a h a lavorato u n mese, in u n a d a t a regione, spesso immensa, essa è sicura di avere appreso, della stratigrafia a t t r a -v e r s a t a nella perforazione dei pozzi, t u t t o il necessario; ed essa p o t r à ripetere le operazioni, con evidente vantaggio, per t u t t i gli altri pozzi che le v e r r a n n o affidati. Nel nostro bel paese, la situazione del sottosuolo, è variata, come il p a n o r a m a che vede il nostro occhio; ed il v a n t a g g i o suddetto, non è riscontrabile. Ogni pozzo, t r o p p o spesso, è u n problema nuovo. I n f a t t i , t u t t e le operazioni di « sviluppo » del pozzo, ossia quelle a t t e a dargli buon suc-cesso, che consiste sia nella massima p o r t a t a che nel minimo di sabbia p o m p a t o n e fuori, in America sono divise per categorie facili e fisse, ed applicabili, per q u a n t o a b b i a m o detto, su v a s t a scala e con facilità, e senza

sposta-mento eccessivo, da un pozzo all'altro. Da noi, ogni pozzo andrebbe studiato. Diciamo andrebbe, perché non sempre il perforatore è vincolato da contratto, che gli permetta, anzi, che gli imponga di portare al massimo la portata del pozzo. Egli ti dà l'acqua che il pozzo produce, senza eccessive operazioni, a t t e a fargli raggiungere il massimo rendimento.

Sarebbe lungo l'enumerare le ragioni di suc-cesso e quelle di insucsuc-cesso. Ci sembra più adatto, stralciare dalle comunicazioni, normali, f a t t e nella Rivista che a b b i a m o r a m m e n t a t a sopra, e che rappresentano la situazione di qualsiasi paese che abbia difficoltà idriche, ma che sia avvantaggiato da una legge a d a t t a alla difesa di t u t t i gli interessati; e che non sono soltanto le industrie, m a t u t t i gli utenti, anche i minori, anche quelli che, da noi, tradizional-mente, sostengono in silenzio il peso della scarsità d'acqua.

Ecco, d u n q u e un saggio di pubblicazioni normali, ripetute, indiscusse, generali sulla s t a m p a tecnica americana.

«La Carolina del Nord limita il pompamento che alimenta le industrie ».

« L a Commissione statale della Carolina del Nord sulle risorse d ' a c q u a e d'aria, propose, l'agosto scorso, di limitare l'uso d ' a c q u a alla Compagnia Texas Gulf Sulfur, per i suoi lavori di estrazione mineraria di fosfati, vicino ad Aurora. L'azione è d e t t a necessaria, dalla Com-missione stessa, per impedire che l'acqua salata avanzi e contamini u n a v a s t a zona provvista d ' a c q u a dolce, della p a r t e orientale della Caro-lina del Nord.

Dopo studi, i tecnici della Commissione statale n o n sono in grado di stabilire q u a n d o l'acqua salata p o t r à inquinare in modo preoc-c u p a n t e ed epreoc-cpreoc-cessivo, lo s t r a t o di a preoc-c q u a dolpreoc-ce della zona. La relazione scritta m e t t e in evi-denza che il continuo p o m p a m e n t o ha sato la pressione artesiana ed ha f a t t o abbas-sare anche il livello delle acque freatiche (non in pressione, non artesiane) e se il p o m p a m e n t o continuasse con tale p o r t a t a , vi sarebbe sicu-r a m e n t e gsicu-rave contaminazione con a c q u a salata (acqua di mare, e v i d e n t e m e n t e ) ».

Il r a p p o r t o dice: « vi è necessità di controlli aggiunti, per impedire un d e t e r i o r a m e n t o del-l'acqua. specialmente negli strati acquiferi di Castle H a y n e ».

La legge madre, il « W a t e r Use Act » del 1967 (Legge dell'uso dell'acqua) d à m o d o alla Commissione s t a t a l e s u d d e t t a di riorganizzarsi, e di essere in possesso di poteri regolatori « li-m i t a t i ». Però, coli-me a b b i a li-m o d e t t o sopra, le

multe applicabili v a n n o dai 10 ai 1.000 dollari; giornalieri.

« Il Presidente Johnson nomina una Commis-sione idrologica nazionale ».

