C. Breschi, E. Mastrominico, F. Pini
INAIL - Direzione Regionale Toscana - Consulenza Tecnica Accertamento Rischi e Prevenzione
RIASSUNTO
L’analisi dei dati relativi alle malattie professionali denunciate all’INAIL nel comparto acconcia-tori in Italia e in Toscana mette in evidenza una riduzione delle malattie “tradizionalmente”
associate alle lavorazioni tipiche del mestiere (dermatiti, asma, ecc.) ed un parallelo aumento delle malattie da sovraccarico biomeccanico degli arti superiori, ovvero di malattie di tipo mul-tifattoriale per le quali non è sempre facile stabilire l’origine professionale. E’ intuitivo che la valutazione dell’esposizione al rischio per gli arti superiori nelle mansioni caratteristiche del comparto in esame comporta notevoli difficoltà, in quanto il ciclo lavorativo si compone di com-piti fra loro diversificati (shampoo, taglio, tintura, ecc.) che, a seconda delle richieste della clientela, si possono combinare nelle modalità più svariate nell’arco di una giornata lavorativa.
Il presente lavoro illustra i primi risultati di un progetto avviato lo scorso anno dalla CONTARP Toscana, in collaborazione con il Servizio PISSL della ASL 10 di Firenze, finalizzato alla indivi-duazione di un criterio valutativo per la costruzione di una matrice mansione-esposizione al rischio da sovraccarico biomeccanico degli arti superiori nelle imprese di acconciatura.
SUMMARY
The analysis of professional illnesses denounced from hairdressers to INAIL in Italy and in Tuscany shows among these workers a reduction of some “typical” work related diseases, like dermatitis, asthma, etc. and a raise of upper limbs disorders, that are the product of a rela-tionhip with multifactorial causes for which is difficult to establish a professional origin. The upper limbs risk assessment process is very tough for the hairdresser’s activity, because the working cycle includes different tasks (shampoo, cut, dyeing, etc.) and their combination in a working day is related to customers requests.
This work shows preliminary results of a study that CONTARP Toscana and ASL 10 of Florence started last year to identify risk assessment criteria and to establish a job-exposure matrix rela-tive to upper limbs in hairdressers activities.
1. MATERIALI E METODI
Nel 2005 la CONTARP Toscana ha avviato, in collaborazione con il Servizio PISSL della ASL 10 di Firenze, una indagine nel comparto acconciatori della provincia di Firenze con l’obiettivo di arrivare ad individuare un criterio valutativo che consentisse di costruire una matrice mansio-ne-esposizione al rischio da sovraccarico biomeccanico degli arti superiori nell’attività di par-rucchiere (1).
Il gruppo di lavoro si è subito trovato di fronte al problema di individuare il metodo di valutazio-ne del rischio che meglio consentisse di raggiungere tale obiettivo. Infatti, tutti i metodi per la valutazione del sovraccarico biomeccanico degli arti superiori disponibili in letteratura risultano di immediata applicazione in quei contesti caratterizzati da un processo tipo “catena di montaggio”.
Nel comparto in esame, invece, l’attività lavorativa prevede numerosi compiti ripetitivi, la cui tipologia, durata e sequenza varia per ogni singolo lavoratore nell’arco della stessa giornata secondo criteri non definibili a priori. Inoltre, i ritmi di lavoro sono fortemente vincolati alle richieste della clientela e la postazione di lavoro non è fissa, ma gli operatori ruotano su tutte le postazioni disponibili.
Si è deciso, pertanto, di avviare una prima fase di sperimentazione con lo scopo di collaudare alcuni strumenti di raccolta dei dati e di selezionare le metodologie di indagine più idonee a proseguire nella ricerca.
A tal fine è stata condotta una valutazione dell’esposizione a sovraccarico biomeccanico degli arti superiori su un gruppo di 4 addetti di uno dei saloni che ha aderito al progetto.
Più in dettaglio, sono stati realizzati filmati delle diverse lavorazioni utilizzando due videoca-mere: la prima riprendeva la postazione di lavoro nel suo complesso, mentre la seconda ripren-deva gli arti superiori focalizzando l’attenzione sui gesti da analizzare.
Inoltre, abbiamo supposto che la fatica dell’operatore aumentasse gradatamente nel corso della giornata lavorativa peggiorandone la postura e, pertanto, per cercare di ottenere una rappresentazione dell’attività svolta quanto più possibile vicina alla realtà quotidiana, sono state confrontate le esecuzioni del medesimo compito svolto dallo stesso operatore all’inizio e alla fine della giornata lavorativa.
