Conto economico e statistiche di vendita in una farmacia campione della provincia di Pisa
3.1 Conto economico di una farmacia campione
Il conto economico di una farmacia è lo strumento che ci permette di avere una informazione sull'andamento dell'impresa sia all'interno che all'esterno. Sui dati del bilancio si basano infatti le più importanti decisioni gestionali e strategiche dell'imprenditore. Contrapponendo i costi ed i ricavi di competenza del periodo amministrativo preso in esame si può vedere sia l'incremento o il decremento che il capitale netto aziendale ha subito per effetto della gestione. Il conto economico è il prospetto che evidenzia la composizione e la consistenza qualitativa del risultato economico conseguito dall'impresa al termine dell'esercizio. Questo risultato viene rappresentato attraverso le voci che lo costituiscono: ricavi di esercizio (revenues) e i costi di esercizio (expenses).
Il risultato economico si ottiene dalla differenza tra tutti i ricavi conseguiti dall'azienda e la somma di tutti i costi da essa sostenuti.
Se tale differenza è positiva l'azienda ha conseguito un utile, se la differenza è negativa l'azienda ha maturato una perdita. L'articolo 2425 del Codice Civile disciplina il contenuto del conto economico, che deve essere redatto in conformità ad uno schema predefinito composto da cinque classi principali:
A – Valore della produzione.
Rappresenta ciò che l'impresa produce nel corso di un esercizio. Può trattarsi di:
• ricavi di vendita di prodotti o servizi, cioè l'attività tipica dell'impresa;
• incremento di valore di prodotti o di semilavorati in corso di produzione o di prestazioni di servizio in corso;
• incremento di valore delle immobilizzazioni effettuato con mezzi propri. B – Costi della produzione.
Rappresentano gli acquisti, le prestazioni di servizio ricevute, il costo del personale, gli ammortamenti, le svalutazioni, la diminuzione delle scorte e gli accantonamenti. C – Proventi e oneri finanziari.
Comprendono tutti i proventi e gli oneri di natura finanziaria suddivisi in relazione alle caratteristiche del provento o dell'onere e alla natura del soggetto con il quale si opera.
D – Rettifiche di valore delle attività finanziarie.
Le sue voci hanno la stessa natura di proventi e oneri finanziari. Gli investimenti di natura finanziari, invece di generare rendimenti, possono subire nel corso dell'esercizio, modifiche di valore. Quando un investimento subisce un incremento di valore il relativo ricavo è chiamato rivalutazione; se invece subisce una diminuzione di valore si dice che abbiamo avuto una svalutazione.
E – Proventi e oneri straordinari.
Questa voce raccoglie i componenti reddituali di natura straordinaria come:
• plusvalenze o minusvalenze da alienazioni (se straordinarie);
• imposte di precedenti esercizi;
• contributi governativi.
Prendendo ad esempio una farmacia campione della provincia di Pisa che nell'anno 2012 ha avuto un fatturato di € 1.129.012,87, andiamo ad analizzare l'incidenza del farmaco generico sul fatturato.
3.1.2 Analisi del mix del fatturato
Analizzando la farmacia campione della provincia di Pisa presa in esame vediamo come è evoluto il fatturato del farmaco etico negli anni 2011, 2012 e primo semestre del 2013 (proiezione) nel quale abbiamo duplicato gli importi per ottenere un trend. Come notiamo dalla Figura 19, il fatturato del farmaco etico (farmaco
brand+farmaco generico) nel 2011 è stato di € 636.673,94, nel 2012 di € 592.852,31
e nel 2013 (proiezione) di € 647.654,00. Notare che negli anni 2011/2012 è calato di € 43.821,63 corrispondente ad calo del 6,88% portando però nel 2013 (proiezione) un nuovo aumento di € 10.980,06.
Andando ad analizzare nello specifico gli anni 2011, 2012 e 2013 possiamo notare quanto ha inciso il farmaco generico all'interno del farmaco etico.