« Il 9 ottobre il Presidente Johnson ha nominato sette membri della Commissione na-zionale di idrologia allo scopo di esperire uno studio quinquennale delle richieste statunitensi d'acqua, come promulgato dalla Legge statale 90-515. Il Presidente della commissione è Char-les F . Luce, presidente della Consolidated Edison Company, di New York », un personaggio cono-sciuto in America ed anche in Italia. Gli altri membri sono direttori di importantissime So-cietà, grandi utilizzatrici d'acqua, o ingegneri capi di corpi paragonabili al nostro Genio Civile.

Il sig. Luce f u sottosegretario al Ministero degli interni. I 100 dollari giornalieri sono l'assegno giornaliero di ogni m e m b r o della Commissione. P a g a t i bene, scelti meglio, certa-mente all'altezza del compito, a conoscenza sia della tecnica necessaria che delle leve governa-tive da manovrare, per arrivare r a p i d a m e n t e al risultato.

« Lo Stato di Montana propone un Codice del-l'acqua ».

« Nei primi mesi di quest'anno, il Comitato sulla priorità degli usi dell'acqua della Camera dei d e p u t a t i del Montana, propose u n a legge a d a t t a ad u n o S t a t o moderno. Si t r a t t a v a , più precisamente, di u n a revisione della Legge 513, che venne f a t t a cadere nel 1967: il t u t t o per far f r o n t e alle obbiezioni tecniche, a v a n z a t e dal Comitato dei r a p p r e s e n t a n t i statali per l'acqua, per la conservazione del suolo e dalla Commissione statale di salute pubblica.

... il M o n t a n a è il solo Stato, oggi, che ammi-nistri legalmente le acque superficiali... e il codice proposto d a r e b b e ai r a p p r e s e n t a n t i sta-tali per l'acqua la responsabilità ed i mezzi per a m m i n i s t r a r e le acque superficiali e quelle sotterranee ».

( F r a le obbiezioni che figurano nel d i b a t t i t o relativo e messe in evidenza da chi p r o p o n e v a la legge, si legge: «Vi p o t r a n n o essere difficoltà perché nella massima p a r t e di questo Stato, si possiede poche informazioni sulle risorse di acqua sotterranea »).

« Lo Stato del Colorado impedisce l'applicazione della Legge per l'acqua ».

« È s t a t a f a t t a ingiunzione all'ingegnere di Stato, di soprassedere all'applicazione della Legge sulle a c q u e s o t t e r r a n e e del Colorado, da-t a da-t a del 1965, d a n d o m o d o al cida-tda-tadino Mann

di riaprire l'erogazione dei suoi pozzi, chiusa legalmente il precedente luglio. L a chiusura era s t a t a imposta per t e m p o indeterminato. Il Mann fece opposizione dicendo che la legge era incostituzionale...

L a Legge, discussa al presente nel Colorado, p e r m e t t e all'ingegnere di Stato di far chiudere immediatamente quei pozzi che traggono acqua da corsi superficiali, a cui altri h a n n o già diritto.

... ordini emessi a t t u a l m e n t e impediscono all'ingegnere di Stato di applicare la legge fino a che la sua costituzionalità sia s t a t a dimo-s t r a t a .

« I produttori di pozzi dell' Illinois combattono la Legge sulle tubature ».

« Venti p r o d u t t o r i di pozzi e di installazioni di pompe, h a n n o v i n t o u n a causa contro la Legge delle licenze statali per la posa di t u b a -zioni.

... La legge impone... siano in possesso di licenza prima di eseguire qualsiasi lavoro di tubazioni che p a r t a da u n i t à in p o m p a m e n t o , includendo le caldaie idriche a pressione, per la f o r n i t u r a d'acqua...

Si applicheranno m u l t e e si imprigioneranno i trasgressori non m u n i t i di regolare licenza...

Due f a t t o r i figurano nella decisione della Corte che giudicò la contesa, in favore ai pro-d u t t o r i pro-di pozzi:

— i p r o d u t t o r i di pozzi ed installatori di p o m p e non possono essere soggetti alla Legge per la posa di tubazioni, e a relativa licenza. — i p r o d u t t o r i di pozzi h a n n o il diritto di agire e lavorare senza d i v e n t a r e soggetti a Licenza per la posa delle tubazioni.

