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MOTIVI SPECIFICI DI INTERESSE DELL’ISTITUTO

IL RISCHIO ELETTRICO IN AMBITO DOMESTICO: CARATTERISTICHE, NORMATIVA, ELEMENTI D’INTERESSE PER L’ISTITUTO, VALUTAZIONE

4. MOTIVI SPECIFICI DI INTERESSE DELL’ISTITUTO

La cosiddetta “assicurazione per le casalinghe”, resa obbligatoria dalla legge 493/99, lo svi-luppo di procedure di denuncia via via più snelle anche per lavoratori stranieri, che hanno por-tato alla regolarizzazione di moltissimi rapporti di lavoro per “colf” e badanti, ed infine la rapi-da diffusione della pratica del telelavoro, hanno spinto l’INAIL a considerare ancor più atten-tamente le condizioni di rischio per i lavoratori che svolgono la propria attività in ambito dome-stico, provvedendo al contempo all’elaborazione di ausili tecnico-divulgativi quali opuscoli e documenti informatici per favorire la conoscenza e la protezione dai rischi più tipici.

In materia di rischio elettrico, si segnala che è in fase di pubblicazione un opuscolo sviluppa-to in collaborazione tra la CONTARP e la Direzione Regionale Lombardia, destinasviluppa-to in partico-lare a casalinghe e collaboratrici domestiche, avente lo scopo di fornire le informazioni di base sulle potenziali fonti di rischio elettrico nelle case, sulle modalità di accadimento degli inci-denti più comuni e sulle misure di protezione da adottare, tenendo in particolare considera-zione la descriconsidera-zione dei corretti comportamenti e delle procedure da adottare per l’impiego in sicurezza di impianti e apparecchi.

Per ciò che concerne gli aspetti attinenti il telelavoro, l’attività di verifica della sicurezza delle postazioni a domicilio, svolta recentemente dai Servizi di Prevenzione e Protezione dell’Istituto per i propri dipendenti che si sono avvalsi di tale modalità di lavoro, ha fornito lo spunto per sviluppare dei semplici strumenti di controllo, tra cui anche delle check list.

Nella Tabella 1 si riporta un esempio di lista di controllo per impianti realizzati in apparta-mento, destinata a verificatori non provvisti di specifiche competenze tecnico-professionali in materia di impianti e apparecchiature elettriche. Scopo dello strumento è quello di suggerire una serie di verifiche per garantire un livello minimo di sicurezza nei confronti del rischio elet-trico, nell’ambito di un più generale controllo della postazione di lavoro. La lista di controllo deve essere impiegata tenendo conto che ogni risposta negativa rappresenta sicuramente un aspetto che richiede una verifica più approfondita, eventualmente eseguita da tecnici qualifi-cati; per alcuni quesiti è espressamente segnalata in nota la necessità di interventi immediati, a causa della entità del rischio associato alla non conformità. Gli interventi di riparazione di componenti guasti devono comunque essere effettuati sempre da personale qualificato.

Le modalità di verifica indicate nella lista di controllo suggeriscono dei metodi possibili, non gli unici impiegabili.

L’approccio alla valutazione del rischio è sostanzialmente il seguente: come prima cosa, si veri-fica se l’impianto e le apparecchiature potevano esser considerate a regola d’arte al momento dell’installazione o dell’acquisto, attraverso la dichiarazione di conformità, la marcatura CE o la presenza di marchi volontari, come ad esempio quello dell’Istituto Italiano Marchio di Qualità; poi si cerca di valutare attraverso un esame a vista ed un colloquio con l’utilizzatore dell’impianto e degli apparecchi se possono essersi verificati scostamenti sostanziali delle con-dizioni di sicurezza rispetto alle concon-dizioni iniziali.

Si evidenzia che le finalità e gli esiti di una valutazione di questo tipo sono certamente diver-si da quelli delle verifiche periodiche previste dall’ultima edizione della Norma CEI 64-8. I risul-tati di tali verifiche possono tuttavia essere impiegati proficuamente anche per la valutazione del rischio. Per quanto riguarda le verifiche periodiche, si segnala che in Germania esiste già

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da alcuni anni un sistema di controlli (è chiamato E-check) eseguiti da tecnici qualificati, che consente di certificare la rispondenza alle norme di sicurezza anche degli impianti elettrici installati nelle unità immobiliari, consentendo sconti sulle polizze assicurative.

ASSICURAZIONE E PREVENZIONE: DAL CONFRONTO UN PERCORSO CONDIVISO

Tabella 1: Esempio di lista di controllo da impiegare per la valutazione del rischio elettrico in ambiente domestico (es. telelavoro)

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Segue Tabella 1

ASSICURAZIONE E PREVENZIONE: DAL CONFRONTO UN PERCORSO CONDIVISO

Segue Tabella 1

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Segue Tabella 1

BIBLIOGRAFIA

2° Rapporto PROSIEL sulla sicurezza elettrica - Prosiel - 2004

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D.P.R. 6 dicembre 1991, n. 447: Regolamento di attuazione della legge 5 marzo 1990, n. 46, recante norme per la sicurezza degli impianti, in G.U. n.38 del 15/02/1992.

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D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380: Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia , in G.U. n. 239 del 20/10/2001, Suppl. Ord.

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227 del 27/09/2002.

Legge 26 febbraio 2007, n. 17: Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 28 dicembre 2006, n. 300, recante proroga di termini previsti da disposizioni legislative.

Disposizioni di delegazione legislativa, in G.U. n. 47 del 26/02/2007, Suppl. Ord.

Norma CEI EN 62305 - Class. CEI 81-10 (2006): “Protezione contro i fulmini”.

Norma CEI 64-8 (2007): Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua.

ASSICURAZIONE E PREVENZIONE: DAL CONFRONTO UN PERCORSO CONDIVISO