Sono stati osservati i compiti di shampoo, taglio, messa in piega con phon e tintura eseguiti dagli addetti e ad essi sono stati applicati quattro diversi metodi di analisi del rischio al fine di verificarne i limiti e l’efficacia nell’applicazione allo specifico settore produttivo.
I metodi presi in esame sono stati:
1. OCRA (Occupational Ripetitive Action) nella sua forma check list , 2. RULA (Rapid Upper Limb Assessment),
3. Limite di esposizione (TLV) dell’American Conference of Governmental Industrial Hygienist (ACGIH),
4. Strain Index.
La Tabella 1 mostra, a titolo esemplificativo, i valori degli indici sintetici di esposizione otte-nuti per l’arto destro nel caso di un’operazione di taglio.
Tali valori sono stati calcolati nell’ipotesi che il singolo compito si ripeta identico per l’intera giornata lavorativa.
Tabella 1: Addetto al taglio - Arto destro - Valori degli indici di rischio
METODO DI VALUTAZIONE COMPITO
OCRA Check List RULA TLV ACGIH Strain Index
Taglio inizio giornata* 12.75 4 HAL 8, NPF 4 9
RISCHIO LIEVE LIEVE ELEVATO PRESENTE
Taglio fine giornata** 15,75 4 HAL 8, NPF 4 12
RISCHIO LIEVE LIEVE ELEVATO PRESENTE
* cliente con i capelli corti
** cliente con i capelli molto lunghi A
ATTTTII 55°° SSEEMMIINNAARRIIOO DDEELLLLAA CCOONNTTAARRPP
Gli indici sintetici forniti da OCRA Check List e RULA sono indicativi nel complesso di un rischio lieve. Tuttavia, un esame più attento dei singoli fattori di rischio (cfr. per es., Tabella 2) presi in esame da tali metodi permette di rilevare alcuni elementi di criticità.
Per esempio, OCRA Check List mette in evidenza un rischio per il distretto mano-polso (confer-mato dai valori elevati dello Strain Index) e per la spalla, mentre RULA permette di individua-re un rischio associato alla posizione del collo.
Tabella 2: OCRA Check List - Punteggi attribuiti ai singoli componenti del fattore Postura
COMPITO SPALLA GOMITO POLSO MANO/DITA STEREOTIPIA
Taglio inizio giornata 6 0 2 8 3
Taglio fine giornata 12 0 2 8 3
* cliente con i capelli corti
** cliente con i capelli molto lunghi
I risultati dello studio preliminare, dunque, indicano che, in riferimento al sovraccarico bio-meccanico degli arti superiori, il metodo OCRA Check List consente di pervenire ad una corret-ta descrizione dell’attività svolcorret-ta se non ci si limicorret-ta ad utilizzare esclusivamente il valore fina-le dell’indice sintetico. Infatti, se si tiene conto della valutazione analitica dei singoli fattori di rischio, si ottengono indicazioni circa i distretti maggiormente sollecitati (2).
Ciò ha convinto il gruppo di lavoro a scegliere tale metodologia per la prosecuzione dello stu-dio e a riflettere sulle modalità di utilizzo dei risultati ottenuti.
Partendo dalle considerazioni prima espresse e dall’osservazione dei compiti maggiormente caratteristici dell’attività in esame, si è cercato di generalizzare i dati raccolti per arrivare a costruire una matrice di rischio che consentisse di descrivere un’attività lavorativa così difficil-mente standardizzabile e, nello stesso tempo, permettesse di non disperdere il patrimonio informativo costituito dalla valutazione analitica dei singoli fattori che agiscono sulla deter-minazione del rischio (3, 4).
Pertanto, l’osservazione è stata estesa ad un campione più ampio di lavoratori, sono stati rea-lizzati filmati delle lavorazioni svolte e, per ciascun compito, è stato definito un indice OCRA Check List medio.
Più in dettaglio, per ognuno dei compiti osservati, sono stati attribuiti i rispettivi punteggi ai singoli fattori definiti dalla Check List OCRA; per ognuno dei fattori di rischio caratteristici di uno specifico compito è stato definito un punteggio medio, ottenuto come media statistica dei punteggi attribuiti a quello specifico fattore attraverso l’osservazione di più compiti di uno stesso tipo.
L’indice sintetico di ciascun compito è stato calcolato facendo riferimento a tali valori medi.
