P. La Pegna, S. Severi, A. Schneider Graziosi, M.R. Fizzano
INAIL - Direzione Generale - Consulenza Tecnica Accertamento Rischi e Prevenzione
RIASSUNTO
Nel presente lavoro vengono presentati i risultati di un’applicazione del sistema informativo geografico in dotazione alla CONTARP Centrale ai dati INAIL relativi alle imprese del comparto calzaturiero, al fine di valutare l’utilizzabilità di questo strumento per la pianificazione di interventi assicurativi e prevenzionali nei diversi settori produttivi.
L’applicativo è stato realizzato sulla base dei dati in possesso dell’INAIL relativi alle posizioni assicurative afferenti alla voce 8230 della Tariffa dei premi, per il periodo 2000-2005. I dati sono stati analizzati preliminarmente, organizzati e georeferenziati per il successivo impiego.
Tali dati hanno quindi costituito il contenuto di vari livelli informativi (layers), corrispon-denti alla distribuzione negli anni delle imprese del comparto. L’interrogazione integrata e simultanea dei dati così organizzati ha consentito di evidenziare diverse possibilità di ela-borazione.
SUMMARY
In this paper, Authors present the results of an application of a Geographical Information System (GIS) to INAIL data on the footwear production sector. Aim of the work is to evaluate how GIS can improve the planning process as regards insurance and accidents prevention.
Data coming from INAIL database have been organized and georeferenced in the GIS applica-tion. The comparison of the different variables on the geographic base shows the potentialities of this tool for the treatment of these data.
1. INTRODUZIONE
Con il termine Sistema Informativo Geografico (GIS) si intende l’insieme di strumenti informa-tici preposti all’archiviazione, alla gestione e all’elaborazione di entità collocate o comunque collocabili sul territorio tramite le proprie coordinate spaziali (dati “georeferenziati”).
Tale famiglia di strumenti informatici integra le funzionalità proprie dei software di gestione della cartografia informatizzata e georeferenziata con quelle dei software di gestione degli archivi informatizzati. Ciò viene realizzato associando ad ogni realtà geografica (elemento gra-fico), individuata nello spazio attraverso le proprie coordinate spaziali reali, un codice identi-ficativo univoco. Tale codice costituisce il collegamento tra l’elemento grafico e l’insieme delle informazioni descrittive dell’elemento stesso.
Gli elementi grafici che compongono la cartografia tematica possono essere così associati alle corrispondenti informazioni presenti in archivio; queste ultime diventano di fatto “attributi”
degli elementi grafici, permettendo di ricavare dall’archivio territoriale informazioni sulla loca-lizzazione dei dati.
La gestione degli attributi può essere effettuata anche esternamente al sistema, con l’ausilio di un software di gestione di banche dati.
In ambito INAIL i sistemi informativi geografici potrebbero costituire un potente strumento di gestione e valorizzazione dei dati, permettendone un’analisi e un’interpretazione difficilmen-te conseguibili con altri strumenti informatici.
In quest’ottica va collocato lo studio qui presentato, relativo alla realizzazione, sulla base di alcuni dei dati attualmente a disposizione dell’Istituto, di un applicativo GIS sul comparto cal-zaturiero.
La scelta di questo comparto è stata motivata da diverse ragioni. Innanzitutto esso è presen-te su tutto il presen-territorio nazionale, con concentrazioni particolari in corrispondenza dei distret-ti industriali, con ditte di dimensioni molto diversificate, di distret-tipologia sia industriale che ardistret-ti- arti-giana.
Inoltre, la classificazione tariffaria delle ditte che vi appartengono, chiave attraverso la quale è stata effettuata l’estrazione dei dati dalla banca dati, è pressoché univoca. Infatti, la voce di tariffa 8230 si riferisce alla confezione di calzature in qualsiasi materiale, anche limitatamen-te a singole fasi del ciclo produttivo (esclusa la fabbricazione degli elementi in malimitatamen-terie plasti-che, in gomma, in legno ed in materiale metallico). L’estrazione delle ditte aventi questa voce permette, quindi, di avere un insieme di ditte operanti unicamente nel comparto calzaturiero, pur se restano escluse in questo modo le ditte che realizzano parti di calzature in materiale diverso da pelle, cuoio o stoffa.
2. MATERIALI E METODI
L’analisi si è basata sui dati in possesso dell’INAIL circa le posizioni assicurative territoriali (PAT) che, negli anni dal 2000 al 2005 risultano classificate alla voce 8230 della Tariffa dei premi - gestione Industria.
