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Capitolo 5. Casi aziendali

5.3 ATP Pension Denmark

Le informazioni riguardo questa azienda sono state raccolte attraverso un’intervista via FaceTime con l’HR manager Anders Terp-Hansen.

Presentazione aziendale

ATP è un gestore di fondi pensione erogati dallo stato danese72 e impiega nelle sue otto sedi73 in Danimarca circa 3000 lavoratori impiegati full-time – dal 2013 ha registrato una crescita continua dato che cinque anni fa i dipendenti erano 750. La vision di ATP consiste nell’assicurare una sicurezza finanziaria base a tutti i consumatori, e proprio per questo il “prodotto” offerto consiste in una pensione supplementare che viene maturata attraverso i contributi versati, e altri benefit per malattie o in caso di morte, o benefit in caso di fallimento del datore di lavoro; i membri appartenenti a questo ente sono ad oggi cinque milioni. La cultura aziendale è costruita attorno a quattro valori principali, identificati dai lavoratori, per i lavoratori stessi, e sono: la responsabilità aziendale, la ricerca di soluzioni innovative, la semplicità e la ricerca del successo attraverso la collaborazione.

Dal 2004 ATP si impegna nella ricerca di un equilibrio tra vita privata e lavorativa, oltre a migliorare le generali condizioni di lavoro, per assicurare a tutti un clima motivante e orientato al benessere collettivo. La ricetta in ATP per equilibrare obiettivi professionali ambiziosi e vita privata, consiste in una leadership presente, che comunichi in modo chiaro con la popolazione aziendale, e che non utilizzi strumenti standard per far fronte alle esigenze dei singoli lavoratori; il Dott. Terp – Hansen ha infatti sottolineato l’impegno nel cercare di dare una risposta e una soluzione personalizzate per soddisfare i bisogni dei singoli dipendenti, e ha inoltre espresso la sua concezione di leadership, quale funzione di riconoscimento, engagement e fiducia tra manager e dipendente.

Una volta al mese vengono organizzati dei meeting al fine di fare il punto della situazione e controllare che i risultati raggiunti siano in linea con le aspettative. La presenza di dipendenti soddisfatti dalla vita professionale e privata significa poter contare sull’efficienza operativa e una positiva customer experience; a tal proposito, risultano critici momenti di confronto e riconoscimento tra le parti interessate. Si tratta di perseguire un rapporto di scambio reciproco – “give and take” – nel quale i dipendenti si impegnano a raggiungere obiettivi comuni, mentre il management si prefigge di rimanere flessibile di fronte alle esigenze espresse dalla popolazione aziendale.

72 Alla pensione di vecchiaia statale (Folkepension) alla quale si ha diritto se si possiede la cittadinanza danese, viene

aggiunta la pensione supplementare statale ATP che è a base contributiva.

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Principali interventi in ambito welfare

Orario flessibile

Come ormai si è avuto modo di evincere nei precedenti capitoli, la flessibilità oraria è un’opzione riservata ai dipendenti appartenenti a molte realtà imprenditoriali danesi. Una volta stabilito l’orario full-time pari a 37 ore settimanali, il lavoratore può decidere, sempre in base agli impegni professionali, di lavorare 35 ore una settimana e 39 la successiva; ogni lavoratore è libero di gestire il proprio piano orario, e alla base di questa flessibilità c’è sempre un accordo preso direttamente con il proprio manager o datore di lavoro.

Vacanze

In Danimarca sono previste 5 settimane di vacanze pagate all’anno a cui si aggiungono i giorni di riposo pubblici; in ATP queste ammontano a 6 e con un piccolo taglio allo stipendio, è possibile usufruire di una settima settimana di ferie.

Mensa aziendale e fitness centre

Ognuna delle otto sedi di ATP è provvista della mensa aziendale che, oltre a fornire il servizio del pranzo in azienda, offre anche la possibilità di prenotare, con un giorno di anticipo, la cena da consumare a casa. All’interno dell’headquarter sono inoltre presenti un parrucchiere e il servizio di pulitura. Per quanto riguarda l’utilizzo della palestra o dei corsi di fitness, i dipendenti possono usufruirne prima, durante o dopo l’orario di lavoro in quanto ad ognuno, come anticipato prima, viene data la responsabilità di gestire il proprio tempo e gli impegni lavorativi.

Schema pensionistico attrattivo

Il 18% dello stipendio, corrispondente ai contributi da versare per la pensione, è completamente a carico di ATP - generalmente in Danimarca il datore di lavoro è tenuto a pagare i 2/3 dei contributi (pari al 8-10%), e al lavoratore spetta l’altro terzo (circa corrispondente al 4-5%).

Eventuali bonus supplementari allo stipendio, sono invece solo previsti per i lavoratori della sezione Investimenti in ATP.

Periodo di maternità

In ATP sono previste 4 settimane di maternity leave prima del parto, e altre 24 o 28 settimane dopo la nascita – la durata del congedo di maternità dipende dall’area di lavoro. Durante tutto il congedo, è prevista la paga completa dello stipendio, e i genitori hanno la possibilità di scegliere come dividersi

109 le settimane di parental leave. Una volta che i figli saranno cresciti, i genitori hanno la possibilità di portarli con loro a lavoro durante le vacanze scolastiche, in modo da evitare disagi di tipo organizzativo e logistico.

Diversità e inclusione

ATP è attento al tema dell’inclusione: sono infatti presenti alcuni dipendenti con una ridotta capacità lavorativa; sono inoltre attivati dei programmi di assunzione per persone autistiche e rifugiati, i quali, provenienti dal Terzo Mondo, necessitano di una prima esperienza nel mercato del lavoro per poter risiedere in Danimarca – attualmente ne sono presenti 8 tra le varie sezioni.

