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Capitolo 2. Oltre i confini nazionali: uno sguardo al mercato del lavoro danese

2.1 Contesto danese

La Danimarca è un territorio dai confini abbastanza ristretti – si registrano attualmente 5.6 milioni di abitanti – ma al tempo stesso è caratterizzato da un’economia florida, da consistenti risorse finanziarie pubbliche e un buon livello di benessere collettivo – secondo quanto riportato dall’Agenzia di Rating Moody’s18 - oltre che da un mercato del lavoro attivo, con tassi di partecipazione tra i più alti

d’Europa, dato che deriva anche dalla consistente presenza della figura femminile all’interno della forza lavoro danese. Secondo i dati offerti dall’Organizzazione europea per lo sviluppo economico (OECD), il 75% delle persone la cui età è compresa nella fascia 15-64 anni ha un impiego retribuito, dato che si confronta con il tasso medio di occupazione OCSE pari al 67%.19

A fare da sfondo c’è una forte cultura imprenditoriale, fonte di innovazione e quindi di creazione di nuove opportunità di business e nuove tipologie di occupazione. Secondo l’Ente Nazionale di

18https://www.moodys.com/research/Moodys-Denmarks-credit-profile-reflects-high-wealth-levels-resilient- economy--PR_376680

31 Statistica danese (Statistics Denmark), il numero di nuove imprese create solo nel 2015 in Danimarca era di 29.911, raggiungendo la quota totale di 297.235 imprese attive in quell’anno.

Assumendo una prospettiva ancora più internazionale, la Danimarca si posiziona tra i primi della classifica “Doing Business” promossa da “The World Bank”, dal 2012 ad oggi.20

Un’altra caratteristica distintiva di questo Paese è data dalla facilità di interazione con la Pubblica Amministrazione, registrando bassi livelli di procedure e formalità burocratiche, con la conseguenza di facilitare l’insediamento e lo sviluppo di nuovi business: la Danimarca si posizione tra i Paesi meno corrotti al mondo, in accordo con il Transparency International Corruption Perception Index21. Anche il costo del lavoro è un importante valore aggiunto da considerare nel momento in cui si vuole insediare un nuovo business in Danimarca: i datori di lavoro pagano il più basso tasso al mondo di contributi sociali, pari all’1% per lavoratore all’anno (massimo 1.350 euro), comprensivo del regime pensionistico, dell’assicurazione sanitaria e del pagamento delle vacanze.

Tutto ciò si interseca con la garanzia del pieno godimento dei propri diritti e benefit che viene assicurata alla forza lavoro, una tra le più produttive in Europa secondo i dati di Eurostat (2015).

20 Nel 2018 la Danimarca si posiziona come terza in classifica, e gli elementi che favoriscono questo successo sono, tra

gli altri, la facilità di ottenere i permessi di costruzione, la facilità in termini di costo e denaro di commercio oltre i confini, la risoluzione di insolvenze e situazioni di bancarotta, e la facilità di pagamento delle tasse.

21https://www.transparency.org/news/feature/corruption_perceptions_index_2017#table

32 Ulteriori elementi che rendono la Danimarca un paese virtuoso sono dati:22

• Dalla capacità di equilibrare la vita privata con quella lavorativa; il Paese registra un punteggio pari a 9/10 in merito a questa tematica, e a questo proposito sarà offerta in seguito un’analisi degli strumenti di cui i lavoratori in Danimarca possono beneficiare.

• Consistenti relazioni sociali: la Danimarca registra un punteggio di 8.7/10 secondo il Better Life Index di OECD, in riferimento alla qualità del sostegno sociale; migliore è lo spessore delle reti sociali all’interno di un Paese, minori saranno i problemi riguardo il senso di isolamento o la mancanza di opportunità economiche.

• Impegno civile: l’indice riferito a questo argomento misura il livello di fiducia della popolazione nei confronti del Governo, elemento essenziale per l’ottenimento di un adeguato livello di coesione sociale e benessere; analizza in particolare il grado di trasparenza della comunicazione e nel processo decisionale.

• Qualità ambientale: anche sul fronte ambientale la Danimarca presenta un notevole impegno, registrando un livello di particelle inquinanti sospese nell’aria ben al di sotto della media OCSE.

• Istruzione e competenze, la Danimarca si contraddistingue infatti per un’alta concentrazione di conoscenza e competenze specifiche, oltre alla diffusa conoscenza della lingua inglese tra la popolazione. A fare da sfondo al benessere economico e sociale di un paese, un attore importante è il livello di istruzione; a tal proposito si segnala che l’81% degli adulti di età compresa tra 25-64 anni ha completato il ciclo di istruzione secondaria superiore, sette punti percentuali in più rispetto alla media OCSE.

• Occupazione e guadagni. Nel momento in cui si tratta della qualità occupazionale, è interessante fare il punto della situazione introducendo il cosiddetto “modello danese” fondato sul concetto di flexicurity, cui ne saranno analizzate le caratteristiche nel proseguo di questo capitolo.

• Stato di salute: in merito a questo tema, la speranza di vita alla nascita in Danimarca è di 81 anni, nello specifico 83 per le donne e 79 anni per gli uomini.

• Benessere soggettivo e sicurezza personale: il punteggio registrato dall’indagine condotta dall’OCSE è pari a 9.5/10, identificando un livello totalmente soddisfacente di sicurezza personale e quindi di benessere individuale.

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Figura 5, Risultati dell'indagine condotta da Eurofound

A testimoniare l’elevato livello che si registra in termini di qualità di vita in generale, è sufficiente quindi considerare lo strumento del Better Life Index promosso dall’OCSE: secondo i dati raccolti, la Danimarca consegue ottimi risultati negli 11 temi indagati, collocandosi sopra la media dei Paesi esaminati specialmente in termini di equilibrio lavoro-vita privata, relazioni sociali, qualità ambientale, impegno civile, istruzione e competenze, occupazione e guadagni, stato di salute, benessere soggettivo e sicurezza personale; il Paese si colloca invece al di sotto della media in tema di abitazione.23