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1. INTRUDUZIONE

1.3 RIPRODUZIONE IN CATTIVITÀ

1.3.5 CONSERVAZIONE DELLE UOVA

La conservazione è un periodo delicato per lo sviluppo dell’uovo. Analizziamo le condizioni che possono influenzare lo sviluppo durante lo stoccaggio (AA.VV, 2003).

FATTORI CHE INFLUISCONO LO STOCCAGGIO

LUOGO: è consigliato stoccare le uova in ambienti separati dalla stanza dove si trovano le incubatrici sia per motivi igienici, le uova infatti potrebbero essere sporche, sia per differenza di temperatura.

TEMPERATURA: la temperatura è in stretta correlazione alla durata dello stoccaggio, periodi più lunghi di stoccaggio richiedono temperature più basse. Molti studi sono stati condotti per definire la temperatura ottimale durante il periodo di stoccaggio allo scopo di massimizzare la schiusa (Fasenko et al., 2001; Meijerhof, 1992; Proudfoot et al., 1990), studi che mostrano come la temperatura, l’umidità, la durata di stoccaggio e l’orientamento delle uova giochino un ruolo fondamentale nello sviluppo durante lo stoccaggio e l’incubazione. Tutti gli autori sono concordi che lo sviluppo embrionale sia soppresso ad una temperatura definita come lo “zero fisiologico”, ovvero la temperatura in cui non avviene lo sviluppo dell’embrione. In verità lo sviluppo embrionale non è rilevabile con metodi microscopici, ma questo non esclude che vi possano essere processi metabolici cellulari in corso (Fasenko, 2007). Lo “zero fisiologico” si considera intorno ai 20-21 °C e fino a temperature più alte 26,7 °C , 28-29 °C, la spiegazione al fatto che il “range” sia così esteso può trovar luogo nei diversi e più moderni metodi di determinazione di sviluppo degli embrioni, dalla scelta di uova fresche o meno (Fasenko, 2007; Souveur, 1988).

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Le uova durante lo stoccaggio devono quindi essere mantenute ad una temperatura al di sotto dei 20-21 °C, al di sotto dello zero fisiologico, per mantenere la dormienza dell’embrione, in particolare per lunghe conservazioni (oltre i 7 giorni) è consigliata una temperatura di 12-15 °C, per conservazioni più brevi (3-7 giorni) è consigliata una temperatura di 16-18 °C (Souveur, 1988). Inoltre le basse temperature hanno lo scopo di prevenire la crescita batteriche (Fasenko, 2007).

La temperatura influisce anche sul PH che aumenta da 7,6 prima della deposizione a 9,0-9,5, questa stabilizzazione avviene più o meno velocemente a seconda della temperatura ambientale, equilibrandosi in 6-8 giorni alla temperatura di 10-12 °C, o in 3-4 giorni alla temperatura di 16-18 °C (Souveur, 1988).

Prendendo in considerazione un periodo di stoccaggio di 9 giorni, si riconoscono due fasi differentemente sensibili alla temperatura, dal giorno 1-3 l’abbassamento di temperatura fino ai 12-13 °C influisce negativamente sulla schiusa delle uova diminuendola; al contrario dal giorno 6-9 l’abbassamento di temperatura ha effetto opposto aumentando la schiusa, questo potrebbe essere dovuto all’eliminazione di germi più deboli nei primissimi stadi di sviluppo a causa dello stress da raffreddamento; inoltre anche il peso corporeo alla schiusa aumenta con l’abbassamento della temperatura durante il periodo di stoccaggio mentre risulta diminuito col prolungarsi di questo periodo, anche se questo dato potrebbe essere falsificato per la perdita degli embrioni più deboli e meno sviluppati per lo stress da raffreddamento (Rao, 1989).