Inoltre, grazie all’accordo di flexi-job di cui si è parlato nel capitolo 4, ATP può pagare le ore effettivamente lavorate da quei dipendenti con una ridotta capacità lavorativa, i quali potranno comunque beneficiare di una paga completa grazie al supporto statale.

Per quanto riguarda altri benefit, salario, e altre questioni contrattuali, come nella maggior parte dei luoghi di lavoro danesi, è il dipendente che scende ad un accordo con il proprio datore di lavoro; tramite questo processo di negoziazione è possibile inoltre proseguire verso un determinato percorso di carriera, senza dover necessariamente scalare tutti i gradini generalmente previsti.

Futuri interventi

I futuri interventi in ambito welfare, molto probabilmente realizzabili a partire dal prossimo anno, comprenderanno il servizio di una scuola privata per i bambini figli dei dipendenti di ATP; si vuole inoltre agire sulla possibilità di lavorare da casa, attraverso la dotazione degli strumenti IT necessari a questo tipo di intervento.

Principali effetti

Satisfactory and Loyalty Index. Il monitoraggio degli effetti derivanti da queste iniziative di welfare

e work-life balance, viene effettuato tramite un’indagine condotta una volta l’anno, che si propone di individuare il grado di soddisfazione da parte dei dipendenti; a tal proposito, l’anno scorso questo era pari a 79, su una scala di votazione che andava da 0 a 100. Il Dott. Terp-Hansen si ritiene soddisfatto di questo risultato dato che l’obiettivo era 80. Tuttavia, questa tipologia di survey presenta un limite derivante dal fatto che non è possibile individuare quali sono le iniziative maggiormente apprezzate, rispetto a quelle meno soddisfacenti: è infatti difficile capire se viene apprezzato di più il clima lavorativo e il fatto di avere un buon manager, o se la possibilità di usufruire dell’orario flessibile e

110 delle altre iniziative; sarebbe quindi utile intervenire in tal senso in modo da comprendere su quali politiche è necessario concentrare maggiore attenzione.

Assenze per malattia. Per quanto riguarda le assenze per malattia, il livello è diminuito drasticamente

nel giro di cinque anni, ovvero da quando si è deciso di implementare un pacchetto più consistente di iniziative in ambito welfare: se prima la media dei giorni di assenza era 12, oggi corrisponde a 8 giorni l’anno per dipendente; il Dott. Terp-Harsen ha espresso che l’obiettivo che si è prefissato il Dipartimento HR di ATP è di ottenere un’ulteriore diminuzione del tasso di sick leave nel giro di due/tre anni – almeno a 7 o 6 giorni l’anno di assenza – anche attraverso l’aggiunta di ulteriori servizi rientranti nel pacchetto welfare.

Costi di implementazione. Il Dott. Terp-Harsen ha indicato come il costo totale derivante

dall’implementazione del pacchetto welfare corrisponda al 25% dello stipendio di ogni dipendente; di questa percentuale, la spesa maggiore è destinata al piano pensionistico – che abbiamo detto essere pari al 18% - e un’altra quota importante è destinata al pagamento delle 6 settimane di vacanze l’anno. Solo una piccola percentuale risulterebbe quindi il costo da sostenere in termini delle restanti iniziative in ambito welfare; tuttavia, a tal proposito, non si possiedono dati quantitativi esatti in quanto più aree all’interno di ATP, al di fuori del Dipartimento HR, gestiscono le risorse destinate a queste iniziative.

In conclusione, ciò che è emerso dai dati raccolti dall’intervista, è una situazione positiva in termini di benessere e attenzione ai dipendenti, anche se c’è ancora molto spazio di crescita.

Uno dei temi su cui il Direttore delle risorse umane si sta focalizzando assieme a tutto il Dipartimento HR, consiste nel migliorare le condizioni di lavoro in senso fisico, soprattutto in termini di processi e strumenti che consentono di compiere il lavoro in modo efficace; questa infatti è una delle aree meno performanti in ATP, a causa anche della consistente crescita verificatasi in pochi anni. Bisogna quindi raccogliere risorse temporali e finanziarie per poter adattare i processi e le strumentazioni tecnologiche alla nuova realtà, così da renderli più semplici e trasparenti, e migliorare il benessere dei dipendenti durante la tipica giornata di lavoro.

In generale, è importante quindi mantenere un dialogo aperto e costruttivo, ed essere curiosi per capire cosa ancora di bono può essere fatto, perché trovare delle soluzioni e pensare ad incrementare il proprio benessere è una responsabilità condivisa; deve esserci, di conseguenza, un lavoro di squadra e un coinvolgimento da parte di tutti.

111 Basi su cui si crea il sistema welfare in ATP

• Ottica di lungo periodo: risale al 2004 il primo intervento in ambito welfare e conciliazione vita-lavoro. Da quel momento queste tematiche rientrano nella definizione della strategia aziendale e, di conseguenza, si intersecano con obiettivi ambiziosi da perseguire.

• Forte cultura familiare: ATP si definisce come un ambiente familiare, e già da qui si individua l’attenzione che viene posta su queste tematiche. Come le buone pratiche insegnano, è fondamentale il coinvolgimento da parte dei vertici al fine di costruire e diffondere una cultura orientata al benessere collettivo.

• Una chiara leadership: i dipendenti devono essere ascoltati e compresi, e questo richiede un dispendio di tempo ed energie. Il management di ATP mostra la sua presenza attraverso una chiara definizione delle aspettative e costanti punti di confronto in merito a competenze, risultati raggiunti e anche necessità derivanti dalla vita privata.