In particolare, per ogni PAT sono stati acquisiti i dati anagrafici ed amministrativi presenti nelle banche dati; questi, successivamente, sono stati organizzati per poter essere utilizzati con il GIS.
In particolare i dati delle posizioni assicurative sono stati elaborati in modo tale da identifica-re punti geograficamente definiti in modo univoco. Possono quindi verificarsi le seguenti situa-zioni:
• ad un punto corrisponde una sola PAT;
• ad un punto corrispondono più PAT della stessa ditta; in questo caso sono stati accorpati i relativi dati.
Laddove, invece, ad una stessa ditta corrispondano più sedi, ciascuna di queste ultime è stata trattata come un elemento geografico distinto.
Stante l’elaborazione realizzata, i “punti” saranno di seguito indicati con il termine “stabili-menti”. Si è proceduto, quindi, alla loro localizzazione sul territorio: questo ha comportato una importante fase di normalizzazione dei relativi indirizzi e la successiva georeferenziazione.
Si è così realizzato un applicativo nel quale ad ogni stabilimento sono associati sia i dati ammi-nistrativi (retribuzioni infortuni, tasso applicato, ...) sia quelli anagrafici (codice cliente, ragio-ne sociale, indirizzo, …). Ad integrazioragio-ne, è stato anche stimato il numero degli addetti/anno sulla base della retribuzione infortuni e della retribuzione convenzionale del comparto.
La versatilità del sistema ha consentito la realizzazione di coperture “areali” a livello comuna-le, provinciale e regionacomuna-le, con ottiche diverse a seconda delle variabili di interesse.
Questo contenuto informativo può essere utilizzato per l’analisi dell’andamento pluriennale di
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determinati parametri. A titolo di esempio, è stato evidenziato l’andamento temporale del numero di stabilimenti e del numero di addetti, riferito al 20051, attraverso un indice calcola-to con la seguente formula:
I =
(
(V2005/MAX(V2000-2004))*100)
-100con
V2005= numero degli addetti o degli stabilimenti nell’anno 2005;
MAX(V2000-2004) = valore massimo assunto dal numero degli addetti o degli stabilimenti nel perio-do 2000-2004.
3. RISULTATI
La realizzazione del presente applicativo GIS, al di là dei risultati ottenuti per il caso specifico del settore calzaturiero, si inserisce in un contesto più ampio che riguarda nuove possibilità di utilizzo dei dati di cui l’INAIL dispone. In questa accezione, le elaborazioni che vengono pre-sentate vanno lette, soprattutto, come uno spunto propositivo per il futuro.
Utilizzando applicativi GIS sono possibili molteplici analisi che trovano la loro piena concretiz-zazione nell’interattività con l’operatore e nell’utilizzo a grande scala (ad esempio 1:10.000-1:25.000).
E’ riduttivo, dunque, riportare in forma “statica” i risultati ottenibili; in ogni caso, con le figu-re seguenti si cercherà di dafigu-re un quadro sintetico di alcune delle elaborazioni figu-realizzabili.
L’insieme di dati considerato si compone di un numero di stabilimenti che oscilla tra un mini-mo di 3300 ed un massimini-mo di 3800 per l’intero territorio nazionale nel periodo esaminato, con un andamento generalizzato di flessione (Figura 1).
ASSICURAZIONE E PREVENZIONE: DAL CONFRONTO UN PERCORSO CONDIVISO
1 Le proiezioni sono riferite all’anno 2005 perché è il dato elaborato più aggiornato di cui si dispone.
Figura 1: Andamento del numero di stabilimenti del campione nel periodo 2000-2005
La distribuzione geografica degli stabilimenti, relativamente all’anno 2005, è riportata in Figura 2.
La figura mette chiaramente in evidenza una distribuzione non omogenea sul territorio nazio-nale caratterizzato da aree a maggiore concentrazione che, in linea di massima, coincidono con i distretti calzaturieri. In particolare, sono ben visibili i distretti calzaturieri di Vigevano, del Veronese, di Montebelluna (“Sportsystem”), di Lucca, di Castelfiorentino, di Santa Croce sull’Arno, di Fermo, di Barletta, di Casarano.
Anche se non rappresentato nella figura, per ogni elemento grafico sono visualizzabili tutte le informazioni descrittive ad esso collegate (ad esempio ragione sociale, indirizzo, codice clien-te, PAT, ecc.).
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Figura 2: Localizzazione degli stabilimenti nel 2005
Nella Figura 3 viene proposto un esempio di confronto tra numero di stabilimenti e numero di addetti presenti in aree comunali coalescenti.
