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Contributo cosmopolita

Se dunque, si è detto che le prime letture straniere, anche per Cernuda, furono quelle francesi, da queste ben presto si allontanò, non apprezzandone alcuni aspetti, e dirigendo al contrario le proprie scelte verso i sentimenti cantati dai grandi poeti romantici96.

L'accesso agli studi letterari si determina con la conoscenza della letteratura europea. Che, se inizialmente dovette rappresentare un'esigenza sul piano delle possibilità estetiche, finì per assumere i tratti di un impegno completivo del lavoro poetico97.

Il contributo cosmopolita alla poesia di Cernuda proviene da diversi ambiti culturali ed è sottoposto a rielaborazioni ed a sviluppi, in una assimilazione guidata dalla personale maturazione poetica. Del resto, l'impegno cernudiano afferiva programmaticamente a quelli che si consideravano simboli della cultura europeizzante degli anni Venti, la Residencia de estudiantes, centro di accoglienza e di scambi culturali, e la Revista de Occidente. Che si ritenevano i due grandi centri di aggregazione delle nuove élites borghesi98. Uno degli aspetti determinanti della teoria poetica cernudiana, rispondente alle programmatiche proposte istituzionali, consiste nell'apertura ad una prospettiva ideologica europea e cosmopolita99. Di fatto, come è stato riportato anche a proposito degli influssi culturali di ascendenza tedesca, Cernuda considerava pregiudizievole il provincialismo, rischio che nella sua poesia cercò di rifuggire proprio attraverso la linea creativa ampia che intese dare alla sua poesia, potrebbe dirsi, con G.Insausti, «por dos razones declaradamente románticas: su cosmopolitismo y su identificación de lo nacional»100. Le letture inglesi in particolare dovettero costituire una fonte di rigenerazione e di apertura. Tanto che saranno oggetto di riflessione e di appropriazione non solo temi estranei, ma anche strumenti formali specifici. J.Munárriz considera che «a partir de su primer exilio a Inglaterra y de sus contactos y conocimiento de la lírica inglesa, ésta tiene una gran influencia en la poesía cernudiana, a la que incorpora, por ejemplo, a partir de R.Browning, el “monólogo dramático”, que después tantos

96 Delgado, A., 1968: 96-97, nel soffermarsi sulla rilevanza attribuita da Cernuda creatore e critico alla poesia inglese, ne sottolinea l'interesse complessivo che ne ebbe, riservato a tutti i maggiori. Pertanto afferma che «es ese sentido acumulativo lo que le interesa, es decir, las virtudes generales, más que los datos de tal o cual sistema», dato che simultaneamente leggeva Shakespeare, Blake, Keats.

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Ivi: 87 l'autore informa che i pochi contributi critici di Cernuda prima della partenza dalla Spagna si raccolgono nella rivista Cruz y Raya diretta da Bergamín, mentre a seguito del suo impegno come professore di Letteratura gli si presenta la possibilità di riflessione sulla fenomenologia poetica più in particolare. Con il riferimento all’ambito culturale europeo, a cui Cernuda attinse per la scelta degli autori da cui tradurre, si intende introdurre la trattazione di argomenti che saranno dettagliati nei rispettivi capitoli.

98 Tali aspetti della cultura degli anni Venti sono compendiati in Rossi, R., 1967: 181-207, la quale parla di “Orteguismo”, per quanto attraverso la rivista si promosse l'apertura verso le avanguardie europee, tanto che, ivi: 183, fu immediato il paragone con la Nouvelle Revue Française e con la eliotiana Criterion.

99Il cosmopolitismo ed europeismo di Cernuda si manifesta anche attraverso la scelta dei propri modelli nazionali, tra cui c'è Miguel de Unamuno. Insausti, G., 2000: 171 a riguardo sottolinea come questi fosse tra gli autori maggiormente rispettati da Cernuda, e come vi condividesse il punto di vista su poeti di respiro europeo quali Leopardi, che egli leggeva già nel 1936, e Wordsworth.

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cultivadores ha tenido en la poesía española contemporánea, precisamente siguiendo el ejemplo de Cernuda»101. Vale questo a testimonianza della volontà di sperimentazione diretta a livello formale, per cui gli si può riconoscere la funzione di intermediario e di apportatore di nuova linfa rigeneratrice sul piano estetico-formale nella lirica nazionale102.

L'assimilazione della poesia romantica inglese comporterà l'adozione di alcune modalità procedurali sul piano linguistico. Importante caratteristica della poesia ottocentesca è considerata la predilezione per le parole concrete e l'uso della personificazione. Tanto che F.Austin, in certo modo estremizzando l'essenza di un definitivo stravolgimento, riporta che «the passage of the eighteenth century into the nineteenth has been called one of transition from the “abstract” to the “concrete”»103.

