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MOZIONE PRESENTATA DAL CONS. CHIODA PRO COMITATO LOMBARDO RISOLUZIONE 44 (O COLOR44) PER LA RICHIESTA

IN CONSIGLIO REGIONALE DELLA LOMBARDIA DI UNA RISOLUZIONE A FAVORE DEL PRINCIPIO DI AUTODETERMINAZIONE DELLA LOMBARDIA SECONDO IL DIRITTO INTERNAZIONALE.

CONS. CHIODA

Troppo gentile, Presidente. Sarò sintetico anche perché ne abbiamo parlato talmente spesso, in ufficio di Presidenza che ormai già la conoscete. La mozione ha come obiettivo quella di proporre una risoluzione che questo Consiglio Provinciale deciderà se approvare o meno. Brevemente. Si tratta di decidere semplicemente, ed è un’iniziativa apartitica, se i residenti di Regione Lombardia, possono dire la loro, tramite un referendum semplicemente consuntivo, sullo status della propria Regione. A Crema è stata fatta una serata inerente a questo argomento, grazie a tutti per l’attenzione, mi fa molto piacere concludere così la mia attività amministrativa. Però meglio concluderla così, che senza trattare questa mozione. È stata fatta una serata, inerente a questo argomento, ospite Alloni, ospite un esponente di spicco del Movimento 5 Stelle, sono state dette molte cose, semplicemente se è utile, se è interessante, se è positivo proporre un referendum Regionale. L’unica cosa che riporto, è che ho notato una grande difficoltà ad approcciarsi all’argomento. Ricordo in particolare Alloni, ha fatto molto piacere sentire da lui che era disponibile a parlarne al Consiglio Regionale, gli riconosco anche una dose di coraggio, perché presentarsi davanti a una schiera nutrita di militanti

Leghisti a dire io non sono d’accordo, ci vuole anche un po’ di esperienza. Dove stava la difficoltà ad approcciarsi all’argomento? Che lui ha messo in discussione la sostenibilità della cosa, quindi, da un punto di vista sanitario e pensionistico, se la Lombardia fosse indipendente, se la Lombardia fosse autonoma, forse la cosa non sarebbe sostenibile. Concludo. Quello che propongo tramite questa mozione, non è tanto se la Lombardia deve essere indipendente e autonoma. La domanda che vi faccio è se i Lombardi hanno il diritto di esprimersi a riguardo. Quindi, può un Lombardo dire tramite un referendum consultivo quindi, senza nessun effetto pratico, io sono d’accordo con l’indipendenza, io sono d’accordo con l’autonomia.

Semplicemente questo. L’intenzione di Regione Lombardia, è quella di indirlo. È già stato adottato da cinque Consigli Provinciali: Brescia, Milano, Pavia, Lecco, Monza-Brianza, e me ne sfugge uno, possiamo essere il sesto. È un iniziativa apartitica che la Lega Nord sostiene in Comuni e Consigli Provinciali, ripeto, è già stata adottata in 5 Consigli Provinciali. Ultima cosa e poi concludo. Anche in Veneto è stato fatto un referendum consultivo, indipendente da come sia andato, ha avuto un’adesione massiccia, molti hanno cercato di confutare l’entità della cosa, non riuscendoci. Milioni di Veneti, hanno partecipato al voto.

Chiediamoci se vogliamo dare quest’opportunità anche ai Lombardi.

Grazie.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI

Grazie a lei, Consigliere Chioda. Il dibattito è aperto. Non vedo richieste di intervento, se non ve ne sono, possiamo procedere...

Agazzi, prego.

CONS. AGAZZI

Io rispetto sempre le proposte degli interlocutori e degli alleati, lo faccio brevemente, non mi sembra giusto e mi sembra irriguardoso non dare dignità politica ad una proposta per cui io intervengo, anche se sono in ritardo. Peraltro, l’abbiamo già affrontata anche all’interno del Consiglio Comunale di Crema. Mi spiace dover deludere il Capogruppo Chioda, così compiaciuto della presa di posizione del Consigliere Regionale del Partito Democratico Agostino Alloni, alla Conferenza che avevano promosso a Crema a cui ero presente anch’io, per cui, ha detto bene, Alloni ha detto veramente queste parole, cioè, bisogna anche però dirle in maniera corretta. Alloni ha detto che era favorevole all’idea se si potesse fare una consultazione elettorale sul tema, che lui poi, quando ci fosse stata la campagna referendaria avrebbe lavorato, per spingere la proposta, ecco. Comunque, il vero problema, mi dispiace deludere in questo senso il Capogruppo Chioda, è che poi la maggioranza di Centro Sinistra del Consiglio Comunale a Crema, non è, non si è comportata conseguentemente rispetto alla proposta di Alloni, cioè non ha approvato un ordine del giorno per consentire l’avvio di una consultazione referendaria, ecco, quindi, l’ha respinto, ecco, questo per essere chiari. Però so che sono problemi. Tu sei un ... ecco, forse è un problema, è tutto di dinamiche vostre. Comunque, al di là di tutto ciò, al di là di tutto ciò, è del tutto evidente che io ero presente a quel momento, la Lega pone una serie di questioni che sono assolutamente condivisibili e l’approvo che rispetto a quest’analisi... l’analisi è condivisibile in molte parti, cioè la Lega pone il tema, l’hanno chiamata in quella sede e la ... della Lombardia e del nord, rispetto ad altre realtà rispetto al paese. Che ci sia una questione di equilibri e di carichi fiscali in questo paese, che ci sia il problema che ... del canone della Rai tv, per esempio, che vede tra i contribuenti maggiori, proprio la Lombardia