Rappresentazioni come quelle nella figura precedente permettono una lettura differenziata a seconda della variabile scelta; utilizzando, infatti, alternativamente il numero di stabilimenti o il numero di addetti totali si possono ottenere rappresentazioni grafiche discordanti e la dis-tribuzione delle variabili sul territorio può essere anche molto differente. Ad esempio, nel caso proposto, riferito all’anno 2005, alle aree a più alto numero di stabilimenti non corrispondono necessariamente quelle a maggior numero di addetti.
ASSICURAZIONE E PREVENZIONE: DAL CONFRONTO UN PERCORSO CONDIVISO
Figura 3: Comparazione tra la rappresentazione, a livello comunale, degli stabilimenti e degli addetti totali (anno 2005)
4. PROSPETTIVE
Di possibile interesse per le finalità dell’Istituto, sono le elaborazioni di trend che possono esse-re fatte tramite il GIS. Una volta costruiti i singoli strati informativi, il sistema permette infatti di identificare e rappresentare la variazione negli anni dei parametri oggetto di indagine.
Un esempio di questo tipo di elaborazione è riportato nella Figura 4, relativa alla variazione del numero di stabilimenti nel periodo 2000-2005, attraverso l’utilizzo dell’indice precedente-mente descritto.
Analoghe elaborazioni potrebbero essere fatte per altri parametri al fine di ampliare il patri-monio informativo necessario alla pianificazione di interventi assicurativi e prevenzionali nei settori produttivi.
Ad esempio, l’andamento degli infortuni e delle oscillazioni in senso positivo o negativo del tasso di tariffa potrebbero essere collegati ad altre informazioni quali le dimensioni e la tipologia aziendale (industriale o artigiana), la tipologia di infortunato (sesso, età, ecc.), le aree di com-petenza delle sedi INAIL. Inoltre, l’interazione con dati di altro tipo (limiti amministrativi, distret-ti produtdistret-tivi, viabilità, collocazione rispetto a centri urbani, pordistret-ti e aeropordistret-ti, ecc.) e la possibi-lità di effettuare analisi estese ed integrabili con i dati posseduti da altre amministrazioni posso-no fornire chiavi di lettura dei feposso-nomeni difficilmente conseguibili in altro modo.
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Figura 4: Stabilimenti e tendenza evolutiva, a livello provinciale (riferimento al 2005)
“LA SICUREZZA A PORTATA DI MANO”. UNA INIZIATIVA DI PROMOZIONE DELLA PREVENZIONE IN AMBITO DEL SETTORE ARTIGIANO
A. Ligi*, A. Preiti**, F. Ruspolini***
* INAIL - Direttore Sede di Perugia
** Ente Bilaterale Regionale Artigianato Umbro, EBRAU
*** INAIL - Direzione Regionale Umbria - Consulenza Tecnica Accertamento Rischi e Prevenzione
RIASSUNTO
L’iniziativa promossa a livello regionale dal Comitato misto INAIL ed dall’Ente Bilaterale Regionale Artigianato Umbro (EBRAU) recepisce un bisogno diffuso nell’ambito delle imprese con pochi addetti che si sostanzia nella ricerca di un metodo capace di trattare e gestire in forma organica e strutturata i temi della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro in relazione ai quali praticare un efficace attività prevenzionale.
Si sposta così l’attenzione dai tradizionali temi della formazione, informazione ed addestra-mento del personale verso una disamina tecnica dell’intero sistema produttivo ricercando ed evidenziando in esso eventuali carenze di natura tecnica, organizzativa e valutativa quali potenziali sorgenti di pericolo per i lavoratori.
Il progetto sebbene agisca secondo una logica di approccio globale rispetto all’attività preven-zionale aziendale mantiene una strutturazione semplice ed essenziale in linea con i bisogni del-l’utenza; le cinque dite della mano, icona del progetto, aggregano e sintetizzano i contenuti della verifica tecnico-normativa quasi ad evocare la possibilità che anche tematiche di indiscu-tibile complessità possano essere, con buona approssimazione, utilmente sintetizzate e rese “a portata di mano”.
Al fine di rendere agevole e moderno l’utilizzo di questo strumento di verifica è stato realizza-to un apposirealizza-to prodotrealizza-to informatico che gestisce i cinque macro argomenti ritenuti di maggio-re importanza nell’ambito della gestione della sicumaggio-rezza in Azienda: luoghi di lavoro, rischi di processo, personale, misure tecnico organizzative, valutazione dei rischi.