DURATA CONSERVAZIONE: la durata dello stoccaggio è strettamente correlata alla temperatura come già illustrato, inoltre maggiore è la durata della conservazione, minore sarà la schiusa e maggiore sarà la durata dell’incubazione (Souveur, 1988). Studi condotti su uova di pollo stoccate per 2, 4, 6, 8, 10, 12, 14, e 16 giorni hanno dimostrato come lo stoccaggio fino a 8 giorni non influisca la schiusa, mentre oltre questo periodo si nota una significativa diminuzione della schiusa

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(Fasenko et al., 1999). Inoltre lo studio condotto da Christensen e altri dimostra come uno stoccaggio prolungato (10-14 giorni) può causare stress alla uova provocando diverse conseguenze:

• diminuisce la vitalità embrionale,

• aumenta il periodo d’ incubazione di almeno 4 ore,

• diminuisce il peso corporeo alla schiusa, questo perché il peso del corpo e i muscoli crescono differentemente da cuore e fegato, così la capacità di sopravvivenza è in relazione all’abilità di ridurre la crescita dell’intero corpo per supplire al mantenimento di domanda di questi due organi (Christensen

et al., 2002),

• ogni giorno oltre 10 giorni di stoccaggio diminuisce la schiusa dell’1% (Bakst

et al., 1999).

Studi condotti su embrioni di pollo e tacchino, hanno messo a confronto la schiudibilità delle uova in relazione alla durata dello stoccaggio, in particolare è stato notato come la percentuale di mortalità embrionale per le uova di pollo stoccate per 4 giorni fosse del 10,7%, aumentando al 27,7% per le uova stoccate per 14 giorni (Fasenko et al., 2001b); un simile studio è stato effettuato su uova di tacchino in cui la percentuale di mortalità embrionale per uova stoccate per 4 giorni fosse del (22,9%) e aumentasse al (29,28%) per uova stoccate per 14 giorni; inoltre la percentuale di schiusa diminuiva da 70,9% per le uova stoccate per 4 giorni al 64,4% per le uova stoccate invece per 14 giorni (Fasenko et al., 2001a). Questo in parte è stato spiegato grazie ad uno studio condotto sempre su uova di pollo stoccate per 4 giorni a confronto con quelle stoccate per 15 giorni, in cui grazie ad una apparecchiatura in grado di misurare il metabolismo embrionale, è stato stabilito come il metabolismo embrionale nelle uova stoccate per 15 giorni, in particolare la fuoriuscita di CO2, procedessa ad un ritmo più lento rispetto che nelle uova stoccate per 4 giorni (Fasenko et al., 2002). Ancora, uno studio condotto da Bloom su uova di pollo,

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dimostra che nelle uova stoccate per almeno 14 giorni, il numero di cellule programmate a morire (apoptosi) aumenta (Bloom et al., 1998).

Uno studio condotto da Gonzales Redondo sull’effetto della durata dello stoccaggio sulla schiudibilità delle uova di pernice, dimostra invece che se lo stoccaggio ha una durata di 35 giorni non vi sono effetti negativi, ma se supera questo periodo la schiudibilità delle uova viene diminuita. Inoltre questo studio ha evidenziato come la durata dello stoccaggio influisce sulla perdita di peso delle uova, entro i 35 giorni la perdita di peso è di circa il 3%, otre questi giorni la perdita aumenta considerevolmente arrivando fino al 10% del peso totale dell’uovo (Gonzales, 1999).

UMIDITA’ RELATIVA: deve essere al 70%, elevata per limitare l’evaporazione e quindi la disidratazione delle uova, ma deve evitare la condensa sulle stesse, durante lo stoccaggio le uova devono perdere 0,5-max 1% di peso (Sauveur, 1988).

POSIZIONE E CAMBIAMENTI DI POSIZIONE: la posizione ottimale sembra essere col polo acuto rivolto verso l’alto anche se la posizione inversa in vaschette di plastica sembra proteggere meglio la camera d’aria dalle correnti ma aumenta la possibilità di rottura; è sufficiente un voltaggio di 1-3 volte al giorno, questo trattamento ha effetti positivi per conservazioni lunghe ma effetti ridotti o nulli per conservazioni brevi (Souveur, 1988).

MODIFICHE NELLA COMPOSIZIONE DELL’ARIA: è utile per conservazioni prolungate; modifiche come riduzione della concentrazione di O2 o in atmosfere di N (Souveur, 1988).