Nel 2011 la quota del farmaco generico era di € 42.361,41 e rappresentava quindi un 6,65% del fatturato del farmaco etico, nel 2012 invece la quota del generico era di € 49.963,86 e rappresentava quindi un 8,43%. Analizzando il trend del 2013 e duplicando l'importo del primo semestre del 2013, il fatturato del generico risulterà essere di € 74.239,52 e quindi in crescita dell'11,46%. Il farmaco generico, in tale farmacia campione, comincia a farsi strada permettendo nella proiezione 2013 di raddoppiare quasi la quota avuta nel 2011 (Fig. 20). Sicuramente in questo andamento hanno influito vari fattori, tra cui il Decreto Balduzzi (DL 158/12), che impone l'obbligo di prescrizione del principio attivo sulla ricetta e la possibilità del farmacista di sostituzione, ma anche i numerosi farmaci salvavita che hanno perso il brevetto proprio nell'anno 2012.
2011 2012 2013 560000 570000 580000 590000 600000 610000 620000 630000 640000 650000 660000 farmaco etico
Figura 19: Andamento del fatturato del farmaco etico negli anni 2011- 2012-2013(proiezione). Fonte: farmacia campione
Da notare che il farmaco etico nel 2012 ha avuto un calo consistente da riferirsi molto probabilmente ad un calo negli acquisti del farmaco brand in quanto come sopra riportato il farmaco generico è invece aumentato. Questo potrebbe essere stato causato dalla crisi che ha colpito l'Italia durante l'anno 2012 che ha magari portato i pazienti a decidere di acquistare il farmaco generico invece del brand in quanto non potevano permettersi il pagamento del ticket differenziale tra i due farmaci, oppure la farmacia presa in esame ha deciso di “spingere” di più i farmaci generici perché li ha acquistati meglio del brand, ha avuto più sconto di acquisto.
In base ai dati a disposizione il farmaco brand aveva invece una quota di € 594.311,59 nel 2011, € 542.888,45 nel 2012, e avrà secondo proiezione una quota di € 573.414,48 nel 2013.
Dalla Figura 21 deduciamo che l'andamento del farmaco brand è stato all'incirca
2011 2012 2013 510000 520000 530000 540000 550000 560000 570000 580000 590000 600000 farmaco brand
Figura 21: Andamento del fatturato del farmaco brand negli anni 2011-2012-2013(proiezione). Fonte: farmacia campione
2011 2012 2013 0 10000 20000 30000 40000 50000 60000 70000 80000 Farmaco generico
Figura 20: Andamento del fatturato del farmaco generico negli anni 2011-2012-2013(proiezione). Fonte: farmacia campione
quello del fatturato totale realizzato negli anni presi in considerazione proprio perché il brand rappresenta la componente fondamentale del fatturato, quindi ne segue l'andamento, mentre i generici, pur avendo avuto una crescita negli anni, sono una componente meno rilevante rispetto al brand.
Questa affermazione è riscontrabile nel dato fornito dalla farmacia campione dove nell'anno 2012 i ricavi vendite sono stati pari a € 994.756,78 che se viene diviso per la quota di farmaco brand (€ 54.288.45) mi darà un indice di composizione del 54,57% dimostrando appunto che il farmaco brand è una componente fondamentale. Se lo stesso calcolo viene applicato al farmaco generico, la percentuale ottenuta è pari al 5,02% e quindi ci dimostra la poca incidenza del farmaco generico su ricavi vendite. Stessa cosa può essere fatta per l'anno 2011 e 2013 (proiezione).
Per quello che riguarda la variazione percentuale del margine sul fatturato del farmaco etico (brand+generico) negli anni 2011/2012 è stata di +0,54% mentre nell'anno 2012/1° semestre 2013 è stata di 1,01%.
Fatta questa breve panoramica passiamo adesso ad analizzare l'andamento di alcuni farmaci all'interno della farmacia campione presa in esame.