* * *

Ecco alcuni stralci di a t t i v i t à legale negli S t a t i Uniti di odierna freschezza. N o n si p u ò passare sotto silenzio il f a t t o , che se anche in Italia vi fossero Leggi consimili, che potessero impedire di p o m p a r e acqua, in circostanze che non possiamo ancora ben definire per m a n c a n z a di studio preliminare, non si sarebbero veri-ficati quegli a b b a s s a m e n t i dannosi, e, forse, pericolosi, delle falde idriche che oggi vieppiù affliggono p a r t e deil'industria e della cittadi-nanza, in casi che si v a n n o f a c e n d o t r o p p o f r e q u e n t i . Ciò non vuol dire che la soluzione consista solo in quello: il d a n n o per eccessivo p o m p a m e n t o , v a eliminato c o l l ' a u m e n t a r e arti-ficialmente l ' a p p o r t o che n a t u r a d à allo s t r a t o acquifero, con u n a immissione artificiale d'ac-q u a : d a fiumi, laghi, ecc. In Italia, a b b i a m o

anche la conservazione delle antichità: ossia, in zone a forte « potenziale artistico-economico », si ha il compito di difendere con ogni impegno sia l'abbassamento delle acque sotterranee, che può generare u n corrispondente abbas-samento di potere di sostegno del suolo, e minacciare i fabbricati artistici dalle loro fon-dazioni, sia il prodursi di alluvioni, che si generano « anche » per il m a n c a t o assorbimento di acque meteoriche, da terreno che non ne ha più il potere, per cause che dipendono dall'opera dell'uomo.

P e r t a n t o : è utile contemplare i titoli delle associazioni legalmente riconosciute, che in America si occupano della « difesa della salute pubblica, delle acque, dell'aria, ecc. » contem-poraneamente; e qui sopra ne abbiamo dati alcuni, citati in uno dei t a n t i articoli americani che t r a t t a n o di controversie per utilizzazioni idriche, difeso di diritti, operazioni della collettività, che in America arriva facilmente e colla massima efficacia ai Tribunali, e pro-muove decisioni e sentenze che disciplinano e gli u t e n t i e gli a d d e t t i alla produzione idrica: chiamiamo in tal modo semplice la fornitura d ' a c q u a all'industria ed ai consumatori dome-stici.

E in I t a l i a ? Forse che le nostre sfere opera-tive, non sono all'altezza del loro compito ? I n pratica si constata facilmente il contrario: i nostri ingegneri, a d d e t t i all'applicazione di leggi o incomplete o sorpassate, sono c e r t a m e n t e di valore, non foss'altro che per i differenti compiti a cui sono chiamati. Noi a b b i a m o ancora il professionista che h a s t u d i a t o « t u t t e le tecniche », e che fino al giorno del suo primo impiego, non sapeva cosa dovesse ricordare e cosa potesse t r a s c u r a r e di t u t t o l'enorme ba-gaglio scientifico che la scuola gli ha imposto di imparare, p r i m a di dargli facoltà di lavorare, in proprio o per altri. Ma questo s t a t o di f a t t o , è d o v u t o alla scarsità di lavoro in relazione alla capacità molteplice dei nostri laureati. I n America, e m a n m a n o nei paesi progrediti tecnicamente, la situazione è contraria. Io ho visto figli di direttori di grandi industrie petro-lifere, in R o m a n i a , nel 1928-29, q u a n d o mi occupavo di ricerche minerarie, lavorare a 42 gradi centigradi sotto zero (il grande inverno, storicamente r i m a s t o per ora insuperato) al-l'aperto, vicino a d u n a p o m p a che si m o v e v a in m o d o m o n o t o n o e che non richiedeva nem-meno la sorveglianza. Il giovane americano, è sicuro di avere u n posto, perché m a n c a n o i tecnici, in c o n f r o n t o alle richieste. P e r t a n t o , le scuole producono specialisti, di coltura ri-s t r e t t a , m a profonda, e che pori-sri-sono venire subito utilizzati dai datori di lavoro: il

con-trario di quello che accade nel nostro paese per ragioni superiori, forse, a qualsiasi inter-vento o cambiamento.