Tra i poeti stranieri che sembrano aver influito sulla produzione matura di Cernuda c'è anche T.S.Eliot. In particolare è nella poesia di Las nubes che, oltre a risentire delle letture inglesi, si avverte la presenza dell'influsso eliotiano104. Si considera la condivisione di alcuni temi come evidenza, quali la condizione di personale desolazione procurata dall'effetto delle circostanze esterne a livello sia nazionale che internazionale, come anche «el desarraigo que implican las grandes ciudades», ciò che induce entrambi i poeti alla ricerca di un ideale raccoglimento nel tema bucolico. Questa strenua ricerca di un luogo ideale si determina, secondo F.Órtiz, oltre che attraverso la lettura dei poeti europei, «por el perdido secreto del paganismo griego»105. Ritrovando così non solo elementi di ispirazione estetica, ma anche motivi di riflessione e di ampliamento del proprio spettro di competenze culturali classiche. Del resto i presupposti di un poetare di impostazione europeista e cosmopolita in Cernuda si avvertono tanto nei riferimenti culturali come nella teoria linguistica di appoggio. Il massimo anelito di universalismo si discopre proprio nella pianezza e nella rinuncia alla frondosità del linguaggio che, lungi dall'interpretarsi come localismo o minaccia di provincialismo, si configura, nella condivisa impostazione filosofica wordsworthiana sull'uomo, come sorta di “disciplina filantropica”106. Si trattava di una necessaria apertura europea, dettata anche da un forzato clima di chiusura nazionale, cui i poeti della Generación ben presto aderirono, un processo divenuto ormai inarrestabile di “ammodernamento”, già introdotto dagli

101 Munárriz, J., 2008: 91. 102

Un marcato influsso dell'opera cernudiana è avvertibile, tra gli altri, in Gil de Biedma, per cui si consideri almeno Maqueda Cuenca, Eugenio, Cernuda en la obra de Gil de Biedma, in Matas, J.-Martínez, J.E.-Trabado, J.M., (eds.), “Nostalgia de una patria imposible”, Madrid, Akal, 2005: 421-34.

103 Un'analisi approfondita di tali aspetti è in Austin, F., 1989. 104

Sugli influssi eliotiani si veda Órtiz, F. 1985.

105Il motivo della Grecia antica quale “paradiso pagano” per Cernuda è affrontato da Cano, J.L., 1970: 196-202. Ed è anche motivo di ascendenza hölderliniana. Órtiz, F., 1985: 100 accenna ai legami tra i poeti barocchi sivigliani ed i metafisici inglesi, rimandando così all'instaurazione di rispondenze culturali antecedenti anche alle esperienze dei

Noventayochistas.

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spiriti krausisti nazionali. Sull'urgenza di tale apertura, e sul pieno adempimento conseguito dai contemporanei di Cernuda, conviene G. Siebenmann, che conferma: «El acercamiento de esta generación a lo “moderno” europeo se distingue claramente lo mismo de la precedente generación innovadora que de la siguiente y más joven lírica. Se podría llamar con razón a los poetas de Guillén a Lorca la generación europea. Su acogida en Europa no deja lugar a dudas»107.

L'esperienza inglese in particolare diverrà altamente produttiva per il poeta sivigliano, non solo negli anni di Las nubes, delle sezioni di Como quien espera el alba e di Vivir sin estar viviendo, ma anche successivamente, nell'attività traduttoria posteriore. Aspetti particolari del cosmopolitismo cernudiano, connaturati nel suo credo poetico, si intravvedono ad esempio nella fuga verso il mito del passato innocente, che egli ritrovò in Blake108, e che gli permisero di valutare come arricchente l'insegnamento inglese. Diversi studi riportano non a caso le parole che il poeta stesso raccolse in Historial de un libro, in cui afferma: «Aprendí mucho de la poesía inglesa, sin cuya lectura y estudio mis versos serían otra cosa, no sé si mejor o peor pero sin duda otra cosa»109. A tal proposito J.Sánchez Reboredo considera che «ese estudio de los poetas ingleses le fue útil para luchar contra una cierta tendencia al barroquismo que creía defecto esencial en las tradiciones poéticas francesa y española»110. Se dunque Cernuda dovette considerare come arricchente, e forse determinante, l'approfondimento dei vari aspetti delle culture straniere111, in una proiezione culturale di costante avanguardia, è pur vero che il suo lavoro critico fece da eco per l'ampliamento, in un clima sostanzialmente nazionalistico quale quello della Spagna franchista, delle conoscenze europee a livello nazionale. In questo consiste l'importante contributo in cui bilateralmente Cernuda operò, consistendo la sua opera poetica nel fine della personale realizzazione artistica e, al contempo, nel mezzo del dialogo culturale con l’Europa.