All’interno di ciascun macro argomento, opportunamente parametrizzato o “pesato” in base alla sua rilevanza relativa, sono stati inseriti gli aspetti caratteristici di natura prevenzionale strutturati in forma di quesiti a risposta chiusa a ciascuno dei quali è stato attribuito un pun-teggio di merito. Il risultato viene elaborato e, per ogni macro argomento, la maggiore o mino-re criticità viene espmino-ressa attraverso diffemino-renti tonalità di colomino-re variabili dal rosso al verde.
Le schede saranno somministrate tramite intervista direttamente dagli operatori EBRAU pres-so le ditte aspres-sociate (saranno trattate 1000 imprese artigiane su un totale di circa 2000) allo scopo di supportare una forma di autodiagnosi aziendale delle proprie specifiche criticità con il fine sia di incrementare la crescita della cultura e della tecnica della prevenzione sia di orien-tare i successivi interventi migliorativi in Azienda.
Il target del progetto ha riguardato le ditte sotto i dieci dipendenti che, in quanto beneficia-rie del regime di autocertificazione sulla avvenuta valutazione del rischio, risultano essere quelle certamente meno attrezzate per fronteggiare efficacemente i rischi professionali.
SUMMARY
The project “La sicurezza a portata di mano” (Safety near at hand) has been undertaken by INAIL and the Ente Bilaterale Regionale Artigianato Umbro (EBRAU). This project is aimed at promoting effective preventive actions in safety management. The project icon is a “hand” that summarizes and focalizes the attention on five main topics in a simple and effective way.
The project resulted in the development of a software which manages the most important five subjects regarding occupational safety and health: workplaces, process risks, workers, techni-cal-organizational measures, risk assessment. Each topic was opportunely parameterized in function of its relative relevance, and for each topic specific questions were created, paired with the evaluation of the answers. Results and critical points are expressed by different colors from red to green.
The schedules were sent to 1000 handicrafts enterprises with less than 10 employees to help them evaluate their safety conditions.
1. LA STRUTTURA ECONOMICO-PRODUTTIVA REGIONALE
Il tessuto produttivo della Regione Umbra è costituito in prevalenza numerica da aziende arti-giane di piccole dimensioni caratterizzate da un numero medio di dipendenti inferiore alle 5 unità.
La successiva Figura 1 illustra la distribuzione percentuale delle imprese artigiane suddivise per numero di addetti mentre la Figura 2 illustra come si collocano nelle stesse imprese i lavorato-ri del settore.
Come si può osservare il 71% delle aziende artigiane sono caratterizzate dall’avere un numero di dipendenti sino a tre unità mentre la forza lavoro che si colloca nella fascia di impresa sino a tre dipendenti è pari al 33% degli occupati del settore.
Ne segue da ciò che trattando le aziende con meno di dieci lavoratori subordinati, il progetto inte-resserà circa il 93% delle aziende artigiane e circa il 70 % dei lavoratori delle stesse imprese.
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Figura 1: Distribuzione % delle imprese artigiane per numero di addetti
2. MATERIALE E METODI
La considerazione preliminare che ha portato alla realizzazione del progetto consiste nella consapevolezza che le Aziende caratterizzate da una forza lavoro inferiore a dieci addetti, in quanto esonerate dall’obbligo di redigere il documento di valutazione dei rischi a van-taggio di una semplice autocertificazione, non hanno avuto occasione di sviluppare una qualche forma di analisi organica e strutturata dei rischi professionali con conseguenti evi-denti approssimazioni sul piano prevenzionale che trovano poi puntuale riscontro nei dati infortunistici e nelle denunce di malattie professionali. A fronte di ciò lo strumento di veri-fica proposto interviene tramite check-list che hanno un duplice scopo: uno, quello di foca-lizzare l’attenzione sui principali aspetti di tipo prevenzionale da esaminare in ambito di valutazione del rischio, l’altro, quello di effettuare una autodiagnosi sul livello “qualitati-vo” della politica aziendale sul versante della prevenzione in maniera tale da permettere al responsabile della ditta di focalizzare le criticità ancora in essere e di caratterizzarne la maggiore o minore importanza ai fini prevenzionali. Questa sorta di “gerarchizzazione” del rischio permette di evidenziare e programmare gli interventi sulle aree a maggiore criticità razionalizzando anche le risorse a disposizione.