Oggi, in Italia, le condizioni di alcuni set-tori della tecnica sono grandemente alterate dallo sviluppo subitaneo e veloce. Occorrono anche da noi gli specializzati, in t u t t i i settori, dai giovani, agli anziani. E occorre, soprattutto,' un insieme legislativo, che possa rapidamente e con mano felice rimediare ai mali che il subitaneo sviluppo opera, allo scopo di non arrestarlo e di non renderlo assai dispendioso, in alcuni campi.

La situazione nostra non è facile. Vi sono le piccole industrie, che rappresentano molta virtù. Dai dati di fatto, quando la legge chiama a rendere conto i piccoli industriali, essi non possono accettare le condizioni tecnico-econo-miche che la buona pratica impone. Se essi inquinano le acque, non hanno, generalmente, il potere nè i mezzi finanziari per depurarle prima di immetterle, diremo quasi, dove capita, indifferentemente: non per mancanza di com-prensione o di buona volontà, ma in causa dell'impossibilità derivante dall'onere finan-ziario che tale depurazione imporrebbe.

Ora, l'uomo ha studiato a fondo, ed appli-cato, durante millenni, la tecnica per catturare acque e distribuirle. Gli acquedotti romani, suscitano ancor oggi, e non soltanto nella cam-pagna romana, la più profonda meraviglia.

Ma la raccolta delle acque di scarico, dava forse allora pensieri eccessivi ? In nessun modo. Gli scarichi cittadini e, se possiamo dire, indu-striali di allora, erano biodegradabili; ossia, gli elementi microbici naturali e spontanei lì riducevano allo stato di non agressività per la salute umana. Ma oggi... Spesso, un comune avente una conceria, anche piccola, nei propri confini, ha, in pari tempo un inquinamento, più o meno grave per immissione di cromo nelle acque freatiche.

I legislatori debbono essere messi in pre-senza di casi ben chiari e risolvibili.

Innanzi tutto, occorre fare il censimento delle acque e delle industrie inquinanti; della capacità della stratigrafia, sotto di queste, di

difendere le acque sotterranee dagli inquina-menti che provengono da scarichi abusivi o tecnicamente condannabili.

E la singola industria, non dovrà venire caricata di t u t t o l'onere che impone la difesa alle acque di tutti. Si potranno costituire dei Consorzi per la depurazione delle acque, i cui oneri, parte saranno affrontati dagli interessati diretti, e, parte, dagli interessati indiretti- che siam tutti noi. Nuove tasse ? Saran meno gra-vose della imposizione a dati settori industriali di far fronte m proprio ad una difesa che bene-ficia anche gli estranei. Agendo in modo dif-ferente, fra breve molti prezzi di prodotti indu-striali, dovranno essere aumentati, in se<mito delle necessarie imposizioni che colpiranno i fabbricanti, e causate dalla depurazione delle acque di scarico, sempre costose.

Sarebbe interessante il conoscere quanto acciaio, quante automobili, quanti altri pro-dotti industriali sarà possibile produrre in date zone di nuovo avvento industriale, per para-gonarli coi programmi che il finanziamento ha previsto, tenendo conto delle limitazioni natu-rali e non sormontabili (se non applicando la «ricarica» artificiale di ricchezza idrica, ao-li strati acquiferi) imposti dal q u a n t i t a t i v o ' d ' a c -qua esistente nel sottosuolo. Salvo che in Alta Italia — ed ora anche qui tale limitazione si prospetta sempre più gravosa — t u t t o il resto del bel paese ha scarsità d'acqua. Perché, al-lora, non proporzionare, innanzi tutto, lo'svi-luppo di una regione alla ricchezza idrica superficiale, pluviale, e sotterranea ? Solo perché è possibile fare ricircolare l'acqua e riusarla ? Certamente. Col pericolo, però, quando sarà scaricata definitivamente, dopo ricircolazione, di vederla percolare, sempre eccessivamente, attraverso una stratigrafia superficiale per-meabile, e raggiungere gli strati acquiferi, e inquinarli maggiormente che se essa fosse stata scaricata ancora poco carica di prodotti nocivi, prima della ricircolazione.

Certo, necessità non vuol legge. Non vuol legge ? Ma oggi, siamo davanti-'prima della ricir-colazione a necessità idriche che, invece, chiama-no ad jalta voce una piena azione legislativa.

L'alimentazione

Nel documento Cronache Economiche. N.328, Aprile 1970 (pagine 48-52)