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Non vorrei partecipare nemmeno io a questa sarabanda di retorica ideologica. Io ho votato a favore dell’ordine del giorno di Torchio sulla chiusura del termovalorizzatore di Cremona, perché com’è noto, e com’è stato più volte affermato, il termovalorizzatore di Cremona è uno dei più vecchi che esistono in Regione Lombardia. E quindi, ha delle disfunzioni, certamente non più accettabili. Io ricordo quando tanti anni fa, si cominciò a parlare di raccolta differenziata e si cominciò a raccogliere la carta. E poi ho visto che fine fa la carta riciclata, che non serve più nemmeno per fare la carta igienica che com’è noto, non ha una destinazione particolarmente nobile. Però so che cosa significa il recupero della carta. La quantità di acqua che viene inquinata per recuperare la carta. I costi che debbono essere sostenuti per disinquinare quell’acqua che raccoglie tutte le colle, gli inchiostri, le vernici, della carta che andiamo... Però qualcuno, riesce a guadagnare, perché va a raccogliere la raccolta differenziata dai Comuni, si fa pagare e poi la fine che faccia quella carta differenziata, è del tutto indifferente. La Provincia di Cremona ha un sovra impianto di lavorazione del compost, Assessore, ho capito bene? Una sovra capacità di lavorazione dell’umido?

ASS. PINOTTI

Sì.

CONS. ARALDI

Mi piacerebbe sapere dove va a finire il risultato di tutta questa cosa.

Perché sicuramente chi fa quest’operazione si paga,

abbondantemente. Se sia poi utile, ho qualche dubbio, perché non ne vedo spargere in giro di quella roba lì. Forse... non so cosa succede.

Allora, che si debba fare la raccolta differenziata è una cosa che è fuori discussione, perché serve alla tutela dell’ambiente. Ma che si debba ragionare un po’ più profondamente sull’utilizzo e su che cosa salta fuori dal riutilizzo della raccolta differenziata, altrettanto importante. Poi mi rifaccio al ragionamento di Chioda. Qualcuno si preoccupa di sapere se nel giro di tre anni quelle 5.000 case si riscalderanno per grazia di Dio e volontà della Nazione, o ci vorrà qualche cosa e chi, e come, e quando ci sono le risorse per riscaldare quelle 5.000 case? Allora, prendere un provvedimento come questo soltanto perché in campagna elettorale è opportuno che in tre anni di spending review, va bene, si può fare, si può anche fare, però sarebbe opportuno non farlo, visto che questa è l’ultima seduta, magari dare un contributo di serietà ad un ragionamento così complesso, non guasterebbe.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI

Grazie Consigliere Araldi. La parola al Consigliere Agazzi.

CONS. AGAZZI

Prendo atto che eccezione fatta per il Gruppo del Partito Democratico, da parte di Consiglieri che lungamente hanno sviluppato la propria azione politica nell’alveo del Centro Sinistra, anche negli anni dell’attivazione dell’inceneritore, si trattava comunque di persone che esercitavano un ruolo politico-amministrativo a vari livelli e in varie realtà, ma sempre nell’alveo della casa politica del Centro Sinistra.

Ecco, prendo atto che da quest’ambiente politico, eccezione fatta per il lineare atteggiamento del Gruppo del Partito Democratico, si sollevano

non poche riserve e perplessità su una proposta di termine temporale, entro il quale arrivare a porre in essere un percorso organizzativo che porti alla chiusura di uno degli inceneritori ritenuti più obsoleti anche dall’Assessore Regionale di emanazione della Lega Nord Terzi, con dichiarazioni rilasciate alla stampa su tale argomento. Prendo atto di questo fatto, perché si votano ordini del giorno che hanno come contenuto e come tema la chiusura dell’inceneritore di Cremona e lo si fa anche in questa sede, però poi c’è un iniezione di realismo, di prudenza. No, io continuo a credere nel primato della politica, alle Aziende, alle realtà in cui noi non ci dotiamo per la gestione di una serie di servizi, finché ed è l’ultimo giorno, c’è un’Assemblea elettiva che è qui sulla base di un suffragio popolare, io penso che le istituzioni e le forze politiche e i Gruppi consiliari, abbiano il diritto di dare degli indirizzi. Io continuo, sono della vecchia scuola, forse della stessa di Araldi, peraltro, e di Torchio, e di Biondi, ed era una scuola che credeva nel primato della politica, cioè che gli indirizzi venissero dati dalle assemblee elettive, dalle istituzioni, dalle forze politiche. (Cons.

Araldi fuori microfono) Caro Massimo, intanto in questo momento sto parlando io, non ho interrotto la tua comunicazione politica due secondi fa. In secondo luogo, prendo anche atto che dagli ambienti del Centro Sinistra che siedono all’interno di questo Consiglio Provinciale, e per la verità anche da parte del Gruppo della Lega Nord, cioè ambienti che dovrebbero essere compiaciuti per un esito elettorale, e che riguarda il Comune di Cremona, sì ma forse di questi ambienti io ho citato anche la Lega, perché penso che si tratti di un lapsus, forse il compiacimento riguarda anche i banchi della Lega Nord, alcuni suoi moderati Dirigenti cremonesi, che non siedono in questo Consiglio Provinciale, tuttavia, potrebbe il mio lapsus avere un senso anche dal punto di vista politico.