e il nord e tra gli utilizzatori, cioè tra i telespettatori meno assidui la Lombardia e il nord, mentre, i palinsesti vengono organizzati con dei programmi che trovano grande gradimento nel centro sud del paese, dove però ci sono quelli che pagano di meno il canone. Sono tutte cose che hanno assolutamente una fondata aderenza al vero. Sì, devo far presto. Tuttavia, noi in Consiglio Comunale a Crema, io qui non l’ho fatto, abbiamo giust’appoco un ordine del giorno che parlava di questo riequilibrio da affrontare della Nazione italiana sotto un altro versante.

Per esempio abolendo le Regioni a Statuto speciale, abolendo dei privilegi, che fanno sì che alcune Regioni che fossero molto, ma molto più della Lombardia, queste discrepanze non aiutano la visione unitaria del Paese. Allora, abbiamo un altro tipo di proposta, pure molto ragionevole. Però io non posso sostenere la Lega Nord sull’indizione di un referendum finalizzato a portare avanti, sempre valesse un certo tipo di orientamento, un disegno divaricante rispetto all’unità nazionale, cioè io non dimentico che mi chiamo Forza Italia, non mi chiamo Forza Lombardia, non mi chiamo Forza Nord, quindi io non posso votare a favore dell’ordine del giorno della Lega, posso arrivare ad astenermi.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI

Grazie Consigliere Agazzi. Grazie. Vi sono altre richieste di intervento?

Se non ve ne sono metto... Consigliere Araldi, prego.

CONS. ARALDI

...se la Repubblica è unica e indivisibile, rimane unica e indivisibile. E questi messaggi sono fuorvianti, caro Chioda, al di là della vostra buonafede o volontà. Si cerca di far passare un ragionamento che ci sta, per poi creare un precedente. Se si autodetermina una cosa, si

può autodeterminare tutto. Non è così. Non è così. Perché la costituzione prevede che l’Italia sia una Repubblica una, e indivisibile.

Tra l’altro, nemmeno sul fatto fiscale sono ammessi i referendum. La Legge che istituisce i referendum, esclude proprio la norma che riguarda la fiscalità, perché sennò sarebbe troppo semplice indire un referendum per dire che non si devono pagare le tasse, l’ha fatto Berlusconi, ma non è detto che sia stato proprio giusto. Per cui, io non sono assolutamente d’accordo nell’approvare questa proposta.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI

Grazie. Consigliere Gallina, prego.

CONS. GALLINA

Rapidamente ... che io voterò a favore di questa mozione qui, ritengo che sempre ci debba essere la possibilità di auto-determinarsi su tutto, e le Costituzioni sono nate anche quando dei Popoli si sono auto-determinati, rispetto ad altre Costituzioni, e quindi, non penso che sia quello il vincolo. Il fatto è che tutti dobbiamo sapere, noi siamo di Forza Italia, dobbiamo sapere che l’Italia per noi deve essere una e indivisibile. Questo non toglie a chiunque di avere la possibilità di auto-determinarsi, anche se poi, alla fine, non andrà come la Lega pensa, credo. Grazie.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI

Bene. Se abbiamo... Losio.

CONS. LOSIO

Anch’io voterò a favore, semplicemente perché ritengo che dare la possibilità ai cittadini di esprimersi su qualsiasi cosa, sia un qualcosa che non deve mai essere negato. Quindi, se questo documento propone la possibilità di indire un referendum per un certo argomento, io non mi voglio opporre in alcun modo, a questa possibilità. E mi sia consentito, lo faccio anche come omaggio agli amici della Lega, il riconoscimento alla coerenza, al grande lavoro che abbiamo fatto insieme, in questi cinque anni, lavoro che, considero molto proficuo, molto positivo, e che ci ha visti combattere battaglie molto importanti per il nostro territorio, a volte rinunciando anche a importanti indicazioni ideologiche e di Partito, questo lo devo riconoscere alla Lega. Quindi, personalmente, voto a favore di questa loro proposta, proposta a cui loro sta molto a cuore.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI

Grazie Losio. Biondi.