In tal modo l’esposizione a sovraccarico biomeccanico degli arti superiori di un operatore gene-rico potrà essere rappresentata da un valore dell’indice OCRA Check list ottenuto attraverso la somma di tali indici parziali ponderati per il tempo di svolgimento di ogni singolo compito, mentre il punteggio medio attribuito ad ogni specifico fattore di rischio ci consentirà, nelle fasi successive del progetto, di focalizzare l’attenzione sui distretti maggiormente sollecitati e sulle condizioni di lavoro più sovraffaticanti.
ASSICURAZIONE E PREVENZIONE: DAL CONFRONTO UN PERCORSO CONDIVISO
2. RISULTATI
In questa prima fase hanno aderito al progetto 5 saloni di acconciatura per un totale di 12 ope-ratori (5 maschi e 7 femmine).
La tabella che segue riassume i valori degli indici medi di esposizione OCRA Check List per l’ar-to destro ottenuti nella valutazione dei compiti di shampoo, taglio, messa in piega e tintura attraverso le osservazioni condotte dal gruppo di lavoro secondo le modalità descritte in pre-cedenza.
Tali valori sono stati ponderati rispetto alla durata del compito nel turno di lavoro.
Tabella 3: Indice OCRA Check List medio per tempo di adibizione al singolo compito ripetitivo - Arto destro
La somma degli indici ponderati di tutti i compiti che compongono ciascuna mansione consen-tirà di associare alla stessa un valore medio di esposizione.
Il valore dell’indice finale andrà confrontato con le fasce di rischio individuate dalla Check List OCRA (5)1.
A
ATTTTII 55°° SSEEMMIINNAARRIIOO DDEELLLLAA CCOONNTTAARRPP
1 Gli autori individuano le seguenti fasce di rischio Valore OCRA
AREA RISCHIO
CHECK LIST
<7,5 VERDE ACCETTABILE
7,6 - 11 GIALLO BORDERLINE O MOLTO LIEVE
11,1 - 14.0 ROSSO LIEVE LIEVE
14,1 - 22,5 ROSSO MEDIO MEDIO
> 22,6 ROSSO INTENSO O VIOLA ALTO
3. CONCLUSIONI
Per la valutazione del rischio da sovraccarico biomeccanico degli arti superiori nel comparto acconciatori, attraverso uno studio condotto su un campione costituito da 12 addetti di cinque saloni della provincia di Firenze, si è arrivati ad una prima stesura di una matrice mansione-esposizione al rischio specifico, che consente di ricavare un indice di mansione-esposizione per mansio-ne, tenendo conto dei contributi dei singoli compiti ripetitivi eseguiti dall’operatore durante la giornata lavorativa.
E’ chiaro che, affinché gli indici ricavati possano avere un valore statisticamente rappresenta-tivo delle reali condizioni di rischio nel comparto acconciatori, occorrerebbe applicare la meto-dologia descritta ad un campione di lavoratori e di saloni adeguato alla tipologia del compar-to. Tuttavia, lo scarto minimo tra i valori ottenuti per i singoli operatori attraverso le osserva-zioni finora effettuate, porta il gruppo di lavoro a ritenere lo schema riportato in Tabella 3 un riferimento già sufficientemente valido.
BIBLIOGRAFIA
C. Breschi, E. Mastrominico, F. Pini: “Acconciatori e rischio lavorativo in Toscana: progetta-zione di interventi mirati di prevenprogetta-zione”, in: Il sostegno dell’INAIL alle aziende: dall’assicura-zione alla prevendall’assicura-zione, Atti del IV Seminario CONTARP, INAIL, 2005.
C. Breschi, E. Mastrominico, F. Pini: “Acconciatore: un mestiere a rischio?”, in: Quaderni di Ergonomia : L’ergonomia tra innovazione e progetto, Moretti&Vitali, 2006.
C. Breschi, E. Mastrominico, F. Pini: “La valutazione del rischio da sovraccarico biomeccanico degli arti superiori nel comparto acconciatori”, in: Atti del 12° Convegno di Igiene Industriale, 2006.
D. Ferrante, F. Salierno, M. Casale: “Proposta di un criterio valutativo del rischio da CTD nelle realtà produttive caratterizzate da cicli complessi”, in: Atti del IV Seminario CONTARP Il soste-gno dell’INAIL alle aziende: dall’assicurazione alla prevenzione, INAIL, 2005.
D. Colombini, E. Occhipinti, M. Fanti: “Il metodo OCRA per l’analisi e la prevenzione del rischio da movimenti ripetuti”, Franco Angeli, Milano, 2005.
ASSICURAZIONE E PREVENZIONE: DAL CONFRONTO UN PERCORSO CONDIVISO