Io prendo atto che in quegli ambienti si considerano poco serie le dichiarazioni di Gianluca Galimberti che non è più il candidato Sindaco,

è il Sindaco di Cremona, e che ai cittadini cremonesi qualche giorno fa, ha detto una cosa molto nitida, molto chiara, che quindi voi ritenete di non essere sostenuta da un’analisi corretta, perché la scadenza temporale l’ha data quello che qui oggi dal Sindaco di Cremona e penso che con questa uscita, che gli sarà anche stata consigliata politicamente, abbia dipeso anche venire incontro ad un’area sociale interna alla città di Cremona, alla comunità cremonese, rassicurandola che questo era l’approdo, l’obiettivo. Ebbene, che cosa facciamo noi?

Come dire, cerchiamo di dare una mano in occasione dell’approvazione del Piano rifiuti Provinciale, ma con un emendamento che dice, e questa è la dimostrazione che non si sta giocando correttamente, perché io capisco che questo è il vostro retro-pensiero, si sta giocando correttamente io ci credo davvero, cioè io ci credo davvero. Io la mia battaglia si è svolta anche in Consiglio Comunale a Crema con un ordine del giorno approvato, per cui, io non sto giocando su questa cosa qui, io credo davvero che si debba avere uno sguardo di prospettiva e cercare di organizzare una filiera che porti lì. Ma la proposta temporale dei tre anni, anzitutto è una proposta, per chi ha visto l’emendamento. Il Consiglio Provinciale di Cremona esaminato il Piano Provinciale dei rifiuti, propone, predicato verbale, cioè io penso che sia un predicato verbale che contiene in sé l’accezione anche non perentoria per chi sa comprendere la lingua italiana, propone nel termine complessivo ed in tre anni, la scadenza del percorso di discussione del termovalorizzatore di Cremona. Cioè si da una scadenza: care Aziende, organizziamoci, organizzatevi, perché questo è l’obiettivo che viene indicato contestualmente alla discussione sul Piano rifiuti Provinciale dal Consiglio Provinciale di Cremona, alla memoria, ma voglio ricordarvi che è l’obiettivo del Sindaco di Cremona, perché io non penso che il Sindaco di Cremona abbia preso in giro i propri elettori. Non lo penso, non lo penso che abbia preso in giro i

propri elettori quando ha fatto un pronunciamento di questo genere.

Non lo voglio pensare. Ecco. Io penso che questo è un tentativo di dargli una mano, di dargli una mano, a far sì che questo pronunciamento non sia un aver turlupinato i cittadini cremonesi, ma è un avere preso un impegno chiaro dal punto di vista pubblico. Io la sento così. Poi l’emendamento è proposto da Andrea Virgilio come primo firmatario, e dalla mia modesta persona come secondo. Grazie.

(voce fuori microfono)

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI

Grazie a lei, Consigliere Agazzi. (Cons. Agazzi fuori microfono) Ha chiesto di intervenire Trespidi. Prego.

CONS. TRESPIDI

Volevo dire che condivido gli interventi che hanno fatto Chioda, Biondi e Araldi, nel senso che l’obiettivo di spegnimento dell’inceneritore di Cremona ormai è definito. È stato messo in campo l’accordo che prima ricordava l’Assessore, di valutare i costi economici e ambientali dell’operazione, tutto qua. Per dire ai cremonesi e a Galimberti: guarda che l’operazione costa questo, dillo ai tuoi cittadini. Dopo di che, come dire, una volta che abbiamo in mano questi elementi, che siano due anni, io mi auguro che sia un anno, per cui vengono fuori risultati positivi, si dismette prima. Però come dire, il fissare i termini temporali rispetto ad un progetto di, che è chiaro, di chiusura perché è in tutti gli obiettivi della Regione, sia abbastanza, come dire, demagogico e non...

sono d’accordo con Araldi, cioè mi capita di essere d’accordo con Araldi, quando capita, cambia idea... cioè... per cui, credo che il “si può

auspicare” anziché “a proporre”, cioè che l’operazione arrivi in determinati, cioè in tempi accettabili, cioè che siano non i tempi della storia, ma siano i tempi, come dire, della cronaca, ma dire che in tre anni si fanno queste operazioni, perché poi gli investimenti per come dire, per dotare e quindi, sostituire il termovalorizzatore per il riscaldamento, ci sono ancora investimenti notevoli. Cioè non è che vengono fatti a costo zero e quant’altro e poi, ci sono tutte le ricadute economiche che non avrà più l’Azienda, l’AEM e quant’altro, cioè sono tutte valutazioni che vanno fatte e quindi, credo che avere un cronoprogramma quando ho dei tempi o dei dati certi, sia auspicabile rispetto ad oggi che neanche fissare i tre anni. Per cui, anch’io sono contrario all’emendamento.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI

Grazie Consigliere Trespidi. La parola al Consigliere Dusi, prego.

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