CONS. BIONDI

Solo una volta. Ecco, sì. È vero che io una volta ho aderito ad un Gruppo denominato Secessionisti non Leghisti, quindi, in qualche modo prefiguravo, prefiguravo una sensibilità. Ho visto che la Cappelletti mi ha guardato molto male. Però detto questo, detto questo, capisco che non è la sede propria per una discussione di questo tipo.

Però io penso che, onestamente, una riflessione e l’avvio di un confronto serio, sull’organizzazione anche istituzionale di questo paese, vada fatto. Cioè io non, come dire, non giudico

aprioristicamente in maniera negativa proposte come queste, insomma, io ho la sensazione che si possano anche mettere in moto dei meccanismi che dentro un Europa ripensata, riorganizzata, con delle funzioni diverse, diciamo, sul modello un po’ degli Stati Uniti d’America, come io auspico nella prospettiva, diciamo, di medio e lungo periodo, un ipotesi di ridiscussione anche dei confini del nostro paese che non passi attraverso quello che è successo nella storia, perché i confini sono sempre stati determinati da conflitti, da guerre, in maniera sanguinosa. Ma un ragionamento che sia dentro questo progetto, io penso che è un ragionamento che debba essere avviato nel nostro Comune, nel nostro territorio nazionale, perché oggettivamente noi ci troviamo in una situazione, in cui la gestione delle risorse fatta com’è oggi, fatta com’è oggi, e quindi, ancora fortemente, esageratamente centralizzata, non consente più alla dimensione pubblica di dare delle risposte adeguate. Cioè questo mi pare un dato oggettivo, che stiamo vivendo drammaticamente anche a nord, cioè anche al nord, perché se negli anni dello sviluppo questa cosa l’abbiamo percepita poco, in questi anni noi abbiamo le Amministrazioni locali, gli Enti del territorio, anche al nord, non sono più nelle condizioni nemmeno di dare dei servizi minimali di qualità che rappresentano uno degli elementi fondamentali della storia dell’autonomismo o delle Autonomie Locali del nostro paese. Ecco, quindi io dico attenzione, attenzione, che se questa questione non stimola una esigenza di ridiscussione della gestione delle risorse, delle risorse in questo paese, su una base che non può essere più quella centralizzata di oggi, io credo che noi rischiamo di non governare democraticamente questo processo, ma alla lunga, avremo delle conseguenze che potranno essere conseguenze anche dure, drammatiche, difficili, difficili da gestire. Ecco, quindi dentro, come dire, una cornice europea ripensata e rivalutata che non è la roba di oggi,

che praticamente, serve a poco, io sono anche tra coloro che possono ragionare non tanto in termini Regionali, ma soprattutto di aree, di macro-Regioni, di dimensioni maggiori, di provare anche a ripensare l’organizzazione dei nostri territori. Quindi, ecco, io non voterò contro, perché ho comunque questo auspicio, non credo che quello che noi abbiamo oggi debba rimanere così per sempre, abbiamo una costituzione, abbiamo un percorso storico, che però non è sempre stato lo stesso, perché io avrei preferito non una Nazione con le dimensioni dell’Impero Romano, però la storia ci dice che sicuramente, come dire, ci sono dei cambiamenti. Ecco, proprio per costruirli non in maniera come dire, cruenta, io penso che i discorsi come quello di oggi, non in una sede come questa, ma in altri ambiti, vadano, vadano affrontati, con serenità e con senso costruttivo, ecco, consapevoli del percorso storico e unitario del nostro paese, ma anche con la capacità di provare a capire se ci sono delle soluzioni più funzionali, com’è successo in altre parti anche dell’Europa, dove i paesi hanno scelto delle strade diverse da quelle storiche.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI

Grazie, Giovanni Biondi. Vi sono altre richieste di intervento? Possiamo concludere il dibattito? Va bene. Dibattito concluso, oggetto in votazione.

Nessun altro Consigliere chiede di intervenire per cui il Presidente del Consiglio pone ai voti in forma palese (per alzata di mano) la mozione in argomento ed accerta, con l'assistenza degli scrutatori, l'esito della votazione: presenti n. 24 Consiglieri, votanti n. 22 (non partecipano al voto il Presidente del Consiglio Ghidotti e il Cons. Bertusi); favorevoli n.

10; contrari n. 8 (Virgilio, Vailati, Zanacchi, Mainardi, Castellani, Araldi, Dusi, MIlesi); astenuti n. 4 (Agazzi, Torchio, Rossi, Biondi).

La mozione è approvata a maggioranza.

L'atto viene inserito al n. 46 del registro delle deliberazioni

Buoni, buoni... Io rinnovo i miei ringraziamenti per il lavoro svolto in questi cinque anni, auguro a tutti una buona vita politica, chi a Bruxelles, chi Sindaco, chi Vice Sindaco, chi Assessore. Buona serata e arrivederci.

Termine seduta ore 19.15

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