Le check-list sono state strutturate prevedendo cinque diversi ambiti ( di qui la denominazio-ne del progetto “la sicurezza a portata di mano”) che rappresentano gli aspetti più importan-ti ed influenimportan-ti sulla poliimportan-tica prevenzionale dell’ Azienda:
- luoghi di lavoro: aspetti architettonici, impiantistici e gestine delle emergenze - rischi di processo: impianti, macchine, attrezzature di lavoro
- misure tecnico organizzative: organizzazione, procedure, segnaletica, DPC e DPI - personale: formazione, informazione, addestramento, soggetti della prevenzione - valutazione dei rischi: metodologia, fondatezza, documentabilità, allegati
Ogni macro settore è stato strutturato inserendo mediamente circa venti punti salienti da riscon-tare che sono oggetto di norme cogenti o di norme di buona tecnica. Tali argomentazioni sono pre-sentate in forma di domanda chiusa ( si, no, non so, non previsto) e ad ogni domanda è stato attri-buito un punteggio di merito ( positivo o negativo) calibrato in funzione della sua rilevanza.
ASSICURAZIONE E PREVENZIONE: DAL CONFRONTO UN PERCORSO CONDIVISO
Figura 2: Distribuzione % dei lavoratori delle imprese artigiane classificate secondo il numero di addetti 33,5
19,7
17,5
15,2 14,1
I cinque ambiti sono stati parametrizzati a 100 considerandoli caratterizzati da un diverso
“peso” ai fini della corretta gestione della sicurezza:
- luoghi di lavoro 15%
- rischi di processo 25%
- misure tecnico organizzative 15%
- personale 20%
- valutazione dei rischi 25%
Un supporto informatico permette di combinare gli elementi di merito e di metodo per giun-gere ad una efficace e puntuale verifica degli aspetti prevenzionali della ditta. Per rendere immediatamente visibile e di facile lettura il risultato, è stata prevista una gradazione croma-tica ( rosso-giallo-verde) che evidenzia l’eventuale criticità di ognuno dei cinque ambiti con anche la possibilità di verificare quali argomentazioni del macrosettore sono state giudicate carenti del punto di vista prevenzionale.
Un altro aspetto rilevante del progetto consiste nella possibilità di trasmettere i risultati di ogni singola valutazione ad un server centrale ubicato presso l’Ente Bilaterale in modo tale che questa raccolta aggregata di informazioni, fornisca utili indicatori di criticità che possono riguardare aree territoriali, comparti produttivi, tipologie di azienda, ecc. elementi che sono di fondamentale importanza per l’EBRAU allo scopo di sviluppare una politica prevenzionale mira-ta ai bisogni dei propri associati.
Il passo successivo prima di effettuare le interviste “porta a porta” è stato quello di selezionare gli operatori territoriali (OPTA) del Comitato Paritetico Regionale Artigianato ( CPRA) privilegian-do i soggetti con maggiore competenza ed esperienza in ambito prevenzionale ai quali è stato illustrato il progetto e le peculiarità gestionali delle ceck-list, al fine di mettere in grado, detto personale, di operare svolgendo direttamente le interviste guidate presso le Aziende associate.
Inizialmente per testare e calibrare lo strumento informatizzato sono state svolte circa 200 interviste che hanno permesso di ottimizzare il sistema e di risolvere le problematiche di natu-ra gestionale incontnatu-rate; attualmente sono previsti interventi su altre 800 ditte che permette-ranno di giungere a valutazioni di merito caratterizzate da maggiore significatività statistica.
3. CONCLUSIONI
La realizzazione del progetto è stata resa possibile dalla struttura organizzativa dell’Ente Bilaterale e del Comitato Paritetico Regionale Artigianato che, con i propri operatori ( OPTA) delocalizzati nell’intero territorio regionale, ha permesso di attivare una forma di assistenza ed informazione mirata ad ogni specifica azienda. Infatti la peculiarità organizzativa delle ditte artigiane implica la necessità di interventi mirati specifici per ogni realtà.
L’ autodiagnosi guidata e realizzata da personale di fiducia del Comitato Paritetico garantisce maggiore obiettività delle risposte e, quindi, permette di elaborare dei dati statistici fondati che permetteranno all’Ente Bilaterale di promuovere e programmare iniziative specifiche ed effettivamente necessarie per i vari comparti produttivi.
Il programma distribuito sotto forma di CD permetterà ad ogni azienda di gestire progressivamente i vari aspetti peculiari della prevenzione ed è intenzione del Comitato Misto INAIL -EBRAU predisporre uno specifico Kit che oltre a contenere il CD in questione, permetterà di razionalizzare la raccolta documentale e garantire la tracciabilità delle fasi di verifica e valu-tazione dei rischi aziendali, fase che rappresenta anche il punto di partenza di una possibile implementazione di un sistema di gestione della sicurezza. E’ questa la strada verso una seria qualificazione delle imprese rispetto alle quali praticare logiche premiali e innescare meccani-smi virtuosi anche per quelle aziende meno sensibili ai temi della prevenzione.
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